SARDEGNA : SAPORI & COLORI



IL BLU del MARE MEDITERRANEO    LO SMERALDO DELLA COSTA   ORO ROSSO – il prezioso e raro CORALLO (Alghero)   L’ARANCIONE DEGLI AGRUMI      GIALLO LIMONE    IL VERDE SCURO DEL MUSCHIO    L’OCRA DEI LICHENI    IL ROSA DEI FENICOTTERI     ROSSO ARANCIATO IL FRUTTO DEL CORBEZZOLO    VIOLA SCURO IL FRUTTO MATURO DEL MIRTO   IL NERO DELLE BACCHE DI GINEPRO   IL VERDE DEL FINOCCHIETTO SELVATICO   IL GRIGIO DEI MASSI GRANITICI   IL MARRONCINO DELLA CORTECCIA DELLA QUERCIA DA SUGHERO   IL BIANCO DELLE ONDE SPUMEGGIANTI   L’OCRA DELLE ARENARIE   ROSA, VERDE, ROSSA la PIETRA TRACHITE    ISOLA ROSSA    BUE ROSSO   IL MARRONE DEL CORNO DI MUFLONE    IL BIANCO DEI GRANI di QUARZO nelle sabbie di Is Aruttas    IL BIANCO DELLE FALESIE di Su Tingiosu (Putzu Idu)  IL BRUNO DELLE FOGLIE MORTE DI POSIDONIA oceanica nei litorali




LA SACRALITA’ DELL’ACQUA

La Sardegna è uno dei luoghi in Europa più ricchi di “SACRE FONTI”.

Raccolte nei “POZZI SACRI” le acque venivano rispettate fin dall’antichità per la loro importanza terapeutica … acque in grado di PULIRE, GUARIRE, RINGIOVANIRE … Potere dato alle acque dagli spiriti idrologici del luogo di costruzione del pozzo, dove venivano celebrate cerimonie propiziatorie guidate da sacerdotesse ( o sacerdoti), spesso accompagnate da riti sacrificali.

Il Pozzo Sacro di Santa Cristina. Il Pozzo Sacro di San Salvatore di Sinis.



POTERE   GUARIGIONE   RIGENERAZIONE …

Dai “POZZI SACRI” alle TERME … TERME DI SARDEGNA !!




LA SACRALITA’ DEL PANE

PANE de IS SPOSUS … corona di pane … simboli CUORE & COLOMBA

Pane del 31 dicembre a ORGOSOLO per Sa Candelarìa … i bambini in giro per le case con il sacco …

Pane decorato con UOVO BOLLITO


Formine di pane giallo con ZAFFERANO

NUORA & SUOCERA : come lieviterà ?? Una forma intrecciata a infinito …

Il Pane delle cerimonie decorato con NASTRI colorati …



Tanti tipi di pane in SARDEGNA :

CARASAU (entroterra)   …. SU PANE FRATTAU : il Carasau condito con sugo, formaggio e uovo (occhio di bue) … GATTIAU : il Carasau oliato …

CIVRAXIU ( Campidano)   COCCORROIS (pani lucidi)   SU COHONE ‘FRORES (Fonni)    SPIANATA (Ozieri)    PODDINE     BISTOCCU

SU ZICCHI (Bonorva) … si cucina come la pasta, condito spesso con SU GHISAU (spezzatino) di agnello  

ZUPPA di finocchietto selvatico con pane raffermo e formaggio



I CIBI DELLA TRADIZIONE



PASTAMALLOREDDUS (gnocchetti) detti CHIUSONI in Gallura e MACCARRONES DE PUNZU in Barbagia

FREGULA (palline di semola) nel Campidano

CULURGIONE (fagottino) ripieno di ricotta o formaggio in tutta la Sardegna … ripieno di patata e menta nell’Ogliastra. Per le grandi occasioni si realizza a forma di spiga – simbolo di buon augurio !! A San Silvestro è così all’agriturismo Chessa Pedru Caddu a TULA (SS) … sul lago Coghinas! Grazie alle disponibili sorelle del Pedru che ci hanno amichevolmente accolti !!

ANGIOLOTTI ricotta e bietolina con sugo di vitello e maiale al Pedru Caddu

BOMBAS per il pranzo de is sposus : polpettine di Bue Rosso in brodo di carne con pezzetti di pasta ed aggiunta eventuale di cagliata … che bombe !! All’agricampeggio “Elighes Uttiosos” a Santu Lussurgiu (OR) … grazie alla signora maestra !!

LASAGNA in bianco con PODDINE - schiacciata (pane), PLEUROTUS – il fungo della ferula - e formaggio pecorino al ristorante “Liberty” di PATTADA (SS)



PLEUROTUS - considerato in Sardegna il "fungo" per eccellenza, viene anche chiamato "fungo di carne", per la sua consistenza compatta. Viene cotto alla brace, come una bistecca. Ottimo anche in bianco, trifolato e usato nei sughi,  per condire pasta corta, risotto o fettuccine.

Ricercatissimo ovunque, in Sardegna, ma soprattutto nel sud, nelle pianure del Campidano e negli altipiani interni, si sviluppa in connessione con le radici della ferula, una Ombrellifera selvatica, tipica dei luoghi a clima caldo- temperato. Si può trovare anche nelle radure dei boschi di quercia.



CARNI – AGNELLO   CAPRETTO   PORCETTO   PECORA   CINGHIALE   VITELLO

MAIALETTO arrosto … SU PROCCEDDU !

SALSICCIA sarda (con vino rosso)

OSSICARA con il cavolo … le ossa spolpate del maiale conservate sotto sale per gustosi piatti casalinghi con verdure … Anna ! Come una volta !! Agriturismo “Da Valore” – AUSTIS (NU)

BOCCAS e BOES – latte di VACCA ROSSA e carne di BUE ROSSO … razza Sardo-Modicana . Il consorzio - presidio SLOW FOOD - per una razza bovina di poche migliaia di capi ( circa 3000 ) allevati allo stato brado … poca produzione di latte per ottimi formaggi … carni eccellenti ! La razza Sardo-Modicana è presente nel Montiferru dalla fine dell’800 e nasce dall’incrocio di TORI di razza modicana ( provincia di Ragusa) e VACCHE di un locale ceppo podolico. Carni con ALTO tenore proteico e BASSO tenore in grassi ! All’agricampeggio “Elighes Uttiosos” a Santu Lussurgiu (OR)

IMPANADAS – cucina di origine araba

PECORA in umido con ceci

SALSICCIA con OLIVE … da inserire nella sacca della spianata e avvolgere … bambolina con la coperta al Pedru Caddu!!



PESCI – MUGGINI arrosto (cefali) nelle zone lagunari … La Peschiera Pontis a Cabras …

BOTTARGA (uova) DI MUGGINE a Cabras … l’ORO del Sinis

BURRIDA DI RAZZA alla cabrarese

DENTICE mantecato con riso brulé a Lu Bagnu – ristorante “Il Cavalluccio” …

RAVIOLI di MUGGINE

ANTIPASTO misto pesce “Da Maria Giuseppa” – Trattoria a Castelsardo !! BOCCONI (lumache di mare)   CANNOLICCHI e carciofi   RAZZA agliata PESCATRICE pomodoro e cipolla   POLPO fagiolini e pomodori secchi   TOTANI e lenticchie   SAN PIETRO e spinaci   SEPPIA in umido   CALAMARI e GAMBERETTI in insalata



VERDURE – CARCIOFI spinosi sardi a Valledoria   FAVETTE   ASPARAGI selvatici



FORMAGGI – FIORE SARDO – latte crudo, dal gusto leggermente affumicato

CAGLIATE acide – caprine e ovine

SAS PERITAS (provole) … PERETTE !!

RICOTTA … ottima col miele … con lo zafferano all’agriturismo Pedru Caddu a Tula …

FORME di PECORINO

CREMA di FORMAGGIO

CASIZOLU del MONTIFERRU – peretta !!



DOLCI – COROS (Nuoro)   SOSPIRI ( pasta di mandorle)   CULURGIONIS de MENDULA (pasta di mandorle)     SEADA ( formaggio fresco) con miele

IS MUSTAZZOLUS (amaretti di Oristano)   SAVOIARDO sardo ( biscotto di Fonni)

PALLINE di formaggio (cagliata) fritte … ottime all’agricampeggio “Elighes Uttiosos” a Santu Lussurgiu (OR)

CREMA alcolica di arance amare

FORMAGGELLE a fiore … con formaggio … con ricotta e uvetta …

PAPASSINI con semi di anice

TORRONE di TONARA noci & miele … senza zuccheri. La casa fu fondata nel 1889. Tiu Giuanneddu PILI con il suo carretto partiva da Tonara alla volta delle numerose feste dell’isola carico del dolce prodotto … Vendeva il TORRONE al banco, nelle piazze piene di gente festosa !!



VINI da DESSERT – VERNACCIA di Oristano ( colore ambrato e profumi di mandorlo)   MALVASIA di Bosa    NASCO nel cagliaritano   MOSCATO a Tempio Pausania


Il Bianco VERMENTINO in Gallura … Il Rosso CANNONAU …

Distillerie Lussurgesi

ABBARDENTEl’acquavite di SANTU LUSSURGIU dal 1700 … distillato di vino ! Dal cuore del Montiferru la tradizione di una Sardegna unica !

FILU’FERRU

ANIMA SARDA – cioccolatini all’abbardente … cioccolatini al mirto …

JUDU – MIRTO sardo … un classico !!


EYA … Mirto sardo FRIZZ !! Il primo aperitivo al mirto (7 % alcool) … FRIZZA LA BACCA !!

ABBARDENTE al finocchietto !!





SARDEGNA : TRADIZIONE & TECNOLOGIA

 

 

PATTADA – la TOLEDO sarda

Il coltello – SA RESOLZA – di PATTADA … la “PATTADESE” !!

La produzione delle cosiddette ARRESOIAS a foll’e MURTA, cioè coltelli la cui lama ricorda la foglia di MIRTO, interamente costruita e forgiatadai fabbri artigiani – SOS FRAILALZOS.




SANTU LUSSURGIU – Coltelleria f.lli MURA

La preziosa LAMA DAMASCATA !! Coltelli da collezione !!

Più strati metallici di almeno tre diverse composizioni … ferroso … acciaioso … nichel per gli effetti lucidi .. da sovrapporre e battere … ripiegare e ribattere … maglio da 40 Kg per effetti di pregio …

Manico in corno di bue … il pregiato corno di MUFLONE. La lamina di corno riscaldata e spianata …

Le finiture in oro e argento … le decorazioni …

MORSO per cavalli … la doma sarda !! Una volta il morso in ferro … oggi in acciaio e l’aggiunta di parti in rame per la corretta salivazione dell’animale!

CESOIA tosa pecore




PRENDAS – IL GIOIELLO SARDO tra Magia & Religione

Fin dai tempi più antichi Medium tra l’uomo e gli dei per allontanare le forze del male … per ottenere qualcosa … per proteggere il corpo del defunto …

La venerazione della natura: la “GRANDE MADRE” – terra e fertilità & il “DIO TORO” – la forza fecondante del Sole.

DOMUS DE JANAS – le case delle fate ... leggiadre fanciulle che tessevano fili d’ORO e d’ARGENTO per stoffe ricamate intessute di pietre preziose …

Dal MEDITERRANEO l’approdo nell’isola di SARDEGNA di popoli e culture … dai FENICI la tecnica della FILIGRANA.

Filigrana A GIORNO – si realizza la struttura (scafo) che viene “tamponata” avvolgendole attorno a spirale il filo ritorto.

Filigrana A NOTTE – si realizza un supporto sul quale si salda il filo ritorto.



LA SACRALITA’ del GIOIELLO

Splendidi BOTTONI … i più preziosi in ORO per l’abito da sposa !! Bottoni grandi … grandissimi !! Bottoni con incastonature di pietre dure, la cui forma ricorda il SENO MATERNO – simbolo di prosperità e fecondità nella coppia.

ORO ROSSO – prezioso e raro CORALLO ( Alghero )
 

KOKKO   SABEGIA   PINADELLU … GLOBO OCULARE NERO (spesso in ossidiana) … OCCHIO BUONO contro il MALOCCHIO … dono dei padrini ai figliocci … appeso alla culla e poi legato al polso del bambino con un FIOCCO VERDE
 

OGU de SANTA LUXIA … l’opercolo dell’ Astrea Rugosa – un mollusco – come occhio buono contro il malocchio


SPULIGADENTES ( pulisci denti e orecchie ) … per tradizione un regalo -simbolo del fidanzato alla fidanzata … BOCCA PULITA per non dire cattive parole … ORECCHIE PULITE per non ascoltare cattive parole …

 

 



COSTUMI TRADIZIONALI impreziositi da ricchi GIOIELLI



La vestizione de SU COMPONIDORI per SA SARTIGLIA a Oristano.

Il viso coperto da una MASCHERA … il velo e il cappello sul capo …

Per motivi SACRI completata la vestizione il conduttore de SA SARTIGLIA non potrà mettere piedi a terra sino alla fine dell’evento … il termine delle corse !!

Dovrà quindi salire sul cavallo senza toccare il suolo … direttamente da sa mesitta, il tavolo dove è avvenuta la trasfigurazione del cavaliere…

 
Il 2 febbraio di ogni anno - festa della CANDELORA – la PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - le massime autorità del Gremio dei Contadini e del Gremio dei Falegnami nominano ufficialmente il proprio Componidori. La consegna di un cero benedetto segna l’investitura dei cavalieri che avranno il compito di guidare rispettivamente le corse dell’ultima domenica e martedì di CARNEVALE.

Il giorno della corsa avviene la cerimonia più solenne della Sartiglia: il cavaliere prescelto viene trasfigurato in Componidori. Per mano delle massaieddas, abilissime ragazze vestite dell’antico costume tradizionale oristanese, e con la sovrintendenza di una più esperta, sa Massaia Manna, il cavaliere indossa gli antichi abiti de su Componidori, gelosamente custoditi dal gremio:

i pantaloni di pelle, la candida camicia e il coietto - una giacca di pelle che si allunga stile gonnellino sul davanti, ricordando il tipico abito da lavoro degli artigiani.

Viene posta sul viso del cavaliere la misteriosa MASCHERA … COLOR TERRA a Su Componidori del gremio dei Contadini e COLOR CERA a Su Componidori del gremio dei Falegnami …. quindi sul capo un velo ricamato e il cilindro.


NASTRI ROSSI la Domenica

NASTRI ROSA e CELESTE il Martedì … e sul coietto borchie d’argento a forma di cuore


SU COMPONIDORI saluta e benedice le autorità e tutti i cittadini agitando il suo scettro: sa pippia de maiu, il doppio mazzo di viole mammole.



ROSETTE (coccarde colorate) per i finimenti dei CAVALLI elegantemente bardati … 

La CORSA ALLA STELLA viene aperta ufficialmente con un triplice incrocio di spade tra Su Componidori e il suo Secondo … !!



 

LA CORSA DEGLI SCALZI … SAN SALVATORE di Sinis – 1° domenica di settembre

CHIESA e IPOGEO . L’edificio venne edificato nel IV secolo sopra un santuario più antico di origine nuragica costruito attorno ad un POZZO SACRO.

L’antico IPOGEO - cripta - risalente al 300 d.C. era dedicato a MARTE & VENERE … il CULTO DELL’ACQUA !!

L’aspetto attuale risale alla fine del XVII secolo. Il villaggio di piccole case nato attorno alla chiesa campestre si anima il giorno della festa. La Chiesa è infatti la destinazione finale della CORSA che evoca il salvataggio della statua di CRISTO SALVATORE dalle mani dei Saraceni.

Gli uomini A PIEDI NUDI e vestiti di un lungo camicione bianco con doppio volants sul petto, stretto in vita da un cordone con doppio nappo, arrivano correndo da CABRAS portando la statua nella chiesa di SAN SALVATORE . L’indomani la statua viene ricondotta a Cabras, attesa da una grande folla.

Il villaggio ricorda un classico Pueblo mexicano … è stato set cinematografico per films della serie “spaghetti western” !!

Costumi in mostra all’Hotel SA PEDRERA – nel cuore della Penisola del Sinis presso Cabras. L’architettura della struttura ricettiva riscopre l’antica casa coloniale campidanese, con i bassi edifici affacciati attorno ad una corte ombrosa …

 

 


TESSITURE TRADIZIONALI

COPERTE   TAPPETI   TENDE   CUSCINI 

Hotel SA VALASA – Lago di Gusana – GAVOI … ai piedi del GENNARGENTU

Hotel SU BAIONE – ABBASANTA … nei pressi di NURAGHE LOSA



 

SARDEGNA : STORIA & CULTURA

 

NURAGHE LOSAAbbasanta. Nuraghe complesso TRILOBATO con parziale MURAGLIA turrita posteriore e TORRE circolare anteriore con aperture a NORD & SUD.

Dal periodo Nuragico fino al Medioevo con la realizzazione di cinta muraria provvista di feritoie difensive …

All’ingresso del sito un complesso funerario a INCINERAZIONE …

Mega STORMO di STORNI che colora e disegna il cielo !!



DOMUS DEIANA – Enorme masso granitico, come un imponente animale preistorico acquattato in mezzo al bosco … la superficie esterna corrugata e verde di spessi muschi … una camera sepolcrale ben levigata e brilluccicante scavata all’interno …



La piccola chiesa “Ns. SIGNORA di OTTI “ dedicata alla Madonna Bambina. Colpiscono i colori dei blocchi di pietra TRACHITE : ROSSO VERDE ROSA



“Santuario di Ns. SIGNORA di CASTRO” nei pressi di Tula. La Chiesa risalente al XII secolo, il portico laterale realizzato in epoca successiva. Pietra colorata vulcanica.



