Il fiume CHICAGO si tinge di VERDE !! La VERDE IRLANDA lascia il suo tangibile segno !!



17 marzo … Festa di San PATRIZIO – patrono d’ IRLANDA !!


in irlandese: Lá 'le Pádraig Lá Fhéile Pádraig

in inglese: Saint Patrick's Day … St. Paddy's DayPaddy's Day




Caratteristiche sfilate per le vie cittadine, soprattutto a DUBLINO !! FESTA NAZIONALE !!

Le feste più grandi fuori dall'Irlanda si tengono nelle città e nelle nazioni che ospitano una forte componente irlandese, come gli STATI UNITI (san Patrizio è anche il patrono della città di BOSTON) e CANADA (nella bandiera della città di Montréal è raffigurato anche un trifoglio, per testimoniare la fortissima presenza irlandese in città).

A Montréal si tiene la PARATA più grande del mondo dopo quella di Dublino … e ancora festeggiamenti in grande a New York, Chicago, Boston.

Le acque del fiume CHICAGO – nell’omonima città - tinte di VERDE …

Il VERDE - simbolo dell’Irlanda insieme al TRIFOGLIO è il colore che contraddistingue le celebrazioni, dal CIBO all’ABBIGLIAMENTO fino alle DECORAZIONI.



Una tradizione molto particolare si svolge ormai da quarant’anni per celebrare la festività di San PATRIZIO, curiosamente non in Irlanda, bensì a CHICAGOLe acque del fiume Chicago che attraversa l’omonima città americana vengono tinte di un brillante VERDE SMERALDO, l’esatta sfumatura di colore dell’erba delle colline irlandesi. Questo ‘inverdimento’ avviene il sabato che precede il 17 marzo, giorno di San Patrizio … quest’anno è avvenuto sabato 12 marzo. Gli autori di questa impresa sono i volontari del River Crew che, a bordo di un piccolo motoscafo, percorrono avanti e indietro il breve tratto di fiume compreso tra Columbus Drive e Wabash Avenue,  versando il colorante nell’acqua.

 

La composizione del colorante utilizzato è segretissima: è conosciuta da un ristretto numero di persone e gli organizzatori la custodiscono gelosamente al pari dei componenti della ricetta della Coca Cola, lasciando intendere che ci possa essere anche l’intervento di qualche ‘leprechaun’ - i tipici folletti irlandesi. Scherzi a parte, si sa solamente che si tratta di un colorante a base di sostanze vegetali che l’EPA - Enviromental Protection Agency - ha giudicato non pericolose per l’ambiente.



FOLLETTO PORTAFORTUNA – in irlandese leipreachán, in inglese leprechaun - una sorta di gnomo tipico del folklore e della mitologia irlandese.

I LEPRECHAUN sono considerati parte del "popolo delle fate" e la tradizione vuole che abitassero l'isola d’IRLANDA prima dell'arrivo dei Celti . Popolano i cosiddetti "anelli magici", luoghi spesso caratterizzati da ruderi di costruzioni di epoca pre-celtica.

Nell' iconografia classica vengono rappresentati come uomini anziani, dediti alle burle e agli scherzi. Si dice che non possano scappare se vengono fissati con lo sguardo … alla prima distrazione svaniscono immediatamente. Si tratta di creature innocue e schive, che vivono in solitudine in località sperdute … il loro passatempo è realizzare scarpe per il popolo delle fate e per sé stessi.

Si crede che questi gnomi siano molto ricchi e nascondano tesori in località segrete, rivelate solo a coloro che riescono a catturare e interrogare il leprechaun con domande specifiche.

Samuel Lover nel 1831 descriveva il LEPRECHAUN « ... piuttosto elegante nel suo vestito, nonostante tutto, perché indossa un cappotto rosso dal taglio squadrato, riccamente decorato con oro, un panciotto, e incredibilmente, un cappello a tricorno, e scarpe con fibbie »

Nel poema The Lepracaun or Fairy Shoemaker - "Il leprechaun, calzolaio delle fate" - il poeta irlandese del XIX secolo William Allingham descrive il FOLLETTO come «  ... un elfo barbuto, rugoso e raggrinzito. Occhiali infilati sul naso a punta, Fibbie d'argento alle braghe, Grembiale di cuoio - Una scarpa sulle ginocchia »

Lo stereotipo moderno di queste creature è quello di uno GNOMO con una giacca a falde color VERDE SMERALDO che indossa un cappello a tricorno o un cilindro, un grembiule da lavoro in pelle, un panciotto di lana, pantaloni alla zuava, calze al ginocchio, scarpe di pelle con fibbie d'argento e redingote. Ha la barba, fuma la pipa e sembra essere un calzolaio.

 

Incontrando i PIIT BULH GUGGENMUSIK di Monthey – Canton Vallese in Svizzera – al carnevale di MENTONE, non ho potuto fare a meno di pensare ai mitici LEPRECHAUN in veste contemporanea !!


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                     PIIT BULH a Mentone - foto by Barbara CARICCHI

 


L'immagine del LEPRECHAUN vestito di verde è particolarmente forte negli Stati Uniti, dove ha vari utilizzi, commerciali e non, tra i quali quello di MASCOTTE della FESTA di San PATRIZIO.

E’ anche nel logo dei Boston Celtics - squadra di basket della NBA - a sottolinearne le radici irlandesi.



PATRIZIO - vescovo e missionario irlandese di origini scozzesi – con il nome originario di Maewyin Succat (385 – 461). È venerato come SANTO dalla Chiesa cattolica e ortodossa. Assieme ai santi Columba e Brigida è il PATRONO dell’ IRLANDA. Figlio di Calphurnius e Conchessa, nobile famiglia romana, fu rapito all’età di 16 anni da pirati irlandesi e venduto come schiavo al re del North Dal Riada - l'odierna Irlanda del Nord. Qui apprese la lingua gaelica e la religione celtica. Dopo sei anni fuggì dalla corte del re per tornare alla sua famiglia. Divenne DIACONO della Chiesa Cristiana. Recatosi in Gallia, fu consacrato VESCOVO da San Germano d'Auxerre . Papa CELESTINO I gli affidò l'evangelizzazione delle isole britanniche e specialmente dell'Irlanda. Nel 431-432 iniziò il suo apostolato in terre irlandesi, all'epoca quasi interamente pagane. A lui si deve la diffusione del Cristianesimo in Irlanda seppur ispirato al Paganesimo celtico. Per conservare le radici e le tradizioni storiche del popolo irlandese, PATRIZIO favorì la combinazione di molti elementi cristiani e pagani. Per esempio introdusse il simbolo della CROCE SOLARE sulla CROCE LATINA , facendo diventare la CROCE CELTICA il simbolo del Cristianesimo celtico, successivamente limitato dalla Chiesa cristiana.
Superati i cinquant'anni intraprese un lungo pellegrinaggio fino a Roma. Al ritorno si stabilì nell' Irlanda del Nord.



Secondo la tradizione locale, in Irlanda non ci sarebbero più SERPENTI da quando San Patrizio li cacciò in mare. La leggenda è connessa a quella della montagna sacra irlandese - Croagh Patrick - sulla quale il santo avrebbe trascorso quaranta giorni, gettando alla fine una CAMPANA dalla sommità del monte nell'attuale Baia di Clew per scacciare i serpenti e le impurità, formando le isole che la contraddistinguono.



Celebre anche la leggenda del POZZO di San PATRIZIO - il pozzo senza fondo da cui si aprivano le porte del PURGATORIO.

Il POZZO - una profonda CAVERNA nell’isolotto del Lough Derg (Donegal) in Repubblica d'Irlanda - era stata indicato da CRISTO a San Patrizio che era solito ritirarsi in preghiera nell'isola. SAN PATRIZIO avrebbe potuto mostrare le pene dell' Inferno ai fedeli più increduli che vi si fossero avventurati sino a raggiungere il fondo. In cambio costoro avrebbero ottenuto la remissione dei peccati e l'accesso al Paradiso.
La caverna divenne meta di pellegrinaggio, sino a quando, nel 1497, papa Alessandro VI impose la chiusura della grotta e la distruzione degli edifici sull'isola.




SAN PATRIZIO … St. Patrick’s DAY !!


Le celebrazioni del 17 MARZO sono incentrate su tutto ciò che ha a che fare con l' IRLANDA e il VERDE - colore simbolo dell'isola. In questo giorno è uso MANGIARE CIBO VERDE e VESTIRSI IN VERDE. In particolare sui vestiti non può mancare il TRIFOGLIO – SHAMROCK , emblema nazionale irlandese,
attraverso il quale San PATRIZIO avrebbe spiegato agli irlandesi il concetto cristiano della SS. TRINITA’, prendendo come esempio le 3 FOGLIE collegate ad un unico stelo. Questa pratica era diffusa già agli inizi dei festeggiamenti in onore del santo.

KILT & CORMAMUSEfiumi di GUINNESS

 

Festa irlandese al LINGOTTO di TORINO …



Il POZZO di San PATRIZIO a ORVIETO !!

Struttura costruita da Antonio da Sangallo il Giovane a Orvieto, tra il 1527 e il 1537, per volere del papa Clemente VII, reduce dal Sacco di Roma e desideroso di tutelarsi in caso di assedio della città in cui si era ritirato. I lavori del pozzo – progettato per fornire ACQUA in caso di calamità o assedio – furono conclusi durante il papato di Paolo III Farnese (1534-1549).

L'accesso al pozzo, capolavoro di ingegneria, è garantito da due rampe elicoidali a senso unico, completamente autonome e servite da due diverse porte, che consentivano di trasportare con i muli l'acqua estratta, senza ostacolarsi e senza dover ricorrere all'unica via che saliva al paese dal fondovalle…

Il pozzo prese il nome di San PATRIZIO perché ricordava la caverna che esisteva in IRLANDA come Purgatorio di San Patrizio.



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