BOSCA 

In pieno centro storico a CANELLI (ASTI) la cattedrale sotterranea a vocazione artistica…

L’ARTE DELLA VINIFICAZIONE !!

Nelle splendide cantine tra bottiglie e bottiglie e ancora bottiglie inserite negli appositi supporti a cavalletto per il recupero dei fermenti nei colli con il rémouage, la rotazione fatta a mano dai cantinieri, le opere dello scultore Paolo SPINOGLIO. E ancora gli allestimenti dello scenografo astigiano     Eugenio GUGLIELMINETTI: “L’ONDA”, con riferimento all’alluvione del 1994 e  “LA PIRAMIDE DEI SOGNI”, una grande geometria di bottiglie e bozzetti di scena… si respirano le arie della NORMA di BELLINI

 

Uvaggi      CHARDONNAY       PINOT NERO         MOSCATO     per la produzione  dei vini “fiore all’occhiello” di CANELLI

 

 

CONTRATTO

Sempre in centro città la cattedrale e l’ ENOTECA omonima… ambienti eleganti e raffinati… ammiro lo stile LIBERTY delle sale e delle grandi immagini pubblicitarie … percorro il porticato chiuso da vetrate che si affaccia sul verde di un praticello ben curato fino alla grande Sala dei SACCHI, dove asciugavano i grossi imbuti di tela usati per trasportare le uve… 

L’ARTE DELLA DEGUSTAZIONE !!

 

    ANNATE          ETICHETTE            BOTTIGLIE          TAPPI           GABBIETTE 

 

  

ENOTECA REGIONALE DI CANELLI e dell’ ASTESANA

 

                                 BOLLICINE e  APERITIVO di FRUTTA ASTIHOUR

 

risotto al barbera      formaggi e “cugnà”     salame al tartufo e al barolo    salame d’asino e di cinghiale       torta di nocciole

 

 

TOSTI

Tra FIORI e ORTAGGI la “bagna - càuda” …  SLURPPPP!!!!  … Appuntamento a NIZZA MONFERRATO il prox 16 e 17 novembre 2013 … che delizia !!!!

 

                                                        CARDO GOBBO e PEPERONE  

 

 

 

RAMAZZOTTI

Nella SALA DELLE STELLE del comune di CANELLI  AMARO e APERITIVO e l’arte contemporanea ZERO VALENTE  

 

 

Oltre il torrente Belbo PALAZZO RICCADONNA e l’incontro con dame e signori eleganti … il gruppo storico ASINARI di COSTIGLIOLE D’ASTI.

 

 

E ancora il grande stabilimento GANCIA … Un po’ di storia e di pubblicità

 

1829 - Carlo Gancia nasce nelle terre del Barolo, settimo figlio di una famiglia di vinificatori e commercianti. Studia chimica e farmacia e inizia a cimentarsi con esperimenti in campo enologico. Fa esperienza in FRANCIA.

1850 - Carlo ritorna “a casa” con un'idea: creare il primo spumante italiano usando le tecniche tipiche della produzione dello champagne ma con un diverso uvaggio di base, l'uva moscato. Fonda con il fratello Edoardo la ditta Fratelli Gancia con sede a Chivasso e inizia a produrre in piccola scala le formule dello champagne, dando vita quindi al primo spumante italiano col marchio Gancia in piccole partite.

Nel 1865 Carlo Gancia a Canelli, dopo 15 anni di produzioni, di esperimenti, di “esplosioni” di bottiglie tra polveriera e infernotto , è in grado di fornire un nuovo 'modello' di champagne a base moscato, del tutto inedito rispetto al modello francese perché aromatico e dolce. La sua creazione è riconosciuta dalle istituzioni del tempo come innovativa ed originale. Ricevuto il brevetto o permesso Regio per commercializzarlo, comincia la produzione su larga scala di "GANCIA" - lo Spumante delle Vittorie Italiane.

1893 - Il figlio Camillo Gancia entra nell’azienda. Adotta i due figli maschi della sorella Adelina, Carlo e Lamberto Vallarino Gancia, che diventeranno assistenti e collaboratori dello zio nel 1927.

1896 - Continua l'originale ed efficace promozione della Fratelli Gancia. Viene commissionata al celebre paesaggista piemontese Cesare Saccaggi l'affiche "Moscato Spumante F.lli Gancia Canelli", un'elegante figura femminile che brinda con il pubblico.

1912 - La produzione principale è ormai quella degli champagne, con tre tipologie differenti: Moscato Champagne, Champagne italiano e Moscato Spumante. Accanto a queste tre "perle", si continuano a produrre vermouth, vini barbera, freisa, passito e moscato, commercializzati in fusti e bottiglie.

 

Negli anni Venti inizia il rapporto tra Gancia e uno dei più importanti cartellonisti italiani, Leonetto Cappiello, che realizza tre manifesti, tra i quali "La donna con le stelle", apertamente ispirato alla nuova iconografia del sogno hollywoodiano.

1922 - Leonetto Cappiello disegna per Gancia il manifesto "Donna Farfalla", originale rappresentazione di una giovane donna con due immense ali gialle che sembra spiccare il volo.

1929 - Il torinese Eugenio Colmo, maestro degli affiches, realizza per Gancia il celebre manifesto "Vermouth Bianco", in una composizione che dimostra ed esalta il momento di massima intesa tra arte e pubblicità. L'ironia del personaggio nel manifesto è la chiave del suo successo.

1934 - Inizia lo storico binomio tra Gancia e sport, a partire dal lancio del Vermouth Bianco sul mercato. Nasce il Trofeo Gancia per i campioni di salto, evento pubblicizzato dal pittore romano Cesare Maggi.

1950 - Il centenario dell'azienda viene celebrato con il lancio ufficiale di Gancia Rosso; l'artista francese Lucien Cayol realizza il manifesto "l'Aperitif centenaire". Viene ideato anche un nuovo logo per l'occasione.

1954 - Franz Marangolo crea per l'azienda il manifesto "Brindate Gancia", affiche di grande valore artistico. Una figura femminile dal corpo stilizzato in bianco e con un'espressione ambigua tiene in mano una grande bottiglia di Spumante.

1963 - Armando Testa, noto pubblicitario torinese, realizza il manifesto "Brindate Asti Gancia", una composizione di colori che ancora oggi non ha perso la sua freschezza. L'artista si nasconde dietro lo pseudonimo di Capo perché in quegli anni lavora per la grande concorrente Martini & Rossi.

 

Oggi nella cantina ottocentesca dell’ infernotto  in mostra vecchie bottiglie, vecchi registri contabili, manifesti e oggettistica pubblicitaria, foto di personaggi che hanno fatto visita alla GANCIA come Benito MUSSOLINI e il re UMBERTO I di Savoia …. Riconosco al volo il grande Alberto SORDI e Anna MAGNANI… E ancora contratti storici della famiglia, come la concessione della proprietà del marchio Vodka Romanoff firmato dal Principe Dimitri, discendente dello Zar di Russia.

 

 

CANELLI – CITTA’ del VINOche grande appuntamento settembrino ENO-GASTRONOMICO!!!! Da segnare in agenda !! HICCC !!! Forse è meglio portarsi dietro un PALLONCINO !!!! La prova della verità….. HHHHICCCC!!!!!