Il FORTE di BARD in VALLE d’AOSTA, rimasto pressoché intatto dal momento della sua costruzione, rappresenta uno dei migliori esempi di FORTEZZA di SBARRAMENTO di primo Ottocento.

Dal punto di vista orografico, il forte si trova sulla sinistra della DORA BALTEA, sulla cima di un promontorio roccioso, a 384 m s.l.m.

La posizione del forte è strategica poiché in questo punto la valle della Dora Baltea si stringe fino a formare una gola che nei secoli ha marcato un confine culturale, politico e religioso della VALLE d’AOSTA.

 

I numeri del FORTE DI BARD sono imponenti :

14.467 metri quadrati di superficie
3.600 metri quadrati di aree espositive
2.036 metri quadrati di cortili interni
9.000 metri quadrati di tetto
283 locali, 385 porte, 296 feritoie, 806 gradini
Oltre 500 maestranze coinvolte
153.737 metri cubi di terreno rimosso
112.705 metri di cavi elettrici


 

L’accesso al forte tramite ascensori panoramici e percorsi pedonali

a tornanti è molto suggestivo.


La piazzaforte è costituita da tre corpi di fabbrica principali, posti a diversi livelli, tra i 400 e i 467 metri: dal basso all’alto si incontrano l’Opera FERDINANDO, l’Opera VITTORIO elOpera CARLO ALBERTO.


L’ Opera FERDINANDO si presenta a forma di tenaglia con due corpi di fabbrica sovrapposti che ospitano il Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere di recente apertura.
L’Opera Mortai, collocata alle sue spalle, e l’attigua Polveriera ospitano laboratori didattici e mostre temporanee.


L’ Opera VITTORIO ospita Le Alpi dei Ragazzi, un percorso interattivo interamente dedicato ai più giovani di avvicinamento all’alpinismo.

Al culmine del rilievo, la più imponente delle tre opere è formata da una cinta che racchiude al suo interno l’Opera di Gola, con il relativo cortile, posta a difesa del lato sud,

e l’ Opera CARLO ALBERTO con il grande cortile quadrangolare della Piazza d’Armi, circondato da un ampio porticato su cui si aprono gli spazi dedicati alle mostre temporanee (Cannoniere, Cantine, Corpo di Guardia) e lo spazio Vallée Culture.

Al piano inferiore le Prigioni, 24 celle di detenzione disposte lungo quattro sezioni, con un percorso multimediale dedicato alla storia della fortezza.



Al primo piano il grandioso Museo delle Alpi con un percorso pluridisciplinare, multimediale e interattivo per scoprire le Alpi e capire la montagna. 25 sale per un racconto nello spazio e nel tempo in cui suoni, video e proiezioni danno forma a scenografie, ricostruzioni e giochi multimediali che accompagnano il visitatore lungo un viaggio di esplorazione da vivere con i cinque sensi per educare, divertire e immergersi nella cultura alpina.

Da FLORA e FAUNA alle storie di SCALATORI e VIAGGIATORI …

dai GIOCATTOLI in LEGNO ai fantasiosi CARNEVALI ALPINI …



Il Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere consente un avventuroso viaggio nella storia attraverso filmati e scenografie ricreate con armi e soldatini, con un iter narrativo che mette in luce l’evoluzione delle Fortezze attraverso il progredire delle strategie militari, dei materiali e delle tecniche costruttive, a partire dall’epoca romana fino alle nuove soluzioni architettoniche e balistiche del Novecento.

CATAPULTA ROMANA  TRABUCCO MEDIEVALE   CANNONI e MORTAI

La sezione inferiore offre un percorso centrato sul concetto di Frontiera e sulla sua evoluzione, da un punto di vista politico, economico e culturale.

 


Il FORTE DI BARD & la FOTOGRAFIA : 3 grandi mostre



“Wildlife Photographer of The Year” 55°edizione 2019 –

In Opera Mortai fino al 2 giugno 2020.

Un emozionante percorso espositivo con i 100 scatti più spettacolari realizzati nel 2019 che mostrano il lato più affascinante del mondo animale e vegetale del nostro pianeta.

Vincitore del prestigioso titolo Wildlife Photographer of the Year 2019 è il

fotografo cinese Yongqing Bao con lo scatto “The Moment”.

L’immagine ritrae lo scontro tra una volpe e una marmotta, uscita dalla sua tana dopo il letargo, sull’altopiano del Qinghai, in Tibet. La foto cattura il dramma e l’intensità della natura: il potere del predatore che mostra i suoi denti, il terrore della sua preda, l’intensità della vita e della morte scritte sui loro volti.

 

                                                WILDLIFE

Il quattordicenne Cruz Erdmann, Nuova Zelanda, invece, ha ricevuto il premio per lo

Young Wildlife Photographer of the Year 2019 con il suo scatto

“Night glow”, fatto durante una immersione notturna al largo di Sulawesi, in Indonesia. L’immagine raffigura un calamaro durante un corteggiamento. 

Tra i vincitori anche due italiani:

il giovane Riccardo Marchegiani , categoria 15-17 anni, con “Early riser” : una femmina di babbuino Gelada con il suo cucciolo all’alba su un altopiano nel Parco Nazionale del Simien in Etiopia, dove era andato con suo padre e un suo amico;

l’altoatesino Manuel Plaickner, categoria Behaviour: Amphibians and Reptiles, con

“Pondworld”: rane comuni in uno stagno durante il periodo dell’accoppiamento. Il fotografo ha seguito ogni primavera, per oltre un decennio, la migrazione di massa delle rane in Alto Adige.

Altri tre fotografi italiani hanno ricevuto la menzione highly commended :

Stefano Unterthiner (categoria ‘Animals in their Environment’), Lorenzo Shoubridge (categoria ‘Behaviour: Invertebrates’) e Roberto Zanette (categoria ‘Earth’s Environments’).



“On Assignment, una vita selvaggia” by Stefano Unterthiner

fino al 2 giugno 2020.

 

                                               OnASSIGNMENT

 

La mostra presenta per la prima volta le immagini dei reportage realizzati dal fotografo Stefano Unterthiner dal 2006 al 2017 su commissione del National Geographic Magazine.

77 fotografie esposte articolate in 10 reportage:

dai PINGUINI di Crozet alla FAUNA ANDINA del Cile …

dai CANGURI dell’Australia al FALCO GRILLAIO di Matera …

Uno sguardo al futuro presenta l’anteprima fotografica del progetto Una famiglia nell’Artico, dedicato al soggiorno 2019- 2021 del fotografo e la sua famiglia alle Isole Svalbard, arcipelago del Mar Glaciale Artico con l’intento di documentare e comunicare il fenomeno del cambiamento climatico.



“PhotoAnsa 2019” fino al 7 giugno 2020

Il progetto – inedito ed in anteprima assoluta per l’Italia – è frutto di una collaborazione tra Agenzia Ansa e Forte di Bard.

In mostra oltre 100 immagini dei grandi fatti di attualità in Italia e nel mondo tra le più significative dell’anno, realizzate dai fotografi della principale agenzia stampa del nostro Paese.

 

                                                photoansa2019

 

12 sezioni tematiche

dalle campagne di sensibilizzazione dei giovani di tutto il mondo in piazza con la giovane attivista Greta Thunberg contro il cambiamento climatico alla città di Genova un anno dopo il disastro del ponte Morandi,

dal rogo della cattedrale di Notre-Dame a Parigi all’odissea delle famiglie al confine messicano davanti al grande muro di Trump,

da Parigi sotto assedio per le proteste dei gilet gialli alle imprese sportive della travolgente nazionale femminile di calcio



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