GIOVEDI’ SANTOE’ usanza "ANDARE A FARE I SEPOLCRI” , ovvero “FARE IL GIRO DELLE SETTE CHIESE”

I fedeli visitano da CINQUE (le piaghe di Cristo) a SETTE (i dolori della Madonna) di questi allestimenti in varie chiese vicine.

Il cosiddetto SEPOLCRO non simboleggia la morte di Gesù, ma è un luogo in cui

adorare l'Eucaristia : ALTARE DELLA REPOSIZIONE.

La liturgia cattolica prevede che l'altare della reposizione non coincida con l'altare dove abitualmente è riposto il SS. Sacramento.

Nell’ ALTARE DELLA REPOSIZIONE viene riposta e conservata l'EUCARESTIA al termine della messa vespertina del GIOVEDI’ SANTO, la Messa nella Cena del Signore (Missa in Cena Domini). Rimane allestito fino al pomeriggio del VENERDI’ SANTO quando, durante la celebrazione della Passione del Signore, l'Eucaristia viene distribuita ai fedeli.

Tradizione vuole che in tutte le Chiese l’ALTARE DELLA REPOSIZIONE venga addobbato in modo solenne, con composizioni floreali o altri simboli.

Caratteristiche nelle nostre chiese pievesi le piantine pallide di “MISERIA”, di fatto germogli di grano.

Il grano germoglia al buio, a simboleggiare la Morte di Gesù, ma poi i germogli maturano e diventano chiari e fertili, simbolo di Resurrezione.

La REPOSIZIONE dell’EUCARESTIA si compie per invitare i fedeli all'adorazione nella sera del Giovedì santo e nella notte tra Giovedì e Venerdì santo, in ricordo dell' istituzione del sacramento dell'Eucaristia e nella meditazione sopra i misteri della Passione di Cristo, soprattutto sopra quello dell'agonia nel Getsemani.



VENERDI’ SANTOProcessione del CRISTO MORTO con sosta al MONASTERO DELLE CLARISSE. Dopo il giro cittadino rientro nella Chiesa della CONFRATERNITA DELLA MISERICORDIA DI GESU’.

 

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Tradizionalmente i confratelli condividono nella loro sede le tipiche CIAMBELLE DI MAGRO.

 

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SABATO SANTOBenedizione delle UOVA PASQUALI

 

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SABATO SANTO - VEGLIA PASQUALE IN DUOMO

BENEDIZIONE DEL FUOCO – Liturgia del LUCERNARIO

Il rito è molto suggestivo : la Cattedrale è vuota, completamente al buio dal Venerdì Santo. Le tenebre, discese sulla terra durante le ultime ore di vita del Salvatore, sembrano prevalere. Fuori della chiesa, in un braciere sul sagrato, è acceso un fuoco divampante, dalla cui fiamma il sacerdote accende il nuovo cero pasquale che benedice tracciandovi una croce, le lettere greche alfa e omega e le cifre dell'anno. Quindi prende cinque grani di incenso e li conficca alle quattro estremità e al centro della croce disegnata, a simboleggiare le cinque piaghe gloriose di Cristo, delle mani, dei piedi e del costato.

< O Padre, che per mezzo del tuo Figlio ci hai comunicato la fiamma

viva della tua gloria, benedici questo fuoco nuovo. Fa’ che le feste

pasquali accendano in noi il desiderio del cielo, e ci guidino,

rinnovati nello spirito, alla festa dello splendore eterno. Per Cristo

nostro Signore >

 

 

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Quindi il diacono, portando il CERO PASQUALE, apre la processione che entra in Duomo, intonando per la prima volta "Lumen Christi" (la luce di Cristo) a cuii fedeli rispondono "Deo Gratias" (rendiamo grazie a Dio).

Sulla porta il diacono intona di nuovo "Lumen Christi" e tutti i presenti accendono una CANDELA … arrivati al presbiterio il diacono intona per la terza volta "Lumen Christi" e si accendono le LUCI DELLA CHIESA, tranne le candele dell'altare.

