Una tazzina di CAFFE’ ESPRESSO fumante …


                                       1882



TURIN COFFEE – Il SALONE DEL CAFFE’ tra cultura e degustazioni – II edizione

Appuntamento imperdibile in Piazza Carlo Alberto a TORINO – 8 e 9 giugno 2019.

Domenica sul palco WOMEN IN COFFEE .

Chiacchierata tutta al femminile con 3 DONNE in onda : Carolina VERGNANO – Presidente Caffe’ Vergnano , Csaba DALLA ZORZA – food writer , volto televisivo e voce radiofonica , Angela FRENDA – food editor de Il Corriere della Sera



“ESPRESSO” by Csaba DALLA ZORZA : un libro che racconta la storia di un gesto tutto italiano che ha saputo conquistare il mondo. Per gli Italiani, la vita senza il CAFFE’ ESPRESSO sarebbe inconcepibile …

L’autrice, di origine veneto-toscana a dispetto del nome, ha raccolto la storia di una famiglia di TORREFATTORI – i VERGNANO – per dare vita ad un racconto che parla di come una TAZZINA DI ESPRESSO possa unire nazioni e popolazioni diverse , accumunate da un gesto di degustazione sinonimo di uno stile di vita senza tempo : quello italiano.

Dedicato a sette Paesi, dall’Italia al Marocco, dalla Francia agli Stati Uniti, “ESPRESSO” interpreta un rito apparentemente unico ma che assume un sapore diverso in ogni luogo, tutto da scoprire fra i tavolini di un caffè parigino, in un night di Casablanca o fra i grattacieli di New York.



La ricetta delle RELIGIOSE AL CAFFE’ di Angela FRENDA

 

religiose b



TORRETTE di BIGNE’ con crema pasticcera al CAFFE’



CAFFETTERIE – CAFFE’ VERGNANO 1882 : in Italia e nel mondo

Carolina, la bisnipote di Domenico VERGNANO, fondatore nel 1882 della più antica TORREFAZIONE d’Italia, è oggi alla Presidenza dell’azienda di famiglia che esporta in oltre 90 Paesi del mondo, impiega circa 140 dipendenti e rappresenta un esempio di eccellenza del Made in Italy. Dal 2011 l’azienda ha raddoppiato lo stabilimento lanciando la linea ESPRESSO1882.



TRIESTE – La CITTA’ DEL CAFFE’



Incontro di tendenze                  MOKA         FILTRO             TURCA

in rispetto alle tradizioni di       ITALIA    NORD EUROPA    BALCANI



Il CAFFE’ FILTRO è uno dei metodi di preparazione del caffè più antichi e semplici.

La percolazione venne perfezionata in Germania agli inizi del ’900. L’invenzione dei filtri di carta è attribuita a Melitta Bentz, una signora tedesca che nel 1908 brevettò l’idea per avviare una distribuzione commerciale.

Rappresentando circa l’80% dei consumi mondiali, il CAFFE’ FILTRO è tuttora tra le bevande a base di caffè più diffuse, conosciute e bevute al mondo.

In particolare negli Stati Uniti e nel Nord Europa. Tanto che è diventato un vero e proprio simbolo dello stile di vita americano. Il CAFFE’ FILTRO è chiamato anche caffè filtrato, lungo o all’americana.

Ma attenzione a non confonderlo con l’Americano!


Il CAFFE’ AMERICANO è completamente diverso dal filtro, sia per “ingredienti” (selezioni di caffè e tostatura) che per modalità di estrazione. Infatti non è altro che un caffè espresso allungato con acqua calda, nato in Italia per soddisfare le esigenze degli stranieri nel bere la loro amata tazza di caffè XL.


Il CAFFE’ FILTRO è ottenuto per percolazione, tramite la filtrazione per gravità.

Il sistema si basa sul principio di far gocciolare lentamente l’acqua calda attraverso uno strato di caffè macinato, posto in un filtro di carta. Percolando, l’acqua scioglie le sostanze idrosolubili contenute nella polvere del caffè, trasferendole nella bevanda.



I CAFFE’ a TRIESTE sono una vera istituzione, famosi e frequentati dai visitatori al pari di edifici storici e musei.

I triestini sono i maggiori consumatori di CAFFE’ d’Italia, con una media di dieci chilogrammi l’anno a persona, contro i cinque del resto della penisola.

Un rito, quello del CAFFE’, che va consumato lentamente, assaporando l’amaro retrogusto fino all’ultima goccia.

AMARO     ACIDO   DOLCE

Sia per l'importanza che questo chicco ha avuto storicamente nella sua crescita economica, sia per il mito che è sorto intorno ai luoghi in cui si assapora - i caffé letterari - storici luoghi d'incontro dell'intellighenzia triestina, sia per l'importanza che da sempre i triestini danno al momento del caffè,

a Trieste il CAFFE’ non è una bevanda qualunque!  


Lo dimostra anche il fatto che è stato addirittura coniato un lessico per designare le varie declinazioni e varianti possibili.


NERO - caffé espresso in tazzina


NERO in B - caffé espresso in bicchiere


DECA - caffé espresso decaffeinato in tazzina

DECA in B - caffé espresso decaffeinato in bicchiere


CAPO - caffé espresso macchiato in tazzina


CAPO in B - caffé espresso macchiato in bicchiere


CAPO in B tanta - caffé espresso macchiato in bicchiere con tanta schiuma


CAPO DECA - caffé espresso decaffeinato macchiato in tazzina


CAPO DECA in B - caffé espresso decaffeinato macchiato in bicchiere

GOCCIA - caffé con una goccia di schiuma di latte


CAFFELATTE - cappuccino



NB : tutto questo vale solo per Trieste e la sua provincia. Già a Monfalcone se chiedi un NERO ti porteranno un calice di vino!



Una volta risolto il rompicapo linguistico, sedersi ai tavolini dei bei CAFFE' sarà proprio un piacere. Veri salotti d’altri tempi, qui particolarmente si respira il gusto retrò e mitteleuropeo.

La tradizione del caffè a Trieste risale al 1768 quando in Via San Nicolò  aprì i battenti il primo esercizio commerciale autorizzato alla vendita di bibite in genere.

I caffè si differenziavano in base alle origini dei cittadini che li frequentavano: c’erano i punti di ritrovo per gli austriaci, quelli per gli slavi, i greci, gli ebrei e così via.

Quando a Trieste cominciarono i moti irredentisti, anche i caffè divennero lo specchio di questa tendenza: sorsero i luoghi di ritrovo per i partigiani che si ribellavano al dominio asburgico, quelli per chi, al contrario, sosteneva l’Impero e il ruolo di Trieste “città fedelissima” e ancora i circoli per gli uomini d’affari o per chi preferiva disquisire di arte e letteratura.

 

                                          illy



ILLY : dal 1933 il sogno di offrire il miglior CAFFE’ al mondo

Viene fondata nel 1933 a TRIESTE da Francesco Illy. Oggi è guidata dalla terza generazione della famiglia.
È un’azienda nota e apprezzata nei cinque continenti per l’alta qualità e l’inconfondibile gusto vellutato del suo caffè, un blend inconfondibile composto da nove tipi di pura Arabica che ogni giorno delizia milioni di persone a casa, in ufficio, hotel, ristoranti e caffè.


L’offerta ILLY comprende anche macchine per la preparazione, tazzine d’autore e accessori.

Si estende agli illy Caffè, autentici caffè italiani, e alla rete internazionale di baristi eccellenti che possono fregiarsi del titolo di Artisti del Gusto.

Ha fondato l’UNIVERSITA’ DEL CAFFE’ per promuovere e diffondere in Italia e nel mondo la cultura del caffè di qualità. Interagisce con il mondo dell’ ARTE.

Dà vita a prodotti innovativi: Iperespresso, coperto da cinque brevetti, il caffè ready to drink, le macchine a capsule per uffici prodotte da Mitaca.

Ma non solo: la passione di illy per l’eccellenza coinvolge i PRODUTTORI DI CAFFE’ in Sud e Centro America, India e Africa, e ne migliora la vita. Si esprime nella volontà di creare valore per tutti i propri stakeholders, che ha portato l’azienda, prima nel mondo, ad ottenere da DNV (Det Norske Veritas) la certificazione “Responsible Supply Chain Process”, che attesta la sostenibilità di tutta la filiera.




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