La “Cattedrale di OZIERI” con 2 possenti leoni che conducono al sovrastante altare … la chiesa di Santa Lucia … la chiesa di San Francesco prospicente il Palazzotto del podestà ( 1410) …



A CASTELSARDO straordinaria processione del CRISTO NERO il 2 gennaio 2016 per l’ Anno Santo della Misericordia. Gli uomini della Confraternita di Santa Croce in saio bianco con cappuccio … canto a cappella. Dalla chiesa di SANTA MARIA DELLE GRAZIE alla CATTEDRALE di SANT’ANTONIO Abate ( XVI – XVIII sec ) con importante retablo del maestro di Castelsardo … oro e argento … Drappo nero del Cristo con prezioso ricamo in oro … TESCHIO & FIORI … Vita & Morte !

La medievale Chiesa di Santa Maria delle Grazie è molto particolare: priva di facciata, ha l’ingresso curiosamente situato sul lato destro dell’edificio, al centro di tre ampie arcate di pietra trachitica e calcarea. L’interno presenta una sola navata con altare maggiore neoclassico collocato nell’abside, che custodisce un Ecce Homo tra due nicchie con statue di santi. La cappella con volta a crociera e capitelli scolpiti accoglie il crocefisso trecentesco del CRISTO NERO, uno fra i più antichi in Sardegna. E’ chiamato Lu Cristu Nieddu per il colore particolarmente scuro assunto dal legno di ginepro al passare dei secoli. Era ritenuto miracoloso e veniva portato in processione tutte le volte che le calamità si riversavano sulla Città. La Chiesa è stata Cattedrale agli inizi del ‘500, ma quando perse il titolo divenne sede dell’oratorio della Confraternita di Santa Croce, che custodisce la tradizione del LUNISSANTI, rinomata festa tradizionale castellanese.



Il LUNISSANTI CASTELLANESE è una manifestazione popolare unica nel suo genere, che affonda le radici nel Medioevo e nelle Sacre Rappresentazioni.

Risale ai tempi in cui monaci Benedettini curavano la vita religiosa, sociale e culturale delle popolazioni che vivevano intorno a Tergu e Castelgenovese

Ai monaci subentrarono poi i laici: i membri della Confraternita di Santa Croce.

Si tratta della PROCESSIONE CON I MISTERI - gli strumenti della Passione di Gesù - che si svolge il LUNEDI’ SANTO, il lunedì dopo la domenica delle Palme.

Il momento SACRO e solenne della rievocazione della Passione si fonde con la festa PROFANA per il ritorno della primavera.

La cerimonia inizia con una messa celebrata all’alba nella cappella di Santa Maria delle Grazie. Alla messa partecipano soprattutto gli apostuli (confratelli prescelti per portare i misteri) e li cantori (componenti dei tre cori che partecipano ai riti), indossando l’abito della confraternita, una tunica bianca con cappuccio.

Terminata la messa si avvia la processione, nella quale sfilano i Misteri alternati ai 3 gruppi dei cantori, che iniziano i loro cori : : lu Miserere, lu Stabat e lu Jesu.

La processione, alla quale non partecipa il clero, si dirige verso l’abbazia di Nostra Signora di Tergu, avanzando al ritmo dei canti con una sosta per ogni turno di canto. Giunti al Monastero di TERGU, i Misteri vengono esposti davanti all’altare secondo il loro ordine di arrivo, mentre continuano i cori e vengono celebrati i sacramenti.


Al termine della messa i partecipanti si riuniscono in gruppi per pranzare sui prati antistanti l’abbazia : si festeggia così l’arrivo della primavera !


In serata si rientra processionalmente a CASTELSARDO … vengono spenti i lampioni della città e si accendono le candele portate dai Confratelli e dalle Consorelle: l’attraversamento delle caratteristiche stradine medievali del centro diviene così altamente suggestivo.
Una solenne funzione di ringraziamento conclude le celebrazioni di LUNISSANTI.




Questo è un assaggio … la Sardegna è molto di più !!



Rif. articoli:

L’Altra Sardegna : Jazz & Motori ( sezione Storie )

Sardegna Offroad … Natura e Cultura ( sezione Cibo e Arte )



Appuntamento imperdibile con L’ALTRA SARDEGNAwww.laltrasardegna.it - TOUR OFFROAD in 4x4, enduro, quad

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