La GALLINA … coccodè !!



"ELOGIO della BIONDA" !! 14° FIERA 2016 – 57° MOSTRA della GALLINA BIONDA PIEMONTESEdal medioevo ad oggi a VILLANOVA d’ASTI !!

 

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La BIONDA è una GALLINA Piemontese rigidamente selezionata … un’eccellenza astigiana.
La pelle è di colore giallo e il piumaggio fulvo, la coda è portata alta e di colore nero, lunga e quadrata nella gallina, con riflessi colorati metallici nel gallo. Sono animali rustici, dallo sviluppo precoce e resistenti alle malattie, caratteristiche che li rendono ideali per la produzione di carne per i palati più esigenti.


Le produzioni locali sono il pollo di minimo 130 giorni, il cappone durante il periodo natalizio e la gallina a fine produzione. Cresta e bargigli particolarmente sviluppati sono utilizzati per il piatto tipico piemontese “la finanziera”. Caratteristico è il "Salame della Bionda".  

Villanova d'Asti è da sempre sinonimo di carne di altissima qualità … tantissimi sono i clienti che da ogni parte del Piemonte si recano nelle macellerie Villanovesi per rimpinguare la dispensa…

 

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La GALLINA BIONDA di VILLANOVA è caratterizzata da una conformazione mediterranea piuttosto corpulenta, con becco robusto e giallo, a volte sfumato di scuro; la cresta è semplice, rossa ed alquanto sviluppata, eretta nel gallo, pendente da un lato nella gallina; orecchioni di media grandezza, bianchi, spesso con venature rosse; tarsi nudi gialli a venature rosse; pelle gialla; la livrea è piuttosto uniforme di tipo giallo a coda nera; il peso del gallo si aggira intorno ai 2,0-2,5 kg., mentre quello della gallina è di 1,6-2,0 kg.
I soggetti di quattro mesi pesano da 1,2 kg. a 1,4 kg. (dal libro dei “Polli d’Italia”).


La “gallina bionda piemontese” o di “Villanova e delle Crivelle o “nostralina” è la razza regina delle aie del medio e basso Piemonte tra le province di Asti, Torino e Cuneo.


Da sempre diffusa e preferita dagli allevatori locali per le sue caratteristiche di resistenza e praticità di allevamento, fino alla seconda guerra mondiale ha rappresentato la quasi totalità del patrimonio avicolo della zona di Villanova d’Asti e paesi limitrofi (da qui il nome).
In Piemonte erano numerose le FIERE in cui gruppi molto nutriti di galline, pollastre e polli “di Villanova” venivano acquistati da commercianti provenienti non solo da tutta la regione ma anche dalla Lombardia, dalla Liguria , dall’Emilia (la gallina biondaera parte fondamentale nella preparazione di un brodo eccezionale per i cappelletti e i tortellini).
Fossano, Savigliano, Alba, San Damiano, Villanova, Carrù, Morozzo erano appuntamenti immancabili per coloro che facevano della gallina bionda il loro commercio più pregiato.

Negli anni 50/60 - con l’avvento di nuove razze di provenienza estera, dai coefficienti di crescita molto più interessanti, con percentuali di carne due o tre volte maggiori rispetto alla “gallina bionda” - l’allevamento della gallina e dei polli “nostrani” perse molto della sua economicità, portando ad un rapido calo della popolazione che rimase praticamente circoscritto a poche zone al confine tra le province di Torino ed Asti.



F.lli MIROGLIO – Prodotti Avicoli di Pregio – BALDICHIERI d’ASTI

La Famiglia Miroglio vanta una tradizione secolare nel commercio del pollame, prima vivo e poi macellato, dato che già nel 1855 si ha notizia di un membro della famiglia – Lorenzo – che in compagnia di tale Costa Felice, impiantò un proficuo commercio avicolo a Genova, fondando il mercato del pollame vivo in Piazza della Commenda. In quegli anni il commercio era effettuato per mezzo di calessi e carrette che, partendo dalla provincia di Asti, dopo un lungo e tortuoso viaggio, arrivavano a Genova con il loro carico di polli “nostrani” – la Bionda di Villanova e delle Crivelle – ancora oggi prodotto di punta che distingue la produzione dell' Azienda Miroglio sul mercato Italiano.

A Genova, la Famiglia, aprì negli anni ’30 – ’40 dello scorso secolo quattro pollerie, localizzate nel centro storico – allora cuore pulsante della città – nelle quali continuò a proporre tutta una serie di prodotti avicoli provenienti dalle campagne Astigiane …

Negli anni ’80 solo Miroglio continuava a macellare e commercializzare con continuità il vero “nostrano” divenendo l’unico punto di riferimento per i contadini che orgogliosamente continuavano l’allevamento della gallina bionda nelle loro aie. Questo lavoro ininterrotto e attento a coniugare le proprie esigenze commerciali con quelle degli allevatori, portarono Miroglio ad essere riconosciuto un marchio leader nella vendita e nella qualità dei prodotti, imponendoli alla attenzione di numerosi gourmet soprattutto nella città di Milano ed in Lombardia, dove i prodotti firmati “BUON PIEMONTE” rappresentano da sempre un biglietto da visita di prestigio nelle vetrine delle boutiques gastronomiche d’eccellenza come PECK, IL SALUMAIO DI MONTENAPOLEONE, FARAVELLI, VILLA ecc. ecc.
L’abnegazione dei Fratelli Miroglio nel voler tener vivo l’interesse commerciale su di un prodotto da molti considerato “finito” o poco “interessante” portò nel giro di pochi anni numerosi altri operatori a focalizzare l’interesse sulla “GALLINA BIONDA”, che di punto in bianco divenne un prodotto da salvare e valorizzare come valore del territorio.





Come porti i capelli BELLA BIONDA

tu li porti alla bella marinara

tu li porti come l’onda

come l’onda in mezzo al mar…


By Enzo JANNACCI – Cochi PONZONI – Renato POZZETTO




INSALATA di BIONDAPLIN a la BIONDABOLLITO MISTO piemontese con GALLINA BIONDA :

"ELOGIO della BIONDA" a VILLANOVA d’ASTI !! 14° FIERA 2016 – 57° MOSTRA della GALLINA BIONDA PIEMONTESE !!



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Per i bambini :

Giochi di una volta : TIRO all’UOVO ! … a cura dei giovani della Croce Rossa Italiana

“STORIE di GALLINE e non solo …” a cura della biblioteca comunale Dada Rosso – ex Chiesa dei Batu’

2° GRAN PREMIO della BIONDA su macchine a pedali … in piazza Alfieri





GALLINA VECCHIA fa buon brodo !! … Ottimo per i cappelletti !!



La GALLINACOCHI & RENATO !!  

La GALLINA

Non è un animale

Intelligente

Lo si capisce,

Lo si capisce

Da come guarda la gente.



La GALLINA solo di piume è ricoperta

E sta sempre rinchiusa all'aria aperta

E non prova invidia né avversione

Neanche verso le pecore

Che le passan davanti col maglione.

…….

L'unica cosa calda che ha sono le UOVA

Che ci dà sempre fresche.



È buona la GALLINA .

La GALLINA è molto buona, ma non è intelligente.

Come è buona la GALLINA .

Assaggia questo pezzo senti...

Che buona la GALLINA ...

Come è buona la GALLINA ,

Non è intelligente però è molto buona.





La GALLINA dalle UOVA d’ORO !! – ESOPO : "Chi troppo vuole, nulla stringe!"


Un giorno in cui non era riuscito a procurarsi nulla da mangiare per i suoi figli, un povero contadino andò nel pollaio e afferrò l'ultima gallina che gli era rimasta. Nel momento in cui si apprestava a tirarle il collo, la gallina lo supplicò di risparmiarle la vita : in cambio lei gli avrebbe fatto ogni giorno un uovo tutto d'oro. La GALLINA mantenne la promessa … passarono le settimane e i mesi… da poveri com'erano, il contadino e la moglie diventarono molto ricchi.

Cominciarono i "vizi". Le belle cose costose che prima sognavano solamente adesso potevano comperarle. Ma erano diventati insaziabili, spendevano ogni giorno più del valore dell'uovo d'oro… Una mattina la moglie presa dalla cupidigia propose al marito di aprire la gallina per prendersi tutto il tesoro che pensavano avesse all'interno. L'uomo tirò il collo alla GALLINA DALLE UOVA d’ORO e con un coltello affilato le apri la pancia. Dall'ovario della gallina uscirono migliaia di minuscole uova che erano in attesa di diventare grandi e che non si erano ancora tramutate in oro. "Che cosa ho fatto!" Esclamò l'uomo. Ma ormai era troppo tardi.


Il sogno di venire in possesso di un grosso tesoro svanì amaramente! 




L’UOVO di Colombo !!

Aneddoto popolare molto diffuso per designare una soluzione insospettatamente semplice a un problema apparentemente impossibile.

Di ritorno dall' America nel 1493, il navigatore genovese Cristoforo Colombo fu invitato a una cena in suo onore dal cardinale Mendoza. Qui alcuni gentiluomini spagnoli cercarono di sminuire la sua impresa dicendo che la scoperta del Nuovo Mondo non sarebbe stata poi così difficile e che chiunque avrebbe potuto riuscirci se avesse avuto i suoi mezzi. Colombo si indignò e sfidò i nobili spagnoli in un'impresa altrettanto facile: far stare un uovo dritto sul tavolo. Nessuno ci riuscì …. Colombo si limitò a praticare una lieve ammaccatura all'estremità dell'uovo, picchiandolo leggermente contro lo spigolo del tavolo: l’uovo rimase dritto.

Quando gli astanti protestarono dicendo che lo stesso avrebbero potuto fare anche loro, Colombo rispose: «La differenza, signori miei, è che voi avreste potuto farlo, io invece l'ho fatto!»



L'attribuzione dell'aneddoto a Cristoforo Colombo si ritrova per la prima volta in un'opera dello storico Girolamo Benzoni. In precedenza l'aneddoto era stato attribuito all'architetto fiorentino Filippo BRUNELLESCHI dal suo concittadino Giorgio Vasari. Brunelleschi voleva assicurarsi l'appalto per la costruzione della cupola del Duomo di Santa Maria del Fiore.

Invitato a spiegare in dettaglio il metodo che avrebbe utilizzato per elevare la cupola, Filippo avrebbe sfidato i suoi concorrenti a far star dritto un uovo sul tavolo.

L'aneddoto prosegue come nel racconto attribuito a Colombo … alla fine

< rispose loro Filippo, ridendo, che gli arebbono ancora saputo voltare la cupola, vedendo il modello o il disegno >.



La CUPOLA OTTAGONALE del DUOMO di FIRENZE ricorda la forma di un uovo schiacciato, con un diametro di 45,5 metri.

Nel 1418 l' Opera di Santa Maria del Fiore bandisce il concorso che Filippo Brunelleschi vince, ma solo due anni dopo i lavori avranno inizio e dureranno fino al 1434. Il 25 marzo del 1436 la Cattedrale fiorentina viene consacrata da Papa Eugenio IV.


L'innovazione mirabile del Brunelleschi fu quella di voltare la Cupola senza armature, realizzando due calotte con intercapedine. Le calotte sono tra loro collegate : quella interna con funzione strutturale autoportante (spessa oltre due metri) è realizzata con conci a spina di pesce … quella esterna è solo di copertura.

Sulla Cupola svetta la lanterna con copertura a cono, su disegno del Brunelleschi, che fu realizzata dopo la morte dell'artista (1446) e la palla di rame dorato con la croce, contenente reliquie sacre, opera di Andrea del Verrocchio, che vi fu collocata nel 1466.

La decorazione ad affresco della CUPOLA DEL BRUNELLESCHI fu realizzata tra il 1572 ed il 1579 da Giorgio Vasari e Federico Zuccari, con lo stesso tema iconografico del Battistero: il Giudizio Universale.




PASTA all’UOVO … rasagnolo alla ribalta !!



IL LEONE e LA GALLINA – Lucio BATTISTI

La gallina coccodé

spaventata in mezzo all'aia

fra le vigne e il cavolfiore mi sfuggiva gaia

penso a lei e guardo te

che già tremi perché sai

che fra i boschi o in mezzo ai fiori

presto mia sarai …





“GALLINE IN FUGA”(Chicken Run) - film d'animazione del 2000 diretto da Peter Lord e Nick Park, realizzato con la tecnica del passo uno.

E’ una parziale trasposizione, con animali protagonisti, del film La grande fuga del 1963 interpretato tra gli altri da Steve McQueen, James Garner, Richard Attenborough e Charles Bronson.



GALLINE & POLLASTRE !!



POLLI !!   Rif. articolo “APELLE FIGLIO DI APOLLO …” nella sezione Cibo e Arte



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