BURRI: lo Spazio di Materia - tra EUROPA & USA -

Ex Seccatoi del Tabacco a CITTA’ di CASTELLO (Perugia) : la grande mostra al termine delle celebrazioni del CENTENARIO inaugurate nel 2015 al Solomon R. GUGGENHEIM di NEW YORK con la retrospettiva “Alberto BURRI : The Trauma of Painting”.


Agli Ex Seccatoi del Tabacco le più significative tendenze dell’ ARTE CONTEMPORANEA dal secondo dopoguerra del XX secolo … la centralità di BURRI nel panorama internazionale dell’arte !



LO SPAZIO DI MATERIA



TELE & SACCHI : Franco FONTANA & Alberto BURRI … TAGLI, BUCHI & STRAPPI, CUCITURE



Le TELE di Salvatore SCARPITTA (1958) e le MOQUETTES di Robert MORRIS ( 1980)



Le LAVAGNE di Joseph BEUYS da Palazzo della Penna a PERUGIA



L’AUTO protagonista con “Hommage à FERRARI” (1988) di CéSAR e “28 Barrels Structure” (1968) di CHRISTO : OLIO FIAT – lubrificanti



Di ARMAN “Cello” (1962) : Strumento “a fette” … altro VIOLONCELLO !!



Il “CEMENTO ARMATO” di Giuseppe UNCINI …



“Superficie bianca” (1968) : I CHIODI di Enrico CASTELLANI …



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By Jannis KOUNELLIS (1959)



Anselm KIEFER con “ Welten Inseln” (1998) : girasoli su CAMPO LAVICO innevato … CODICE ?



Pier Paolo CALZOLARI (1980) - L'orecchio è distratto dai METRONOMI che scandiscono il tempo dell'arte e della percezione visiva : attaccata all'asta una PIUMA BRUNA e ancora una FOGLIA DI TABACCO.

In “Paesaggi orientali” (1980) : lamiere corrugate con palline e barchette …
sul metronomo oscilla un PEZZO DI CARTA, “abbinato” alle barchette … grande poesia & originalità !!



IL MURO in polistirolo di Sol LEWITT (1993)



LEONCILLO (Leonardi) spoletino … una delle voci più alte della SCULTURA europea del dopoguerra, uno tra i più grandi scultori della nostra epoca. Una ricca collezione di disegni, sculture, ceramiche e maioliche dell’artista al Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive di SPOLETO.





BURRI: lo Spazio di Materia - tra EUROPA & USA

a CITTA’ di CASTELLO presenta tra l’altro un’ampia e interessante documentazione foto-biografica dei numerosissimi artisti internazionali in mostra con le proprie opere … immagini, riviste, libri, filmati.

E ancora uno spaccato dell’ ARTE ITALIANA del dopoguerra   !!



GRUPPO FORMA 1 – Manifesto artistico 1947


FORMA 1 nasce dal titolo della rivista "FORMA", che ebbe una sola uscita nel marzo del 1947. Fu pubblicata a ROMA su iniziativa di un gruppo di artisti italiani, aventi in comune affinità di intenti, che elaborarono un "manifesto formalista".

Al Gruppo aderirono Carla ACCARDI, Ugo ATTARDI, Pietro CONSAGRA, Piero DORAZIO, Mino GUERRINI, Achille PERILLI, Antonio SANFILIPPO e Giulio TURCATO.



FORMA 1 propose una mediazione tra i due opposti linguaggi dell'arte italiana di quel periodo - divisa tra astrattismo e realismo . E così le intuizioni dell'artista rappresentate in modo oggettivo divengono immagini concrete di forma-colore, al di fuori di ogni astrazione formale.


Il gruppo si sciolse nel 1951, ma segnò l'arte contemporanea italiana del Novecento.



GRUPPO ORIGINE : BALLOCCO   BURRI     CAPOGROSSI     COLLA


Il Gruppo nacque a MILANO nel novembre 1950, espose (per la prima e unica volta) nel gennaio 1951 a ROMA e si sciolse nell'aprile 1951.


Il teorico del GRUPPO ORIGINE è Mario BALLOCCO che nell'estate del 1949 aveva fondato a MILANO la rivista “AZ” . Ha il desiderio dicostituire un nucleo che definisca un programma di rinnovamento artistico e di impegno umano, imperniato sulla consapevolezza di vivere in un momento di cambiamento epocale.


Alla fine del 1949 Gianni Monnet gli parla dei Catrami di Alberto BURRI, suscitando in lui curiosità e interesse. Nel febbraio 1950 Ballocco conosce Giuseppe CAPOGROSSI in mostra a Milano e apprezza le nuove opere segniche del pittore romano a cui propone di formare un gruppo che faccia tabula rasa delle involuzioni manieristiche dell' astrattismo per tornare alle radici, alle origini … e di coinvolgere in esso Alberto BURRI che a sua volta introdurrà Ettore COLLA


Nell’editoriale ORIGINE pubblicato sul numero di “AZ” del novembre 1950, BALLOCCO esprime la necessità di tornare agli albori, alla più “ingenua, libera, primordiale natura”, liberandosi dai condizionamenti del presente e del passato recente, dalle sovrastrutture intellettualistiche e ideologiche. Questo articolo è di fatto il vero documento programmatico.




1959 – Palma BUCARELLI a ROMA rivaluta l’opera di BURRI definita “Spazzatura” dalla critica …


Palma Bucarelli (Roma, 16 marzo 1910 – Roma, 25 luglio 1998) - critica d'arte e storica dell'arte italiana.

Il suo nome è legato alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, di cui fu direttrice e sovrintendente dal 1942 al 1975.


Palma Bucarelli - intellettuale, raffinata, coraggiosa - è stata protagonista di una rivoluzione culturale che ha consentito all'Italia di accostarsi ad una ricerca artistica d'avanguardia una strenua promotrice dell' ASTRATTISMO e dell' INFORMALE.

Con l'acquisizione del “GRANDE SACCO” di BURRI, esplode clamorosamente la polemica tra astrattismo e il più consolidato realismo.

La mostra delle opere di Alberto Burri organizzata nel 1959 provoca un'interrogazione parlamentare, essendo ritenuto l’artista troppo estraneo all'arte tradizionale.

 


Nel 1968 Palma Bucarelli venne in contatto con una nuovissima Avanguardia :

il GRUPPO LABORATORIO 70 con sede a Roma formato da:

DE DOMINICIS, MATTEUCCI, NOTARGIACOMO e GROTTESI.

Questi artisti “rivoluzionari” decisero di portare l'arte e i suoi gesti per la prima volta in piazza e nelle strade : le Pillole Pincus a San Pietro e la Ghigliottina in Piazza del Popolo, simboleggiando un taglio netto con la pittura realista ormai manierista.

Ancora una volta Palma Bucarelli fece un gesto di coraggio, invitando il Gruppo nella Galleria Nazionale d'Arte Moderna, tra il disappunto e lo scontento dei pittori e della critica tradizionale.




Dalla “Spazzatura” di Alberto BURRI agli “Stracci” di Michelangelo PISTOLETTO … ARTE POVERA !!


Il movimento artistico nasce nella seconda metà degli anni sessanta con autori di ambito preminentemente torinese.

Un primo nucleo del nuovo movimento si rivela nel settembre del 1967 nella mostra omonima, curata da Germano Celant, che si svolge alla Galleria La Bertesca di Francesco Masnata a GENOVA, dove espongono BOETTI, FABRO, KOUNELLIS, PAOLINI, PASCALI e PRINI.

L' ARTE POVERA viene definita ancora da Celant in un articolo pubblicato sul n. 5 di “FLASH ART” dello stesso anno, nella mostra del 1968 alla Galleria de' Foscherari a BOLOGNA con ANSELMO, BOETTI, CEROLI, FABRO, KOUNELLIS, MERZ, PAOLINI, PASCALI, PIACENTINO, PISTOLETTO, PRINI, ZORIO, i quali esporranno ancora insieme a TRIESTE al Centro Arte Viva-Feltrinelli, dove si aggiungerà GILARDI … infine nella manifestazione Arte povera - Azioni povere negli Arsenali di AMALFI.




MANNUCCI     ROTELLA     SCARPITTA



Nel 1985 Alberto BURRI progetta e realizza il “GRANDE CRETTO” a Gibellina che ricopre le rovine del paese siciliano terremotato nel 1968, mantendo la memoria del tragico evento …



Tra le celebrazioni per il CENTENARIO della nascita di BURRI:


“Rivisitazione: BURRI incontra Piero DELLA FRANCESCA” a SANSEPOLCRO …


Alberto BURRI “incontra” Luca SIGNORELLI a MORRA nell’oratorio di San Crescentino : il restauro !!



Lo Spazio di Materia - tra EUROPA & USA :

TUTTO BURRI in mostra !!



CELLOTEX & MULTIPLEX

FIAMME & FUOCO – “LE COMBUSTIONI”

Un grande progetto e lavoro preparatorio : sul supporto in alto un’ampia striscia dipinta di nero, quindi il posizionamento della PLASTICA. La BRUCIATURA pilotata dal PENNELLO …


Collage di METALLO e FIAMMA OSSIDRICA …



I SACCHI …



TEATRO CONTINUO nel 1973 … 6 QUINTE ROTANTI su piattaforma a Parco Sempione – MILANO


Per EXPO è stato riallestito, dopo 25 anni e in occasione del centenario del suo progettista Alberto Burri, questo insolito palcoscenico a cielo aperto situato nel Parco Sempione tra l’Arco della Pace e il Castello Sforzesco.


Il Teatro Continuo si presenta come una struttura palcoscenico ridotta all’essenziale, composta da una piattaforma sollevata da terra e da sei quinte laterali rotanti dipinte di bianco su una faccia e di nero sull’altra: una macchina scenica sempre predisposta per l’uso, sia per attività e spettacoli artistici, sia per un utilizzo indipendente da parte di chiunque. Con quest’opera Burri esprimeva il proprio vivo interesse per il teatro, allargando la nozione di scena allo spazio urbano. Fino al 1989 il Teatro Continuo ha fatto parte di un insieme di particolare valore artistico e urbanistico comprendente i Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico e Accumulazione Musicale e Seduta di Arman, entrambi risalenti alla XV Triennale.




CELLOTEX raspato o no … opaco o lucido …


CRETTI





COLLEZIONE PERMANENTE :



La FONDAZIONE BURRI a CITTA’ di CASTELLO ospita a PALAZZO ALBIZZINI i lavori del maestro cronologicamente fino agli anni ’70 :



CATRAMI anni ‘50

MUFFE

SACCHI

COMBUSTIONI

PLASTICHE anni ‘70



Poi l’esigenza di espandersi agli EX SECCATOI DEL TABACCO per i cicli di grandi dimensioni !!



CRETTO IN FERRO                                             78

IL VIAGGIO ( NERO-ORO)                               78-79

SESTANTE ( COLORS) 17+1 opere                   82-83

ROSSO & NERO   13 opere con bianco e ocra       84

CELLOTEX T – raccolta varia dal 1975 al 1984    

ANNOTTARSI (tutto NERO) alla ricerca dell’ASSOLUTO     85-87

NON AMA IL NERO     88

GRANDI NERI     89-90

METAMORFOTEX – omaggio a KAFKA : 9 momenti x 9 opere da TUTTO OCRA a TUTTO NERO                 91

IL NERO & L’ORO     92-93




GIBELLINA: CEMENTO BIANCO per l’IMMENSO CRETTO !!

Nel 1995 Alberto BURRI muore … il 2015 vedrà la fine della grande opera LAND ART in Sicilia che richiama alla mente il grande MURO in polistirolo di Sol LEWITT !!



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