In provincia di PERUGIA un gioiello annidato su di una collina, circondato da vigneti e uliveti, in posizione dominante la pianura dei fiumi Topino e Clitunno. Per questa favorevole posizione panoramica, dal 1568 gli è stato attribuito l'appellativo di "Ringhiera dell'Umbria", con un panorama a 360° che spazia sull’intera vallata tra Perugia e Spoleto, dai versanti del Sub-appennino a quelli dei Monti Martani.

Il toponimo MONTEFALCO si deve, secondo la tradizione, a Federico II di Svevia. L' imperatore, visitando i luoghi nel XIII secolo, constatando il gran numero di falchi presenti nell'area, decise di cambiare il nome della località da Coccorone (Cors Coronae) a quello attuale.

Coccorone in Montefalco (leggenda popolare)

La leggenda narra della fuga dei Falchi tanto amati dal giovane Federico II stanziatosi poco distante da Coccorone. I Falchi scelsero Coccorone per posarsi, preferendolo alle campagne circostanti, e gli abitanti del Paese presero i falchi per riportarli a Federico II, con la richiesta di non attaccare il loro paese. Questi, acconsentendo, decise di ribattezzare Coccorone col nome di MonteFalco.

 

Benozzo GOZZOLI a Montefalco

Il grande fiorentino nel 1449 concluse la collaborazione artistica col maestro Beato ANGELICO realizzando gli affreschi nelle volte della Cappella di San BRIZIO nella cattedrale di ORVIETO. Nel 1450 a MONTEFALCO per gli affreschi nel Monastero di San FORTUNATO  e successivamente (1452) per gli affreschi della Chiesa di San FRANCESCO commissionati da Fra JACOPO da Montefalco dell’ordine dei Frati Minori.

Nel maggio 1459 Benozzo tornò a FIRENZE dove sposò la figlia di un MERCANTE di TESSUTI e lavorò alla “Cappella dei Magi” nel Palazzo dei MEDICI con il fiabesco Viaggio dei Magi, su commissione di Piero de’ MEDICI

 

 

MONTEFALCO è  la terra del Rosso, del Sagrantino e del Passito … delizie da bere!

 

MONTEFALCO è  la terra della tessitura in fibre naturali di LINO e COTONE: motivi decorativi medioevali – grifoni e api – motivi decorativi più moderni – cuori e farfalle oltre a fogliame e floreale più classico …

 

 

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Nelle etichette dei VINI scopro interessanti passi dell’ ODISSEA … che bella l’idea di OMERO !!!

 

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“ Così avendo detto, la Dea imbandì la mensa colmandola di Ambrosia e versò il rosso nettare e bevve a mangiò il messaggero Argicida “         ODISSEA libro VII

 

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“… e dopo che Zeus percossami col vivido fulmine la nave veloce, la spezzò in mezzo al mare scuro come vino… “                  ODISSEA libro VII

 

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“ Giacea, Argo, del paziente Ulisse, la testa e ambo gli occhi sollevò … “      ODISSEA  libro XVII

 

  

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I tessuti sono realizzati in fibra naturale di LINO e COTONE, sia in ordito che in trama, da artigiani dediti alla tipica lavorazione “jacquard”, con telai a navetta azionati meccanicamente.

 

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“I disegni, molteplici, si ispirano ad ambiti culturali e movimenti artistici diversi. Spaziano dai motivi geometrici della tradizione popolare umbra ai decori presenti nelle arti figurative delle antiche civiltà mediterranee, dalle sobrie forme della scuola di Giotto agli armonici e sereni stilemi del Rinascimento, dai leggiadri temi dell’arte romantica alle linee sinuose e ai motivi floreali del Liberty.

 L’innovazione è sempre accompagnata dalla tradizione, nel costante obiettivo di coniugare la profondità della cultura con i gusti e le tendenze del terzo millennio.”

 

TANTI BUONI MOTIVI per fare un giro a MONTEFALCO e dintorni …