OPEN HOUSE TORINO giunta alla sesta edizione 2023 ha aperto le porte di tante realtà … oltre 140 le proposte tra TORINO e dintorni …

Il nostro giro ha toccato le più svariate realtà dell’abitare trasversalmente nel tempo …

CASA     LAVORO     STUDIO     SPORT     BALLO



Dalla BORGATA MIRAFIORI che mantiene inaspettatamente le caratteristiche seicentesche dell’abitato a servizio del Castello di Miraflores

alla realtà lavorativa della FORNACE LATERIZI CARENA s.p.a. – oggi parte del gruppo T2D - a Cambiano con MUNLAB – ecomuseo dell’argilla.

Dalla non convenzionale residenza per studenti CX TURIN REGINA nata dalla riqualificazione della SAIE,casa editrice paolina vicino al PO con splendida vista sul verde della collina torinese

alla pratica sportiva di canottaggio sul PO con ben due SOCIETA’ CANOTTIERI – ARMIDA e CEREA

fino al DANCING LE ROI, sorprendente realtà in via Stradella, zona di ritrovo di artisti futuristi negli anni ’20, nata dalla fantasia del ballerino pugliese Attilio Lutrario e dalla creatività dell’architetto Carlo Mollino.





1 – La BORGATA MIRAFIORI mantiene inaspettatamente le caratteristiche seicentesche dell’abitato a servizio del Castello di Miraflores in onore di Caterina D’Asburgo, secondogenita di Filippo II di Spagna e sposa di Carlo Emanuele I di Savoia con al centro la Chiesa della Visitazione di Maria Vergine con l’annesso convento cistercense edificati su iniziativa del duca Vittorio Amedeo I nel 1617 …

 

 

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Particolare rilevanza viene data al culto di San Barnaba, a cui è dedicata una delle cappelle della chiesa, festeggiato appunto l’11 giugno.


Storia di sovrani che procede con Vittorio Emanuele II che nel 1858 concede all’amante Rosa Vercellana il titolo di Contessa di Mirafiori e Fontanafreddala loro unione verrà ufficializzata nel 1877 con un matrimonio morganatico.

Nel gennaio del 1878, in occasione della morte del primo Re d’Italia Vittorio Emanuele II, il Pantheon a Roma viene scelto quale dimora delle salme dei Reali d’Italia.

Rosa Vercellana, Contessa di Mirafiori, muore nel 1885 e viene sepolta nella cappella di San Barnaba … sul soffitto viene dipinto il suo blasone.

Per volere dei figli Vittoria ed Emanuele viene edificato tra il 1886 e il 1888 il

Pantheon di Mirafiori, una copia in scala ridotta del Pantheon di Roma, per

accogliere degnamente le spoglie della madre, oggi nel Cimitero monumentale di

Torino, dopo la profanazione della tomba negli anni ’70.

 

 

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Al Mausoleo della Bela Rosin veniamo accolti dalla coppia reale …

 

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Nel giardino attorno al mausoleo 15 rose per 15 scrittrici



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2 – La realtà lavorativa della FORNACE LATERIZI CARENA s.p.a. – oggi parte del gruppo T2D – si trova a Cambiano con MUNLAB – ecomuseo dell’argilla. Dalla cattedrale costruita per accogliere il forno Hoffmann all’ex edificio per lo stoccaggio dell’argilla oggi centro direzionale della fornace … le scale interne seguono il profilo del mucchio di materiale stoccato … dal 1907 i migliori mattoni del Piemonte.

 

 

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Il rumore dell’argilla – Domino MUNLAB

 

 

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3 – La non convenzionale residenza per studenti CX TURIN REGINA è nata dalla riqualificazione della SAIE,casa editrice paolina vicino al PO con splendida vista sul verde della collina torinese.

LEditrice SAIE nasce a Torino nel 1954, nella stessa città e nello stesso anno della RAI.

CampusX - società attiva nel settore dello student housing - approda a Torino nel 2021 con due strutture, entrambe risultato di interventi di riqualificazione su edifici esistenti.

 

 

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CX Turin | Regina : Student & Explorer Place è sicuramente la sede con la vista più suggestiva. Alto 8 piani, si trova all’imbocco di corso Regina Margherita vicino al PO e dal Roofgarden il panorama sul fiume spazia da Superga alla Mole, passando per il Precollinear Park.

Colorato e non convenzionale, l’edificio ospita oltre alle camere una serie di vivaci aree condivise per la sua community che lo rendono molto più di un campus convenzionale: un luogo dove studenti ed esploratori urbani da tutto il mondo possono sentirsi a casa, punto di incontro di culture, opinioni e storie personali.

Al piano di ingresso a dx Bar e Ristorante Lounge, a sn Aree Body & Mind (Sport & Studio) anticipate da un divertente biliardino (il mitico calcio-balilla).

 

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Al piano sottostante la lavanderia comune con area ricreativa : biliardo, TV, spazio arena per feste e videoproiezioni …

 

 

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Playground esterno

 

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L’ultimo piano con la terrazza è dedicato al food con la cucina comune, l’area ristorazione interna ed esterna e pure lo spazio per feste e grigliate.

 

 

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Le camere per gli studenti, moderne e funzionali, hanno bagni con ampia cabina doccia.


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4 - La pratica sportiva di canottaggio sul PO – fiore all’occhiello di Torino con un

esteso tratto di fiume a livello costante regolato dalla diga Michelotti – è ben

rappresentata dalle prime due SOCIETA’ CANOTTIERI - ARMIDA e

CEREA.

Dopo la Canottieri Limite, il più antico club remiero in Italia, la CEREA è il più longevo e duraturo svolgendo ininterrottamente dal 1863 attività sportiva e ricreativa.

La Società Canottieri Limite di Capraia e Limite (Limite sullArno) nacque nel 1861 dalliniziativa del titolare del Cantiere Navale Picchiotti e di alcuni operai. Gabriele DAnnunzio definì questi canottieri Limitesi senza limiti. I colori sociali sono il bianco ed il blu.



Il primo nucleo della Canottieri ARMIDA è costituito da un gruppo di giovani animati solo dal desiderio di divertirsi remando sul fiume … i FLIK-FLOK sono i dissidenti della nascente CEREA (1863) … la loro passione è contagiosa … nel 1869 sono ormai in venti e cambiano il nome in MEK-MEK. Dopo poco tempo cambiano nuovamente denominazione per costituire, il 25 febbraio 1874 (lo Statuto è del 17 maggio) la società Canottieri del Po ARMIDA.

 

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L’ARMIDA si contraddistingue dunque per lo spirito decisamente goliardico, come evidenziato dal presidente Gian Luigi Favero che ci ha accolto e deliziato con aneddoti divertenti !

… per molti lustri si ricordarono le famose cene alla trattoria Disbarco, sulla riva destra del Po e le loro allegre stramberie ...

Il nome ARMIDA dall’isolotto oggi scomparso dove prendevano il sole in piena libertà alcune “belle di notte” le cui frequentazioni destarono lo sdegno dei più pudichi soci della CEREA

 

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La Società ARMIDA costruisce lo chalet nel 1876, secondo il modello «svizzero» imposto della Municipalità, estendendosi poi negli adiacenti locali dell’ex cartiera Bouteille (la vecchia macina ancora visibile nel locale della palestra).

Nel 1890 l’ampliamento dello chalet su progetto del 1887 dell’ingegner Lorenzo Garrone.

Nel 1911 l’edificio viene acquisito dalla Commissione dell’Esposizione Generale Italiana in occasione del Cinquantenario dell’Unità d’Italia per diventare il padiglione delle Colonie Francesi.

Con la riconsegna dell’edificio nel 1912, la Società decide di completare il rinnovamento dell’area, sostituendo il vecchio chaletcon una nuova palazzina a due piani progettata dall’ingegner Vittorio Rovere. La facciata sul fiume è caratterizzata da decorazioni in stile liberty e da un’ampia vetrata al piano terreno che illumina il salone del club.

 

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La SOCIETA’ CANOTTIERI ARMIDA si è distinta negli anni anche per un grande impegno a favore del settore Para-Rowing.

< Il nostro impegno nel Para-Rowing incominciò nel 2002 quando arrivarono quattro, tra atleti ed atlete, ipovedenti, motivati da Cristina Ansaldi a provare il canottaggio. Era la prima volta in Italia. Da allora di strada ne è stata fatta tanta > puntualizza il Presidente Favero che è anche un vogatore praticante nella categoria master.

Un impegno culminato con il successo organizzativo della 9° edizione della regata internazionale Rowing for Rio, Paralympic Games 2016.

E ancora la faticosa apertura del circolo alle donne e il duro allenamento dei fratelli Abbagnale nei racconti del presidente …



SOCIETA’ CANOTTIERI CEREA

Nel 1863 sette giovani torinesi che da alcuni anni remavano sul Po a bordo di pesanti barche decisero di darsi un’organizzazione più stabile. Fondarono così la Società dei Canottieri Cerea; “cerea” era il classico saluto piemontese che i vogatori si scambiavano quando si incontravano nel corso delle gite in barca; la sede era costituita dalla tettoia di un barcaiolo. Telesforo Forno fu il primo Presidente della Società.

Nel 1925 il Re dItalia Vittorio Emanuele III (figlio di Umberto I di Savoia e di Margherita di Savoia) conferì alla Canottieri Cerea lautorizzazione a fregiarsi del titolo Reale e di inserire la corona reale nello stemma.

 

 

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Presidente d’Onore S.A.R. Umberto di Savoia – Principe di Piemonte …

REALE SOCIETA’ CANOTTIERI CEREA

 


Lattuale sede è ospitata nello stesso e caratteristico chalet che fu costruito 140 anni fa in sostituzione della tettoia.

I colori sociali sono lazzurro (in onore della famiglia Savoia) ed il bianco, alternati in bande orizzontali.



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5 – Il DANCING LE ROI è una sorprendente realtà in via Stradella, zona di ritrovo di artisti futuristi negli anni ‘20 … Dalla fantasia del ballerino pugliese Attilio Lutrario che organizzò prima un parco futurista pubblicizzato in città con un carretto di legno con issata una vistosa bandiera e che poi fece progettare una sala da ballo nell’area di una officina, in cortile, da Carlo Alberto Bordogna che si avvalse dell’amico Carlo Mollino !!

 

 

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Una entrata stretta e un lungo corridoio introducono alla vasta sala in un turbinio di natura e colori : dagli alberi disegnati alle pareti ai fiori a mosaico sul pavimento … come fiori le sedute originali andate disperse: piccole come petali attorno ai tavolinetti rotondi … al soffitto una spirale di luci colorate … il palco verde come roccia muschiata … gli spazi dilatati dagli specchi … le maioliche di Vietri sul Mare a motivi floreali colorano il corridoio …

 

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2022 – LE ROI, la storica sala da ballo di Attilio Lutrario

compie 100 anni.

100 anni di un locale entrato nella storia della città celebrati sabato 26 novembre  insieme ai cinque anni del Torino Film Industry e soprattutto dei 40 anni del Torino Film Festival. Una grande festa del cinema e del mondo dello spettacolo nella sede di via Stradella. 

Una lunga storia iniziata nel 1922 quando Attilio Lutrario - imprenditore e ballerino d’avanspettacolo foggiano, emigrato da bambino negli Stati Uniti - apre una sala da ballo nell’ex dopolavoro ferroviario adiacente alla stazione Dora.

 

Nel 1926 realizza il Plateau Dansant Lutrario, punto di riferimento per gli artisti del movimento futurista torinese. Qui Nicolaj Diulgheroff (1901-1982) ambienta numerose serate a tema con scenografie ideate per l’occasione e nel 1932 allestisce un palco per l’orchestra che compone l’apprezzato

“Giardino Futurista Dora”.

La pista esterna, a scacchi bianchi e neri, suggerisce il nome “Blechenduait” italianizzazione di “Black and White”.

 

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Nel 1938 nasce un secondo locale di gusto futurista ideato da Diulgheroff dall’altra parte della strada, che nel 1942 lascia il posto al Cinema Teatro Lutrario.

La fortuna del «distretto del divertimento»  in via Stradella !!

Minacciato dal fascismo e bombardato durante la seconda guerra Mondiale, il Plateau Dansant Lutrario prosegue comunque l’attività.

Il boom tra gli anni Cinquanta e Settanta

Nel dopoguerra accoglie le esibizioni degli artisti più importanti della musica leggera come Fred Buscaglione (1923-1960), riservando al jazz ogni domenica una parte del pomeriggio.

In spirito di rinnovamento nel 1958 Lutrario compra di fronte il caseggiato attuale e affida il progetto all’architetto Carlo Alberto Bordogna. E’ con lui che nel 1959 l’incarico passa all’amico Carlo Mollino (1905-1973).

Nel 1960 è inaugurato l’odierno dancing Lutrario Le Roi di Carlo Mollino e il Plateau Dansant viene trasformato in pista da ballo per la stagione estiva.

Tra i cantanti ospitati nel locale di via Stradella Modugno, Massimo Ranieri, Mina, Patty Pravo, Lucio Dalla, i Pooh e Bobby Solo.

Nel 2008 lattività viene acquisita e gestita dai promoter Toni Campa e Luciana De Biase con l’obiettivo di mantenere vivo un luogo straordinario e affascinante quasi patrimonio della città.  Gli arredi originali già non c’erano più …

< non abbiamo fatto interventi … il locale è rimasto così come era, abbiamo solo riportato i colori a quelli originali di Carlo Mollino, con i rossi e l’oro dell’inaugurazione nel 1960 >



LE ROI - set cinematografico, balera, dancing hall

 

 

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Il Torino Swing Festival è nato proprio a LE ROI nel 2010, oltre a questo tanti eventi importanti hanno preso vita proprio dalle atmosfere della sala da ballo.  

Ancora oggi LE ROI mantiene vivo quel mondo del ballo fatto di liscio, ma anche di lindy hop e swing

Numerose le produzioni cinematografiche che hanno scelto il locale per ambientare scene calate nel look degli anni ’60.

Qui Artissima ha realizzato il suo party nel 2010, mentre Gucci nel 2018 ha girato uno dei suoi video promozionale più belli.

Il pianoforte rosa di Fred Buscaglione, ancora nella casa di Massimo Ranieri ma donato a Toni Campa, cerca una location visibile a tutti …

 


Reportage fotografico by Mauro Dragoni e Barbara Caricchi  

© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati