Giorgio Morandi, l’arte di annullare il tempo

Morandi, si diceva, faceva dei quadri astratti usando delle bottiglie e dei vasi come pretesto formale. Infatti il soggetto di un quadro di Morandi non sono le bottiglie ma la pittura fermata in quegli spazi.”   Bruno Munari, Arte come mestiere, 1966

 

GIORGIO MORANDI, pittore e incisore bolognese (1890-1964), professore di incisione all’ Accademia delle Belle Arti di BOLOGNA.

La sua prima esposizione personale avvenne nel 1914, dove si può riscontrare la forte influenza di Cézanne, pittore fondamentale per la sua formazione artistica. Il riflesso della pittura metafisica.

Uno stile molto coerente: nature morte, motivi paesistici, fiori, rari ritratti …

   

« Esprimere ciò che è nella natura, cioè nel mondo visibile, è la cosa che maggiormente mi interessa »   (Giorgio Morandi)

 

La fama di Morandi è legata alle nature morte e in particolare alle "bottiglie". I soggetti delle sue opere sono quasi sempre cose abbastanza usuali che, composti sul piano di un tavolo, diventano i veri protagonisti della scena: vasi, bottiglie, tazze, caffettiere, brocche, fiori, ciotole, conchiglie.

Sbaglia chi crede si tratti di un semplice figurativo, nulla di più lontano: su pochi centimetri di superficie, Morandi non riformula semplicemente oggetti e paesaggi, ma riflette sul senso del mondo, che è divenire e multiforme, come la natura di Ulisse, e corrisponde alle nuove disposizioni spaziali trovate, come al variare di forma delle sue bottiglie, in un’ economia cromatica ed esistenziale coerente ai colori bolognesi vissuti quotidianamente, in solitudine, per comporre tutto in una unità finale sempre inedita, pur ragionando sui medesimi oggetti nel suo studio/eremo di via Fondazza”.

Usare pochissimi colori è una sua particolare caratteristica, che lo rende poetico e surreale … i suoi soggetti, anche se non particolareggiati, non perdono di realismo. Un misuratissimo accordo di toni grigi e bruni … una meditata struttura tonale … accordi compositivi e cromatici … forme piene e vuote armonicamente accordate … composizioni di geometrie elementari : cubi, cilindri, sfere, triangoli.

Il dato reale, dunque, è solo una scusa, un pretesto formale : quegli oggetti sono non a caso comuni, noti a chiunque, proprio per non concentrare l’attenzione su di essi, quanto per approdare a una soluzione spaziale d’insieme nuova e antica al contempo, dove tutto è in relazione, come aveva capito Argan (Giulio Carlo Argan, Giorgio Morandi, in L’arte moderna, Firenze, 1970) quando pose Morandi e Mondrian al culmine delle rispettive tradizioni, italiana e fiamminga, anzi quasi scambiandosele ad un certo punto: entrambi partono da Cézanne per giungere a conclusioni proprie, attraverso ”vie parallele e con direzione opposta” :

 

La cultura figurativa fiammingo-olandese : parte dalle cose particolari e deduce l’insieme dalla loro coesistenza e relazione

Mondrian realizza figurativamente lo spazio partendo dalle cose - Mondrian parte dallo spazio empirico, l’ambiente, ed arriva ad uno spazio teorico

 

La cultura figurativa italiana : parte dal concetto di spazio o dalla concezione unitaria del reale per dedurne la conoscenza delle cose particolari

Morandi realizza figurativamente lo spazio partendo dal concetto di spazio - Morandi parte da uno spazio teorico ed arriva allo spazio concreto, all’unità ambientale

 

Di grande importanza nel lavoro di Morandi sono le acqueforti, eseguite da autodidatta. Le sue prime lastre, ora purtroppo andate perse, risalgono addirittura al 1911, quando era appena ventunenne. Le opere, realizzate con grande cura, sono caratterizzate da segni sottili e rettilinei in un intreccio molto complesso di tratti con cui l’artista raggiunge dimensioni prospettiche di grande efficacia.

L’ acquaforte morandiana non è mai esercizio di stile, ma procede parallelamente al percorso pittorico, anzi, in qualche caso, ne precede anche di anni le composizioni su tela, in cui Morandi crea e dà respiro ad atmosfere bolognesi e universali, essendo in esse il tempo assente o indifferente (come in Piero della Francesca, su cui Morandi ebbe a meditare anche per fatti di luce e chiarità cromatiche), per cui un tema medesimo può, anzi, deve essere indagato a matita, ad olio, all’acquaforte, all’acquarello, contemporaneamente o a distanza di dieci, venti anni, non importa …  l’esito non sarà mai uguale”

 

Gli acquerelli della maturità … Ne La poetica dell'oggetto , le nature morte della maturità – colore, forma, massa, luce, spazio, ombra e ambientazione – divengono poco più che suggestioni. Le sagome sfumano una dentro l'altra in una fusione di luci e colori ma l'oggetto rimane nella memoria dell'artista e sulla tela come forma stabile e primaria, elemento fondante di una poetica che non prescinde mai dalla realtà.

 

Il Palazzo d’ ACCURZIO a BOLOGNA ospita il MUSEO MORANDI, da novembre 2012 al MAMboMuseo di Arte Moderna di Bologna a seguito dei danni del sisma in Emilia Romagna.

 

 

 

GIANNI MORANDI, amatissimo e popolare cantante, attore, conduttore televisivo… un BIG della MUSICA LEGGERA ITALIANA, originario di MONGHIDORO (BOLOGNA). 

I numeri della sua lunga carriera artistica sono notevoli …

560 CANZONI incise, di cui 80 in quattro lingue e 59 arrangiate e dirette da ENNIO MORRICONE

 

Andavo a cento all’ora          Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte (con RITA PAVONE)                IN GINOCCHIO DA TE  (Cantagiro 1964 – film)        Non son degno di te (Festival delle Rose)    LA FISARMONICA       C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones          SCENDE LA PIOGGIA (Canzonissima)    UNO SU MILLE     Si può dare di più (Festival di Sanremo)    BELLA SIGNORA       Banane e lampone     SOLO INSIEME SAREMO FELICI

 

 

ALBUM       CD      VINILI       CONCERTI      DUETTI     FILMS  

 

FESTIVAL DI SANREMO         CANZONISSIMA          CANTAGIRO            FESTIVAL DELLE ROSE             Eurovision Song Contests 1970 :   “Occhi di ragazza”          BISOGNA VIVERE  (album 2013)

 

       - Il 25 giugno 2012  Morandi partecipa con i Nomadi, Francesco Guccini, Laura Pausini, Luciano Ligabue, Nek e i  Modena City Ramblers al concerto Emilia live, a BOLOGNA allo Stadio Renato Dall'Ara per raccogliere fondi e aiutare le popolazioni colpite dal sisma.

       - L'8 e 9 ottobre 2012 è l'unico ospite dell'evento musicale Rock Economy di Adriano Celentano all’ ARENA DI VERONA … molti i duetti sulle note di grandissimi successi di due icone della musica italiana … indimenticabile l'omaggio che Morandi dedica a Lucio Dalla, sulle note di una struggente “Caruso”.

       - Il 4 marzo 2013 presenta, in diretta su Rai 1, una serata evento per i 70 anni di Lucio Dalla. Sul palco numerosi grandi cantanti della canzone italiana come Andrea Bocelli, Ornella Vanoni, Renato Zero, Fiorella Mannoia, Zucchero

       - Il 7 e l'8 ottobre 2013 tiene due concerti-spettacolo all’ ARENA DI VERONA - trasmessi in diretta su Canale 5: GIANNI MORANDI – Live in Arena , con la partecipazione del figlio Marco, dello straripante Fiorello, Raffaella Carrà, Noemi, Riccardo Cocciante, Ennio Morricone, Cher, Ami Stewart, Rita Pavone, Mietta, Checco Zalone e Nina Zilli. 2 serate evento: sul palco la sua BAND e 100 giovani musicisti dai Conservatori di tutta Italia !!! La diretta di RTL 102.5 !!

 

GRANDE APPASSIONATO SPORTIVO … ha corso in 10 maratone, tra le quali quelle di New York (due volte), Berlino, Londra, Parigi, Milano, Bologna; ha corso anche in 41 mezze maratone dal 1997 ad oggi.

GIANNI MORANDI è stato uno dei fondatori della Nazionale italiana cantanti, squadra di  calcio impegnata in attività di solidarietà, con la quale ha disputato 340 partite e segnato 54 reti oltre ad esserne stato presidente dal 1987 al 1992 e dal 2004 al 2006.

Il 20 dicembre 2010 è stato nominato Presidente onorario della squadra di calcio del BOLOGNA, per la quale ha sempre nutrito una grande passione, tanto da presenziare spesso alle partite casalinghe dei rossoblù.