BASSO MONFERRATO : MULETTA & SACRO MONTE




Su una delle più alte colline del MONFERRATO CASALESE, nei pressi di SERRALUNGA di CREA (Alessandria) , il SACRO MONTE si sviluppa lungo la salita che porta al SANTUARIO MARIANO, e di lì procede lungo un sentiero che, in un bosco di querce e frassini, si inerpica tra le asperità di un friabile terreno roccioso sino ad arrivare alla CAPPELLA DEL PARADISO, sulla sommità della collina.


Come gli altri Sacri Monti di Piemonte e Lombardia, anche quello di Crea è situato in un vasto parco naturale: in esso si realizza quella suggestiva sintesi tra PAESAGGIO   ARTE   MEMORIA STORICA   che ne costituisce la cifra interpretativa.
I Sacri Monti sono stati inseriti nel 2003 dall'UNESCO nell'elenco dei patrimoni dell'umanità.





MULETTA di SERRALUNGA di CREA – DE.CO. - DEnominazione COmunale

Salame crudo di eccellenza monferrina prodotto e stagionato alle pendici del SACRO MONTE di CREA – Salumificio Miglietta


QUALITA’ E’ ARTE

La MULETTA deve il suo curioso nomignolo ad una storia simpatica …

Alcuni soldati delle terre del Monferrato, di ritorno da TRIESTE dopo aver partecipato alle guerre risorgimentali, memori di aver gustato un delizioso salame dalle dimensioni inusuali e ben disposto alla lunga stagionatura, lo riprodussero in loco. Al momento di dare un nome a questo nuovo prodotto si ricordarono con nostalgia delle deliziose ragazze triestine – le “MULE” – e decisero che la loro creazione si dovesse chiamare “MULETTA” .


Note di degustazione : per assaporare al meglio la Muletta bisogna corteggiarla con pazienza : va tagliata in fette molto sottili, lasciandole riposare per almeno mezz’ora prima di consumarle. Solo così si potrà scoprire al meglio il suo gusto delicato e leggermente speziato.



CARNE di SUINO   AGLIO   SPEZIE   BARBERA del MONFERRATO ( vino rosso )




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SACRO MONTE di CREA - complesso di grande valore artistico e religioso ispirato alla vita della MADONNA, la cui costruzione ebbe inizio nel 1590.



Su questa alta collina del MONFERRATO - probabilmente già consacrata a divinità pagane – salì verso il 350 dopo Cristo Sant’ Eusebio, vescovo di VERCELLI che vi fece edificare un primo Oratorio in onore della Madonna. Eusebio diffuse il Cristianesimo e la devozione mariana tra le popolazioni del Monferrato e delle valli Piemontesi che all'epoca erano ancora completamente pagane.



"Grande fu l'impegno di Eusebio nell'eliminare il paganesimo specialmente nei centri di antichissimo culto come ad Oropa e a Crea sostituendo il culto delle deità femminili celtiche con il culto della Madre di Dio, Maria"



La statua lignea della Madonna col Bambino, ancor oggi venerata, è del XIII secolo e poco si sa sulla sua provenienza.



La leggenda collega la nascita del Santuario ad Arduino d'Ivrea che, ritiratosi nell'Abbazia benedettina di Fruttuaria, avrebbe ricevuto da Maria Assunta l'incarico di costruire tre santuari: la Consolata a Torino, Belmonte nel Canavese e Crea nel Monferrato.

Intorno all’anno mille si stabiliscono a CREA i canonici regolari di Vezzolano (Asti).

CREA era già un luogo importante di culto quando nel 1156, i Marchesi del Monferrato gli fecero dono di una reliquia della Santa Croce.
All'inizio del XIV secolo, scomparsa la dinastia degli ALERAMICI, furono i PALEOLOGI, nuovi Marchesi del Monferrato, a prendere Crea sotto la loro protezione. Tra il 1372 ed il 1418 fecero edificare, all'interno della chiesa, la cappella di Santa Margherita di Antiochia ove venne sistemata una reliquia delle Santa (oggi conservata nel Duomo di Casale Monferrato).
Tra il 1474 ed il 1479, Guglielmo VIII Paleologo commissionò gli importanti affreschi della Cappella di Santa Margherita: sulla parete di fondo, ai lati della Madonna in Trono, compaiono il suo ritratto e quello di sua moglie Bernarda di Brosse, assieme alle figlie.



Nel 1483, dopo una breve parentesi dei Serviti, arrivano a CREA i Monaci Lateranensi - uomini di grande cultura e sensibilità artistica, oltreché di solida formazione religiosa. Vengono compiuti ampliamenti e abbellimenti.


Nel 1536 il Monferrato passò ai GONZAGA. Fu sotto Vincenzo I Gonzaga che, nel 1589, oltre ad attuarsi un ampliamento della chiesa, venne concepito il primo progetto di costruzione delle CAPPELLE del SACRO MONTE . Fu il modello del Sacro Monte di Varallo, ormai in fase avanzata di costruzione, con le sue splendide cappelle ricche di statue dipinte e di pareti affrescate, ad ispirare a Padre Costantino Massino, priore di Crea, la stesura del progetto come percorso devozionale in 18 stazioni dedicate alla vita della Vergine, più propriamente, ai "misteri" del ROSARIO. Alla fine del secolo il giovane SAN LUIGI venne qui in pellegrinaggio.



Nei secoli successivi arrivano visitatori illustri, tra cui S. Bernardo, S. Bernardino da Siena, la Beata Margherita di Savoia, S. Pio V, S. Giovanni Bosco ...


Saccheggiato durante le scorrerie militari, il santuario fu devastato nel 1801 … nel 1809 chiesa e convento furono venduti all’incanto…

 

CAPPELLE   STATUE   RILIEVI     PITTURE



La Recita del Rosario su per i sentieri del monte è ritmata dalle soste davanti alle CAPPELLE che aiutano, con le scene che rappresentano, la meditazione dei misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi.


23 CAPPELLE realizzate in due differenti fasi costruttive, una cinque-seicentesca e l’altra ottocentesca.

Alla più antica, che si distingue per gruppi scultorei complessi in terracotta policroma inseriti in ambienti affrescati, partecipano artisti quali i Prestinari, lo scultore fiammingo Jean de Wespin detto il Tabachetti e il pittore Guglielmo Caccia detto il Moncalvo.

L’intervento ottocentesco, sostitutivo di cappelle andate perdute, rivela invece una statuaria più semplice a eccezione della cappella della Salita al Calvario, dove interviene lo scultore casalese Leonardo Bistolfi con una composizione di grande intensità emotiva.


CAPPELLA dell’Incoronazione di Maria o del PARADISO - edificata sulla vetta del monte, in splendida posizione panoramica, con oltre trecento statue, è la più complessa del Sacro Monte. Vi è raffigurata l’Incoronazione di Maria da parte della Trinità, sostenuta da uno stuolo di angeli - grande gruppo plastico formato da 175 angeli sospeso al soffitto. Le fanno da corona tre giri di statue raffiguranti apostoli, santi e martiri.



MONFERRATO – MONFRA’ : CIBO & ARTE !!



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