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MAGGIO : il clima è decisamente più mite e le giornate si allungano.

Un aspetto che giustifica la consuetudine presso i popoli antichi di dedicare questo mese a divinità legate alla LUCE. Infatti i romani lo associavano ad Apollo mentre i Celti al "fuoco luminoso", metafora del risveglio della natura, celebrato con la festa di Beltane (o Beltaine), termine che in irlandese indica il mese stesso.

L'altro elemento centrale era la TERRA, intesa come Madre Natura e identificata con la dea Maia, dalla cui radice latina, Maius, si pensa possa essere derivato il termine "MAGGIO". Ad essa erano collegate numerose feste (come i Floralia romani) e riti legati alla fertilità della terra. Protagonisti assoluti di quelle manifestazioni erano i FIORI, che antiche popolazioni italiche come gli Etruschi e i Liguri festeggiavano nel Calendimaggio (intorno al 1° del mese), ancor oggi in uso in diverse località del nord Italia.

A quelle tradizioni si richiamò la Chiesa dedicando il mese alla Madonna, e in generale alla figura della mamma, e sostituendo il biancospino, fiore simbolo della dea romana Maius, con la rosa associata alla figura della Vergine.

Sul piano astronomico, s'inizia a delineare il cielo tipico delle notti estive, con la costellazione di Boote in posizione dominante, grazie alla spiccata luminosità di Arturo, terza stella più brillante della volta celeste. Altissima sull'orizzonte, quasi allo zenit, è la costellazione dell'Orsa Maggiore o Grande Carro.




CALENDIMAGGIO ad ASSISI

 

CALENDIMAGGIO ASSISI

 

 

CALENDIMAGGIO MADONNE PRIMAVERA sotto

 

 

Madonne Primavera: la Magnifica Parte de Sotto e la Nobilissima Parte de Sopra

 

 

CALENDIMAGGIO Madonne Primavera sopra

 



La Festa di CALENDIMAGGIO dura tre giorni. Per alcuni decenni la data è stata sempre la stessa: dal 29 aprile al primo maggio, così come la tradizione del Calendimaggio medievale imponeva.
Successivamente, per evitare la sovrapposizione con altre celebrazioni laiche, la

festa è stata spostata ai primi mercoledì, giovedì, venerdì e sabato di MAGGIO che non comprendano il primo maggio.

Tutto inizia con la “Benedizione dei Vessilli”, che per la Parte de Sotto ha luogo nella Basilica di San Francesco, mentre per la Parte de Sopra nella Cattedrale di San Rufino. E’ l’unico momento religioso di una Festa assolutamente profana.
Dopodiché si va in Piazza del Comune per “La Consegna delle Chiavi”.


L’elezione di Madonna Primavera avviene dopo le sfilate dei cortei e a seguito di tre gare di forza ed abilità fra rappresentanti di Parte de Sopra e Parte de Sotto :
tiro della fune, corsa con le tregge
( gli antichi carri utilizzati per il trasporto del fieno nelle zone più impervie delle montagne assisane), tiro con la balestra.

La Parte vincitrice incorona quindi la Regina della Primavera fra le sue cinque Madonne, ciascuna abbinata a sorte ad un balestriere. L’ambito riconoscimento spetta alla Madonna associata al balestriere che ha totalizzato il punteggio più alto.

La vittoria di Madonna Primavera non influisce nell'assegnazione del Palio, non rientrando nell'ambito di giudizio dei giurati - chiamati a giudicare scene di parte, cortei e cori - ma dà diritto alla Parte vincitrice di esibirsi per prima nelle rievocazioni di vita medioevale dell'anno successivo.



MAGGIOCIONDOLO



maggiociondolo



GINESTRA

ginestra

 



< Andiamo a fare il “MAGGIO” per l’infiorata >

si dice dalle nostre parti in Umbria.  Petali di ROSA e GINESTRA venivano raccolti e

sparsi per le vie in omaggio alle processioni religiose di primavera.



La GINESTRA possiede una fibra lunga, abbondante, uniforme, tenace, morbida ed elastica paragonabile a quella di canapa e lino. È comunque noto sin dall’antichità il suo impiego come pianta da fibra. Fenici, Cartaginesi, Greci e Romani la utilizzavano per la produzione di stuoie, corde e vari manufatti. La stessa etimologia della parola greca “Sparos” che significa corda, ne conferma l’utilizzo per tessuti grossolani e resistenti. L’industria rurale del panno ginestrino che anche adesso si ritrova in varie regioni del mediterraneo, potrebbe indicare che tale usanza si sia tramandata sin dall’epoca greco-romana.

La produzione di fibre di ginestra è appannaggio di attività familiari di autoconsumo, anche se dai primi del novecento, si riscontrano notizie su ginestrifici nel comune di Prato, Scandicci e Montelupo Fiorentino.

L’estrazione della fibra di ginestra era preceduta dalla raccolta degli steli in mazzi sistemati poi a macerare. Completata la macerazione, i viscidi fasci vegetali presentavano una buccia che si staccava facilmente. La “scorticatura” era realizzata scartando la parte esterna e separandola dalla fibra (canapuli). I fasci poi erano essiccati e la battitura era realizzata a mano con un bastone di legno finché la fibra non acquisiva un colore perfettamente bianco. Il residuo morbido era poi utilizzato per imbottire i materassi, mentre quello legnoso, una volta essiccato, era usato per avviare il fuoco.

I filamenti destinati alla filatura erano “pettinati” e passati sopra una tavola di legno chiodata fino a ottenere una fibra sottile per tessuti leggeri. Poi la fibra era trasformata in filato mediante l’utilizzo di rudimentali attrezzi fatti a mano quali “la conocchia” che serviva a raccogliere la fibra, o il fuso che compattava torcendo e assottigliando le fibre lavorate. L’uso dell’arcolaio, permetteva, grazie ad una ruota motrice fissata a un supporto, di velocizzarne la raccolta e rendere uniforme il diametro del filo. Infine il filato era raccolto e pronto per la tessitura.



1° MAGGIO – San GIUSEPPE artigiano e FESTA DEL LAVORO

 

LAVORATORI

 

La pausa pranzo di alcuni lavoratori mentre stavano costruendo il Rockefeller Center a New York.

La ricorrenza della FESTA DEL LAVORO nasce a Parigi il 20 luglio 1889 durante il congresso della Seconda Internazionale, associazione che aveva lo scopo di gestire tutti i partiti nazionali collegati con il movimento operaio. In particolare, i membri avevano indetto la riunione proprio per chiedere alle autorità pubbliche una riduzione dell’orario lavorativo a otto ore.

Si cercò, così, un giorno comune, identificato proprio nel primo maggio, in cui tutti i lavoratori avessero potuto esprimere la loro idea incontrandosi per protestare e affermare i propri diritti. Lo slogan di questa ‘ribellione’ di lavoratori nasce in Australia nel 1855 e fu proprio questo alla base delle rivendicazioni generali. Questo recitava:

8 ore di lavoro, 8 di svago, 8 per dormire.

Perché proprio il 1° MAGGIO? Fu scelto questo giorno per ricordare la cosiddetta rivolta di Haymarket che, nel 1866, sconvolse Chicago. I lavoratori decisero di indire uno sciopero generale in tutti gli Stati Uniti per ridurre le ore di lavoro giornaliere.



1° MAGGIO 1851 – PRIMA ESPOSIZIONE UNIVERSALE

 

Esposizione LONDRA 1851

 


La Grande Esposizione delle opere dell'Industria di tutte le Nazioni o più semplicemente

Grande esposizione universale di LONDRA (ufficialmente Great Exhibition

of the Works of Industry of all Nations), è considerata la prima esposizione universale

ed ebbe luogo ad Hyde Park dal 1° MAGGIO all'11 ottobre 1851.



4 MAGGIO 1949 - Tragedia di SUPERGA

 

Fiat G.212 I-ELCE tragedia Superga



Alle ore 17:03, il Fiat G.212 della compagnia aerea ALI, siglato I-ELCE, con a bordo

l'intera squadra del GRANDE TORINO, si schiantò contro il muraglione del

terrapieno posteriore della basilica di Superga, che sorge sulla collina torinese; le vittime

furono 31.

 

                          Gazzetta-dello-Sport-Grande-Torino


 

 

5 MAGGIO 2021 – Commemorazioni per i 200 anni dalla

morte di NAPOLEONE BONAPARTE, Imperatore francese e grande

conquistatore d'Europa che il 5 MAGGIO 1821 moriva in esilio all'isola di

Sant'Elena. 

 

napoleone-bonaparte

 




Ei fu. Siccome immobile,
Dato il mortal sospiro,
Stette la spoglia immemore
Orba di tanto spiro,
Così percossa, attonita
La terra al nunzio sta,

Muta pensando all’ultima
Ora dell’uom fatale;
Né sa quando una simile
Orma di piè mortale
La sua cruenta polvere
A calpestar verrà.




Il cinque maggio - Alessandro MANZONI

Nell'opera, scritta di getto in tre giorni dopo aver appreso dalla Gazzetta di Milano del 16 luglio 1821 le circostanze della morte di Napoleone, Manzoni mette in risalto le battaglie e le imprese dell'ex imperatore, nonché la fragilità umana e la misericordia di Dio.


Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel MACRON, celebrerà il 200esimo anniversario della morte di Napoleone con un discorso in cui affronterà l'eredità lasciata dall'imperatore, personaggio al tempo stesso ammirato e controverso della storia di Francia.

Il capo dello Stato si recherà all' Institut de France a Parigi per partecipare a una cerimonia con accademici e studenti delle scuole superiori. 
Toccherà allo storico Jean Tulard, uno dei più noti specialisti della biografia di Napoleone, tenere il discorso ufficiale; dopo di che prenderà la parola Macron.


 

 

5 MAGGIO 2021 – 100 anni di CHANEL N.5

 

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Era il 5 MAGGIO del 1921 quando nasceva un profumo destinato a segnare il tempo e raccontare un'idea nuova e moderna di donna, attuale anche oggi. In quel giorno lontano infatti Coco CHANEL "battezzava" la sua fragranza più celebre e amata, quello Chanel n°5 che tuttora incanta e conquista per la sua rivoluzionaria concezione.

All’inizio degli anni '20 Gabrielle CHANEL aveva già rivoluzionato il mondo della moda, proponendo una nuova allure. Per questo motivo anche il suo primo profumo ha infranto le regole, sfidando le convenzioni.

Il suo segreto? CHANEL N.5 è caratterizzato da quella semplicità studiata che pervade tutte le creazioni innovative di Mademoiselle Coco.

Rivoluzionario nella composizione, N.5 è anche il primo profumo immaginato da una donna per le donne: è dedicato a coloro che, proprio come la sua creatrice, scelgono chi vogliono essere e lo diventano.

Marilyn Monroe lo eleva a mito confessando di indossarne qualche goccia per andare a dormire, mentre Andy Warhol lo rende un’icona della pop art in una serie di serigrafie.

É così che N.5 diviene nel corso del tempo un fenomeno culturale, la prima fragranza a essere pubblicizzata in TV.

Chanel N.5 ha inoltre ispirato grandi maestri dell’immagine come Helmut Newton, Irving Penn, Ridley Scott, Jean-Paul Goude e Baz Luhrmann, solo per citarne alcuni.

In aggiunta, dal 1954, il suo flacone fa parte delle collezioni permanenti del MOMA di New York.





6 MAGGIO 1994 – Inaugurazione del TUNNEL della MANICA

Il tunnel della Manica (in inglese Channel Tunnel «tunnel del canale», in francese Tunnel sous la Manche «tunnel sotto la Manica») o Eurotunnel è una galleria ferroviaria lunga oltre 50 km che unisce il comune del Regno Unito di Cheriton nel Kent a quello francese di Coquelles, vicino a Calais passando sotto il fondo del Canale della Manica. Il termine Eurotunnel, con cui è comunemente nota l'opera in italiano, spagnolo, tedesco ed altre lingue, indica propriamente il nome della società concessionaria della gestione del tunnel.


 

TUNNEL MANICA

 


È il tunnel con la parte sottomarina più lunga al mondo ed è il terzo per lunghezza complessiva, dopo la galleria di base del San Gottardo in Svizzera e la galleria Seikan in Giappone. Anche tale tunnel è sottomarino ma, sebbene più lungo, questo passa in buona parte sotto le montagne. La galleria della Manica corre per circa 39 chilometri sotto il mare, contro i 23 del Seikan.

La sua realizzazione fu completata nel 1994, con un costo che, inizialmente stimato in 3 miliardi di sterline di capitali privati, è infine lievitato fino a oltre 10 miliardi.

 

TUNNEL MANICA inaugurazione

 


Il 6 MAGGIO 1994 il tunnel fu inaugurato alla presenza della regina Elisabetta II e del presidente della Repubblica francese François Mitterrand.





6 MAGGIO 1840 – PENNY BLACK, primo francobollo emesso al mondo

 

                          Penny black  

 



Ideato da Rowland Hill per conto del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda fu venduto al pubblico a partire dal 1º maggio 1840 nonostante la data ufficiale di emissione fosse fissata al 6 maggio. Illustrato con l'effigie della regina Vittoria, andò fuori corso nel 1855. 

 

 

 

6 MAGGIO 1906 - La prima edizione della TARGA FLORIO

 


                                           targa florio manif


E' a Parigi che venne ideata la corsa. Il capostipite fu Vincenzo FLORIO detto ''u Cavaleruzzu'', nato a Palermo nel 1883, che ne tracciò il percorso su un foglio di carta, discutendo con il suo amico Henri Desgrange direttore della famosa rivista francese ''l'Auto''.

Cerda Caltavuturo Petralia Geraci Castelbuono Isnello Collesano Campofelice

Questo percorso era molto audace, non lontano da Palermo e libero da passaggi a livello … la sua lunghezza era di 146Km e 900m.

Il quartiere generale fu il Grande Hotel delle Terme a Termini Imerese.

A Buonfornello FLORIO fece costruire due grandi capannoni di legno adibiti a Tribune e Box ben riparati da tende e posti ai lati della strada, lunghi circa 180 metri.

Fece fare un cavalcavia di legno per attraversare la strada senza intralciare le auto in gara, un ristorante, e due grandi tende adibite a pronto soccorso, con ilservizio curato dalla Croce Rossa.

Sopra i Box c'era la sala stampa dotata di telegrafo internazionale (nel 1906 l'unico telegrafo internazionale in Italia era a Milano).

La prima edizione della TARGA FLORIO, quella che potrebbe essere considerata la prima gara automobilistica della storia, si svolse il 6 MAGGIO del 1906, al suono di due bande musicali poste sulle tribune appositamente costruite nei pressi del rettilineo di Buonfornello al confine tra i Comuni di Campofelice di Roccella e Termini Imerese.

Quella prima edizione iniziò alle sei in punto del mattino, con dieci automobili ai nastri di partenza che dovevano ripetere per tre volte il circuito madonita.


"L’entusiasmo spinge migliaia di persone ad andare a Termini Imerese con automobili, carrozze, perfino carretti siciliani e soprattutto sui treni speciali che partono uno dopo l’altro, dalla stazione. Alle 5.30 con mezzora di ritardo, arriva il treno da Palermo, riversando sul prato migliaia di persone, fra cui le più note famiglie palermitane".

Donna Franca FLORIO, moglie di Ignazio, si avvia alle tribune di Buonfornello, in territorio di Campofelice, dov’è fissato il via. Un ampio velo le copre il cappello e le spalle; l’ombrellino contro il sole, i guanti.




TARGA FLORIO petralia1906

 

La "favolosa" tribuna d'onore riservata alle autorità locali allestita a Petralia Sottana.

 

Alla competizione parteciparono dieci autovetture.

Alle quattro auto francesi si aggiunsero cinque Itala con gli automobilisti Rigal, Pope, Cagno, Graziani, De Caters e una Fiat con Vincenzo Lancia. Le partenze vennero date dal signor Gilberto Marley, cronometrista dell’Automobile Club d’Italia.


La gara fu vinta da
Alessandro Cagno e rappresentò un trionfo per FLORIO ed un successo per l’immagine della Sicilia e dell’Italia.

 

                     targa florio 01 itala 3 CAGNO

           
                  L'ITALA n.  3 di Cagno e del suo meccanico Antonio Moriondo

 

               targa florio 1906 cagno

 


   Un passaggio in corsa dell'ITALA di CAGNO, notare il milite di guardia al settore!





6 MAGGIO – San DOMENICO SAVIO

Domenico Savio (San Giovanni di Riva presso Chieri, 2 aprile1842Mondonio di Castelnuovo d'Asti, 9 marzo1857) è stato un allievo di san Giovanni Bosco, morto quattordicenne. È stato proclamato santo nel 1954 da papa Pio XII.

San DOMENICO SAVIO viene invocato come protettore delle gestanti, in particolare nel caso di gravidanze a rischio. Al collo della futura mamma viene talvolta appeso con un nastro un abitino, ovvero un'immagine del santo racchiusa da una piccola quantità di tessuto.

Un'altra forma di devozione è quella di offrire al santo il fiocco con il nome del neonato o della neonata in ringraziamento per la felice conclusione della gravidanza.

 

san domenico savio

 

TORINO - BASILICA di MARIA AUSILIATRICE - Cappella che ospita le spoglie di san Domenico Savio



8 MAGGIO 1886 - Pemberton brevetta la COCA-COLA

 

COCA COLA



foglie di COCA & noci di COLA

La COCA-COLA fu inventata dal farmacista statunitense John Stith Pemberton l' 8 MAGGIO 1886 ad Atlanta, Georgia, inizialmente come rimedio per il mal di testa e per la stanchezza. Il primo nome che venne dato alla bevanda fu "Pemberton's French Wine Coca". Quella di Pemberton era una variazione del cosiddetto "vino di coca" (o Vin Mariani), una miscela di vino e foglie di COCA che aveva avuto largo successo in Europa quando era stata creata dal farmacista còrso Angelo Mariani.

L'alcol venne in seguito sostituito con un estratto delle noci di COLA, una pianta tropicale reputata non dannosa per la salute. Dall'uso combinato dei due ingredienti principali, la coca e la cola, la bibita acquisì il nome attuale. Quando anche la coca venne bandita (dalla pianta si estrae infatti la cocaina), venne scartato l'alcaloide dagli estratti dalle foglie di coca, mentre la cola (in noci) continuò a essere utilizzata.

Nonostante la scoperta, Pemberton accumulò forti debiti e per 2 300 dollari vendette formula e diritti della COCA-COLA ad Asa Candler, uomo d'affari che aveva intuito il potenziale della bevanda e compreso l'importanza della pubblicità per diffonderla e per sbaragliare la concorrenza. Dopo la quotazione in borsa dell'azienda nel 1919, la Coca-Cola cominciò la sua diffusione mondiale negli anni venti, trasformandosi in un 'business' di grandi dimensioni, gestito dalla The Coca-Cola Company con sede a New York, e che comprende ulteriori bibite (meglio note col nome di bevande gassate) come la Fanta e la Sprite.



9 MAGGIO 2021 – FESTA DELLA MAMMA

 

 

                        auguri-festa-della-mamma

 

La prima volta fu festeggiata nel 1870 negli Stati Uniti con il nome di Mother’s Day

for Peace, ossia il “Giorno della Mamma per la Pace”, e fu promossa da Julia Ward

Howe, un’attivista pacifista che lottava per l’abolizione della schiavitù.

L’iniziativa non ebbe molto seguito e nel 1908 fu riportata in auge da Anna Jarvis,

un’altra attivista che organizzò il primo Mother’s Day della storia. Il successo raggiunto grazie a questa seconda celebrazione portò la ricorrenza all’attenzione del Congresso che nel 1914 la istituì come festività ufficiale, stabilendo di celebrarla la seconda domenica del mese di MAGGIO.

La FESTA DELLA MAMMA è entrata in auge in Italia a partire dagli anni ‘50 grazie a due iniziative:

  • la prima, nel 1956, fu proposta da Raul Zaccari, allora senatore e sindaco di Bordighera, un comune della Liguria, che decise di proclamare la festa della mamma in collaborazione con l’associazione dei fiorai per promuovere  delle iniziative commerciali;
  • la seconda invece, dell’anno successivo, fu ad opera di don Otello Migliosi, un sacerdote di Assisi, che organizzò una seconda festa della mamma, ma stavolta a carattere puramente religioso.

 

Nel 1959, dopo un acceso dibattito parlamentare, la ricorrenza diventò ufficiale e per qualche anno venne festeggiata l’8 MAGGIO per poi essere spostata alla seconda domenica dello stesso mese come in molti altri paesi, tra cui gli Stati Uniti, il Giappone, l’Australia e il Sudafrica.





13 MAGGIO 1909 - Parte il primo GIRO d’ITALIA

 

 

                      Giro Italia 1909-map 



Il GIRO d’ITALIA 1909, prima edizione della "Corsa Rosa" , si svolse in otto tappe dal 13 al 30 maggio 1909, per un percorso totale di 2447,9 km. Fu vinto dall'italiano Luigi Ganna con 25 punti.

Vi parteciparono 127 corridori, divisi in sette squadre: le italiane Bianchi, Stucchi, Atala, Rudge, e Legnano e le francesi Peugeot e Alcyon). Solo in 49 riuscirono a concludere la corsa.

 

 

16 MAGGIO 2021 – ASCENSIONE di N.S.

L' ASCENSIONE, secondo le opere dell'evangelista Luca (Vangelo ed Atti degli Apostoli), è l'ultimo episodio della vita terrena di Gesù, conclusasi con la sua salita al cielo, avvenuta dopo un periodo di quaranta giorni dalla data della sua Risurrezione; periodo durante il quale Gesù, già assunto in cielo, sarebbe comparso più volte sulla Terra per ammaestrare i suoi discepoli sulla missione di evangelizzazione loro affidata.



                           ASCENSIONE SANSEPOLCRO Pietro Perugino

                                    Ascensione di Cristo - Pietro PERUGINO

La Pala di Sansepolcro è un dipinto a olio su tavola (332,5x266 cm) databile al 1510 circa e conservata nel Duomo di Sansepolcro.

L'opera riprese fedelmente lo schema dello scomparto centrale del Polittico di San Pietro, cioè l'Ascensione di Lione, con poche variazioni e con un notevole intervento della bottega. In particolare, viste le dimensioni maggiori, vennero amplificati alcuni elementi decorativi, come i nastri svolazzanti tenuti dagli angeli, o la resa morbida e sfumata degli incarnati.

Lo schema della composizione è impostato su due registri paralleli quasi non comunicanti :

Cristo che ascende in una mandorla tra angeli (volanti, musicanti, cherubini e serafini) nella parte superiore,

la Madonna tra gli Apostoli immersi nel paesaggio umbro, punteggiato da esili alberelli, nella parte inferiore.

PERUGINO ricorse con sicurezza a uno schema misurato e piacevole, impostato sulle simmetrie e sulla pacatezza dei sentimenti, con colori brillanti ma sfumati con dolcezza e con un'attenzione ai particolari decorativi.



                           ASCENSIONE LIONE Pietro Perugino

 

Ascensione di Cristo - dipinto a olio su tavola (280x216 cm) di Pietro PERUGINO, databile al 1496-1500 circa e conservato nel Musée des Beaux-Arts di Lione.

Si tratta dello scomparto centrale dello smembrato Polittico di San Pietro. Fu oggetto dei furti napoleonici durante l'invasione francese.





16 MAGGIO 1792 - A Venezia viene inaugurata LA FENICE

 

VENEZIA Interno Fenice


Il Teatro LA FENICE fu inaugurato il 16 MAGGIO 1792, era la Festa della Sensa.

È risorta due volte dalle sue stesse ceneri e dall’acqua.

Il teatro è stato ed è sede di numerose prime assolute di opere di Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Stravinsky, Prokofiev, Britten, Nono, Maderna. In tempi recenti Kagel, Guarnieri, Mosca, Ambrosini, Perocco.



18 MAGGIO 1921 – Entrata in commercio del CEROTTO

L’invenzione si deve a Earle Dickson, 29enne impiegato della società americana Johnson & Johnson, specializzata in prodotti per la medicazione. O meglio a sua moglie che, piuttosto sbadata nei lavori domestici, si procurava spesso dei tagli alla pelle. La giovane signora non mancava di garze, visto il lavoro del marito, ma si lamentava spesso di come fosse poco pratico utilizzarle per coprire le piccole ferite. Il consorte ebbe così l’idea, nel 1920, di fabbricare delle garze posizionate al centro di un nastro adesivo che veniva quindi ricoperto con della crinolina per permettere il suo utilizzo al momento della medicazione.

 

 

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Il giovane impiegato propose il suo primo “BAND AID” al proprietario della sua ditta, James Johnson, che subito decise di produrlo. Già nel 1924 la Johnson & Johnson avviò la produzione di massa delle bende appiccicose. E il successo fece diventare Dickson vicepresidente della società. Ma, ad onor del vero, non lo arricchì. Morirà nel 1961 a 69 anni, senza avere ricevuto quote dei profitti economici derivanti dalla sua invenzione, alla sua morte arrivati ad oltre 30 milioni di dollari all’anno.


 

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20 MAGGIO 1873 - Levi Strauss e Jacob Davis brevettano i BLUE

JEANS

Un capo di abbigliamento destinato a fare la storia e che entrerà a far parte nell’abbigliamento comune. Un indumento amato dalla stragrande maggioranza e che spesso risulta essere il più utilizzato nelle uscite giornaliere.

Tutto cominciò nel 1872, quando l’imprenditore tedesco Levi Strauss, residente ormai da tempo negli States, ricevette una lettere dal sarto, nonché suo cliente, Jacob Davis. All’interno della missiva, Davis spiegò come avesse ideato un tipo particolare di pantaloni con dei rivetti metallici, che servivano soprattutto a salvaguardare  la sanità del capo di abbigliamento, nelle zone più esposte a rovina con l’usura e il movimento.

L’idea del sarto fu quella di brevettare il capo di abbigliamento con Strauss, in modo da intensificarne la produzione e immetterlo immediatamente sul mercato, spartendone i proventi. L’imprenditore accolse la richiesta di Davis, così il 20 MAGGIO 1873 i due ottennero il brevetto che permise loro il lancio del prodotto sul mercato, che farà tanta fortuna e diede loro tante soddisfazioni.

 

 

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I BLUE JEANS vengono indossati da chiunque, maschi e femmine, adulti e bambini. È chiaro però che nel corso del tempo hanno subito delle modifiche, soprattutto negli ultimi anni. Essi possono essere classici o scambiati, strappati o bucherellati, stretti o a zampa d’elefante. Forse proprio in questo consiste il loro successo: si adattano a tutti i gusti e a tutte le mode.

I BLUE JEANS assunsero anche un significato storico. Si pensi che negli anni 60 del ‘900 i giovani scelsero i jeans come simbolo della ribellione contro l’ipocrisia del mondo adulto, tant’è che nel 1968 scelsero il pantalone azzurro come uniforme. Negli anni a venire, numerosi brand si “impadronirono” di questo indumento, introducendolo nel loro pret-a-porter.

Al di là della storia, oggi i nostri armadi sono pieni di jeans di svariati tipi e spesso molto diversi tra loro. Questo grazie alla collaborazione di Strauss e Jacob, che proposero sul mercato un prodotto destinato a rivoluzionare il campo della moda.



LEVI STRAUSS jeans


 


20 MAGGIO – San BERNARDINO da SIENA – uno dei primi discepoli di

San Francesco d’Assisi.

BERNARDINO, il cui nome significa “ardito come un orso”, nacque l’8 settembre 1380 a Massa Marittima (oggi in provincia di Grosseto) dalla nobile famiglia senese degli Albizzeschi, che lo avvia agli studi universitari di tipo giuridico. Ma il giovane al diritto canonico preferisce lo studio della Teologia, la lettura della Bibbia e dei Padri e così si iscrive alla Compagnia dei Disciplinati della Beata Vergine Maria presso l’ospedale della Scala a Siena.

Poco più che ventenne si dedica alla cura degli appestati insieme ad alcuni compagni e l’8 settembre 1402 fa il suo ingresso nell’Ordine dei frati Minori, a cui seguirà la sua professione di fede e la celebrazione della prima messa. 

Ma il suo destino è quello di portare la parola di Dio nel mondo e quindi inizia la sua predicazione nell’Italia centrale e settentrionale, tra Liguria, Piemonte e Lombardia, durante la quale si ritrova a divenire anche paciere tra le accese lotte di fazioni guelfe e ghibelline. Il suo grande successo è dovuto soprattutto all’eccezionale eloquenza e all’attualità degli argomenti trattati (gioco d’azzardo, usura, superstizione, lotte politiche). E con la stessa energia BERNARDINO riformerà il proprio Ordine.

Muore il 20 MAGGIO 1444 a 64 anni all’Aquila, sulla via per l’Umbria. Sei anni dopo, il 2 MAGGIO 1450, papa Nicolò V lo dichiara santo.

È il protettore dei predicatori, dei pubblicitari, dei lanaioli, dei tessitori e dei pugili ed è invocato contro le emorragie e la raucedine.



San BERNARDINO da SIENA a BERGAMO



          SAN BERNARDINO Lorenzo Lotto BERGAMO

 


Pala di San Bernardino - dipinto a olio su tela (287x268 cm) di Lorenzo LOTTO datato 1521 e conservato nella chiesa di san Bernardino a Bergamo. L'opera è firmata e datata "LLotus / M D XXI" (sul grandino inferiore, al centro).




Cappella di San BERNARDINO da SIENA - Santa Maria in AraCoeli a

ROMA           


La Cappella Bufalini si trova nella basilica di Santa Maria in AraCoeli (navata di destra) a Roma. È famosa perché vi è conservato un ciclo di affreschi del PINTURICCHIO con le Storie di san Bernardino da Siena. L’opera appartiene al periodo 1484-1486 circa.

Proprio in quel preciso periodo c’era carenza di grandi esponenti della pittura nella piazza di Roma per cui si ricercavano validi pittori esterni per l’esecuzione di opere di una certa rilevanza.

PINTURICCHIO fu chiamato per il ciclo nella chiesa dell’ AraCoeli dal committente Riccomanno Bufalini (conosciuto anche come Niccolò Manno).

Niccolò dei Bufalini era un importante cittadino di Città di Castello, che a Roma ricopriva la carica di avvocato concistoriale. Lo stemma araldico della sua famiglia (un toro con un fiore), compare spesso nella cappella.

Nella città papale in quegli anni si erano da poco conclusi gli straordinari lavori alla cappella Sistina (terminata nella prima fase nel 1482), che avevano visto convergere a Roma alcuni dei più grandi pittori italiani dell'epoca, da Botticelli a Perugino, da Ghirlandaio a Luca Signorelli, da Cosimo Rosselli a Pinturicchio.

Al termine dei lavori questi maestri erano tutti ripartiti in maniera più o meno frettolosa da Roma, con l'esclusione di PINTURICCHIO che si trattenne in città e mise su una bottega, scegliendo un gruppo eterogeneo tra i migliori collaboratori che avevano lavorato alla cappella papale, tra cui c'erano pittori umbri, toscani, emiliani e laziali.

PINTURICCHIO, che fino ad allora era stato un maestro di secondo piano all'ombra di PERUGINO, poté dunque approfittare del vuoto lasciato per ricevere la sua prima grande commissione, la cappella Bufalini appunto, in cui dimostrò di essere pienamente capace di organizzare e dirigere un'impresa di grande complessità, con numerosi aiutanti. Inoltre la comune provenienza umbra di committente e artefice fu probabilmente alla base di un già esistente rapporto di fiducia, come dimostra anche una Madonna dipinta per i Bufalini nella Pinacoteca comunale di Città di Castello (1480 circa).

La cappella è a base quadrangolare, con volta a crociera e pavimento decorato da mosaici cosmateschi.

Gli affreschi si dispiegano sulle tre pareti e sulla volta e sono

dedicati alla vita e ai miracoli di San BERNARDINO da SIENA,

un santo che in quel periodo era oggetto di una vasta opera di promozione devozionale intrapresa dall'ordine Francescano. L'AraCoeli era infatti retta dai Minori francescani, e gli affreschi includono infatti anche due storie di san Francesco; inoltre la famiglia Bufalini era particolarmente legata a Bernardino, poiché con la sua predicazione aveva sedato le discordie tra i Bufalini e i rivali Baglioni e Del Monte.

 

Cappella Bufalini Aracoeli Pinturicchio s Bernardino Gloria

 

Sulla parete centrale si trova la Gloria di san Bernardino, organizzata su due registri riprendendo lo schema della perduta Assunta della cappella Sistina di PERUGINO.

 

 

Cappella Bufalini parete destra

 

Affreschi parete destra



Le strutture compositive richiamano quelle usate dall’artista negli affreschi della Cappella Sistina ma risultano più vivaci nel cromatismo e meno sottoposte alle regole della simmetria, come ad esempio nel riquadro dei Funerali di San Bernardino dove l’edificio a sinistra, le cui linee di fuga corrono verso l’orizzonte, non viene compensato dalle altre due costruzioni raffigurate sullo sfondo a destra, variando e quindi arricchendo lo scenario.

 

Cappella Bufalini Pinturicchio Death of St Bernardine

 


Tuttavia, in questa rappresentazione, sono evidenti le influenze di Pietro PERUGINO, come il marcato rispetto della prospettiva di stampo urbinate-perugina e la ricchezza nella varietà degli atteggiamenti nelle figure, ispirata anche ai pittori fiorentini come Ghirlandaio e Benozzo Gozzoli. Inoltre l’intensa caratterizzazione dei pellegrini e mendicanti richiama la pittura fiamminga del contemporaneo periodo.



Chiesa di San BERNARDINO da SIENA a TORINO - quartiere San Paolo.

Correva il 1915 quando il Cardinale Agostino Richelmy ne decretò l’autonomia dalla parrocchia di Pozzo Strada, di cui era un distaccamento.

 

san bernardino est TO

 

 

La Chiesa di San BERNARDINO da SIENA a TORINO, edificata tra il 1891 e il 1893, è uno dei primi lavori dell’architetto Giuseppe Gallo (1860 – 1927), protagonista dell’architettura religiosa piemontese tra Ottocento e Novecento. Allievo di Carlo Ceppi, la sua attività di progettista è stata quasi esclusivamente limitata all’edilizia sacra, per via del suo profondo sentimento religioso, ed è caratterizzata da una propensione per le teorie di Violet Le Duc, da sperimentazioni juvarriane sugli archi, da una forte attenzione all’ornamento e alla struttura e da una rivalutazione e rielaborazione dello stile Barocco.



21 MAGGIO 1927 - Lindbergh completa la prima TRASVOLATA ATLANTICA senza scalo da New York a Parigi.

 

CharlesLindbergh180521-001

 


Il Ryan Spirit of St. Louis era un aeroplano monomotore ad ala alta realizzato dall'azienda statunitense Ryan Airlines per consentire al pilota Charles Lindbergh di compiere la prima trasvolata in solitario attraverso l'oceano Atlantico, impresa realizzata i giorni 20 e 21 MAGGIO del 1927.

 


22 MAGGIO – SANTA RITA da CASCIA



SANTA RITA CASCIA basilica


La basilica di SANTA RITA da CASCIA è una basilica minore di CASCIA, appartenente all'omonimo santuario: al suo interno vengono venerati i resti mortali della santa.

 

                    santa-rita



Il veritiero volto di SANTA RITA da CASCIA presente sul sarcofago nel quale fu deposta nel 1457, denominato ‘cassa solenne’, oggi a Cascia, nel Monastero di Santa Rita.



SANTA RITA da CASCIA e le ROSE

 

ROSA

 



Il miracolo delle rose in genere manifesta la presenza di Dio, della Madonna o di un santo.

Anche a SANTA RITA da CASCIA è avvenuto un miracolo di rose. L'inverno prima della fine della sua vita, una cugina le fece visita e le chiese se desiderava qualcosa dalla sua vecchia casa di Roccaporena. Santa Rita chiese una rosa e due fichi del giardino. Era gennaio e sua cugina non si aspettava di trovare nulla a causa del clima rigido e della neve. Tuttavia, quando arrivò a casa, la donna si recò nell'orto e vi trovò un'unica rosa fiorita, oltre a due fichi maturi. La cugina portò la rosa e i fichi a Santa Rita in convento, che la ringraziò e diede la rosa alle suore.

Si pensa che la rosa rappresenti l'amore di Dio per Rita e la capacità di Rita di intercedere per cause perse o casi impossibili. Rita è spesso raffigurata con rose nelle mani o vicino a lei, e nel giorno della sua festa, in varie chiese e nei santuari a lei dedicati vengono benedette delle rose dai sacerdoti durante la messa.

 

SANTA RITA TO

 

 

SANTA RITA-PRECESSIONE 2019

 

Santuario di SANTA RITA a TORINO – PROCESSIONE 2019



23 MAGGIO 2021 – PENTECOSTE


 

        PENTECOSTE Pinturicchio Borgia Apartment

 

Pentecoste nella Sala dei Misteri dell’Appartamento Borgia - PINTURICCHIO



L' Appartamento Borgia è una serie di sei ambienti monumentali nel palazzo Apostolico della Città del Vaticano, facenti oggi parte del percorso dei Musei Vaticani in cui è in parte ospitata, dal 1973, la Collezione d'arte religiosa moderna.

Le sale dell'appartamento Borgia vennero create come residenza privata di papa Alessandro VI e della sua famiglia, e decorate da uno straordinario ciclo di affreschi di Bernardino Pinturicchio e aiuti, databile al 1492-1494. Dopo la morte del pontefice vennero di fatto abbandonate e riaperte al pubblico solo alla fine del XIX secolo.



24 MAGGIO – MARIA AUSILIATRICE


 

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Santuario di MARIA AUSILIATRICE - TORINO.   Foto Mauro Dragoni

Inaugurato il 9 giugno 1868, il santuario fu voluto da DON BOSCO.

E’ circondato da un vasto comprensorio chiamato Valdocco in quanto situato nel quartiere omonimo nel quale proliferano molte delle attività gestite dai salesiani e solitamente dedicate ai giovani, come scuole, attività sportive ed oratori.

 

 

MARIA AUSILIATRICE TORINO 



La basilica principale fu progettata dall'ingegnere Antonio Spezia. Tale chiesa venne dedicata a MARIA, invocata da don Bosco come AUSILIATRICE. Il 28 giugno 1911 fu elevata alla dignità di basilica minore, ma fu ingrandita soltanto tra il 1934 e il 1942, in concomitanza con la canonizzazione di don Bosco, le cui spoglie sono ospitate in una cappella completata nel 1938.

 

 

24 MAGGIO 1844 - MORSE trasmette il primo messaggio telegrafico

 

MORSE 1844



Il 24 MAGGIO 1844 Samuel MORSE inaugurava la prima linea

telegrafica elettrica inviando un messaggio da Washington a

Baltimora.

 

A rendere possibile quel primo messaggio, che consisteva nella frase "Qual è l'opera che Dio compie" tratta dal Libro dei Numeri della Bibbia, era stato il sistema brevettato da Morse nel 1840 e il codice fatto di punti, linee e pause, ideato dallo stesso inventore americano e sviluppato in collaborazione con Alfred Vail, il codice MORSE.

Da allora il telegrafo si è diffuso rapidamente in tutti i continenti, dando origine a una fitta rete sulla quale viaggiavano messaggi privati e le notizie che i corrispondenti inviavano ai loro giornali. Grazie al telegrafo, in quel periodo sono nate le agenzie di stampa, prima fra tutte la Agence Havas a Parigi nel 1835, seguita dalla britannica Reuters nel 1850 e l'italiana Agenzia Stefani nel 1853.

Seppur estese, le reti telegrafiche coprivano solo la terraferma e la comunicazione tra i continenti avveniva via nave e presto si sentì l'esigenza di utilizzare cavi sottomarini per risolvere il problema.

Il primo cavo è posizionato nel 1845 nella baia britannica di Portsmouth e rapidamente si è sviluppata una fitta rete. Un'altra grande rivoluzione nelle telecomunicazioni è arrivata con il telegrafo senza fili, quando nel giugno 1896 Guglielmo Marconi depositava il brevetto alla base della nuova tecnologia e nel 1901 inviava il primo segnale attraverso l'Atlantico.

Oggi è ancora possibile inviare un telegramma dall'ufficio postale, ma questa tecnologia è passata in secondo piano dopo l'arrivo del telefono, del fax e infine di internet. Nel frattempo le telecomunicazioni si preparano a un nuovo salto in avanti con i satelliti per le telecomunicazioni quantistiche che promettono connessioni ultra veloci e a prova di hacker, come hanno dimostrato i primi esperimenti condotti in Cina.




24 MAGGIO 1883 - Apre il PONTE di BROOKLYN

 

brooklyn bridge old

 


Il 24 MAGGIO 1883, 250 mila persone attraversarono il PONTE di BROOKLYN che, sospeso sull'East River, collegava le due grandi città di Brooklyn e New York, all'epoca separate, per la prima volta nella storia. La cerimonia fu presieduta da Chester A. Arthur, ventunesimo Presidente degli Stati Uniti d'America e dal Governatore di New York Grover Cleveland.


La prima a percorrerlo fu Emily Roebling con una gallo, simbolo di

vittoria, in grembo.

Era la nuora di John Roebling, l'ingegnere visionario artefice del progetto che non fece in tempo a vedere compiuta la sua opera: morì per il tetano dopo una ferita in cantiere. Stessa sorte era toccata al figlio che ne aveva raccolto il testimone. Quel giorno era sul letto di morte per un'embolia causata dalle immersioni nelle camere di scavo sottomarine. Durante i lavori erano morti più di venti dei 600 operai impegnati nella costruzione durata 14 anni e costata 15 milioni di dollari (l'equivalente di 320 milioni di dollari di oggi).

Attraversarlo a piedi costava un centesimo … servivano 5 centesimi per cavallo e cavaliere e 10 centesimi per le carrozze. Il pedaggio pedonale fu abrogato nel 1891.


Fu definito l' "Ottava Meraviglia del Mondo" e, con le sue 1,13 miglia, era il ponte sospeso e tenuto da tiranti in acciaio più lungo del mondo. In molti però non si fidavano e pensavano non fosse sicuro. Così P.T. Barnum vi fece sfilare gli animali del suo circo con una carovana di 21 elefanti. Quindici anni dopo la costruzione del ponte, Brooklyn diventò parte integrante di New York e il ponte, un'icona impressa per sempre nello skyline della Grande Mela.



BROOKLYN BRIDGE





26 MAGGIO – SAN FILIPPO NERI

Filippo Romolo Neri (Firenze, 21 luglio1515Roma, 26 maggio1595) è stato un presbitero, educatore e attivistaitaliano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Fiorentino d'origine, si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, dove decise di dedicarsi alla propria missione evangelica in una città corrotta e pericolosa, tanto da ricevere l'appellativo di ”secondo apostolo di Roma”.

Radunò attorno a sé un gruppo di ragazzi di strada, avvicinandoli alle celebrazioni liturgiche e facendoli divertire, cantando e giocando senza distinzioni tra maschi e femmine, in quello che sarebbe, in seguito, divenuto l'Oratorio, ritenuto e proclamato come vera e propria congregazione da papa Gregorio XIII nel 1575.

Per il suo carattere burlone, fu anche chiamato il “santo della gioia” o il “giullare di Dio”.