Incensato il cero pasquale e terminato l'annuncio pasquale tutti spengono le candele ed inizia la liturgia della PAROLA, introdotta dal celebrante. Seguono la liturgia BATTESIMALE e la liturgia EUCARISTICA.

Le CAMPANE a festa annunciano la RESURREZIONE DI GESU’ che sale sull’altare.

 

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< Questo è il giorno fatto dal Signore, rallegriamoci ed esultiamo in esso > (Sal 118, 24).

CRISTO RISORTO apre il passaggio (transitus) dalla morte alla vita.



TRIDUO PASQUALE (dal 1969) – TRE GIORNI contati da tramonto a tramonto: dalla Missa in Coena Domini del giovedì sera alla sepoltura del crocifisso la sera del venerdì (primo giorno); dal tramonto del venerdì a quello del sabato, nella comunione con i defunti (secondo giorno), dalla Veglia pasquale ai Vespri della Domenica di Risurrezione (terzo giorno).

Il TRIDUO abbraccia PASSIONE, MORTE e RESURREZIONE :

è insieme passio e transitus.

Come diceva S. Agostino il transitus Christi (pasqua di Cristo) si compie e si rinnova nel transitus christianorum(pasqua dei cristiani). La comunità celebrante è parte integrante del mistero celebrato: con il Signore risorge anche la sua Chiesa, che raccoglie il

Triduo tra l’ultima cena con Gesù e la prima eucaristia con il Signore.

 



DOMENICA di PASQUA – Prima colazione tradizionale con PIZZA DI PASQUA al FORMAGGIO, CAPOCOLLO, UOVA BENEDETTE e CONIGLIETTI di CIOCCOLATO.

 

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DOMENICA di PASQUA e LUNEDI’ dell’ANGELO -

Un tributo ai Martiri della Chiesa per l’edizione 2019 dei Quadri Viventi a

cura del Terziere Borgo Dentro nei sotterranei di Palazzo Orca a Città della Pieve.

Oltre 50 figuranti animano le scene di PASSIONE, MORTE e

RESURREZIONE di CRISTO.

L'Ultima Cena, L'Orto del Getsemani, L'Ecce Homo, La Flagellazione, La Pietà sul Cristo Morto, La Resurrezione.

Le scene, rese particolarmente coinvolgenti dalla scrupolosa ricostruzione secondo la Storia Sacra, trovano ispirazione negli esempi della tradizione pittorica italiana, in particolar modo da quella cinque-seicentesca. E' così un omaggio alla ricchezza pittorica di Città della Pieve che vanta i natali di Pietro VANNUCCI - il PERUGINO - e di Antonio CIRCIGNANI - il POMARANCIO.

“Esultano in cielo i Santi Martiri”

Tra le scene evocate le ricostruzioni della Chiesa luogo dell’attentato di Don Oscar Arnulfo Romero y Galdámez ucciso a San Salvador e del Sito archeologico della città di Palmira che ha subìto diversi danni per la guerra civile in Siria.

 

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E ancora rappresentazione di scene da dipinti quali il “Martirio di Santo Stefano” di Pietro da Cortona e la “Decollazione di San Giovanni Battista” custodito nella Chiesa del Gesù di Città della Pieve.

 

 

 Pietro da Cortona - Il martirio di Santo Stefano        BATTISTA GESU PZKR6872

 

 

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Omaggio anche per i SS. patroni Gervasio e Protasio, oltre a Maksymilian Maria Kolbe - presbitero e francescano polacco che si offrì di prendere il posto di un padre di famiglia destinato ad Auschwitz.

 

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BUONA PASQUA 2020 !!

Con l’augurio di tutto cuore che segni il PASSAGGIO - TRANSITUS -

dalla morte del CORONAVIRUS alla vita della RINASCITA !!

 

 

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Dipinto by Marisa MANIS

 

Rif. articolo QUARESIMA e DIGIUNO nella sez. Cibo e Arte

Reportage fotografico by Barbara CARICCHI


© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati