CITTA’ DELLA PIEVE – Città Museo – UN PEZZO DI STORIA DELLA MIA CITTA’….

Quante vicissitudini per questa ridente e ribelle cittadina umbra su un colle di 508 metri s.l.m. in posizione dominante sulla VALDICHIANA e il LAGO TRASIMENO, al confine tra UMBRIA e TOSCANA!!!

 

Cominciamo dagli ETRUSCHI, i nostri illustri antenati … e il pensiero corre subito a LARS PORSENNA, Re di CHIUSI… siamo alla fine del VI secolo a.C. Tarquinio il Superbo, Muzio Scevola... ve la ricordate la storia ??

In periodo etrusco-romano il territorio pievese appartenne  dunque a CHIUSI, lucumonia etrusca …..con una necropoli di grande interesse, di cui si conserva la nota TOMBA della SCIMMIA …. E ancora le tombe della PELLEGRINA e del LEONE…

Al pianterreno di PALAZZO della  CORGNA, la dimora signorile più illustre di CITTA’ della PIEVE, si può ammirare un singolare obelisco etrusco del V secolo a.C.

 

Di fronte la Chiesa CATTEDRALE dei Santi GERVASIO e PROTASIO, edificatasull’antica PIEVE , chiesa con funzioni battesimali risalente all’ VIII  secolo d.C.

 

Ma arriviamo al periodo medioevale… nell’ XI secolo il borgo sorto attorno all’antica PIEVE  fu munito di cinta muraria… dal 1188 CASTEL della PIEVE fu sotto PERUGIA che ambiva al controllo dei territori agricoli del Chiugi ( zona compresa tra il lago di CHIUSI e il Trasimeno) e ad una postazione difensiva contro la Repubblica di SIENA.

La borghesia cittadina, dedita alla lavorazione del laterizio e di un tessuto particolarmente pregiato , il “panno crèmisi”, si ribellò continuamente al guelfismo di PERUGIA aspirando alla libertà della civiltà comunale. Il ghibellinismo di CASTEL della PIEVE , con la protezione di FEDERICO II di SVEVIA, porterà all’istituzione del libero comune nel 1228, anno in cui l’esercito imperiale e quello senese irruppero in Valdichiana contro le città guelfe di ORVIETO e PERUGIA.

 

E’ di questo periodo la definitiva conformazione urbanistica della città con strade larghe e in curva per la classe dei CAVALIERI ( cavallo ) e strade più strette ad andamento frammentario per la classe dei PEDONI ( arco e balestra ). In guerra, nello scontro fra le due classi, i Cavalieri potevano sfuggire al tiro dei pedoni sfruttando la curvatura delle strade; i Pedoni invece si difendevano utilizzando la struttura dei vicoli, impenetrabile al cavallo.

 

Nel 1250 morì FEDERICO II non è quindi un caso che la pianta cittadina assomigli a un’aquila ( simbolo dell’imperatore ) che avanza minacciosa verso ROMA

 

Curiosamente le 3 parti dell’ AQUILA coincidono con i TERZIERI, suddivisioni amministrative della città, che a loro volta alludono alle 3 classi sociali:

-        TESTA – terziere CASTELLO – classe dei CAVALIERI

-       PANCIA – terziere BORGO DENTRO – classe della BORGHESIA

-       ALA-CODA – terziere CASALINO ( il mio !!!!!! ) – classe dei PEDONI

 

E sempre nel 1250 PERUGIA risottometté CASTEL della PIEVE …. Acc !!!!

Comunque la cittadina ebbe sempre come riferimento SIENA, la grande potenza filo-imperiale dell’Italia centrale in conflitto con PERUGIA, sia per la struttura urbana che per l’uso del laterizio. Del 1326 la poderosa ROCCA perugina progettata dagli architetti senesi Lorenzo e Ambrogio MAITANI.

 

Entro le MURA l’ Oratorio di SANTA MARIA dei BIANCHI che fin dal XIII secolo fu sede della “Compagnia dei Disciplinati” o dei “Bianchi”. Sulla parete di fondo l’affresco di Pietro PERUGINO  “L’Adorazione dei Magi” (1504).

 

Fuori le MURA , a partire dalla metà del XIII secolo si collocano gli insediamenti degli Ordini Monastici:

-        fuori PORTA FIORENTINA la Chiesa di Sant’AGOSTINO  ( metà del XIII secolo )

-        fuori l’ antica PORTA del CASTELLO la Chiesa di Sant’ANTONIO Abate fino al  1815 , poi di San PIETRO

-        fuori PORTA ROMANA l’ Ordine dei SERVI di MARIA ( 1260 circa )

-        fuori PORTA PERUGINA la Chiesa di San FRANCESCO ( oggi Santuario della Madonna di Fatima) e l’ Oratorio di San BARTOLOMEO dove nel 1426 San Bernardino da Siena istituì la Confraternita della Misericordia  : nel refettorio l’affresco de “La Crocifissione” noto come “Il Pianto degli Angeli” del senese Jacopo di Mino del PELLICCIAIO (seconda metà del XIV secolo), grande divulgatore dei modi figurativi di Ambrogio e Pietro LORENZETTI e Simone MARTINI.

 

Sempre antiperugina e antipapale CASTEL della PIEVE si alleò nel 1375 con i VISCONTI di MILANO e la Repubblica di FIRENZE

Fino al 1600 fu sotto l’amministrazione religiosa del VESCOVO di CHIUSI ….

 

Liberamente tratto da “ CITTA’ della PIEVE – MUSEO DIFFUSO “ di Valerio BITTARELLO.