“MAMBO SALENTINO”BOOMDABASH e Alessandra AMOROSO

Baila
Baila
Tre del mattino, fuore de capu
Ancora in giro, quando se balla
Trucco sbavato, me da se balla
MAMBO SALENTINO

L'Autostrada del Sole mi riporta da te
Quanta fretta che c'ho, è il mio quinto caffè
Quando torno non voglio un minuto di stress
Penso solo a star bene, tu sei peggio di me
Si ti fuore de capo, (Baila)
Comu l'estate in SALENTO , (Baila)
Trovarsi dentro una dancef hall
Tornare indietro nel tempo, beddrha mia




LECCE con i suoi 95.000 abitanti è la città più importante del

SALENTO – il tacco d’ITALIA in PUGLIA.

E’ bello girovagare per le strade del centro storico, restando incantati dalle facciate barocche di edifici e chiese, tutti costruiti in pietra locale – la cosidetta PIETRA LECCESE.

 

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Tutto il centro storico è di impronta principalmente barocca in ogni angolo si può scorgere un bel particolare, sia che si tratti di un’intera facciata o di un solo balcone.

 

Nei laboratori artigiani ancora oggi si lavora la CARTAPESTA , antica tradizione locale, spesso utilizzata per realizzare in modo più economico le statue dei santi.

 

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Botteghe di oggetti in LEGNO e CERAMICA … raffinate TESSITURE e DIPINTI.

 

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TESSUTI e ARREDAMENTO – RICAMI e TENDAGGI Corrado MARAZIA nel cuore di Lecce a due passi dal Duomo.



Al calar del sole la città si accende di luci, la musica esce da molti locali e si da il via alla lunga notte pullulante di movida.


Diverse piazze, vie e chiese sono di grande interesse artistico e architettonico.

Cuore pulsante della città la Piazza di Sant’ORONZO, il vero salotto cittadino dominato da “Il Sedile” – Palazzo del Seggio con i resti dell’ Anfiteatro romano.

 

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La scenografica Piazza DUOMO accoglie il visitatore oltre il cancello …

 

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PORTA del DUOMO con il sole e la luna – arte contemporanea

In DUOMO 3 busti reliquiari :

al centro Sant’ORONZO tra S. GIUSTO e S. FORTUNATO   

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MUSEO DIOCESANO

Opere e Artisti del ‘600

“Sacra Famiglia del Cucito” e “Martirio di Sant’Orsola” di Paolo FINOGLIO

“Apostolado” – copista di RIBERA – Lo Spagnoletto

“Crocifissione di San Pietro” e “Assunta” di Luca GIORDANO

Tra gli Artisti del ‘700 e ‘800 spiccano Oronzo TISO e Serafino ELMO



LECCE : "la Firenze del Sud", "la Firenze del Barocco"

 

La spettacolare Basilica di SANTA CROCE finalmente senza impalcature mostra una facciata linda riccamente scolpita …

 

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Lo stemma attuale del Comune di Lecce associa, per assonanze, la figura della lupa (dall’antica LUPIÆ) con quella dell’albero di leccio (o elce). Si blasona:

“D’argento alla lupa passante di nero, attraversante il fusto di un albero di leccio di verde, sradicato e ghiandifero d’oro”.

 

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Lo stemma antico della città aveva Sant’Irene quale simbolo principale, con la mano sulla torre del duomo in segno di protezione.

La torre raffigurata era quella dell’ antica cattedrale costruita da Goffredo d’Altavilla in riferimenti alla Chiesa di Sant’Irene di Tessalonica (Salonicco) crollata nel XVII secolo e ricostruita in nuove forme nel 1682.



La Chiesa di SANT’IRENE dei TEATINI è ricca di storia

La chiesa fu edificata a partire dal 1591 su progetto del teatino Francesco Grimaldi e fu ultimata nel 1639, anno della consacrazione ad opera del vescovo di Brindisi.

L'edificio rimanda al modello della basilica di Sant'Andrea della Valle a Roma, ove lo stesso Grimaldi lavorò.

La facciata si compone di un impianto a doppio ordine, scandito da paraste sovrapposte collegate da festoni. Le colonne risultano intervallate nell'ordine inferiore da nicchie vuote e da cartigli e nell'ordine superiore da una grande finestra. Lo spazio centrale dell'ordine inferiore accoglie il portale, sormontato dalla statua lapidea di santa Irene, opera di Mauro Manieri del 1717.

 

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Al di sopra della cornice marcapiano campeggia lo stemma civico della città di Lecce.

La facciata è coronata da un timpano triangolare recante al centro le insegne dell'ordine dei teatini. Sulla trabeazione è incisa la dedica latina alla santa patrona

Ad Irene virgini et martiri (Irene vergine e martire).

Nell’iconografia cristiana la santa patrona è raffigurata con la città di Lecce in una mano e una foglia di palma nell’altra…

Abbondanza paradisiaca : cornucopia con mele cotogne, melagrana, spighe di grano.

La pietra marmorizzata al posto del ricco marmo del BAROCCO romano.

Ricorre la colonna tortile del BERNINI. Merletti in pietra leccese. La doratura dei maestri artigiani leccesi.

Sant’ORONZO – vescovo di LECCE. Patrono malattie infettive. La PESTE nel napoletano si ferma a OSTUNI.



Chiesa di SAN MATTEO & NOZZE VIP a LECCE : il matrimonio di Cristel CARRISI - la figlia di AL BANO – e Davor LUKSIC

La chiesa fu costruita nella seconda metà del XVII secolo, sui disegni di Achille Larducci di Salò (nipote di Francesco Borromini). Sostituì un'antica cappella quattrocentesca dedicata all'apostolo Matteo, cui era annesso un convento di Francescane. La posa della prima pietra avvenne nel 1667, ad opera del vescovo leccese Luigi Pappacoda, e fu ultimata nel 1700.

Il prospetto è caratterizzato da un contrasto di linee; alla superficie convessa dell'ordine inferiore si alterna quella concava dell'ordine superiore. Il Larducci riprende il modello stilistico attuato da Francesco Borromini nella facciata della chiesa romana di San Carlo alle Quattro Fontane.



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Chiesa di SANTA CHIARA  (Raffaele CASCIARO)

L’antica chiesa delle Clarisse di Lecce venne fondata nel 1429, ma l’attuale edificio è una delle più belle architetture barocche di Lecce, costruita tra 1687 e 1691 da Giuseppe Cino.

La bella facciata convessa, di forme slanciate con un doppio ordine corinzio, immette in un interno ottagonale, ornato di altari fastosi, in un tripudio di colonne tortili ornate in foglia oro.

               

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Le ricche commissioni di questi altari si devono alle singole suore, spesso provenienti dalle più ricche famiglie leccesi. Ai loro nomi si risale attraverso i pagamenti delle pitture che ornano gli altari e delle splendide sculture, commissionate ai migliori artisti napoletani di fine Seicento. Tra questi, eccelle Gaetano Patalano, uno scultore famoso l’epoca sia in Italia sia in Spagna. A lui si devono le magnifiche statue dell’Immacolata, di San Gaetano Thiene, San Francesco Saverio, Sant’Antonio da Padova e San Pietro d’Alcantara, capolavori del barocco napoletano.

 

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Il soffitto della chiesa è in cartapesta, uno dei rarissimi esempi rimasti di questo genere di coperture. Ne fu autore Mauro Manieri, l’architetto e scultore che rinnovò l’arte leccese nel primo Settecento e iniziò la fortuna della cartapesta in città.



 

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Uno dei simboli della città è il Castello di Carlo V, struttura fortificata eretta con funzioni di difesa del territorio.

Oggi ospita la Sede dell’Assessorato alla Cultura e nei suoi ampi e decorati saloni vengono allestite mostre temporanee ed iniziative culturali di vario genere.

 

 

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CAFFE’ LECCESE con GHIACCIO e TORTA MARIA con PASTA DI MANDORLA alla Pasticceria “COTOGNATA LECCESE” : questo storico bar di Lecce è conosciuto soprattutto per essere stato il primo a produrre ed esportare la cotognata leccese in tutto il mondo.

 

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Il CAFFE’ con GHIACCIO è una ricetta prettamente salentina che deriva da un'importazione dalla gastronomia valenciana del '600. Si serve con latte di mandorla e si beve, rinfrescante e gustoso, in tutto il Salento.

 

RE DEL SALE – bed and breakfast - LECCE



“VIENI A BALLARE IN PUGLIA” – CAPAREZZA e AL BANO

I delfini vanno a ballare sulle spiagge
Gli elefanti vanno a ballare in cimiteri sconosciuti
Le nuvole vanno a ballare all'orizzonte
I treni vanno a ballare nei musei a pagamento


E tu dove vai a ballare?

Vieni a ballare in PUGLIA, PUGLIA, PUGLIA
Tremulo come una foglia, foglia, foglia
Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru
Perché può capitare che si stacchi e venga giù




NOTTE DELLA TARANTA 14 AGOSTO 2019 a LECCE

Da vedere o meglio ancora da ballare è la TARANTA - la musica tradizionale di tutta la penisola Salentina - una musica vivace, allegra, che sa trascinare con i suoi ritmi dinamici.
Ormai da svariati anni nel mese di agosto si svolge nel SALENTO la Notte della taranta” , quello che viene considerato il più importante festival di musica popolare di tutta Europa. La manifestazione è itinerante, per cui si può assistere al concerto in varie cittadine, mentre la serata conclusiva con il noto CONCERTONE si svolge a Melpignano, nel piazzale dell'ex Convento degli Agostiniani.


 

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Reportage fotografico by Barbara CARICCHI

© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati