Nei banchetti dell’antichità la FRUTTA SECCA faceva parte della secunda mensa, quando i GRECI cambiavano il piano del tavolo prima di servirla, e i ROMANI sostituivano la tovaglia.

Nella Roma antica era abitudine spargere NOCI sul pavimento della casa del futuro marito in occasione delle nozze, e pertanto esse erano simbolo di MATRIMONIO.

Nei corredi funerari delle TOMBE EGIZIE venivano deposti i beni personali del defunto, ma anche cibi e bevande conservati in vari tipi di contenitori, che dovevano garantire al morto di sopravvivere nell’aldilà ... Questi alimenti e recipienti sono arrivati intatti fino ai giorni nostri, permettendoci di conoscere le abitudini alimentari degli antichi EGIZI che raccoglievano e apprezzavano anche la FRUTTA SELVATICA, come le giuggiole e le NOCI DI PALMA DUM.  



"IL NOCIO"  - RAVAZZI WINE - TOSCANA VERMENTINO IGT
Fondate nel 1956, le Cantine Ravazzi sorgono a PALAZZONE, nel territorio di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena.
Fresco e spensierato, fragrante e informale, "IL NOCIO" è stato pensato e ottenuto per essere goduto da giovane.
Eclettico e versatile, è da abbinare alla frittata di cipolle.


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NOCE      MALLO     GHERIGLIO



CAVALLUCCI DI SIENA

I CAVALLI a SIENA non sono famosi solo per il PALIO.

Dall’aspetto non certo accattivante ma dal sapore sorprendente, i CAVALLUCCI DI SIENA sono dolci tipici del periodo natalizio. La ricetta, tramandata da centinaia di anni , è arrivata ai giorni d’oggi quasi inalterata.

La caratteristica forma irregolare è dovuta alla produzione manuale rimasta immutata nei secoli. Il bianco della crosta superficiale nasconde una consistenza medio-dura che negli anni è andata migliorando a discapito della ricetta originale.

Il sapore, però, è rimasto praticamente il medesimo, con un forte richiamo al gusto di NOCI, canditi, anice e spezie. La ricchezza degli ingredienti richiama una SIENA trecentesca nel pieno della sua potenza commerciale in cui si potevano trovare le spezie - cannella, coriandolo, noce moscata -  e i canditi come cedro e arancia. Tutti questi elementi sono utilizzati nelle molte varianti della ricetta originaria.



CAVALLUCCI MARGOTTINI - Pasticceria Artigianale Umbra - FABRO (TR) ... non solo NOCI !!!! SLURPPPPP !!!

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CAVALLUCCI Forno MONTELEONE d' ORVIETO (TR) ... ricetta casalinga con le NOCI di casa ! Più duretti, come quelli della zia Pia, con le NOCI TRITATE  ...

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CIAMBELLE con LE NOCI - Forno COLONNETTA di FABRO (TR) ... golose e salatine, ottime con un goccetto di VINO ROSSO !!

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BISCOTTI DI MAGRO a NATALE ... la ricetta della nonna Edvige con VINSANTO, NOCI, CEDRO e ARANCIA canditi , ANICE ... ottimi !!

Dalla forma tradizionale "a bastoncino" e cottura nel "teglione" al forno a legna di BASSINI a CITTA' DELLA PIEVE alla forma "a losanga" di Roberta e cottura nel forno elettrico ... cambiano i tempi ma non i gusti !!


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NOCINO - LIQUORE della tradizione italiana che, come suggerisce il nome, viene preparato utilizzando le NOCI. E’ conosciuto anche come


NOCINO del 24 giugno o NOCINO di San Giovanni,

notte in cui si raccolgono appunto le NOCI secondo la preparazione tradizionale all'inizio dell'estate. L’infuso, dal gusto caldo e forte, molto deciso, è ideale per il consumo nei freddi mesi invernali.

Alla festa di San Giovanni vengono associati numerosi rituali e credenze a metà strada tra il sacro e il profano.

 

L' antica tradizione del NOCINO è legata ad un rito compiuto dalle STREGHE intorno all’ ALBERO DELLE NOCI.

Si credeva, infatti, che queste utilizzassero proprio i RAMI DEL NOCE per volare.
Nella notte tra il 23 e il 24 giugno, una delle notti più corte dell’anno,

le NOCI ACERBE (ANCORA VERDI) venivano raccolte a piedi nudi, per dare vitalità alla pianta, nella notte in cui la luce vince sulle tenebre.


Per la preparazione di questo liquore si usa la NOCE INTERA con il MALLO, ossia la polpa che avvolge il frutto non ancora maturo. E’ necessario dunque raccogliere le NOCI quando ancora non hanno formato il guscio duro e sono ancora sufficientemente tenere da poter essere tagliate agevolmente (oppure, secondo la tradizione, essere passate da parte a parte con un semplice spillo). Idealmente ciò avviene nel periodo iniziale dell’estate, dalla fine di giugno fino ai primi di luglio.

Il NOCINO, secondo la tradizione, è pronto per essere consumato nel periodo di Natale.


GUSTO INTENSO   COLORE MOLTO SCURO  CONSISTENZA ABBASTANZA DENSA

E’ ideale come digestivo a fine pasto ... è apprezzato anche come tonificante e per i disturbi del fegato. Può essere consumato sia a temperatura ambiente che fresco, dopo un breve passaggio in frigo.



NOCIATA  - originale PIATTO DI PASTA, tipico del periodo natalizio, con i sapori golosi delle NOCI e della CANNELLA.

INGREDIENTI :


pasta corta  320 gr
GHERIGLI DI NOCE 150 gr
zucchero semolato 30 gr
un limone
cannella in polvere
sale

Sminuzzare le NOCI e grattugiare la scorza del limone. Mescolare in una ciotola, aggiungendo lo zucchero, un pizzico di sale e uno di cannella.
Versare nella ciotola con il condimento la pasta, bollita in abbondante acqua salata e scolata.
Servire completando con altra scorza di limone appena grattugiata
oppure aggiungere olio extravergine di oliva, insaporendo con una generosa macinata di pepe.
Servire la NOCIATA calda o tiepida.


PAN NOCIATO - ricetta regionale umbra tipica della città di TODI. E’ un panetto tondo, di piccole dimensioni, da accompagnare all’antipasto con affettati misti o una merenda. Il pane è condito con FORMAGGIO PECORINO STAGIONATO (di NORCIA) e GHERIGLI DI NOCE tritati. Si può aggiungere facoltativamente anche l’uvetta.



NOCI & GORGONZOLA : da condimento per PRIMO PIATTO tipo TROFIE o GNOCCHI a TARTINE golose - una bella spalmata di GORGONZOLA con sopra GHERIGLI di NOCE - accompagnate da un calicetto di bollicine stuzzichevoli !!

NOCI & MIELE : sana e ottima merenda / colazione !! Una bella fetta di pane toscano spalmata di miele con sopra GHERIGLI di NOCE !!

NOCI & FICHI SECCHI : la nonna preparava sempre un goloso cestino di fichi secchi spaccati con all'interno un GHERIGLIO DI NOCE !!
Squisita bontà autunno-invernale !!



NOCI nella CALZA DELLA BEFANA di una volta, con qualche mandarino, poche caramelle e un po' di cenere e carbone della stufa a legna o del camino ... Che festa, però !!!

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GENOVA : PANSOTI in SALSA DI NOCI

(Le ricette di Giallozafferano)

< Ci sono ricette che hanno un sapore unico non solo per la loro bontà, ma per la storia che raccontano. Come i PANSOTI, scrigni di pasta fresca di origini liguri che risalgono alle tradizioni culinarie contadine. Questi triangolini "panciuti", che danno il nome al piatto, venivano preparati con i prodotti che regalava la terra, una grande varietà di erbe locali dall'aroma particolare: la bietola, la borragine, la pimpinella, il dente di cane, il raperonzolo, l'ortica, la cicerbita e il prezzemolo. Per questo motivo il ripieno dei pansoti era sempre diverso ... >

Il mazzetto di erbe fu chiamato "PREBOGGION".
Tradizione vuole che alcuni crociati durante una sosta nella marcia stessero raccogliende delle erbe per preparare un pasto frugale al loro signore,
GOFFREDO di BUGLIONE :  erbe "PRO BOGGION" da cui "PREBOGGION".

I PANSOTI - con ripieno di erbette, verdura e ricotta - vengono conditi con la deliziosa SALSA ALLE NOCI .

Scottare 5 minuti in acqua bollente i GHERIGLI di NOCE per poterli privare facilmente della pellicina. Porre in una ciotola la mollica del pane da bagnare con il latte. Usare o mortaio o mixer per amalgamare tutti gli ingredienti: noci e mollica strizzata, pinoli e formaggio grattugiato, aglio e maggiorana, sale e pepe. Mentre gli ingredienti frullano aggiungere un po’ del latte di ammollo del pane ed olio per dare corposità e giusta densità alla CREMA DI NOCI.  

 



NOCE DA FRUTTO       NOCE BIANCO

NOCE COMUNE      NOCE REALE  

 

Tanti i nomi per indicare la pianta JUGLANS REGIA ( L., 1753) : il rappresentante più conosciuto e più importante dal punto di vista economico del genere Juglans, appartenente alla famiglia Juglandaceae.

Reperti archeologici indicano che i frutti del noce venivano utilizzati come alimento già 9000 anni fa. Le prime testimonianze scritte risalgono a Plinio il Vecchio e Columella. Relazioni di Plinio, nella sua Naturalis historia, testimoniano l'importazione del noce in EUROPA dall' ASIA MINORE da parte dei COLONI GRECI tra il VII e il V secolo a.C..

Sono ancora oggi presenti dei caratteristici BOSCHI PURI DI NOCE in KIRGHIZISTAN, sulla catena montuosa Tien Shan.

Il noce è stato introdotto in AMERICA nel XVII secolo dai COLONI INGLESI.
La pianta è ormai coltivata in quasi tutte le regioni temperate, ma la sua diffusione originaria allo stato selvaggio è relativamente più limitata, compresa tra la Penisola balcanica meridionale e l'Asia centrale.

 

BOSCHI SPONTANEI DI NOCI MISTI AD ACERI si trovano ad esempio sulle montagne dell' UZBEKISTAN.

Le nazioni che vantano una buona presenza di JUGLANS REGIA in coltura sono la Francia, la Grecia, la Bulgaria, la Serbia e la Romania in Europa; la Cina in Asia; la California (maggior produttore mondiale di noci) in America settentrionale e il Cile in America latina. Ultimamente è stata introdotta anche in Nuova Zelanda e nella parte sud-orientale dell'Australia.

In Italia è coltivata soprattutto in CAMPANIA, con oltre l'80% della produzione nazionale di frutto. Esistono in tutta Italia impianti specializzati da FRUTTO e da LEGNO, specialmente nella pianura padana e in centro Italia.


Il LEGNO DI NOCE appartiene alla categoria dei legni semiduri, non presenta particolari difficoltà di lavorazione né di assemblaggio e, pur essendo abbastanza sensibile all’umidità, non si deforma facilmente. Relativamente semplice da tagliare si presta molto bene alle rifiniture.

Si spacca facilmente lungo la fibra, per questo motivo è necessario eseguire lentamente l’essiccatura. Presenta buona resistenza alle sollecitazioni di
torsione, flessione e compressione.

Nel linguaggio comune si parla di NOCE BIONDO, NOCE MIELE, NOCE SCURO in base alle varie tonalità del colore del legno.

Il LEGNO DI NOCE ha diversa provenienza.  

La qualità indoeuropea, chiamata anche JUGLANS REGIA, è quella più utilizzata nella costruzione dei MOBILI.

In Italia è conosciuta anche come NOCE COMUNE o NOCE NAZIONALE ed è rinomata per il tono bruno tendente al grigio e per le eleganti venature nere che sfumano verso il marrone scuro. Il colore acquista bellezza con l’invecchiamento. E' utilizzata per realizzare mobili di pregio e opere di ebanisteria. Oltre alla bellezza possiede un’ottima consistenza e lavorabilità ... è facile da assemblare sia con la colla che con viti e chiodi.

Un aspetto negativo del NOCE NAZIONALE è quello di essere facile preda dei PARASSITI,  pertanto necessita di adeguati trattamenti.


Il NOCE AMERICANO ha caratteristiche fondamentali del tutto simili a quelle del noce nazionale con qualche piccola variazione. Pesa circa il 20% in più, è più duro e di colore marrone scuro, tende a perdere il colore col passare del tempo, pertanto è considerato meno pregiato.


Un’altra qualità di noce americano è la cinerea-grigio (JUGLANS CINEREA) : il legno è tenero, più chiaro, poco pregiato e quindi più economico.



Il NOCE BRASILIANO ha un colore castano chiaro, è più leggero rispetto al legno noce nazionale ed ha una buona lavorabilità. Facile da tagliare viene spesso usato per fare PANNELLI  e COMPENSATI.


Il NOCE TANGANICA in realtà non appartiene alla famiglia del noce. E’ un legno duro e pregiato con venature rossastre ... è chiamato così perchè, se opportunamente trattato, somiglia al noce. Viene utilizzato per costruire MOBILI di pregio, coperture di PIANOFORTI, piccoli manufatti e piccola carpenteria.



NOCE MACADAMIA - è il frutto dell'albero tropicale chiamato Macadamia o

NOCE DEL QUEENSLAND  (Macadamia integrifolia e Macadamia
tetraphylla) originario dell'omonima regione nel nord-est australiano.


La NOCE MACADAMIA è stata scoperta circa 500 anni fa dagli aborigeni, le popolazioni autoctone australiane. I coloni europei l'hanno riscoperta nel 1858.I due botanici inglesi che compirono degli studi di identificazione su tali piante furono John McAdam (1827-1865) e Ferdinand von Mueller (1825-1896).
La noce macadamia è formata da una mandorla rotonda racchiusa all'interno di un guscio di colore nocciola molto resistente e duro. Il suo sapore ricorda quello della NOCE DI COCCO.



MYRISTICA FRAGRANS è un albero originario delle isole Molucche (INDONESIA), oggi coltivato nelle zone intertropicali.Parti del suo frutto vengono commercializzate come SPEZIE: il seme decorticato è la NOCE MOSCATA, mentre la parte esterna che lo ricopre fornisce il MACIS.



NOCETTA : storie di caccia, dai racconti dello zio Evangelista ...

NOCETTA [no-cét-ta]  s.f.      ( Dizionario La Repubblica )

1 Installazione per la caccia di uccelli di passo, formata da PIANTE D'ALTO FUSTO sotto le quali vengono poste le gabbie da richiamo

2 Parte interna della coscia di vitello, posta sotto il girello

3 tosc. Colore nocciola


OLIO DI NOCI - olio estratto sin dall'antichità dalle noci, in Italia principalmente da JUGLANS REGIA.
I GHERIGLI, lasciati alcuni giorni ad asciugare, venivano poi spremuti utilizzando torchi a mano.
Il biscotto risultante dalla spremitura era molto gradito dai bambini.

L' OLIO DI NOCI, per le sue caratteristiche chimiche, irrancidisce precocemente. E' bene consumarlo prima possibile, comunque entro tre mesi dalla produzione, con conservazione in bottiglie di vetro scuro e lontano da fonti di luce o di calore.

E' sempre stato diffuso specialmente nelle contrade non rivierasche e/o non produttive di olive. In PIEMONTE veniva usato in quantità anche nella preparazione della BAGNA CAUDA, in alternativa all'olio di oliva che ai tempi era molto costoso e poco presente nelle mense dei poveri.
Oggi, alcuni puristi e buongustai nella preparazione della bagna cauda usano aggiungere una modesta quantità d'olio di noci all'olio di oliva (durante la cottura), in modo che, a prodotto finito, rimanga il tipico retrogusto della NOCE.



OLIO DI NOCI & COSMESI

Quest'olio si ottiene invece dalla macerazione del MALLO DI NOCE ed è ricco di vitamina C.
È ideale per la CURA DELLA PELLE, soprattutto impura e grassa.

Viene usato per la produzione di CREME IDRATANTI e di SAPONI ; inoltre rientra spesso tra le componenti delle CREME ABBRONZANTI , essendo capace di stimolare la produzione di melanina. I grassi che contiene lo rendono altresì un valido filtro naturale contro gli effetti nocivi dei raggi solari.

Rende la pelle estremamente elastica e viene impiegato con sempre maggiore frequenza come OLIO DA MASSAGGIO - addizionato a volte con olio di germe di grano o olio di mandorle dolci - riscaldato tra le mani prima dell'uso.

Si usa anche per i CAPELLI : il MALLO contiene infatti una sostanza antisettica e cheratinizzante che favorisce il rinnovo cellulare.
Il decotto delle FOGLIE DELL'ALBERO DI NOCE  è impiegato invece come TINTURA naturale, in quanto conferisce delicati riflessi scuri e rinvigorisce la chioma, contrastando la caduta dei capelli.

 

"LO SCHIACCIANOCI" è ... CAJKOVSKIJ !!

BALLETTO con musiche di Pëtr Il'ic Cajkovskij (op. 71), il quale seguì minuziosamente le indicazioni del coreografo Marius Petipa e, in seguito, quelle del suo successore Lev Ivanov.
Il celebre balletto fu commissionato dal direttore dei TEATRI IMPERIALI RUSSI, Ivan Aleksandrovic Vsevoložskij ... la storia deriva dal racconto

"SCHIACCIANOCI E IL RE DEI TOPI" di E. T. A. Hoffmann (1816).
Pëtr Il'ic Cajkovskij compose le musiche del balletto tra il 1891 e il 1892. La prima rappresentazione ebbe luogo il 18 dicembre 1892 presso il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Russia.



"LO SCHIACCIANOCI" è stato ripreso più volte dal cinema, dal teatro e dallo sport.

Un esempio cinematografico è il film "FANTASIA" di Walt Disney, in cui fate, funghi, pesci, fiori, cardi e orchidee danzano al ritmo dello Schiaccianoci: la partitura musicale di Cajkovskij è stata riproposta fedelmente.

Willam Christensen, fondatore della compagnia SAN FRANCISCO BALLET, importò il lavoro negli Stati Uniti nel 1944. Il successo del balletto e la coreografia di George Balanchine per la sua prima rappresentazione nel 1954 creò una vera e propria tradizione invernale nelle rappresentazioni dell'opera negli Stati Uniti.

"LO SCHIACCIANOCI" ebbe anche una parodia sul settimanale "TOPOLINO", pubblicata nel 1988 con protagonista Minni :
"Minni e il re dei topi". La storia ha la particolarità che i ruoli dello Schiaccianoci e del Re dei Topi sono invertiti, con il primo nella parte del cattivo e il secondo in quella del buono.


"L'ALBERO DELLE NOCI" (2016) by Augusto CANTAMESSA - GALLERIA FIAF TORINO - per la mostra fotografica

"Lo stile è un lavoro a togliere". Fino al 3 novembre 2017.

 


Foto by Barbara CARICCHI

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