L’ARTE degli ARMAIOLI : TECNOLOGI ARTISTI !!

 

L’ARMERIA REALE a PALAZZO REALE – TORINO !!

 

 

 

Rientrare dopo anni  nell’ ARMERIA REALE da PALAZZO REALE è stata un’emozione forte !!

La GRANDE GALLERIA disegnata da Benedetto ALFIERI luminosa per la doppia fila di finestre sui lati lunghi e la doppia fila di CAVALLI e CAVALIERI nelle loro splendide armature  … CHE VISIONE SUBLIME !! 

La VOLTA dove Claudio Francesco BEAUMONT dipinse le Storie di Enea (1738-1743) e la sequenza simmetrica e alternata di consolle e camini in marmo sormontati da grossi ovali e fiancheggiati da altri due bassorilievi di forma rettangolare con scene napoleoniche … tutta l’esposione di armi e armature collezionate dai SAVOIA così come la volle CARLO ALBERTO … fu inaugurata nel 1837. 

Ai 4 angoli della lunga galleria le 4 sculture dei fratelli COLLINO a rappresentare le virtù del sovrano.

Lungo il lato destro della galleria:

ARMATURE da GIOSTRA : lancia in resta !! E sul fianco anteriore destro dell’armatura del cavaliere uno spunzone dove appoggiare la pesante e lunga lancia durante le giostre dei tornei !! 

CAVALLI in legno sapientemente rivestiti con pelle di cavallo conciata bardati in tante varianti !! 

ELMI FACCIALI CARICATURALI splendidi !! Cornetti e baffoni, buffe o truci espressioni !!! 

LO SPADINO : complemento di abbigliamento di gala (tardo ‘600) realizzato con materiali e tecniche preziose !! Dei veri gioielli !! 

SPADE da DUELLO : con elsa a protezione della mano. 

LE OFFICINE TEDESCHE nel ‘600 : il punto d’arrivo estetico per le ARMI DA FUOCO : gli ARCHIBUGI della scuola di MONACO, i più bei fucili del mondo, arrivati a TORINO nel 1650 come dono di nozze

 

 

LA ROTONDA – lo spazio di raccordo fra PALAZZO REALE e PALAZZO MADAMA prima della separazione fisica dei due edifici. Teatro di Corte e Sala da Ballo. CARLO ALBERTO incaricò della trasformazione Pelagio PALAGI che curò gli arredi e il soffitto. FERT : il motto di CASA SAVOIA. Raccoglie le ARMI delle GUERRE del RISORGIMENTO.

 

FUCILE SARDO con movimento alla catalana: canna lunghissima e calcio sottile e triangolare. 

SCIABOLE persiane e turche

La SPADA di NAPOLEONE I  

Interessante barda per cavallo di SAMURAI, con tipica staffa di legno “ a gondola”, dico io ...

FUCILE a pietra focaia                SCIABOLA albertina (lama dritta)                           Corno di STAMBECCO porta-polvere da sparo

FUCILE inglese da forcella a 6 CANNE ROTANTI           CARABINA SAVOIARDA da tiro

 

 

Lungo il lato opposto della GRANDE GALLERIA

di superba manifattura tedesca un ARCHIBUGIO a RUOTA con decorazioni splendide : incisioni e intarsi : avorio, madreperla, legno di noce !!!

MAZZAGATTI a ruota, di piccole dimensioni e dalla strana forma triangolare – arma proibita – usata dai SICARI …

ARMATURE di tutte le fogge nelle diverse epoche … CAVALLO e CAVALIERE maglie ferrate … elmi … scudi … guanti … grande tecnologia per le articolazioni delle “squame” metalliche per consentire agevoli movimenti … decorazioni splendide : bulinatura, punzonatura, acciaio azzurrato, doratura a fuoco, acquaforte !!

CINQUEDEA – arma di rappresentanza con lama larga e scanalata verso l’elsa (detta anche CINQUE DITA o LINGUA DI BUE)

MAZZAFRUSTO – arma medioevale da urto – l’idea nasce dallo strumento agricolo utilizzato per battere le granaglie … testa provvista di spunzoni all’estremità della catena solidale al manico …

Dalla Russia DAGA da CACCIA con fodero, forchetta e coltello … preziose impugnature in agata raffiguranti teste di guerrieri

PUGNALI di tutte le fogge : interessanti PUGNALI DA DUELLO a 3 LAME

BALESTRE … che spettacolo !!

 

 

La tendenza di incidere il metallo con acidi  fu introdotta dagli armaioli con il preciso scopo di decorare armi ed armature. Il primo che utilizzò poi questo metodo per ottenere una stampa fu Daniel Hopfer di  AUGUSTA, in attività nei primi decenni del CINQUECENTO e la prima acquaforte datata è stata realizzata dall' orafo svizzero Urs Graf nel 1513. Anche il celebre pittore tedesco Albrecht Dürer incise un buon numero di acqueforti su lastre di ferro tra il 1515 ed il 1519.
In Italia, gli allievi del Parmigianino seguirono le indicazioni del maestro e raggiunsero una maturità artistica e tecnica come nel caso dell'Annunciazione di Federico Barocci e nel giro di pochi decenni artisti come il Guercino si misero in evidenza. Nel SEICENTO l'acquaforte raggiunse un elevato livello di tecnica e di raffinatezza artistica, grazie al contributo di Rembrandt e delle sue oltre trecento incisioni.

 

L’acquaforte è una tecnica calcografica che consiste nel corrodere una lastra di metallo – zinco o rame – con un acido, per ricavarne immagini da trasporre su un supporto – carta normalmente - per mezzo di colori. La lastra, ripulita e sgrassata, viene cosparsa in modo uniforme fronte-retro con un coprente a protezione dall’acido (cera, asfalto, gomma, mastice...) e quindi affumicata con un mazzo di candele. Si incide il disegno nel materiale protettivo con una punta sottile. S'immerge la lastra in acido iniziando la morsura, che può essere fatta a più riprese scoprendo man mano le parti da incidere, per ottenere scavi diversamente profondi. Alla fine si lava con benzina o acquaragia, si asciuga e si tiene come matrice del disegno da replicare. La stampa avviene al torchio calcografico su carte poco collate e inumidite prima, cospargendo di inchiostro grasso con un tampone di pelle la lastra e scaldandola un poco per favorire la penetrazione della tinta nei solchi e la sua cessione alla carta, previa pulitura delle parti che dovranno risultare bianche sul foglio stampato… BUON LAVORO !!!!