VIVA L’ ITALIA, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer e l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
VIVA L’ ITALIA, l'Italia che non muore.



VIVA L’ ITALIA, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
VIVA L’ ITALIA, l'Italia che non ha paura.



VIVA L’ ITALIA, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,

l'Italia metà giardino e metà galera,
VIVA L’ ITALIA, l'Italia tutta intera.




“VIVA L’ ITALIA” canta Francesco DE GREGORI



25 APRILE 2020 : buongiorno alla FORZA, al CORAGGIO, alla SPERANZA.

Speriamo che finisca anche questa di GUERRA …

La grande BATTAGLIA al COVID-19, quella che ci sprona a combattere un nemico invisibile, ad applaudire i medici in prima linea o in trincea, a lottare per sconfiggere il coronavirus, a esaltare le armi potenti della quarantena e del distanziamento sociale, che però funzionano solo se usate in modo coordinato, come un esercito votato a una causa comune …

La vittoria più attesa è la LIBERAZIONE DAL COVID-19 !!



25 APRILE 2020 : 75° anniversario della LIBERAZIONE.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incoraggia la nazione a rialzarsi da questa pandemia.

< Nasceva allora una nuova Italia e il nostro popolo, a partire da una condizione di grande sofferenza, unito intorno a valori morali e civili di portata universale, ha saputo costruire il proprio futuro. Con tenacia, con spirito di sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionale, l’Italia ha superato ostacoli che sembravano insormontabili >

 

     MATTARELLA2       MATTARELLA

 

 



FRECCE TRICOLORI in volo oggi 25 aprile 2020 per la

Festa della Liberazione d’Italia

 

 

FRECCEjpg

 

 


Le frecce tricolori dell'Aeronautica hanno sorvolato più volte una ROMA deserta con la tradizionale scia bianca, rossa e verde in occasione del 25 aprile. Il primo passaggio sull'altare della Patria poco dopo le 15, poi dopo aver sorvolato la città storica, gli aerei della pattuglia acrobatica sono passati a bassa quota sopra il Quirinale per ritransitare sul Vittoriano. Ma il loro volteggio ha interessato gran parte della città, non abituata a vedere i caccia con la scia tricolore. Immagini e suoni particolari, visto il silenzio pressoché assoluto che regna sulla Capitale.

 


“Aldo dice 26 x 1” è l’annuncio con cui il 24 aprile 1945 il CLNAI -

Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia - ordinava, per il giorno 26 all’una del mattino, l’ultima e definitiva rivolta contro il nemico ormai esausto e in fuga. In quei giorni stavano infatti insorgendo tutte le città del Nord – Bologna, Genova,

Torino, Milano, Venezia – e il 25 aprile fu scelto a simboleggiare la

Liberazione dell’intero Paese dall’occupazione tedesca,

grazie all’intervento degli Alleati e della Resistenza armata che in Italia fu tra le più forti d’Europa.

Ma accanto alla lotta armata, ve ne fu anche una senz’armi, non meno coraggiosa, efficace e capillare, quella messa in atto dai lavoratori attraverso gli scioperi, le cui finalità politiche erano parzialmente celate dalle rivendicazioni economiche.

Nel marzo del 1943 e di nuovo nel marzo del 1944 migliaia di operai delle fabbriche del Nord bloccarono la produzione per giorni e una protesta analoga, ma meno ricordata, venne attuata in Emilia Romagna dalle mondine, le lavoratrici delle risaie, nel maggio-giugno dello stesso anno.

Quello della monda era tra i lavori più duri: otto ore al giorno, curve sotto il sole, con gambe e braccia immerse nell’acqua, martoriate dagli insetti, per estirpare le erbe infestanti. Inoltre, poiché era un lavoro stagionale ‘per donne’, veniva pagato ancora peggio di quello dei braccianti…


“La resistenza delle mondine” su www.treccani.it/magazine/atlante/cultura

 

 

“ITALIANI” canta Edoardo BENNATO



Dicono di noi
Improvvisatori
Mafiosi scalmanati, santi
E navigatori
è vero sempre guelfi e ghibellini
Terroni e padani
Ma fortunatamente
Italiani


Dicono di noi
Rivoluzionari
Pizzaioli, emigranti
E canzonettari
è vero tutti un po' cialtroni
Ed un po' geniali
Ma fortunatamente
Italiani


E allora quando è festa
Sventoliamo le bandiere
O tutte rosse o tutte verdi oppure a tre colori
Noi maledettamente
Piemontesi e napoletani
Ma semplicemente
Italiani

 

Noi fortunatamente italiani



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