25 marzo 2020 - ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE


I nove mesi tra la concezione e la nascita del Salvatore spiegano la data odierna rispetto alla solennità del 25 dicembre.




L' ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE o della Beata Vergine è l'annuncio del concepimento verginale e della nascita verginale di Gesù che viene fatto a sua madre Maria (per il Vangelo secondo Luca) e a suo padre Giuseppe (per il Vangelo secondo Matteo) dall'arcangelo Gabriele.

In alcuni contesti regionali è detta "CONCEPTIO DOMINI" o

"CONCEPTIO CHRISTI" (ponendosi quindi in connessione con la Immacolata Concezione, un'altra importante festa cattolica.



Nel Vangelo secondo Matteo, Maria resta incinta dello Spirito Santo, e un angelo appare in sogno a Giuseppe, per comunicargli di tenere con sé la moglie:

« Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
che sarà chiamato Emmanuele,
che significa Dio con noi.
Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù. »   (Matteo 1,18-25)



Nel Vangelo secondo Luca, un angelo entra in casa di Maria e le annuncia che concepirà il Figlio di Dio:


« L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse : «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. »   (Luca 1,26-37)



La tradizione della Chiesa è unanime nel riconoscere nell' ANNUNCIO

DELL’ANGELO A MARIA, e nella sua docile accoglienza, l'inizio della storia della definitiva ed eterna alleanza in quanto momento in cui "il Verbo si fece carne".

Un'antica tradizione identifica la casa di Maria in cui avvenne l'ANNUNCIAZIONE

con la grotta che oggi si trova nella cripta della BASILICA dell’ ANNUNCIAZIONE

a Nazaret.

La casa era costituita da una parte scavata nella roccia (la grotta) e una parte costruita in muratura. Quest'ultima rimase a Nazaret fino alla fine del XIII secolo, quindi venne trasferita prima a Tersatto (Trsat, Croazia) e dopo a Loreto, nelle Marche, in quanto la rioccupazione della Terrasanta da parte dei musulmani faceva temere per la sua conservazione.

Secondo la tradizione, essa fu miracolosamente portata in volo da alcuni angeli (perciò la Madonna di Loreto è venerata come patrona degli aviatori).

La SANTA CASA, come essa è chiamata, si trova tuttora all'interno della Basilica di Loreto.

 



ANNUNCIAZIONE nell’ARTE



Dal BEATO ANGELICO a CARAVAGGIO … da GIOTTO a ANTONELLO da

MESSINA … da BOTTICELLI a VAN EYCK … e ancora Filippo LIPPI,

Lorenzo LOTTO, Piero DELLA FRANCESCA, EL GRECO …

 

 

LEONARDO UffiziFI


ANNUNCIAZIONE - dipinto a olio e tempera su tavola, attribuito a LEONARDO da Vinci, databile tra il 1472 e il 1475 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze. Il quadro è stato trovato nel 1867 nella piccola chiesa di San Bartolomeo a Monte Oliveto, un paesino tra le colline a sud di Firenze.

Benché si abbiano pochissime informazioni certe riguardo alle origini di quest'opera, si ipotizza che si tratti di una delle primissime committenze che Leonardo riuscì a guadagnarsi mentre era "a bottega" dal VERROCCHIO.

 

 

 

BEATO ANGELICO San marco FI


ANNUNCIAZIONE del corridoio Nord - affresco del BEATO ANGELICO nel convento di San Marco a Firenze, situato al primo piano, proprio davanti alle scale. L'opera (230 × 321 cm) è di datazione incerta : tra il 1440 e il periodo dopo il 1450, al ritorno dal soggiorno romano.

 

 

LEONARDO CREDI annunciation


ANNUNCIAZIONE - dipinto a tempera su tavola, attribuito a Lorenzo DI CREDI / LEONARDO da Vinci, databile tra il 1475 e il 1478 circa e conservato nel Museo del Louvre di Parigi.

 

 

Simone MARTINI  The Annunciation and Two Saints


ANNUNCIAZIONE tra i santi Ansano e Massima - dipinto a tempera e oro su tavola di Simone MARTINI e Lippo MEMMI firmata e datata al 1333, conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. Si tratta di un trittico ligneo dipinto a tempera, con la parte centrale ampia il triplo dei due scomparti laterali.



CARAVAGGIO Annunciation


ANNUNCIAZIONE - dipinto di CARAVAGGIO realizzato nella fase tarda dell'attività dell'artista, forse in Sicilia o durante il secondo soggiorno napoletano, probabilmente commissionata dal duca di Lorena, in olio su tela nel 1609 circa. È conservato nel Musée des Beaux-Arts di Nancy.

 

 

GIOTTO Annunciazione


ANNUNCIAZIONE - doppio affresco di GIOTTO, databile al 1303-1305 circa e facente parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova.

 

 

ANTONELLO Annunciata PALERMO

ANNUNCIATA di Palermo - dipinto a olio su tavola di ANTONELLO da Messina, realizzato intorno al 1475 e conservato a palazzo Abatellis a Palermo.



 

ROSSETTI Annunciation

ECCE ANCILLA DOMINI - dipinto di Dante Gabriel ROSSETTI compiuto tra il 1849 ed il 1850 e conservato nella Tate Gallery di Londra.

 

 

BOTTICELLI annunciazione di cestello


ANNUNCIAZIONE di Cestello - dipinto a tempera su tavola di Sandro BOTTICELLI, databile al 1489-1490 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

 

 

VAN EYCK Annunciation

ANNUNCIAZIONE - dipinto olio su tavola poi trasferito su tela del pittore fiammingo Jan VAN EYCK, databile al 1434-1436 e conservato nella National Gallery of Art di Washington D.C. Si pensa che l'opera fosse uno scomparto di un trittico perduto.

 

 

Filippo LIPPI  Annunciation with two Kneeling Donors

ANNUNCIAZIONE di palazzo Barberini - olio su tavola di Filippo LIPPI, databile al 1440-1445 e conservato alla Galleria nazionale d'arte antica di Palazzo Barberini a Roma.



 

Lorenzo LOTTO AnnunciazioneRECANATI

ANNUNCIAZIONE di Recanati - dipinto a olio su tela di Lorenzo LOTTO, databile al 1534 circa e conservato nel Museo civico Villa Colloredo Mels a Recanati. È firmato "L. Lotus" ed è una delle opere più famose dell'artista.

 

 

EL GRECO The Annunciation

ANNUNCIAZIONE - dipinto a olio su tela del pittore EL GRECO databile tra il 1575 e il 1576. Fa parte della collezione del Museo Thyssen-Bornemisza a Madrid. Si tratta di una delle prime opere su un tema più volte ripreso dall'artista nel corso della sua lunga produzione artistica.

 

 

piero-DELLA FRANCESCA

ANNUNCIAZIONE - affresco di PIERO della Francesca, facente parte delle Storie della Vera Croce nella cappella maggiore della basilica di San Francesco ad Arezzo, databile al 1452-1458. L'affresco fu probabilmente dipinto nella prima parte dei lavori, prima del soggiorno a Roma.

 

 

 

“ANNUNCIAZIONE - La smorfia     ATTO UNICO

Personaggi: DONNA – Massimo TROISI , ARCANGELO GABRIELE – Lello ARENA, CHERUBINO – Enzo DECARO


In una casa umida ma onesta, una donna somigliante alla Madonna è seduta quando entra l’arcangelo Gabriele che, quasi cieco, suona la tromba e sbatte i piedi.


GABRIELE ANNUNCIAZIONE! ANNUNCIAZIONE! Tu Marì Marì fai il figlio di Salvatore. Gabriele t’ha dato la buona notizia.

ANNUNCIAZIONE! ANNUNCIAZIONE!

DONNA - Ma io non sono Maria, io non mi chiamo Maria. (L’angelo non vede bene e per questo comincia a tastare prima il terreno e poi Maria. Poi urla di nuovo)

GABRIELE ANNUNCIAZIONE…!

DONNA - (Stupito e confuso si rivolge all’angelo ormai fuori scena) Gabriè, tu si scemo! Cose ‘e pazzi. Uno sta int’ ‘a casa sua... (Entra il Cherubino, vestito da angelo, suonando un flauto)

DONNA - Che vuò, scusa?

CHERUBINO - Sono il Cherubino, mi ha mandato Gabriele per creare l’atmosfera celestiale.

DONNA - Cherubì! (E fa cenno con la mano di uscire da casa sua) Cherubì, tu te ne a’ a j’! Mo’ ritorna mio marito e io che gli dico: “Chisto è ‘o Cherubino”? Cose ‘e pazzi... Una sta int’ ‘a casa sua... Mio marito... mio marito mi disse “Non ti preoccupà, non ti preoccupà, ‘o trovo un altro lavoro”. E infatti è iuto a ‘na parte e ha detto “io aggia lavorà” e chill’ha detto “guardate, noi glielo diamo il lavoro, ma si tratta di un lavoro minorile”. Mo’ mio marito tene ‘na certa età, allora ha detto “no, mi dispiace, sì, io tengo i figli, tengo i figli miei, ma sono tutti e due fuori età lavorativa perché tengono 18 e 20 anni”, a Napoli si fatica fino a dodici anni, “mi dispiace...” È rimasto nu poco accussì poi ha detto “non posso fare niente, mi dispiace, ma li tengo già tutte e due in pensione. Mi dispiace!” (Entra il Cherubino in canotta e elmetto da guerra)

CHERUBINO - Signò, io me ne lavo le mani! Per correttezza io me ne lavo le mani! Per precisione io me ne lavo le mani! Io me ne lavo le mani!

DONNA - Ma fatte pure la doccia, che me ne importa a me! (Entra Gabriele. In testa porta un elmetto giallo con una sirena luminosa rossa. Indossa una maglietta imbrattata di sangue)

GABRIELE - Signò, signò è nato! Signò, guarda che se io acchiappo gli innocenti faccio una strage! Faccio una strage!

 

                                          ANNUNCIAZIONE la smorfia


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