25 luglio: S. GIACOMO Apostolo. SANTIAGO : il patrono della SPAGNA. SANTIAGO de COMPOSTELA… capoluogo della comunità autonoma della GALIZIA in Spagna… 25 luglio 2013: ALTA VELOCITA’ - DERAGLIA UN TRENO!!! Morti e feriti!! Sospesi tutti i festeggiamenti!!

 

La città SANTIAGO de COMPOSTELA, mèta di grandi pellegrinaggi già dal Medioevo,  accoglie le spoglie di GIACOMO il MAGGIORE apostolo di GESU’, martire del Cristianesimo, decapitato per ordine di ERODE AGRIPPA nel 44 d.C.  e sepolto a Gerusalemme. Le spoglie giunsero miracolosamente via mare in SPAGNA :

“ I suoi discepoli, con una barca guidata da un angelo, ne trasportarono il corpo nuovamente in Galizia per seppellirlo in un bosco vicino ad Iria Flavia, il porto romano più importante della zona…. Nell'anno 813 l'eremita Pelagio (o Pelayò), preavvertito da un angelo, vide delle strane luci simili a stelle sul monte Liberon, dove esistevano antiche fortificazioni probabilmente di un antico villaggio celtico. Il vescovo Teodomiro, interessato dallo strano fenomeno, scoprì in quel luogo una tomba, probabilmente di epoca romana, che conteneva tre corpi.  Uno dei tre aveva la testa mozzata ed una scritta: Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomé .

Per questo motivo si pensa che la parola Compostela derivi da Campus Stellae (campo della stella) o da Campos Tellum  (terreno di sepoltura).

 

A VENEZIA nel sestiere di SANTA CROCE la Chiesa di SAN GIACOMO all’ORIO, una delle chiese più antiche della città lagunare fondata nel IX secolo, situata in uno dei pochi spazi alberati del cuore cittadino, che presenta elementi architettonici di vari stili e deve la sua forma attuale, a croce latina con tre navate e transetto, alla ricostruzione del XIII secolo e alle successive ristrutturazioni nel periodo gotico, tra il  XV e il XVI secolo.

Con la riedificazione del 1225 a cura delle nobili famiglie Badoer e Da Mula si vede l'aggiunta di elementi bizantini, come la celebre colonna di marmo verde con capitello ionico, elogiata da John Ruskin e da Gabriele d'Annunzio.
La copertura a carena di nave rovesciata è di impronta gotica. Si tratta di un'opera lignea eseguita con tecniche navali messe a punto nel celebre ARSENALE che venivano spesso utilizzate anche nell'ingegneria civile.

E’ tardi, siamo prossimi all’orario di chiusura, ma il Parroco, notato il ns. interesse, è così gentile da darci alcuni interessanti ragguagli in merito alla Chiesa:  la copertura lignea non ha mai avuto bisogno di interventi di manutenzione, racconta orgoglioso… il legno (rovere, quercia..) è perfetto...lo stesso legno resistente e inattaccabile, ottimo per la costruzione delle navi… viene tagliato in una fase specifica della vita della pianta, appena prima della germogliatura … Osservo incuriosita il lungo transetto e l’interessante incrocio con la navata centrale … è lungo, è vero, mi dice… serve a coprire il lungo corridoio attraverso il quale entravano in chiesa i PELLEGRINI accampati nel vasto CAMPO per la benedizione prima della partenza per il viaggio in TERRASANTA. La partenza via mare da VENEZIA. Arrivavano qui anche dal CAMMINO de SANTIAGO de COMPOSTELA attraverso Spagna e Francia … San FRANCESCO d’ASSISI arrivò qui dalla VIA FRANCIGENA … Nel ‘500 un Parroco fratello del DOGE investì nella chiesa il patrimonio della famiglia, chiamando all’opera grandi Maestri…

La chiesa custodisce alcuni capolavori della pittura rinascimentale veneziana, tra i quali la pregevole pala dell'altare maggiore, con la Vergine con il Bambino tra Apostoli e Santi (1546), una delle rare opere di Lorenzo LOTTO conservate a Venezia (Pala di San Giacomo dell’Orio). Nella cappella a sn. un’opera di Paolo VERONESE con S. Lorenzo e S. Giacomo…

2 reperti unici provenienti dalla TERRASANTA : una Madonnina tridimensionale con le fattezze delle icone bizantine (bidimensionali), una Colonna verde di malachite : una foresta verde a detta di Gabriele D’ANNUNZIO… nell’abside rinascimentale due croci in marmo… Pende dal soffitto una croce lignea tra le più antiche di VENEZIA.

Nelle sagrestie si possono ammirare alcune tra le migliori opere di Jacopo PALMA il Giovane, tra cui la Pala col Parroco da Ponte (1575-81) e il soffitto a comparti decorato da Paolo VERONESE .

 

Vicino alla chiesa sorge il campanile veneto-bizantino del XII-XIII secolo. E’ notevole l’altezza sia della chiesa che della torre campanaria…. Le fondazioni non hanno mai avuto cedimenti, qui…. dice ancora il Parroco. I lunghi pali di legno (rovere)  attraversano l’acquitrino fino a raggiungere lo strato profondo e durissimo del “caranto”, argilla limosa sabbiosa estremamente compatta.

 

DUE COSE resero VENEZIA ricca e unica:

-        il PORTO e lo SCAMBIO con l’ ORIENTE : una grande apertura verso tante culture emancipate in periodi in cui altre città si chiudevano nel loro mondo dietro mura fortificate….

-        la SCUOLA del COLORE : tutti i maggiori artisti del tempo arrivarono a VENEZIA per imparare il colore ottenuto con TERRE e UOVO …. TIZIANO, VERONESE, GIORGIONE…… e chi più ne ha, più ne metta !!!!

 

Grazie per tutto, salutiamo il PARROCO!!!

 

Sono i giorni del Carnevale di VENEZIA : VIVI I COLORI  - LIVE IN COLOUR è l’edizione 2013 … e nel campo di SAN GIACOMO all’ORIO l’atmosfera magica del tango con le musiche di Astor Piazzolla e le luci rarefatte della sera….

 

La Venezia di fine Quattrocento viene descritta nelle cronache contemporanee come la più bella e trionfante città del mondo. Grandi rapporti, sia commerciali che artistici, sono tenuti con la Germania e i paesi del Nord, molte sono inoltre le opere “ponentine” presenti nelle collezioni private veneziane. Nel 1495 è attestato il primo viaggio di Albrecht Dürer a Venezia, nel 1496 viene posto in opera, in campo Santi Giovanni e Paolo (San Zanipolo), il “Monumento equestre a Bartolomeo Colleoni”, ideato da Andrea del Verrocchio. L’opera creò moltissima attesa, poiché monumenti di questo tipo non erano stati realizzati in Italia dopo il “Gattamelata” di Donatello a Padova (1447-1453).

Il senso della distanza nella pittura tonale veneziana è creato per passaggi graduali dei toni di colore, poiché i pittori avevano notato che i colori caldi creano una sensazione di avvicinamento, mentre quelli freddi l’effetto opposto. Per gli artisti veneziani fondamentale risulta la lezione di Leonardo da Vinci, appresa dall’opera dei più stretti collaboratori del maestro toscano con i loro soggiorni nella città lagunare. “

 

MA OGNI MEDAGLIA HA IL SUO ROVESCIO!!!!!

 

 

Poco oltre l’incontro con uno strano signore mascherato: “Chi gà morti in casa li buta zoso in barca!”Il Medico della Peste, la strana e spettrale figura che accompagnò le lunghe e dolorose epidemie veneziane degli anni 1347, 1575 e 1630. Si aggirava tra i moribondi e i sospetti malati posti in quarantena indossando un lungo mantello nero cerato che lo copriva fino ai piedi , guanti e un cappello a falda piuttosto larga anch’esso nero. All’interno della maschera dal lungo becco, oltre ad un paio di occhiali, poneva delle erbe aromatiche per profumare e purificare l’aria. Non toccava gli appestati con le mani, ma solo con un lungo bastone di legno…. E i topi malefici spargevano questo orribile morbo…. E le pulci dei ratti spargevano il contagio…. DELIRIO!!! La PESTE fu considerata da molti una punizione divina… ci fu il culto di SAN ROCCO, patrono degli appestati, e i PELLEGRINAGGI divennero più frequenti… LA PESTE NERA fece la strage!!!!