 

Luca GIORDANO incontro BORROMEO NERI

 

Incontro tra San Carlo Borromeo e San Filippo Neri - Luca GIORDANO

olio su tela, cm 286 x 198. Firmato e datato: Jordanus  F. 1704

Biblioteca e Complesso Monumentale dei Girolamini a NAPOLI



Chiesa di SAN FILIPPO NERI a TORINO

Con i suoi 69 metri di lunghezza e 37 di larghezza è l'edificio di culto più grande della città e sorge al centro di una zona di particolare interesse storico-artistico, sull'area già occupata dalla precedente chiesa di Sant'Eusebio. Posta all'incrocio di via Maria Vittoria con via Accademia delle Scienze, dista pochi passi dal "Collegio dei Nobili" (attuale sede del Museo Egizio), dal vicino Palazzo Carignano posto nell'omonima piazza, dalla centralissima via Roma e da piazza Castello.

 

SAN FILIPPO NERI



Chiesa di SAN FILIPPO NERI a TORINOE’ edificata sull'area che Carlo Emanuele II (1634-1675) dona alla Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri. La costruzione iniziale (1675), basata sui disegni dell’architetto luganese Antonio Bettino, agli inizi del Settecento presenta una copertura quasi ultimata e una cupola centrale. L’altare maggiore è realizzato, tra il 1697 e il 1703, su progetto degli architetti Michelangelo Garove (1648-1713) e Melchiorre Galleani.

I danni subiti dalla chiesa durante l’assedio di Torino (1706) e i gravi problemi di stabilità dovuti probabilmente a fondazioni inadeguate, causano nel 1714 il crollo della cupola e di una parte della navata. Il progetto per la ricostruzione, affidato nel 1715 al Primo Architetto di sua maestà Filippo Juvarra (1678-1736), giunge all’elaborazione definitiva solo nel 1730, anno in cui iniziano i lavori.

Il progetto si concretizza nella grande volta a botte che copre la luminosa navata unica e si raccorda al preesistente presbiterio attraverso la successione delle cappelle laterali di forma ellittica. L’uso sapiente dell’ordine architettonico lega in modo uniforme e coerente le parti dell’edificio fra loro.

Dopo la partenza di Filippo Juvarra per la Spagna, i lavori si arrestano nel 1738 per essere ripresi solo nel 1771, allorché la direzione del cantiere è affidata all’ingegnere Luigi Barberis (1725-1798). Fedele alle indicazioni progettuali juvarriane, tra il 1823 e il 1851, l'architetto Giuseppe Maria Talucchi (1782-1863) realizza la facciata neoclassica e la sacrestia, e si occupa anche della ricostruzione delle cappelle attigue all’altare maggiore. Il frontone sopra il portico della facciata è realizzato nel 1891 dall'ingegnere Ernesto Camusso.



29 MAGGIO 1953 – la prima SCALATA dell’EVEREST


Il 29 MAGGIO 1953 due esperti alpinisti, il neozelandese Edmund Hillary e lo sherpa nepalese Tenzing Norgay, raggiunsero la vetta dell’Everest, la montagna più alta al mondo che fa parte della catena dell’Himalaya, al confine tra Cina e Nepal.

Era la prima volta che una spedizione riusciva nell’impresa: i due si fermarono sulla vetta dell’ EVEREST per circa 15 minuti, prima di essere costretti a iniziare la discesa a causa della mancanza di ossigeno.

La spedizione fu organizzata e finanziata dal Joint Himalayan Committee britannico, e fu molto importante anche per il prestigio che il suo successo garantì al governo di Londra. L’impresa di Hillary e Norgay fu poi raccontata in diversi libri e in occasione del suo sessantesimo anniversario è stata celebrata molto in tutto il mondo, in particolare dalla stampa britannica (il sito del Telegraph ha pubblicato una bella e completa infografica interattiva che spiega chi furono i membri della spedizione, quale percorso fecero per raggiungere la vetta, molte foto e le trascrizioni di alcuni estratti dal diario di Hillary).

 

EVEREST attrezzatura ossigeno


L'alpinista britannico Michael Westmacott testa l'attrezzatura per l'ossigeno che verrà utilizzata nella scalata dell'Everest del 1953. Lago Ogwen, in Galles, 19 gennaio 1953.

 

EVEREST Khatmandu

 

Da sinistra, Edmund Hillary, John Hunt e Tensing prima di lasciare Khatmandu nel 1953.


 

                     EVEREST Tenzing

 

                Tenzing Norgay in vetta al monte Everest il 29 maggio 1953.

 

EVEREST 1953

 

Tenzing Norgay ed Edmund Hillary mostrano come erano vestiti durante la scalata alla vetta dell'Everest. La foto fu scattata all'ambasciata britannica di Kathmandu il 26 giugno 1953.





30 MAGGIO 2021 – SS. TRINITA’

La SANTISSIMA TRINITA’ è una solennità mobile dell'anno liturgico della Chiesa cattolica. Ricorre ogni anno la domenica dopo Pentecoste, quindi come festa del Signore. Il suo colore liturgico è il bianco, colore che altresì esprime la letizia della Chiesa nel celebrare la semplicità e la purezza dell'essenza divina.



                          SS TRINITA icona bizantina-Andrej Rublev

                             SS. TRINITA’ - Icona bizantina by Andrej Rublev





31 MAGGIO – VISITAZIONE B.V.M.

La VISITAZIONE della Beata Vergine Maria è una festa liturgica della Chiesa cattolica che ricorda la visita che Maria Vergine fece alla sua parente Elisabetta dopo avere ricevuto l'annuncio (Annunciazione) che sarebbe diventata madre di Gesù per opera dello Spirito Santo. In questa veste, Maria è chiamata Madonna della Visitazione ovvero Maria Santissima della Visitazione.



Giotto Lower Church Assisi The Visitation

Visitazione- GIOTTO - Basilica inferioredi San Francesco d'Assisi - ASSISI



31 MAGGIO - Giornata Mondiale SENZA TABACCO - World NO

TOBACCO Day

Il fumo resta la seconda causa di morte nel mondo con otto milioni di vittime l’anno e, in Italia, un trend in crescita del consumo di sigarette tra le donne (4,5 milioni sono le fumatrici) e le ragazze.

Ogni 31 MAGGIO ricorre la Giornata Mondiale Senza Tabacco, indetta dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità per la prima volta nel 1988.

 

 

TABACCO NO

 

 

 

Rif. articoli LAVORO & LAVORATORI nella sez. Storie e PRIMO MAGGIO 2020 nella sez. Artisti.

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