MUSTACCHI     MOUSTACHE 

   


François-Alexandre Galepides, detto MOUSTACHE (Parigi, 14 febbraio 1929 – Arpajon, 25 marzo 1987) : batterista, attore e imprenditore francese, deve il soprannome ai suoi vistosi BAFFI. Proveniente da una famiglia di emigranti greci, iniziò la sua carriera di BATTERISTA JAZZ nel 1948 nell'orchestra Lorientais di Claude Luter, con la quale esordì nei club del quartiere parigino di Saint-Germain-des-Prés. Assieme a Luter accompagnava regolarmente Sydney BECHET. A partire dal 1950 lavorò con proprie formazioni come i Sept complices (1956-1957).



Come I BAFFI DEL RE - I KRUMIRI dal 1878, gli originali nelle inconfondibili scatole rosse di latta, come una volta. I biscotti zigrinati con il profilo "A MANUBRIO", proprio come i baffi di VITTORIO EMANUELE II.

Domenico ROSSI li creò nella sua pasticceria di CASALMONFERRATO con ingredienti semplici, senza aggiunta di acqua. Dal 1884 i primi importanti riconoscimenti, dalla Medaglia di Bronzo all'Esposizione Universale di Torino ai Diplomi di Provveditore della Casa di S.A. il Duca d'Aosta, del Duca di Genova e della Reale Casa d'Italia nella persona di UMBERTO I di SAVOIA, Re d'Italia dal 1878 al 1900. Nel 1900 il Gran Diploma d'Onore dell'Esposizione di Casale.

Nel 1953 subentra Ercole PORTINARO che da Casale Monferrato (AL) porta i KRUMIRI alla conquista dell'Italia e del Mondo.


BAFFO KRUMIRI


< Così buoni da LECCARSI I BAFFI !! >



I BAFFI A MANUBRIO sono storicamente legati ad alcuni celebri re, come UMBERTO di SAVOIA. Nel tempo sono rimasti un taglio preferito dalle persone di età più matura, poiché conferiscono un tono austero. Recentemente sono diventati una vera e propria tendenza trasversale, adatta a tutte le età o quasi!  

Ecco il kit per baffi a manubrio a regola d'arte : FORBICI  PETTINE e CERA per BAFFI  RASOIO regolabile con accessori per il taglio preciso
    

BAFFI A MANUBRIO per il celebre dottor WATSON - personaggio creato dal famoso scrittore Arthur Conan Doyle, co-protagonista delle avventure del detective Sherlock HOLMES. Appare per la prima volta nel romanzo "Uno studio in rosso" pubblicato nel 1887.


Laureatosi in medicina all'università di Londra nel 1878, John H. WATSON diventa un chirurgo militare dell'esercito coloniale britannico. Nel 1880 partecipa alla seconda guerra anglo-afgana, restando ferito nella battaglia di Maiwand. Congedato, ritorna a Londra e decide di trovare casa: i prezzi elevati degli affitti lo inducono a cercare un coinquilino. Incontra così Sherlock HOLMES, con il quale divide un appartamento al 221B di Baker Street.



BAFFI e IDENTIKIT



BAFFI dell' ETA' DEL FERRO nei monti Altaj - La cultura di PAZYRYK è stata identificata grazie alla scoperta di reperti e resti umani mummificati nel permafrost dell'altopiano di Ukok. Le mummie erano sepolte nei caratteristici KURGAN, simili ai tumuli funerari della cultura scita occidentale, nell'odierna Ucraina. Tra queste "la Vergine del ghiaccio siberiano". I reperti hanno testimoniato il fiorire di una ricca cultura nella zona, beneficiata dalla presenza di diverse vie del commercio e carovane mercantili. È stato ipotizzato che gli uomini della cultura di Pazyryk avessero uno stile di vita nomade prettamente guerriero.

I cavalieri, secondo il ritratto più antico in un manufatto del 300 a.C. circa, portavano i BAFFI e la testa rasata a metà, utilizzando pietre affilate  come RASOI.


BAFFI & MILITARI. In tempi più recenti i baffi sono stati portati dai militari. A ogni paese, reggimento e ceto sociale corrispondeva uno stile.
In genere gli uomini più giovani e i ceti più bassi potevano lasciarsi crescere baffi più piccoli e meno elaborati ... più un uomo avanzava di ceto, più i baffi potevano essere grandi, fino a quando non gli era permesso di lasciarsi crescere tutta la BARBA.

Dopo la seconda guerra mondiale la moda dei BAFFI MASCHILI ha seguito gli orientamenti politici o sociali dell'epoca.


Molti simpatizzanti comunisti portavano negli anni '50 folti baffi simili a quelli di STALIN. Degna di nota è la caratterizzazione del personaggio di PEPPONE fatta da Gino CERVI nei fortunati film dedicati a Don CAMILLO - personaggio immaginario creato da Giovannino GUARESCHI (scrittore e giornalista italiano).

Il parroco del piccolo paese in riva al Po, fortemente impegnato nella propaganda a favore della Democrazia Cristiana, è amico-nemico del sindaco Giuseppe Bottazzi detto Peppone, capo della locale sezione del Partito Comunista Italiano.
L'ambiente che Guareschi definisce MONDO PICCOLO è idealmente paradigmatico della realtà rurale italiana del dopoguerra.

Negli anni '60 si preferivano VOLTI GLABRI, mentre la cultura HIPPIE degli

anni '70 ha reintrodotto la moda dei BAFFI, come segno distintivo di rottura rispetto alla generazione precedente.

Negli anni '80 e '90 sono tornati di moda i VOLTI GLABRI, mentre a partire

dagli anni 2000 si sono affermate le BARBE FOLTE abbinate a BAFFI IMPORTANTI.


DONNA BAFFUTA SEMPRE PIACIUTA ...


Nelle culture occidentali le donne generalmente rimuovono i peli del volto, sebbene siano in grado di farli crescere, di solito sotto forma di BAFFI SOTTILI.

L'artista messicana Frida KAHLO si ritraeva con i baffetti.

« Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni »


(Frida Kahlo, Time Magazine, "Mexican Autobiography", 27 aprile 1953)

"Autoritratto con corona di spine e colobrì " - Le spine intorno al collo a ricordare le sofferenze fisiche che la pittrice fu costretta ad affrontare per tutta la sua vita, conseguenze di un gravissimo incidente che la costrinsero ad un lungo periodo di immobilità. Iniziò così a rappresentare soprattutto se stessa, con forza e autoironia. Spesso gli autoritratti di Frida KAHLO rivelano PELURIA SUL VISO, BAFFI ACCENNATI ma visibili e sopracciglia folte ed unite: un tratto di mascolinità in quadri da cui emerge anche una prorompente natura femminile.


FEMMES A' MOUSTACHES

A MADRID sulla passerella di Carlos DIEZ sfila la donna androgina.



BAFFI Carlos-Diez

 

Abiti femminili, volti androgini, frangette geometriche, sopracciglia sature di khol e BAFFI, finti per fortuna. Così hanno sfilato le modelle di Carlos DIEZ durante la Settimana della Moda di Madrid. Non è la prima volta che dei baffi accompagnino la moda femminile: Agatha RUIZ de la PRADA per l'Autunno Inverno 2009/2010 aveva fatto indossare ad una modella una gonna ornata di MAXI MOUSTACHE mentre un anno più tardi Vivienne WESTWOOD aveva trasformato le sue donne, stanche di aspettare il loro principe azzurro, in CAVALIERI BAFFUTI.



                                             BAFFI Agatha-Ruiz-de-la-Prada


 I BAFFI INGLESI un tempo erano usati nei melodrammi, nei film e nei fumetti come indicazione stenografica di SCELLERATEZZA.

I personaggi maschili degli anni '20 indossano spesso un alto cappello con BAFFI A MANUBRIO.


Snidely WHIPLASH -  il cattivo stereotipato caratterizzato da abiti neri, mantello, cappello a cilindro e BAFFI A MANUBRIO - è l' acerrimo nemico di Dudley DO-RIGHT - il poliziotto a cavallo canadese archetipo della bontà.

 
ACCESSORI per la CURA DEI BAFFI :

CERA, RETE, SPAZZOLA, PETTINE e FORBICI.



La TAZZA PER BAFFI ha una parte coperta per proteggere il labbro superiore dalla schiuma delle bevande.


BARBA & BAFFI di Re VITTORIO EMANUELE II - ultimo re di Sardegna (dal 1849 al 1861) e il primo re d'Italia (dal 1861 al 1878).

"La BELA ROSIN" - Rosa VERCELLANA - amava occuparsi personalmente di BARBA & BAFFI del Re ... negli APPARTAMENTI REALI al CASTELLO de LA MANDRIA a VENARIA REALE (TO) è possibile vedere opere realizzate da Rosa con i peli facciali del re ...


DINO ERRE COLLOFIT by FRARICA : la CAMICIA CON I BAFFI -

lo spot pubblicitario di Maurizio COSTANZO per il prestigioso marchio durante gli anni '80 e '90.
Questo tipo di camicia permetteva di avere un collo sempre perfetto senza doverlo stirare e consentiva una vestibilità unica e adatta a tutti.
Chi meglio di Maurizio Costanzo poteva rappresentarla, con il suo modo di ridere proprio sotto i baffi ?



RIDERE SOTTO I BAFFI - sogghignare ... ridere senza farsi notare ...


OMINO CON I BAFFI - CAFFETTIERA BIALETTI

Nel 1952 venne creato il celebre "omino con i baffi" disegnato da Paul CAMPANI, che dal 1958 divenne protagonista negli spot Bialetti di CAROSELLO.

 



BAFFO bialetti


 

MONNA LISA con i BAFFI  vale 600mila euro
Realizzata da Marcel DUCHAMP nel 1964 e battuta all'asta da Sotheby’s a PARIGI



MONNALISA

 

A chi non è capitato di fare un bel paio di baffi ad un volto su una rivista o un manifesto? Lo ha fatto anche il pittore dadaista (ma non solo) Marcel Duchamp. Oggi la sua Monna Lisa con i baffi vale più di 600mila euro.

Una delle versioni della "GIOCONDA CON I BAFFI" dell’artista francese naturalizzato americano (Duchamp nacque nel 1887 e scomparve nel 1968), maestro del Cubismo, del Dadaismo e del Surrealismo, è stata venduta a un’asta di Sotheby’s a Parigi per 631.500 euro (era stimata 400mila).

Il celebre dipinto della MONNA LISA di Leonardo da VINCI, rivista con l’aggiunta di BAFFI e PIZZETTO, faceva parte della collezione di arte surrealista dell’americano Arthur BRANDT. La versione "L.H.O.O.Q" venduta all’asta fu realizzata nel 1964 dopo il «ready-made» originale della prima Giocondà con i baffi  del 1919.

La realizzazione è stata per lungo tempo di proprietà del Partito comunista francese in seguito alla donazione dello scrittore francese Louis Aragon, che a sua volta aveva ricevuto il dipinto in regalo da Marcel Duchamp.

Nella stessa asta parigina di Sotheby’s sono state vendute altre opere di Marcel Duchamp, tra cui spicca una copia di «La Boîte-en-valise», stimata 180-250mila euro e aggiudicata per 319.500 euro. Si tratta di un «museo portatile» che contiene 68 opere del celebre artista francese riprodotte in miniatura.

Da ILTEMPO.it



ULISSE e LA SUA OMBRA - Caffè HAG
Il mitico CAROSELLO dei fratelli GAVIOLI : protagonista l' irascibile signor Ulisse e la sua Ombra, con PAGLIETTA E BAFFONI !



                                               ULISSEmini

                "ULISSE e LA SUA OMBRA" by Barbara CARICCHI - ARTIVA

 

 


BAFFO & STYLE :



    BAFFI NATURALI – Ai peli è permesso di crescere dalla cima fino al labbro superiore da 1,5 cm e oltre. Non sono ammessi accessori.


    BAFFI UNGHERESI – Grossi e cespugliosi, partono dal centro del labbro superiore e vanno ai lati. Ai peli è permesso di crescere dalla cima fino al labbro superiore da 1,5 cm e oltre. Sono permessi accessori.


    DALI' – Sottili, lunghi, piegati o curvati all'insù. Le aree dopo gli angoli della bocca devono essere rasate. Sono richiesti accessori. I BAFFI alla Salvador DALI' di Mario BIONDI


    INGLESE – Sottili, i lunghi barbigli che iniziano dal centro del labbro superiore e crescono sui lati, leggermente arricciati. Le terminazioni sono poste leggermente all'insù, le zone oltre gli angoli della bocca sono spesso rasate. Possono essere necessari ausilii artificiali.

    IMPERIALI – Barbigli che crescono sia sul labbro superiore sia sulle guance, curvati all'insù.


    STILE LIBERO – Comprende tutti i baffi che non rientrano nelle altre classi. Ai peli è permesso di crescere dalla cima fino al labbro superiore da 1,5 cm e oltre. Sono permessi accessori.

 

 

 

BAFFOstyle1    BAFFOstyle2

 


FU MANCHU –  BAFFI ALLA CINESE o ALLA MONGOLA - Lunghi, terminazioni verso il basso, generalmente oltre il mento.
I baffi alla Fu Manchu sono peculiari delle popolazioni orientali di Cina e Mongolia. I peli sopra labiali crescono ai lati della bocca fino a formare due lanuginose “liane” parallele che si allungano verso il basso superando la linea del mento. A volte il baffo è accompagnato da un altrettanto fino e prolungato pizzetto.
Questo genere di baffi prevede un considerevole periodo di “coltivazione” non inferiore ai 5 mesi a seconda del personale grado d’IRSUTISMO.

Il nome deriverebbe dal Dottor FU MANCHU, personaggio di fantasia nato dalla penna dall’autore angloirlandese Sax ROHMER apparso per la prima volta nel racconto "The Mystery of Dr. Fu Manchu" del 1913.

Un SUPERCATTIVO di origini cinesi sbarcato a Londra con l’intento di salire ai vertici del mondo criminale della capitale inglese con metodi subdoli e poco ortodossi (dall’utilizzo di sicari, animali velenosi per eliminare i nemici, sostanze psicotrope per stordire gli avversari, ricorso ad oscure sapienze alchemiche etc.).

Curiosamente nel racconto dello stesso Rohmer Fu Manchu è privo di mustacchi che invece appaiono sul volto di Warner Oland in "The Mysterious Dr. Fu Manchu" (Il drago rosso) - pellicola del 1929 diretta da Rowland V. LEE, prima rappresentazione cinematografica del perfido personaggio.
Anche nella successiva e più famosa pellicola con lo stesso soggetto - "The Mask of Fu Manchu" (La maschera di Fu Manciu) del 1932 diretta da Charles BRABIN - Fu Manchu è interpretato da Boris Karloff che per la prima volta porta sullo schermo un autentico ed estremamente scenico BAFFONE che consacrerà definitivamente questo stile di mustacchi nell’immaginario collettivo accostandolo alle insidie provenienti dall’oriente e al cosiddetto PERICOLO GIALLO, fobia diffusa in occidente già al temine del 19° secolo e che ha origini ataviche collegate alle razzie e alle incursioni militari dei popoli delle steppe al termine dell’impero romano d’occidente e durante il medioevo.



BAFFI ALLA CINESE & PERICOLO GIALLO sul grande schermo.


Questo genere di baffi ha finito per caratterizzare innumerevoli PERSONAGGI NEGATIVI del grande schermo quasi a rappresentare la parte oscura della CINA e dell’Asia tout court in quell’errore grossolano che tuttora fa confondere il paese del dragone con altri paesi asiatici, come ad esempio il GIAPPONE, latore di una cultura distante anni luce rispetto a quella cinese.

Nella GERMANIA imperiale fu lo stesso GUGLIELMO II a dare forza al mito del PERICOLO GIALLO che vide anche nella propaganda i suoi FOLTI BAFFONI ALLA KAISER contrapporsi agli ESILI ma intrinsecamente SUBDOLI  BAFFI CINESI.
Lo stereotipo venne ripreso anche durante il nazismo e trasposto nel PERICOLO ROSSO derivato dalla RUSSIA comunista. Nella drammatica guerra ideologica i BAFFETTI A SPAZZOLINO di HITLER si opponevano ai FOLTI BAFFI di LENIN e STALIN, discendenti da barbari popoli delle steppe.  

Probabilmente anche ATTILA, il più antico progenitore di GENGIS KHAN, che con i suoi barbari fu il martello dei ROMANI negli ultimi anni dell’impero d’occidente, aveva i BAFFI ALLA FU MANCHU e si capisce dunque perché in Europa e nell’emisfero occidentale questo genere di mustacchi sia ammantato da un’aura maledetta.


"Il conquistatore dell’universo" (Flash Gordon Conquers the Universe) - pellicola cinematografica del 1940 sull’omonima striscia di fumetti di Alex
RAYMOND diretto da Ford Beebe e Ray Taylor. Charles Middleton interpreta l’IMPERATORE MING, futuristica proiezione del dottor Fu Manchu e arcinemico dell’eroe buono FLASH GORDON. L'Imperatore Ming, con maliziosissimi baffi alla Fu Manchu e in vesti orientali , incarna lo stereotipo del PERICOLO GIALLO.



"Grosso Guaio a Chinatown" (Big Trouble in Little China) - pellicola cult del 1986 diretta da John CARPENTER. Il terribile David LO PAN, interpretato dal mitico James Hong, porta dei baffi alla Fu Manchu. Il film ebbe grande successo al botteghino e divenne una delle pellicole simbolo degli anni ’80. Il trionfo finale del protagonista - il camionista Jack Burton impersonato da Kurt Russell - sul cattivo Lo Pan, negli Stati Uniti feriti dalla disastrosa disfatta del Vietnam fu interpretato come una rivincita cinematografica dei marines e della nazione statunitense stessa che subiva gli strascichi dell’incubo di “charlie” e dei fantasmi della giungla vietnamita.



Peter SELLERS con "The Fiendish Plot of Dr. Fu Manchu" (Il diabolico complotto del Dr. Fu Manchu) del 1980 ha voluto portare sullo schermo l’
immagine parodiata del temibile dottore cinese caratterizzato dai soliti baffi.


I BAFFI ALLA FU MANCHU non hanno avuto solo una connotazione negativa. Tra gli esempi positivi il filosofo CONFUCIO - fondatore del complesso etico-religioso del confucianesimo - e i più celebri IMPERATORI della DINASTIA MING tra i quali Hongwu (fondatore della “casata”), Yongle e Jiajing.

 

Il BAFFO ALLA MESSICANA si discosta dal Fu Manchu per densità e minore estensione. Vi presento :


PANCHO VILLA ,  ZORRO e SERGENTE GARCIA , 

EL MERENDERO nello spot pubblicitario della Talmone : MIGUEL SON MI !




STYLE & BAFFI :



    MANUBRIO - Cespugliosi, con le parti terminali leggermente piegate all'insù. Li portava il lanciatore di baseball Rollie FINGERS. Conosciuti anche come “BAFFI SPAGHETTI”, in quanto associati allo stereotipo dell'uomo italiano.


    FERRO DI CAVALLO - Spesso utilizzati dai moderni cowboy, gli ampi baffi presentano estensioni verticali verso il basso dagli angoli del labbro fino alla linea della mascella, assomigliando proprio ad un ferro di cavallo.


    LEMMY - Chiamata così in onore del musicista rock Lemmy KILMISTER, cantante della band heavy metal inglese Motörhead, il Lemmy è un'acconciatura dall'aspetto ottocentesco formata da BAFFI a FERRO DI CAVALLO uniti alle BASETTE. Anche i wrestler Triple H e Sheamus portano questa acconciatura.


    MUSTACCHI – Baffi cespugliosi, con peli che a volte crescono giù dai lati della bocca. Anche conosciuti come “BARBA DEL NASO” o “MUSTACCHIO FANTASTICO”, con la variante inglese scritta “Mustachio”


    BAFFI TAYLOR – Una sottile fila di peli poco scuri lungo il labbro superiore. Anche conosciuti come LILIBROW.


    BAFFI PENNA - Magri, dritti e sottili come una penna, tagliati stretti, seguono la linea del labbro superiore, con uno spazio rasato tra il naso e i baffi. Anche conosciuti come “SOPRACCIGLIA DELLA BOCCA”. Di recente il cantante Piero PELU' ha cominciato ad adottare questo tipo di baffi.


    SPAZZOLA DEI DENTI - Spessi, ma con uno spazio rasato ai lati delle dimensioni di un pollice (2,54 cm) ... li portavano Adolf HITLER e il personaggio CHARLOT, interpretato da Charlie CHAPLIN.


    TRICHECO – Cespugliosi, curvati sotto le labbra, spesso coprono la bocca interamente.


    GG – Peli cespugliosi cresciuti solo sopra gli angoli della bocca, rasati nel centro. Sono così chiamati grazie al musicista esecutore GG ALLIN, il maggior esponente di questo stile. Sono una versione accorciata di quelli portati da GHENGIS KHAN.


    RICCIOLI – Un soprannome degli IMPERIALI.


    BASETTE – Tipo FERRO DI CAVALLO, è una variante sottile, con una forma più pronunciata nel fondo quadrato.


    BAFFI DEL MENTO – Per essere definiti baffi non devono per forza essere tra il naso e le labbra. I baffi del mento, cresciuti sulla cuspide del mento, hanno gli stessi stili degli altri baffi.



BAFFI & SIKH - INDIA

In INDIA alcune consuetudini religiose contribuiscono fortemente al mantenimento dei BAFFI. Per i SIKH è un precetto principale quello di non radersi mai nè baffi nè barba e di lasciarsi crescere i capelli, portati a crocchia sotto il turbante.

Il SIKH  ha l'obbligo di non tagliare alcun pelo del corpo ... i lunghi BAFFI sono talvolta avvolti nella rete legata sulla nuca.


Il SIKH porta cinque simboli distintivi, conosciuti come I CINQUE K: Kesh (i capelli lunghi mai tagliati, spesso raccolti in un turbante), Kangha (un pettine), Kara (un braccialetto di ferro), Kachera (un particolare tipo di biancheria) e Kirpan (un pugnale, simbolo di giustizia).

 


SBAFFATURA


SBAFFARE v. tr. [der. di SBAFFO]. – Macchiare, sporcare con sbaffi: per la fretta ho sbaffato il foglio d’inchiostro; anche rifl.: sbaffarsi di rossetto.


Da Vocabolario TRECCANI



Il BAFFONE della BIRRA MORETTI

Pubblicità Birra Moretti Radler maggio 2014
Nel nuovo spot si vede IL BAFFO che gira per colline in bicicletta alla ricerca degli agrumi migliori che serviranno a dare vita alla nuova bevanda dell'estate, ovvero la Birra Moretti Radler.
La canzone che fa da sottofondo allo spot è un rifacimento del celebre brano "Bellezza In Bicicletta" di Silvana PAMPANINI incisa nel 1951.

Ma dove vai BAFFONE in bicicletta
Così di fretta pedalando da campion
Scegli i limoni
Quelli migliori
Che t'han già messo la passione dentro al cuor
Ma dove vai BAFFONE in bicicletta
Sei una saetta a raccogliere i limon
Così il sapore
Della tua birra
Fa sì che giallo sia il colore del BAFFON



BAFFO birramoretti


 

< ADDA VENI' BAFFONE > : a Napoli si invoca il misterioso UOMO BAFFUTO per cercare di migliorare una situazione spiacevole.


L'espressione nacque sul finire della seconda guerra mondiale, quando i Napoletani non sapevano più a chi rivolgersi per mettere fine alle atrocità.
All’epoca si parlava di una terra a est, dove la libertà era di casa ed il popolo a comandare. Si sta parlando della RUSSIA che allora aveva un solo uomo a capo di tutto: il dittatore sovietico Joseph STALIN, noto per i suoi folti baffi. È proprio lui il baffone del famoso detto. Bisogna precisare che ancora non si conoscevano tutte le atrocità della dittatura comunista ... in Italia la Russia veniva considerata come Stati Uniti d’America e Inghilterra: un paese che poteva essere preso ad esempio per libertà e democrazia.


Dalla seconda guerra mondiale il modo di dire ha perso naturalmente il suo protagonista, e così < ADDA VENI' BAFFONE > si è trasformata in un’espressione popolare che viene usata per buon augurio.




BAFFINO, il GATTO ! Le VIBRISSE

Le VIBRISSE non sono altro che i BAFFI del gatto, lunghi e rigidi peli presenti sulle guance dell’animale. Non si tratta di semplici estensioni estetiche, bensì di uno strumento necessario per la sopravvivenza del FELINO. Sono delle vere e proprie ANTENNE, una sorta di RADAR a cui il micio fa ricorso per esplorare e gestire l’ambiente che lo circonda.

Dal punto di vista anatomico, le vibrisse nascono da particolari follicoli, tre volte più profondi nell’epidermide rispetto ai normali peli. Alla base di questi follicoli vi sono moltissime terminazioni nervose, che permettono all’animale di percepire anche il minimo cambiamento dell’ambiente in cui si trova.

In stato di riposo, le vibrisse consentono al gatto di raccogliere informazioni sulla direzione del vento, l’eventuale umidità dell’aria, le micro-variazioni dell’area immediatamente circostante alla sua posizione. Durante il movimento, invece, fungono da vero e proprio metro di misura.

Non solo permettono all’animale di scoprire se fessure o tane siano alla sua portata – la lunghezza delle vibrisse è maggiore della larghezza del corpo: infilando il muso in una fessura, se i baffi non trovano ostacoli, il gatto potrà passare senza problemi – ma le impercettibili vibrazioni a contatto con una superficie permettono di identificare la forma e la grandezza di oggetti complessi in condizioni di scarsa visibilità.

Infine, le vibrisse hanno anche una funzione comunicativa: il felino le orienta per comunicare i propri stati d’animo. Quando sono piegate in avanti, quindi rivolte verso l’esterno, il micio svela la sua tranquillità e la voglia di interazione con altri esemplari o l’uomo. Quando sono tese o arricciate verso l’alto, sono segnale di nervosismo e di imminente attacco.

Da GREENSTYLE.it




Le FOCHE usano le VIBRISSE per prendere le misure


I BAFFI  hanno la stessa funzione delle nostre dita: servono a valutare le dimensioni della preda, anche in acque torbide dove la visuale è al minimo.

Distinguere le dimensioni di un oggetto in condizioni di scarsa visibilità non è sempre facile, soprattutto se non sei dotato di mani. Per prendere le misure di ciò che si para loro davanti, le foche usano i baffi: lo sostiene un gruppo di ricerca della Manchester Metropolitan University.


Che queste creature acquatiche avessero vibrisse particolarmente sensibili, era cosa nota. Studi idrodinamici hanno in passato evidenziato che le foche capiscono le dimensioni di un pesce dalla scia che questo lascia in acqua. I ricercatori hanno quindi unito le due cose cercando di studiare come facciano i PINNIPEDI ad accertare la grandezza delle prede.

Molti mammiferi, come topi e gatti, muovono le vibrisse per captare informazioni dall'ambiente circostante. Nel caso delle foche, tuttavia, questo approccio non funzionerebbe: l'acqua è più densa dell'aria, e la tecnica richiederebbe un eccessivo dispendio energetico. I ricercatori hanno quindi analizzato il comportamento di due foche comuni (Phoca vitulina) ospiti di un centro per lo studio del mare dell'Università di Rostock in Germania.

Moe e Marco, così si chiamano gli animali, sono stati bendati e dotati di cuffie per restringere le loro facoltà sensoriali. Ciascun animale ha poi dovuto imparare a distinguere uno tra due dischi di dimensione diversa usando solamente i propri BAFFI. Quando uno degli esemplari toccava con il muso il disco giusto, veniva ricompensato con un pesce. I ricercatori hanno filmato il comportamento degli animali: le foche si dirigevano verso l'oggetto strofinandovi una parte del muso ricca di vibrisse molto piccole e molto fitte. Questa zona del muso veniva usata come campione: in base a quanta superficie del disco veniva in contatto con i baffi, gli animali ottenevano informazioni sulle dimensioni.

Da FOCUS.it



TRICHECO : gran BAFFUTO !!

Il Tricheco è una delle rare specie che, nel mondo animale, può fregiarsi di aver prestato il proprio nome ad una tipologia di baffi. Quando infatti il tappetino sub nasale supera abbondantemente il labbro superiore, coprendo riccamente anche i lati della bocca, si parla di MUSTACCHI A TRICHECO (WALRUS in inglese, MORSE in francese e WALLROSS o SCHNAUZER – richiamando i baffi della teutonica razza canina – in tedesco).

Un tipo di baffi che ha caratterizzato il volto di alcuni celebri personaggi come Otto von BISMARCK, Friedrich NIETZSCHE, David CROSBY e altre icone più o meno pop come James Franklin “JAMIE” Hyneman e Ned Flanders dei SIMPSON.

Il mastodontico mammifero marino deve ai caratteristici mustacchi anche la radice etimologica del suo nome che deriva dai termini greci thríx (pelo) ed échein (avere), proprio per le VIBRISSE che gli ricoprono abbondantemente il labbro superiore.


Il copioso vello è composto da 400 a 700 setole rigide disposte su 13-15 file - VIBRISSE MISTACIALI - e viene utilizzato per setacciare il fondo marino a caccia di molluschi.

Ogni singolo pelo, impiantato nel muscolo del labbro superiore di questo gigante dell’acqua, è dotato di un vaso sanguigno e di un nervo che gli permettono di identificare nel buio delle profondità marine oggetti decisamente piccoli fino a 3mm di spessore e 2mm di lunghezza.
Grazie al loro “BAFFO RADAR” i TRICHECHI possono andare a caccia delle loro “prede” preferite - i molluschi bivalvi betonici, sorta di vongole dei fondali - che l’animale risucchia brandendo con le possenti labbra, spingendo a mo’ di pistone la lingua per creare un potente risucchio che scalza il mollusco dalla sua casa aspirandolo. Non “usurando” i mustacchi nel setaccio del fondo marino, i trichechi in cattività sviluppano mustacchi più voluminosi rispetto a quelli degli esemplari allo stato brado.




PESCE GATTO : PESCE BAFFUTO !

AMEIURUS MELAS - pesce gatto o pesce gatto nero - pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia Ictaluridae. Talvolta è impropriamente chiamato pesce gatto nostrano per distinguerlo dal simile Ictalurus punctatus.

Questa specie ha il suo areale nelle zone occidentali degli Stati Uniti d'America dai Grandi Laghi al Messico settentrionale da cui è stato introdotto in Italia ed in gran parte dell'Europa nei primi del 900. Ha come habitat i fiumi a lento corso, i laghi e gli stagni.
È un pesce di straordinaria resistenza, in grado di sopravvivere in ambienti fortemente inquinati, poco ossigenati e persino per qualche ora fuori dall'acqua.


Sulla pinna dorsale possiede un grosso aculeo velenoso in grado di provocare ferite molto dolorose; un altro aculeo è presente sul primo raggio delle pinne pettorali che all'occorrenza possono servire anche a muoversi fuori dall'acqua.
Presenta inoltre una seconda pinna dorsale adiposa e pinna caudale omocerca (con i due lobi uguali).

Possiede OTTO BARBIGLI piuttosto sviluppati sui quali sono presenti migliaia di organi di senso e papille gustative. Raggiunge i 60 cm ed eccezionalmente il peso di 3 kg.



< MI FA UN BAFFO! > (locuz. di uso colloquiale ma di tono volg. e d’intenzione offensiva), non m’importa nulla; anche riferito a persona, per significare che non la si teme, che non s’intende tenerne conto.


BIANCO & NERO :  BAFFI di SCHIUMA DI LATTE ...  BAFFI col SUGHERO BRUCIATO ...


BARBA e BAFFI che passione: come avere un look perfetto

A Hollywood fu Clarke GABLE a sdoganarli ... quei BAFFETTI A FIAMMIFERO, eleganti e signorili, furono molto in voga tra gli anni Venti e Cinquanta.

Anche nella musica ci furono diversi proseliti: Chuck BERRY, i nostri Fred BUSCAGLIONE e Domenico MODUGNO, Freddie MERCURY, Frank ZAPPA, Lionel RICHIE.

Strana coincidenza furono anche il segno distintivo di numerosi dittatori: da STALIN a FRANCO, da Omar BONGO a Saddam HUSSEIN.

Quest'anno (2017) i baffi, secondo le tendenze studiate da Bullfrog - brand che rappresenta un punto di incontro tra l'arte della rasatura dei BARBIERI siciliani e le atmosfere dei BARBER SHOP nordamericani - spaziano tra diversi stili: dallo CHEVRON MOUSTACHE, il taglio di baffi alla Tom Selleck al PENCIL MOUSTACHE, il baffetto alla Clarke Gable, dall'HANDLEBAR MOUSTACHE con le estremità ricurve che salgono a spirale (l'esempio estremo sono quelli surreali di Salvator Dalì) all'HORSEHOE MOUSTACHE, un baffo esagerato a ferro di cavallo, come quello del wrestler Hulk Hogan.

Cura, crema e balsami

Ogni uomo si tocca i BAFFI almeno 760 volte al giorno, un gesto involontario, dettato dal desiderio di sedurre, che però incide sulla forma del baffo. Per mantenere intatta la forma, Bullfrog ha creato una nuova CERA BAFFI a base di olio di avocado, cera d'api e una nota aromatica che mixa tabacco e vaniglia per rendere più piacevole l'applicazione.

Nella storia partenopea farsi la barba è un rito sacro : Carthusia, brand rinomato
anche per il suo SALONE DA BARBA a Capri, gli ha dedicato una collezione “Gifts for Gentlemen” che comprende pennelli, rasoi, fluidi rasatura e dopo barba ricchi di principi attivi per un grooming perfetto.

La Collezione Barbiere di Acqua di Parma è un classico, un vero rituale con formule e accessori per un momento dedicato alla cura di sé, la maison parmense offre altre due collezioni : Colonia Club ed Essenza, composte da balsamo, dopo barba e colonie dagli accenti agrumati.

È appena stato lanciato Philips One Blade, un dispositivo per la BARBA. Non si tratta di un semplice rasoio, ma di uno strumento in grado di radere, regolare e rifinire la barba di qualsiasi lunghezza con estrema facilità, questo grazie a una speciale tecnologia con un movimento di rasatura ultra rapido, fino a 200 tagli al secondo.

Da ILSOLE24ORE.com  




BAFFI CELEBRI :

"I 3 MOSCHETTIERI" (Les trois mousquetaires) - romanzo d'appendice scritto dal francese Alexandre DUMAS

BAFFI ALLA MOSCHETTIERA - terminanti in due punte lunghe e sottili
PIZZO ALLA MOSCHETTIERA - pizzo di barba appuntito sul mento

Il compositore e musicista statunitense Frank ZAPPA diventò talmente identificabile grazie anche ai suoi BAFFI IMPERIALI che, dopo la sua morte, fu posto un Copyright sulla sua immagine.


Sono notabili i baffi portati negli anni settanta dal musicista George HARRISON.

Sempre nel mondo della musica si ricordano i baffi di Freddie MERCURY, cantante e leader storico della band inglese QUEEN, che se li fece crescere a partire dagli anni '80.

L'attore americano Tom SELLECK deve molta della sua popolarità ai baffi che caratterizzavano il personaggio di Thomas MAGNUM nell'omonima serie televisiva mentre l'automobilista britannico Nigel MANSELL fu certamente il più famoso "baffo" della FORMULA 1.

Il RECORD dei baffi più lunghi appartiene a Bajansinh Juwansinh GURJAR di Ahmedabad, INDIA. Non furono tagliati per 22 anni e nel 2004 erano lunghi 3 metri e 81 centimetri.

Il viso di Robin OLDS nelle forze aeree statunitensi, fu celebrato per i suoi fluenti BAFFI A MANUBRIO lasciati crescere durante il comando dell' 8th TFW "Wolfpack" nel periodo della guerra del Vietnam. Quando fu costretto dal suo superiore a rasarli divenne il simbolo della tradizione delle Forze Aeree conosciuta come “LA MARCIA DEI BAFFI”.

Altri baffi famosi sono quelli del giocatore di basket GONZAGA o di Charlotte Bobcat Adam MORRISON, soprannominato THE STACHE.

L'aviatore milionario Howard HUGHES fu noto per i suoi inconfondibili BAFFI A PENNA che lasciò crescere dal 1946, dopo un incidente aereo.

In Italia invece sono famosi i baffi dell'asmatico televenditore Roberto DA CREMA, noto come IL BAFFO DELLE TELEVENDITE.

Nel 2007 l' Istituto americano di baffi - AMERICAN MUSTACHE INSTITUTE - ha sponsorizzato un voto per i “BAFFI SPORTIVI più famosi dell'anno”, il cui vincitore fu Keith HERNANDEZ.

Celebrato alla fine del 2007 il cinquantesimo anniversario dell'annuale “MUSTACHE AWARDS” dove David MACAULAY è stato votato “BAFFI DELL'ANNO” e “Migliori baffi da far apparire in una pellicola”.

Un personaggio dei SIMPSON, Ned Flanders, non rinuncia mai ai proprio baffi, simbolo della sua "indipendenza cattolica".
I baffi sono stati a lungo usati dagli artisti per produrre personaggi come Capitan UNCINO, Snidely WHIPLASH e Dick DASTARDLY, il detective Hercule POIROT nato dalla penna di Agatha CHRISTIE. Tra i personaggi baffuti dei videogiochi : MARIO e suo fratello LUIGI, Dr. EGGMAN (rivale del riccio Sonic).


I BAFFI più notabili in arte appartengono al pittore surrealista Salvador DALI' (1904-1989) che li rese addirittura protagonisti di

"DALI''s MOUSTACHE" - libro umoristico e assurdo frutto della collaborazione con il fotografo Philippe HALSMAN (1906-1979).

La prima edizione fu pubblicata nell'ottobre del 1954 a New York ; edizioni francesi leggermente modificate seguirono negli anni '80 e '90.


Il libro è sottotitolato "A Photographic Interview". DOMANDA & RISPOSTA.
Una pagina riporta la breve domanda indirizzata a Dalí ... in fondo alla pagina seguente la risposta assurda dell'artista, completata da una fotografia in bianco e nero di Halsman : ritratti ironici o autoironici di Dalí con usi molto diversificati dei suoi iconici baffi ...



BAFFO DALI


 

ARMATURA GIAPPONESE - YOROI : complementare all' ELMO - KABUTO - la

MASCHERA - MEMPO - spesso con BAFFI in CRINE di CAVALLO o PELO DI TASSO con espressione aggressiva atta a spaventare l'avversario.

 

                            BAFFO MEMPO



Immagini dalla rete.

Rif. articolo "BARBA - barbetta" nella sezione Body Art

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