PARMA - CITTA' CREATIVA UNESCO 2015 per la GASTRONOMIA


PARMA - CITTA' DELLA CULTURA 2020




PARMALAT e BARILLA : due colossi alimentari del territorio padano -

LATTE e GRANO

ERCOLE e BACCO : due colossi romani provenienti dal Palatino nel Salone Ovale della GALLERIA NAZIONALE, sorvegliati dalla duchessa MARIA LUIGIA d'AUSTRIA - opera del CANOVA - in Sala delle Colonne.

 

 

                                 CANOVA 654

 



LEONARDO e "La SCAPILIATA" : il genio e la fanciulla ...

 

                                 LEONARDO 651

 



CORREGGIO e PARMIGIANINO : due artisti che hanno lasciato in CHIESE e PALAZZI segni indelebili ...

 

BODONI CORREGGIO 629      BODONI CORREGGIO 630

 

"PITTURE di ANTONIO ALLEGRI detto IL CORREGGIO"  -  edizioni BODONI

 

 

                                     PARMIGIANINO 579

 

         MONUMENTO al PARMIGIANINO - Piazza DELLA STECCATA



ANSELMI e ANTELAMI : gli affreschi di Michelangelo con l' "Incoronazione della Vergine" nel catino absidale della basilica magistrale di SANTA MARIA DELLA STECCATA e la scultura marmorea di Benedetto "Deposizione dalla croce" nel transetto destro della CATTEDRALE di PARMA. Capitelli in GALLERIA.

 

 

ANTELAMI 591

 



ARALDI e GATTI : la stanza della badessa di Alessandro al Monastero di SAN PAOLO  e la cupola con l' "Assunzione di Maria" di Bernardino nella Basilica DELLA STECCATA.

 

GATTI 671

 



TOSCANINI e VERDI : due grandi compositori le cui note riecheggiano ancora al  TEATRO REGIO ...

 

                               VERDI 710

 

 


GARIBALDI e BODONI : l'eroe dei due mondi e il mito della carta stampata !! BIBLIOTECA PALATINA ...

Cecilia BERGONZI e Giovanna da PIACENZA : due badesse al Monastero di SAN PAOLO, che ne fecero uno dei centri culturali più significativi di Parma.

 

ERCOLE e ANTEO : < I du brasé >  (I due abbracciati) - opera in rame di Teodoro VANDERSTRUCK alla CASA DELLA MUSICA

 

ERC ANT 711      SAL SAB 712

 

SALOMONE e REGINA DI SABA : nel MUSEO DIOCESANO

 


Nei PORTICI DEL GRANO in PIAZZA GRANDE foto d'archivio celebrano le ESPOSIZIONI DELLE CONSERVE nel padiglione del GIARDINO DUCALE

POMODORO a PARMA è MUTTI !! Dal 1899 ...



I NUMERI DI PARMA



PARMIGIANO REGGIANO  &  PROSCIUTTO di PARMA



TRE + TRE le VERGINI del CORREGGIO nella Basilica di SANTA MARIA DELLA STECCATA :

 

CORREGGIO 669

 

 

CORREGGIO 670


3 VERGINI SAVIE & 3 VERGINI STOLTE nel sottoarco dell'abside



TRE le SORELLE di Amedeo BOCCHI in GALLERIA NAZIONALE a Palazzo della PILOTTA:

 

BOCCHI 656


la COLTA, la SAGGIA e la FOLLE.


E' evidente il richiamo del pittore parmigiano scomparso nel 1976 all'arte di KLIMT.

 



Sua Maestà il MAIALE domina nelle succulente pietanze locali e fa capolino nei bassorilievi dei luoghi simbolo di PARMA :
nello splendido portale del DUOMO con anche la rappresentazione dei mesi, NOVEMBRE è celebrato con la MACELLAZIONE del MAIALE ...
nel magnifico BATTISTERO una scultura mostra la preparazione di SALSICCE e SALAMI ...

 

 

BATTISTERO 716

 

 

BATTISTERO 718

 

 

BATTISTERO 732

 

BATTISTERO di PARMA



La mietitura del GRANO e la vendemmia di UVE succulente ...  PANE & VINO nella celebrazione eucaristica ... PASTA & LAMBRUSCO in tavola !!

"MARCELLO" di ARIOLA - le bollicine rosse pluripremiate !!
GOLD WINE - International Challenge LONDRA 2016 : "MARCELLO" il miglior bollicine rosso al mondo.



Uno strepitoso TRIONFO DA TAVOLA dello scultore spagnolo Damià CAMPENY  è esposto nei suggestivi spazi della GALLERIA NAZIONALE adiacenti al TEATRO FARNESE nel Palazzo della PILOTTA. Realizzato a ROMA (1804-1806) e destinato all'Ambasciatore di Spagna.
Un trionfo con statue che raffigurano i 4 elementi naturali, le 4 stagioni e i 12 mesi dell'anno dal fulcro della coppia APOLLO e DIANA - il SOLE e la LUNA.




MANI IN PASTA : FARINA, UOVA e MATTERELLO !!

QUADRATI     QUADRATINI    QUADRETTONI    LOSANGHE    .... 

4 lati e 4 spigoli di SFOGLIA ALL'UOVO per racchiudere gustosi ripeni !!

E ancora 

QUADRUCCI   FETTUCCINE   TAGLIOLINI    TAGLIATELLE   PAPPARDELLE



I CASEIFICI dominano il territorio per la produzione del mitico

PARMIGIANO REGGIANO !!

Nei CASEIFICI  venivano allevati i MAIALI, alimentati con gli scarti di lavorazione ...



BORGO della SALINA a PARMA : il SALE fondamentale per la

conservazione di CARNI e SALUMI !!

Il SALE di SALSOMAGGIORE con le note terme .... la fortuna di PARMA !



PROSCIUTTO di LANGHIRANO      SALAME di FELINO        STROLGHINO     

  COPPA di PARMA          CULATELLO            FIOCCO di CULATELLO     

                       SPALLA COTTA di SAN SECONDO



STROLGHINO - salame di dimensioni ridotte tipico delle province Parma e Piacenza.
È ottenuto dalle rifilature magre del CULATELLO e del FIOCCO di PROSCIUTTO, a loro volta ricavati da suini pesanti italiani.
Per dare al culatello la sua tradizionale forma a pera è necessario infatti rifilare il pezzo e la pregiata carne che avanza viene destinata a questo prodotto di nicchia.
Viste le dimensioni e la composizione magra, questo insaccato ha una stagionatura breve, di solito di 20 giorni.




Le STRADE dei MUSEI DEL CIBO attraversano la zona ....

Le VIE dei SAPORI conducono alla scoperta della città di PARMA ...


Piazza GHIAIA deve il nome ai residui post esondazione del Torrente PARMA nel 1177 .
Qui venne trasferito il MACELLO pubblico nel 1509.
Per volere della duchessa MARIA LUIGIA d' AUSTRIA nel 1836 vi furono

costruite le BECCHERIE per riunirvi tutti i BECCAJ della città : 21 MACELLERIE antecedentemente concentrate nell'attuale via CAVOUR,
già via nuova dei BECCAJ.



"OSTERIA DEI SERVI" - cucina della tradizione con 

FLAN di CARCIOFI su SPALLA COTTA di SAN SECONDO   
MALTAGLIATI VERDI al CULATELLO    GUANCIALINI al LAMBRUSCO     COTECHINO, ZAMPONE e PRETE bolliti
STRACCHINO della DUCHESSA



"TRATTORIA DEL TRIBUNALE" - FLAN di ZUCCA con GORGONZOLA   TAGLIOLINI al CULATELLO    Straccetti di CAVALLO al LAMBRUSCO   GUANCIALINI all' ACETO BALSAMICO    
SBRISOLONA e ZABAIONE



RISOTTO ALLA PARMIGIANA "Da FILIPPO" a PARMA



"KM 90 - RistoBottega Emiliana" a FIDENZA - MENU EMILIA : TORTELLI di ERBETTE     PASTA FRITTA con SALAME e PARMIGIANO REGGIANO

 



L'ARTE DEL LIBRO

 

 

BIBLIO 609

 

 

BIBLIO 613

 

 

BIBLIO 617

 

 

BIBLIO 621

 

La BIBLIOTECA PALATINA alla PILOTTA presenta una ricca collezione di volumi con splendide rilegature che attraversano i secoli ... dalle tavolette di LEGNO alle artistiche copertine in PELLE e CARTONE ...

 

 

                    LAFERTE 603

 


Notevole la LEGATURA in CARTA DECORATA by Louis-Antoine LAFERTé - Francese in Parma - figura chiave per lo sviluppo delle carte decorate in Italia.



BODONI : dalla piemontese SALUZZO alla PARMA ducale dopo la grande esperienza romana.
A causa di una malattia non poté recarsi a LONDRA ... venne invitato a PARMA dove ebbe grande successo e onori !!


Ideò una LEGA TIPOGRAFICA a 3 METALLI : Piombo, Antimonio e Stagno.
Produsse stampe a colore ROSSO / NERO. Il ROSSO era ottenuto dalla TERRA ORIANA , in riferimento alle decorazioni parietali classiche e alla ceramica greca importata in area etrusca.

 

"MANUALE TIPOGRAFICO del cavaliere Giambattista BODONI"

 

BODONI 631

 

 



L'ARTE DELLA PITTURA

 

 

DUOMO 589

 

DUOMO di PARMA

 


BATTISTERO - l'interno completamente decorato ...
Nei 16 spicchi della cupola dalla sommità alla base si susseguono 5 cicli pittorici: le stelle di Gerusalemme, 12 apostoli e 4 evangelisti, Profeti, storie del Battista, storie di Abramo come dettagliatamente mostrato in MUSEO DIOCESANO

 

 
Il PARMIGIANINO (Francesco MAZZOLA, 1503-1540) cattura con ritratti di donne solari e maliziose ...

 

 

                      PARMIGIANINO 658


"SCHIAVA TURCA" (1532)  in abito cinquecentesco del nord Italia e

"AUTORITRATTO con BERRETTO ROSSO" (1540)  in GALLERIA

2 sottoarchi cappelle laterali Chiesa di SAN GIOVANNI EVANGELISTA

 

 

Il CORREGGIO (Antonio ALLEGRI, 1489-1534) colpisce per le scene spontanee e familiari, per il taglio diagonale ...

 

CORREGGIO 661       CORREGGIO 662

 

"MADONNA di SAN GEROLAMO"  e  "MADONNA della SCODELLA"

in GALLERIA NAZIONALE



Nella cupola sopra l'altare maggiore del DUOMO l'affresco "Assunzione della Vergine" (1524-1530 circa).


Chiesa di SAN GIOVANNI EVANGELISTA  :

 

CORREGGIO 700

 


Nella CUPOLA un ciclo di affreschi (1520-1524 circa) :
sulla calotta la "Visione di san Giovanni a Patmos" (ovvero "Ascensione di Cristo tra gli apostoli"),
nei quattro pennacchi coppie di Evangelisti e Dottori della Chiesa tra putti ,
nella fascia cilindrica del tamburo Scene cristologiche e coppie dei simboli del tetramorfo,
alla base degli intradossi degli archi che reggono la cupola si trovano poi soggetti veterotestamentari.

 

 

CORREGGIO 706 

 

Nella CAPPELLA del BONO il sottoarco e le 2 tele in copia (originali del 1524 in GALLERIA) con il "Compianto sul Cristo morto" e il "Martirio di quattro santi".  


"San Giovanni" nel TRANSETTO , a sinistra.

 



Monastero benedettino di SAN PAOLO - Nelle stanze della badessa Giovanna da PIACENZA due camere di grande pregio : ARALDI e CORREGGIO a confronto.

ARALDI (1514) affresca il soffitto a GROTTESCHE oro su fondo blu e borda con scene classiche ...

 

SP ARALDI 744

 

 

SP ARALDI 745

 

 

                           SP ARALDI 747

 

 

CORREGGIO, solo 5 anni dopo, affresca in pieno stile del RINASCIMENTO : la cupola è in vimini ... il blu squarciato da ovali con PUTTI (AMORES) .

 

SP CORR 741

 

 

SP CORR 734       SP CORR 735

 

 

                               SP CORR 738

 

 

SP CORR 739

 

 

SP CORR 740

 

Sul camino DIANA - simbolo di castità - rappresenta la BADESSA ...

Per l’originalità dell’invenzione illusionistica e la raffinatezza dei motivi decorativi, questo ambiente rappresenta uno dei massimi capolavori del Rinascimento italiano.

Il Convento femminile, con la lungimiranza della badessa, è un cenacolo di intellettuali ...  
Giovanna da PIACENZA osteggia la clausura ma è costretta a cedere ...


CORREGGIO, allievo di MANTEGNA, trae ispirazione dalla "CAMERA DEGLI SPOSI" del Maestro a MANTOVA.

 

                                                CAMERA SPOSI MANTEGNA

 

 



L'ARTE DELLA FARMACOPEA - SAN GIOVANNI & L'AQUILA

 

 

AQUILA 691

 

ABBAZIA di SAN GIOVANNI EVANGELISTA



SPEZIERIA - 3 sale : CAMINO   MORTAI    SIRENE

 

SPEZIE 673

 

 

SPEZIE 676       SPEZIE 677

 

 

SPEZIE 688    SPEZIE 690

 

 


FARMACIA CHIMICA

 

AQUILA 696    AQUILA 698

 




L'ARTE IN CUCINA



PARMIGIANA DI MELANZANE : dove nasce ??

SICILIA, NAPOLI o PARMA ??

Una storia curiosa da www.lacucinaitaliana.it



Qual è l’origine del termine PARMIGIANA ?

La melanzana arrivò in Italia nel XV secolo, quando gli Arabi la fecero arrivare dall’India.
Già questo itinerario fa propendere per la “pista” siciliana: secondo questa tesi, la città di Parma non c’entrerebbe nulla, né tanto meno il PARMIGIANO.
Il termine deriverebbe invece dalla voce siciliana “PARMICIANA”, ossia l’insieme dei listelli di legno che formano una persiana: il loro sovrapporsi parzialmente l’uno all’altro ricorderebbe la disposizione delle melanzane fritte nella preparazione di questo straordinario piatto.


Non a caso in SICILIA si parla più spesso di

“PARMIGIANA DI MELANZANE” che di “melanzane alla parmigiana”.
Non solo: altri sostengono addirittura che “parmigiana” derivi direttamente da “petronciana”, termine di origine persiana con il quale originariamente veniva indicata la melanzana al suo sbarco nell’Europa meridionale, prima di diventare “mela insana”.
A supporto di questa tesi si cita nientemeno che l’ ARTUSI, che a fine ‘800 la indicava proprio con questo nome.

In ogni caso, la primitiva parmigiana siciliana doveva essere un piatto molto simile alla moussaka turca, fatta di melanzane fritte nell’olio e cosparse di pecorino e altri condimenti. Una tesi affascinante e realistica, ma non documentata: in quell’epoca si ha solo un accenno alla “parmigiana” da parte di Simone de’ PRODENZANI , ma la ricetta non ci è pervenuta.



PARMIGIANA A CORTE - NAPOLI

La prima testimonianza storica sulla parmigiana è invece contenuta nel "CUOCO GALANTE" (1733) di Vincenzo CORRADO, cuoco pugliese al servizio delle più importanti famiglie aristocratiche della NAPOLI del ‘700. Corrado, tuttavia, nella sua ricetta utilizza le zucchine anziché le melanzane, fritte nello strutto e poi condite con parmigiano e burro e poi ripassate in forno.

Assai più simile alla ricetta odierna quella descritta nel 1839 da Ippolito CAVALCANTI nella sua Cusina casarinola co la lengua napolitana: “E farai friggere le melanzane e poi le disporrai in una teglia a strato a strato con il formaggio, basilico e brodo di stufato o con salsa di pomodoro e coperte le farai stufare”.



La pista ducale - PARMA

L’utilizzo del PARMIGIANO – probabile alternativa successiva al PECORINO con l'aggiunta di MOZZARELLA da parte dei Napoletani -  e l’apparentemente chiaro richiamo alla città emiliana fa invece propendere per una nascita della

PARMIGIANA DI MELANZANE proprio a PARMA.


Non solo: nel XV e XVI secolo “CUCINARE ALLA MANIERA DEI PARMIGIANI” serviva ad indicare l’usanza di preparare vegetali a strati. Proprio come nelle

MELANZANE ALLA PARMIGIANA.


Mentre, dal XVII secolo in poi, nei ricettari “CUCINARE ALLA PARMIGIANA” divenne semplicemente sinonimo di utilizzo del celebre formaggio.



Una Teano del gusto?

Insomma, un bel rompicapo: tuttavia l’attuale diffusione del piatto, la melanzana importata dagli Arabi e tutte le assonanze possibili lasciano propendere per un’origine siciliana, un successivo sbarco a Napoli come naturale conseguenza del dominio partenopeo sull’isola (analogo a quello del riso e della pasta di mandorle). E, perché no, un’ulteriore connessione con i BORBONI, la dinastia di origine spagnola che prima di entrare a NAPOLI (1734), per un complesso gioco di alleanze dinastiche, governava proprio il DUCATO di PARMA e PIACENZA.


Insomma, vuoi vedere che Siciliani e Parmigiani si sono incontrati a Napoli per far nascere la Parmigiana? Una vera “Teano enogastronomica” !



Rif. articolo "TEATRO FARNESE : Il Dovere della Festa" nella sez. Luoghi dell'Arte

Reportage fotografico by Barbara CARICCHI

© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati