Domenica 25 OTTOBRE conclusione del 103° GIRO d’ITALIA 2020 in piazza DUOMO a MILANO.

Apoteosi per il Team Ineos Grenadiers:

il torinese Filippo GANNA vince la 21° e ultima TAPPA a cronometro &

il britannico Tao Geoghegan HART è primo nella classifica finale e si aggiudica la MAGLIA ROSA, strappandolaall’australiano Jai HINDLEY (Team Sunweb), con cui era partito domenica mattina da Cernusco sul Naviglio con lo stesso tempo, che si è dovuto accontentare del secondo posto per 39 secondi. Terzo Wilco KELDERMAN (Team Sunweb) a 1’29”.

 

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PODIO - foto La Presse

 

Tao Geoghegan HART è il secondo vincitore britannico del Giro d’Italia dopo Chris FROOME (2018). Nella storia del Giro non era mai successo che un atleta avesse indossato la MAGLIA ROSA solo all’ultimo giorno di gara.

 

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Per quanto riguarda l’ultima cronometro Filippo GANNA ha battuto rispettivamente Victor CAMPENAERTS (NTT Pro Cycling Team) e Rohan DENNIS (Team Ineos Grenadiers).

 

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Filippo GANNA è il primo atleta che vince 3 CRONOMETRO nello stesso Giro d’Italia dal 1995 (Tony ROMINGER). L’ultimo italiano a riuscirci era stato Francesco MOSER nel 1984.



4 MAGLIE SUL PODIO

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Tao Geoghegan Hart (Team Ineos Grenadiers)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Arnaud Démare (Groupama – FDJ)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Ruben Guerreiro (EF Pro Cycling)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Tao Geoghegan Hart (Team Ineos Grenadiers)

 



Non c’è DUE senza TRE : il TRICICLO a motore  De Dion Bouton

nel nuovo spazio espositivo del MAUTO - Museo Nazionale dell’Automobile di TORINO - dedicato al fondatore Carlo BISCARETTI nel 2019 : 140° anniversario della sua nascita e 60° della sua morte.

La ricetta per fare un museo? “È un’impresa che trascende le modeste possibilità dell’uomo qualunque e richiede doti eccezionali, quali il cervello di un veggente, il cuore di un artista, la tenacia di un animo temprato ad ogni battaglia, la superba fede di un pioniere.” (Carlo Biscaretti di Ruffia)


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De Dion Bouton 1 ¼ hp del 1898, TRICICLO A MOTORE costruito verso la fine del secolo scorso dalla famosa fabbrica fondata nel 1881 dal conte Albert De Dion e da Georges Bouton per la costruzione di veicoli con motori a vapore e, più tardi (1891), a scoppio. Con un modello simile, Carlo BISCARETTI iniziò la sua carriera nel mondo delle corse.

La passione di Biscaretti per le QUATTRORUOTE non aveva limiti.

Fu pilota e giornalista, grafico pubblicitario e artista. Per raccontare la poliedricità dei suoi interessi, in mostra una selezione di 33 opere originali realizzate in tecnica mista tra il 1921 e il 1957. Le più recenti realizzate proprio per corredare il percorso espositivo del museo che stava progettando.

 

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Cattura l’attenzione L’incidente, una tavola umoristica di oltre 5 metri riportata al suo antico splendore grazie a un attento intervento di restauro realizzato con il sostegno di Club Italia.

 

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In occasione dell’inaugurazione del nuovo spazio espositivo (24 settembre 2019) , il Centro di Restauro del MAUTO ha effettuato il restauro funzionale della FIAT 18/24 HP del 1908 appartenuta a Carlo Biscaretti, oggi in mostra nella sezione FERVORE MECCANICO del percorso museale.

Il Museo Nazionale dell’Automobile nasce nel 1932 da un’idea di due pionieri del motorismo nazionale, Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia (primo Presidente dell’Automobile Club di Torino e tra i fondatori della Fiat). È però il figlio di Roberto, Carlo, a ideare e radunare l’esposizione iniziale, con l’intento di raccontare una giovane ma già affascinante storia dell’automobile. Il nome dell’aristocratico torinese, grande appassionato di automobili, grafico pubblicitario di professione dotato di estro artistico, ironia e grandi capacità nel disegno tecnico, si lega indissolubilmente al Museo.

Carlo BISCARETTI non riuscirà a vedere la sua opera compiuta e la prestigiosa sede costruita da Amedeo Albertini verrà inaugurata il 3 NOVEMBRE 1960, un anno dopo la sua morte, e intitolata al suo fondatore.

La collezione ha continuato ad arricchirsi negli anni. La ristrutturazione dell’edificio su progetto dell’architetto Cino Zucchi ha definito un nuovo spazio espositivo (2011), completato da una spettacolare contestualizzazione scenografica dell’allestimento creata da François Confino

Il percorso espositivo, sviluppato su tre piani, è concepito come un viaggio emozionale tra vetture d’epoca e auto da sogno, importanti prototipi e modelli iconici, mentre in sottofondo risuonano canzoni degli anni Sessanta e il ruggito dei motori della FORMULA UNO.



Al MAUTO prorogata fino al 1 novembre 2020 la mostra dedicata ai 70 anni del mito torinese LANCIA AURELIA : TIMELESS MYTH 1950 – 2020

Un’auto da prime donne : dalla principessa Von BISMARCK all’attrice Brigitte BARDOT nel film “Et Dieu crèa la femme”

La mitica auto guidata da Vittorio GASSMAN ne “IL SORPASSO” …



"LANCIA AURELIA 1950 - 2020. MITO SENZA TEMPO"

al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino , uno straordinario percorso espositivo articolato su due piani che racconta, con il contributo di 19 esemplari d’eccezione – di serie e fuoriserie – l’evoluzione del modello presentato per la prima volta al pubblico proprio a Torino nel 1950.

Già a partire da quella prima apparizione, grazie al fortunato sodalizio creativo e stilistico con Battista Pinin FARINA, la LANCIA AURELIA si impone agli occhi di tutto il mondo come espressione di pura eleganza.

Al debutto costava come un appartamento in centro città

LANCIA si avvalse della preziosa collaborazione di fornitori altamente specializzati. Tra questi NARDI, i cui collettori di aspirazione, a due e a sei carburatori, hanno esaltato le prestazioni dei motori Aurelia, migliorandone potenza, ripresa e velocità, e i cui eleganti volanti hanno consacrato lo stile italiano, e PIRELLI, che nel 1951 lanciò con perfetto tempismo il Cinturato, innovativo pneumatico a struttura radiale, mettendo al servizio di tutte le serie Aurelia una maggiore precisione di guida e una migliore tenuta di strada.

Una vettura “da città”, le cui linee sportive accolgono un motore e una meccanica che la rendono altamente prestazionale anche in gara.

L’ AURELIA ottiene straordinarie affermazioni nelle più importanti gare dell’epoca tra cui : Mille Miglia, Targa Florio, Giro di Sicilia, 24 Ore di Le Mans, Coppa d’Oro delle Dolomiti.

Amata da Ernest Hemingway e da Fausto Coppi, lodata da Juan Manuel Fangio che la paragonò ad una “coppa di mate”, l’infuso da cui gli uomini delle Ande traggono forza e fiducia , la LANCIA AURELIA è giustamente considerata “un momento magico nell'evoluzione dell'automobile” come spiega Massimo Fila Robattino, curatore della mostra.

“Un simbolo luminoso della storia dell’Italia, che sintetizza la rinnovata fiducia nel futuro dopo la tragedia bellica e la rinascita industriale, unendo la genialità torinese dell’ingegneria meccanica e del design con i migliori fornitori simbolo della qualità italiana. Questi sono gli ingredienti di un’auto che si impone nel mondo come icona della bellezza, della tecnica, del piacere di vivere” afferma Benedetto Camerana, Presidente del MAUTO .

 

La mostra inizia con una Lancia Aprilia Bilux Pinin Farina del 1948, che anticipa sotto alcuni aspetti gli stilemi che saranno tipici della nascitura Aurelia.

 

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Sopra un verde riquadro appare quindi la B10, la prima LANCIA AURELIA presentata al Salone di Torino del 1950 su un tappeto erboso, per volere di Adele LANCIA, allora Presidente della Società.

 

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Segue una sfilata di esemplari in continua evoluzione, che riuscirono sempre a stupire il pubblico …

 

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Dalla B12 del 1954, rivisitata sia nella carrozzeria che nella meccanica, alla B24 che con la sua eleganza sportiva ha conquistato anche il mondo del cinema.

 

 

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Proprio alle spalle di una B24S Convertibile (1956) e di una B24S Spider (1955) scorrono immagini tratte dalle pellicole che le hanno rese famose.

 

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A chiudere il cerchio evolutivo dell’Aurelia, la Florida II del 1957 appartenuta a Pinin Farina stesso, prestata al MAUTO dalla Casa di Cambiano.

 

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Nella seconda parte dell’esposizione ogni vettura è uno spettacolo irripetibile.

Dalla B52 realizzata da BERTONE per il Salone di Torino del 1952 alla

B53 della Carrozzeria BALBO (1952), prima creatura di Francesco SCAGLIONE.

 

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B53 “Giardinetta” – nome registrato da Vittorino VIOTTI - equivalente all’odierna station wagon , con le portiere rivestite in legno.



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Non passa inosservato il ricorrente VOLANTE a DX nei modelli esposti … arriverà anche il VOLANTE a SN : la S anticiperà il numero del telaio vettura.



LANCIA AURELIA B 50 - Pinin FARINA - 1951

 

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LANCIA AURELIA B 50 - Pinin FARINA - 1951

Cabriolet speciale per la fürstin (principessa ) von BISMARCK con cerchioni e interni in pelle di colore rosso e seggiolini posteriori ribaltabili.

 

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LANCIA AURELIA B20 II serie – Enrico NARDI - 1952

N° 522 alle MILLE MIGLIA del 1953 

 

 

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in compagnia di altri sei esemplari GT - Gran Turismo (dalla I alla VI serie), modello capace di grandi imprese sportive, come quella conseguita da Giovanni BRACCO con il secondo posto assoluto alla MILLE MIGLIA del 1951.



Domenica 25 OTTOBRE la 1000 MIGLIA 2020 è rientrata a BRESCIA

Un’edizione dura per le condizioni meteo in alcuni momenti decisamente avverse e un tracciato impegnativo soprattutto in alcuni passaggi serali, come il Passo della Cisa attraversato al buio e in mezzo alla nebbia nella parte finale della terza tappa.

Su 356 AUTO partite, solo 296 hanno tagliato il traguardo al termine della corsa.

Roberto e Andrea VESCO, padre e figlio in gara col numero 46, dopo oltre 1700 km attraverso mezza Italia, hanno battuto tutti e si sono aggiudicati la competizione alla guida di un’ ALFA ROMEO 6C 1750 GS Zagato del 1929 del Team Villa Trasqua.

 

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La seconda posizione è stata conquistata da Sergio SISTI e Anna GUALANDI al volante di una LANCIA Lambda Spider Casaro del 1929 (numero 45), mentre il terzo

piazzamento è di Gianmaria FONTANELLA e Anna Maria COVELLI, anche loro su LANCIA Lambda Casaro VII Serie del 1927 (in gara con il numero 28), che hanno promesso battaglia anche in futuro.

Oltre 45 ore di guida attraverso 245 comuni italiani hanno consentito a

Silvia MARINI e Francesca RUGGERI di conquistare la “Coppa delle Dame”, primo equipaggio tutto al femminile che ha concluso la 1000 Miglia con un ottimo 24° posto al volante della BUGATTI T40 del 1929 in corsa con il numero 43, battendo

Federica BIGNETTI e Rossella TORRI su MG TB del 1949.

Ottima prestazione per gli olandesi John HOUTKAMP e Micheline

HOUTKAMP -Van BUSSEL che, primi stranieri classificati, si sono aggiudicati la “Coppa delle Nazioni”. La coppia ha ottenuto la decima posizione al volante della LANCIA Lambda Tipo 233 Corto del 1928 numero 31.

L’arrivo in viale Venezia a BRESCIA è stato anche animato dalla presenza di Eddie IRVINE, indimenticato campione della scuderia FERRARI in F1, che ha scherzosamente promesso di competere alla 1000 Miglia entro 5 anni.



Ancora in mostra al MAUTO la collezione di VEICOLI D’EPOCA E DI LUSSO

sequestrata a Genova nel 2018 dalla Guardia di Finanza, nell’ambito

dell’operazione internazionale denominata “RIEN NE VA PLUS”.

Il prestigioso corpus di veicoli, complessivamente 20 per un valore di oltre 1 milione di euro, è stato sequestrato a un evasore apparentemente nullatenente e nove complici, operanti tra Genova, Maranello, Montecarlo, Costa Azzurra e Regno Unito.

Al Museo nazionale dell’Automobile di TORINO sono arrivate 3 moto HARLEY DAVIDSON e 14 automobili, tra cui una LAMBORGHINI Diablo mozzafiato (1994), una leggendaria FERRARI Testarossa Monodado (1987), una CHEVROLET Corvette C1 Cabrio (1958), oltre a PORSCHE Boxster, AUTOBIANCHI Bianchina, ROVER Mini Cooper, FIAT 600 Multipla (1964).



 

LAMBORGHINI Diablo 132 SE 30̊ Anniversary, immatricolata nel 1994

 

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FIAT 500 Jolly Ghia Capri, immatricolata nel 1959 (replica)

 

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BMW Isetta 300, immatricolata nel 1959

 

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FIAT 500 Gamine Vignale, immatricolata nel 1968

 

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MotoGP 2020 - domenica 25 OTTOBRE

Franco MORBIDELLI della YAMAHA Petronas vince il Gran Premio di TERUEL.



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FORMULA 1 – GP del PORTOGALLO - domenica 25 OTTOBRE

Al comando della classifica piloti della stagione 2020 di Formula 1 dopo il Gran Premio del Portogallo c'è Lewis HAMILTON: l'inglese della Mercedes, con 255 punti.

Del britannico anche il punto extra per il giro veloce.



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92° vittoria in carriera per HAMILTON che con 92 GP supera il record di successi in F1 dopo aver già eguagliato SCHUMACHER.

 

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Sul podio Lewis HAMILTON e Valtteri BOTTAS (1° e 2° MERCEDES )

con Max VERSTAPPEN (3° RED BULL)

 


Reportage fotografico al MAUTO by Mauro DRAGONI


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