ALBA : CITTA’ CREATIVA UNESCO per la GASTRONOMIA



11 NOVEMBRE : SAN MARTINO di TOURS - il vescovo che con il dono del mantello fece fiorire l'estate.

SAN MARTINO, uno dei Santi più venerati in Occidente. Nato da genitori pagani, fu vescovo di Tours e condusse vita monastica in un cenobio da lui stesso fondato. Secondo la tradizione, nel vedere un mendicante seminudo patire il freddo durante un acquazzone gli donò metà del suo mantello; poco dopo incontrò un altro mendicante e gli regalò l'altra metà: subito il cielo si schiarì e la temperatura si fece più mite.

L’ESTATE di SAN MARTINO indica un eventuale periodo autunnale in cui, dopo le prime gelate, si verificano condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore. Nell'emisfero australe il fenomeno si osserva in tardo aprile - inizio maggio, mentre nell'emisfero boreale a inizio novembre.



Per SAN MARTINO si apre la BOTTE e si beve il VINO …

A SAN MARTINO ogni MOSTO è VINO …

così recitano i detti popolari !  VINO NOVELLO in tavola !



LANGHE e ROERO : COLLINE & VIGNETI in PIEMONTE

BAROLO   BARBARESCO   DOLCETTO



11 NOVEMBRE al CASTELLO di GRINZANE CAVOUR (Cuneo) -

ENOTECA REGIONALE PIEMONTESE CAVOUR – in occasione

della XIX edizione di ALBA WHITE TRUFFLE WORLD AUCTION : VENDITA all’ASTA di TARTUFO BIANCO di ALBA 2018 pro beneficienza.

Prossimo appuntamento 25 NOVEMBRE per

284° CHAPTER OF THE WHITE TRUFFLE OF ALBA
Dedicato alla delegazione svizzera.

ORDINE DEI CAVALIERI DEL TARTUFO e DEI VINI D’ALBA

 

TRUFFLE



TARTUFO & VINO



“Tra TERRA e LUNA” -

88° FIERA INTERNAZIONALE TARTUFO BIANCO d’ALBA (6 ottobre – 25 novembre 2018)



Il sodalizio TRIFOLAO & CANEZAPPINO & TAGLIATARTUFI



"ALBA WHITE TRUFFLE WORLD MARKET "

al PALATARTUFO nel Cortile della Maddalena a ALBA.

SHOW in sala Beppe FENOGLIO : Analisi sensoriale del TARTUFO, WINE tasting, COOKING con i migliori CHEFS !!!



TARTUFO BIANCO & NERO  

VINI delle LANGHE BIANCHI & ROSSI



ALBAQUALITA’ presenta i PRODOTTI DEL TERRITORIO.


Regina dell’ALTA LANGA la mitica NOCCIOLA tonda gentile :

torta alle NOCCIOLE & cioccolato GIANDUJA


Michele FERRERO – patron del CIOCCOLATO e papà della NUTELLA :

ARTE in FONDAZIONE - “Dal NULLA al SOGNO” – DADA e SURREALISMO in mostra fino al 25 febbraio 2019

Febbraio 2015 – Solenne CERIMONIA FUNEBRE nella CATTEDRALE di SAN LORENZO



A.L.B.A. & 4 EVANGELISTI : MATTEO   MARCO   LUCA   GIOVANNI

ANGELO   LEONE   BUE   AQUILA : i 4 SIMBOLI EVANGELICI scolpiti nei bassorilievi sulla facciata del DUOMO, opera di Carlo DUSIO.  

L'imponente edificio in stile gotico è caratterizzato dai mattoncini rossi del paramento murario. Prospetta sulla piazza con l'alta facciata a salienti, suddivisa in tre sezioni da pilastri a pianta quadrata in corrispondenza delle tre navate interne. Nella parte inferiore, la facciata presenta il PRONAO con arcate a sesto acuto. Mentre nelle due sezioni laterali si aprono due MONOFORE gotiche gemelle, in quella centrale vi è l'ampio ROSONE CIRCOLARE del 1870 con sotto la statua di SAN LORENZO Martire (1878) dello scultore milanese Luigi COCCHIO.


Nel transetto, a sinistra, la Cappella di SAN TEOBALDO (prima ciabattino, poi sagrestano) ricorda il MIRACOLO DELLA FARINA.

Incaricato di portare un sacco di GRANO al molino, TEOBALDO di ritorno distribuì tutta la FARINA ai poveri … quindi riempì il sacco vuoto di SABBIA e lo riconsegnò fuggendo subito dopo. La signora trovò alla porta il SACCO PIENO di FARINA, così TEOBALDO poté rientrare in città acclamato da tutti !

SAN LORENZO e SAN TEOBALDO - patroni di ALBA – ai lati della MADONNA sull’altare (1514-1517) di Antonio CARLONI costituito dalla mensa, da una PREDELLA, dalla PALA e dalla CIMASA (1760).

Gli affreschi Gloria dei Santi Tutelari di Alba (1760) di Michel Antonio MILLOCCO nella volta e alle pareti.



CIOCCOLATO & GRAPPE

A TORINO ha aperto i battenti l’edizione 2018 di CioccolaTO’ (9-18 novenbre )

ALBA : CIOCCOLATO & GRAPPE protagonisti nel WE 10-11 novembre nel SALONE DEL GUSTO in piazza Risorgimento



OLTRE AL TARTUFO,  SLOW FOOD scende in strada :

MELA ROSSA CUNEO IGP

MELA RENETTA GRIGIA di TORRIANA (BARGE (CN) … per la conservazione veniva fatta macerare in acqua con foglia di MAIS



SALAMINI al BAROLO

TAJARIN al TARTUFO

PLIN alla FONDUTA

CUGNA’ – Mostarda piemontese con MOSTO d’UVA , mele, pere, fichi e noci … ottima con FORMAGGI e BOLLITI

PERE MADERNASSA sciroppate al NEBBIOLO



PERSI PIEN : PESCHE CIOCCOLATO AMARETTI

PESCHE di CANALE (ROERO) – il paese della FRUTTA

Tra le varietà autoctone più famose le PESCHEGiallo del Poretto”, con raccolta tardiva da metà Luglio a fine Agosto. Con polpa soda, sono perfette da conservare sciroppate in barattolo.

Le pesche sono tra i frutti più usati nella cucina piemontese, in particolare nella preparazione di dolci come la bavarese o i “PERSI PIEN” (pesche ripiene), veramente deliziose ! Ottima anche la CONFETTURA ai PERSI PIEN .



ROBIOLA di ROCCAVERANO

TOMINI al TARTUFO

CASTELMAGNO

RASCHERA

TESTUN del FEN (fieno) con latte misto di VACCA e PECORA , stagionato nel fieno di montagna. Molto apprezzato anche quello affinato al BAROLO.

Il latte ovino, misto a una piccola quantità di vaccino, viene riscaldato alla temperatura di 37° e addizionato con caglio di vitello liquido. La cagliata, presamica, subisce una rottura con lo spino alle dimensioni di un chicco di riso. La pasta viene lasciata in sosta sottosiero per almeno 50 minuti. Poi estratta e posta con teli nelle fascere, dove viene pressata con una particolare pressa in legno detta “panca”. Dopo questa prima pressatura, la pasta viene sminuzzata a mano per poi essere riposta nelle fascere per una seconda pressatura. La salatura è a secco.





GALUP 1922 a PINEROLOPANETTONE BASSO con la GLASSA DI NOCCIOLE del Piemonte

TORRONE alle NOCCIOLE SEBASTE dal 1885 – GRINZANE CAVOUR

CAFFE’ VERGNANO 1882



ALBA : CIBO & ARTE



“Tra TERRA e LUNA” - 88° FIERA INTERNAZIONALE TARTUFO BIANCO d’ALBA (6 ottobre – 25 novembre 2018)



“Dalla TERRA alla LUNA” (De la Terre à la Lune, trajet direct en 97 heures 20 minutes) – romanzo di fantascienza di Jules VERNE del 1865, prima parte di un dittico che si chiude con “Intorno alla LUNA” (Autour de la Lune) scritto nel 1870. In questo romanzo Verne anticipa le prime fasi dello storico ALLUNAGGIO avvenuto realmente oltre cento anni dopo, il 20 luglio 1969.



“Dal NULLA al SOGNO”DADA e SURREALISMO dalla collezione del Museo Van Beuningen – fino al 25 febbraio 2019 in FONDAZIONE FERRERO – ALBA

 



“ALBA, il BIANCO e il ROSSO” di Pietro GIOVANNINI

La cittadina arroccata in un’ansa del TANARO ha senz’altro una fama maggiore delle proprie dimensioni …

Una CITTA’ BIANCA come richiama il suo nome, cooptato dai Romani dalla radice ligure/celtica alb=acqua, ma così simile al latino albus=bianco ma pure imbiancato, propizio, luminoso, sereno da cui poi deriva la parola italiana alba, intesa proprio come il sorgere del sole.

Ma pure una CITTA’ ROSSA, di porfido, coppi e mattoni, così medioevali e così piemontesi. Inevitabile che l’albese FENOGLIO metta negli occhi di Agostino -povero servo colpito da malora - questa visione: “Mi stampai nella testa i campanili e le torri e lo spesso delle case, e poi il ponte e il fiume, la più gran acqua che io abbia mai vista…”.

ALBA ancora fa la stessa impressione a chi scende dalle LANGHE verso la sua Capitale, sempre lì con i suoi mercati, i suoi negozi eleganti, i caffè, le pasticcerie, le campane delle tante chiese; già le chiese… perché Alba è BIANCA anche di preti e monache, con una Diocesi antica che si allunga sulle mille colline in un abbraccio protettivo (il vescovo Luigi Maria Grassi fu un protagonista della Resistenza) ma è pure ROSSA di partigiani e pensatori (medaglia d’oro, nel 1944 si liberò per 23 giorni, come racconta sempre Beppe Fenoglio, scrittore di razza che tra i suoi professori al Govone ebbe Pietro Chiodi).

Alba BIANCA di neve nell’abbraccio invernale ed incendiata di ROSSO ad ogni tramonto.

Alba ROSSA e BIANCA come i suoi VINI famosissimi e - passando alla tavola

ROSSA di carni crude di vitello FASSONE (la più stupefacente qualità bovina) e

BIANCA di quel tuber magnatum pico che è universalmente noto come

TARTUFO BIANCO d’ALBA , in un matrimonio di sensi che non ha eguali.

ROSSO e BIANCO quindi, negli orgogliosi smalti di libero comune come negli infiniti tuorli d’uovo posati sopra un cono di farina per ottenere la più ricca pasta d’Italia.


Eppure appena cent’anni fa ALBA non era che un paesone di fondovalle con alle spalle le colline più povere del Piemonte, storie di emigrazione e malora e – forse - nessun futuro possibile. Invece una generazione irripetibile di uomini tenaci, ambiziosi e straordinariamente dotati ha fatto il miracolo:

Giacomo MORRA (l’inventore della FIERA DEL TARTUFO),

Michele FERRERO (il papà della NUTELLA, l’uomo che ha coniugato capitalismo e umanità),

i fratelli MIROGLIO (gente con la stoffa, e quindi un impero tessile),

i PAOLINI (gli editori di Famiglia Cristiana tra le altre cose),

gli STROPPIANA (quel marchio Mondo che si vede sulle piste di atletica in ogni Olimpiade),

i farmacisti Luciano DE GIACOMI (il più bel ricettario piemontese, roba di famiglia) e Giacomo ODDERO (tutte le grandi DOC delle LANGHE sono opera sua).

E ancora gli scrittori Beppe FENOGLIO e Cesare PAVESE , che hanno dato la poesia a queste colline, e un pittore anarchico e incompreso come Pinot GALLIZIO, oggi considerato un genio del XX sec.

Loro, e solo loro, l’han resa quello che è oggi: uno dei luoghi dove si vive meglio in Italia. Italia che - si rassegnino le agenzie di rating - è sempre il posto più bello del mondo.



Rif. Articolo “IL PAPA’ DELLA NUTELLA” nella sez. Cibo e Arte

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