VISO   FACCIA

FACCIA TOSTA      FACCIA DA SCHIAFFI



VOLTA FACCIA … VOLTAGABBANA !



CHIESA DEL SANTO VOLTO – Architetto Mario BOTTA a TORINO

È stata costruita lungo la "Spina 3" – zona compresa tra i quartieri San Donato, Madonna di Campagna e Parella - un tempo regno di fabbriche (Michelin, Teksid, Deltasider S.p.A., Pianelli & Traversa) e acciaierie.

Negli anni '80 e '90 esistevano solo impianti industriali obsoleti e dismessi … a partire dal 2000 un grosso progetto di riqualificazione urbana ha trasformato la zona con la realizzazione di un museo, un multisala, un ipermercato, centri per la ricerca in prossimità del fiume Dora Riparia ed una serie di fabbricati residenziali. Nella zona si sono insediati 15000 nuovi abitanti, mentre le rive della Dora sono state progressivamente trasformate in un parco pubblico che, con i suoi 456.000 metri quadrati di superficie, rappresenta uno dei più vasti polmoni verdi della città. Nasceva dunque l'esigenza di "fornire il servizio religioso al nuovo quartiere" e di costruire la prima chiesa del XXI secolo.



Il COMPLESSO DEL SANTO VOLTO (circa 12000 m2 ) è composto dalla CHIESA a pianta centrale con sette torri perimetrali alte 35 m, da una sala polivalente sotterranea e da una serie di locali nei quali trovano posto gli uffici della curia torinese.

La CHIESA DEL SANTO VOLTO è stata consacrata nel 2006.

Nell’abside l’ ICONA del SANTO VOLTO (derivato dalla SINDONE).


                                 SINDONE

 

 

                       "SINDONE" by Barbara CARICCHI - ARTIVA




3 FACCE per LUCIFERO : 3 COLORI per 3 TRADITORI


Le 2 FACCE DELLA MEDAGLIA …


FACCIATA     FACCIAVISTA





IL VOLTO DELLA LEGGE


WANTED : IL VOLTO DEL RICERCATO



IDENTIKIT : identification (identificazione) e kit (apparecchiatura).

Nei paesi di lingua inglese il termine si identifica con "FACIAL COMPOSITE", mentre in lingua tedesca si parla di "PHANTOMBILD" e in francese di "PORTRAIT-ROBOT".

Questa tecnica cominciò ad essere usata nella seconda metà del XX secolo, a partire dagli anni cinquanta e in tale periodo le polizie si avvalevano di esperti ritrattisti che disegnavano le sembianze dei VOLTI sulla base delle sole testimonianze orali, cercando di essere più verosimili possibile.

Successivamente la Smith & Wesson sviluppò un sistema consistente in una serie di circa duemila fogli di acetato proiettabili con una lavagna luminosa, ciascuno dei quali conteneva una sola variante di un elemento del VISO (naso, occhi, labbra, mento, fronte, capigliatura, orecchie) o di un elemento accessorio (occhiali, barba, baffi, cicatrici). La sovrapposizione di ciascun foglio dava origine alla ricostruzione di un ritratto approssimativo della persona da identificare.

Questo sistema venne brevettato come Smith & Wesson's IDENTIKIT, da cui il nome che, solo in Italia, ha finito con l'indicare l'intera procedura e, per estensione, anche le ricostruzioni che vengono poi diffuse dalla polizia.

Nell'età contemporanea, qualsiasi personal computer è in grado di utilizzare programmi di grafica evoluta, le polizie ricostruiscono i tratti somatici delle persone ricercate grazie ad appositi software che svolgono le stesse funzioni, ma con maggior immediatezza e verosimiglianza.




FOTO TESSERA … CARTA d’IDENTITA’ … PASSAPORTO … PATENTE DI GUIDA … LAPIDE, gulppp!!



FACEBOOK !! delirio …

Servizio di rete sociale – SOCIAL NETWORK - lanciato il 4 febbraio 2004, posseduto e gestito dalla società Facebook Inc., multilingua. Il sito, fondato ad Harvard negli Stati Uniti da Mark Zuckerberg, Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes, era stato progettato esclusivamente per gli studenti dell'Università di Harvard, ma fu presto aperto anche agli studenti di altre scuole della zona di Boston, della Ivy League e della Stanford University.

E progressivamente si è esteso a macchia d’olio …



VOLTO AFFUMICATO per lo spazzacamin …


PULIZIA DEL VISO : latte detergente&tonico   acqua di rose   acqua&sapone


CREMA da VISO : giorno   notte   antiage   antirughe   idratante   emolliente   nutriente


TRUCCO per il VISO : fondotinta  terra  cipria



CERONE per il clown !!





VIS-à-VISvi a vì› locuz. avv. e s. m., fr. (propr. «VISO a VISO»).

1.    locuz. avv. Dirimpetto, di fronte, a faccia a faccia: essere, stare vis-à-vis; trovarsi vis-à-vis con un avversario politico.

2.    s. m. a. non com. (f. invar.), Chi si trova, sta o abita dirimpetto; dirimpettaio: il suo (o, anche al femm., la sua) vis-à-vis. b. Carrozza a quattro ruote, con due sedili posti uno di fronte all’altro. c. Tipo di armadio munito, sulla faccia esterna degli sportelli, di specchi nei quali la figura umana può riflettersi per intero, caratteristico dei secoli 18°-20°. d. Mobile costituito da due poltrone, una di fronte all’altra (chiamato anche amorino).

Vocabolario TRECCANI




VOLTO ANGELICO … FACCIA TRUCE … SCURO IN VISO …



SUDARIO : IL VOLTO DI GESU’ … La Maddalena in processione …

 

CRISTOre copia



"CRISTO RE" by Barbara CARICCHI - ARTIVA




FACCETTA NERA, bell’Abissina

aspetta e spera che già l'ora si avvicina!
quando saremo insieme a te
noi ti daremo un'altra legge e un altro Re.




FACCIA da C …


RAPINA A VOLTO COPERTO …


PUBBLICA SICUREZZA - PASSAMONTAGNA per le SQUADRE SPECIALI

I Nuclei Investigativi e i Carabinieri del ROS e del GIS


I Nuclei Investigativi (a livello Comando provinciale / Gruppo ) seguono indagini in materia di criminalità organizzata, stupefacenti e reati contro la pubblica amministrazione.

Sono supportati dal R.O.S. - Raggruppamento Operativo Speciale - con le sue Sezioni Anticrimine diffuse sul territorio nazionale. È un reparto altamente specializzato, non solo nelle investigazioni a carico dei sodalizi eversivi, terroristici o che agiscono in ambiti ultraprovinciali o transnazionali, ma anche nell'“analisi”, che permette di delineare i possibili scenari evolutivi della minaccia e di predisporre, conseguentemente, i più idonei strumenti di contrasto. 

Un apparato investigativo efficiente e dinamico deve essere comunque integrato da un reparto d'élite qualificato per la gestione delle crisi e la conduzione di azioni risolutive, in particolar modo volte alla liberazione di ostaggi. È il compito, delicato e di grande responsabilità, affidato ai Carabinieri del G.I.S. - Gruppo d'Intervento Speciale - divenuto dalla sua fondazione (nel 1978, per impulso dell'allora Ministro dell'Interno Francesco Cossiga) un vero e proprio fiore all'occhiello dell'Istituzione.


PASSAMONTAGNA MEFISTO Balaclava Blu Bordi Rossi in Microfibra Carabinieri GIS ROS

 

 

NINJA nel GIAPPONE FEUDALE

Le funzioni del ninja includevano: lo spionaggio, il sabotaggio, l'infiltrazione, l'assassinio e la guerriglia.

I loro metodi di condurre segrete guerre irregolari vennero ritenuti "disonorevoli" e "inferiori" dalla casta dei SAMURAI, che osservava regole severe circa l'onore e il combattimento. Lo SHINOBI corretto, un gruppo specializzato di spie e mercenari, apparve nel periodo Sengoku o "degli Stati combattenti" nel XV secolo, ma potevano essere presenti nel XIV secolo e forse anche nel XII secolo (periodo Heian o inizio del periodo Kamakura).


L'immagine di un NINJA vestito in abito nero (shinobi shozoku) è prevalente nei media occidentali … era molto più comune per il ninja travestirsi da civile per passare inosservato. La nozione popolare di abbigliamento nero è probabilmente radicata nella convenzione artistica : il nero rende il senso di invisibilità. Questa convenzione era un'idea presa in prestito dai gestori del teatro Bunraku, che si vestivano di nero totale, nel tentativo di simulare materiali di scena in movimento indipendentemente dai loro controlli.

L'abbigliamento usato era simile a quello dei samurai, ma gli indumenti larghi (come i leggings) venivano nascosti nei pantaloni o fissati con le cinture. Il TENUGUI, un pezzo di stoffa usato anche nelle arti marziali, aveva molte funzioni. Poteva essere usato per COPRIRE IL VISO, formare una cintura o aiutare nella scalata.




EXODOS – a TORINO la mostra che racconta il VOLTO UMANO dei migranti fino al 24 febbraio 2017 nella Sala mostre del palazzo della Regione, in piazza Castello 165.

"Exodos.

Rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione" a cura dell'associazione Allievi del Master in Giornalismo Giorgio Bocca e della Regione Piemonte.

Tra il 2013 e il 2016, alcuni dei momenti e dei luoghi più drammatici dell'emergenza profughi, come le isole di Lesbo e Kos, la frontiera di Idomeni, la giungla di Calais, ma anche i Balzi Rossi vicino a Ventimiglia o il mare al largo di Lampedusa.

Nel percorso espositivo (40 immagini e 2 video) le fasi salienti di questi viaggi:

MARE   STRADA   BARRIERE   CAMPI     INCONTRI


Dalla SIRIA verso l’EUROPA : cattura l’attenzione l’immagine pubblicitaria di Stefano STRANGES : il VOLTO di quel ragazzino la cui testa sbuca da uno squarcio su una tenda al campo di KILIS, in TURCHIA




MASCHERA DELL’INDIGNAZIONEla maschera di Guy FAWKES, il membro più noto della congiura delle polveri, che tentò di far esplodere la Camera dei Lord (Londra 1605) …




MASCHERA DA SALDATORE


MASCHERA ANTI-GAS


MASCHERA da SMIELATORE


SCAFANDRO da palombaro


MASCHERINA da chirurgo


MASCHERINA antipolveri in antinfortunistica





MASCHERONE in pietra in terracotta


Le GROTTESCHE di Pietro PERUGINO …


MASCHERA teatro greco : per amplificare la voce …






VOLTO liscio, rugoso, acqua &sapone, truccato … gonfio di botulino … gulppp!!



CICATRICI sulla FACCIA da incidenti vari, ferite, ustioni …


CHIRURGIA ESTETICA



TRATTAMENTI VISO : LIFTING   RADIO FREQUENZA   BOTULINO FANGHI    MASSAGGI    MASCHERE di BELLEZZA



“FATTI BELLA PER TE” canta Paola TURCI a SANREMO 2017 !!

NON TI TRUCCHI
e sei più bella
le mani stanche
e sei più bella
con le ginocchia sotto il mento
fuori piove a dirotto
qualcosa dentro ti si è rotto
e sei più bella
soprappensiero
tutto si ferma
ti vesti in fretta
e sei più bella




SOLARIUM & LAMPADA : FACCIALE   TRIFACCIALE




BOTULINO & ACIDO IALURONICO accoppiata vincente

Aiteb: “Il mix di tossina botulinica e filler consente di ottenere risultati migliori nel RINGIOVANIMENTO DEL VOLTO. Recenti studi scientifici lo confermano: risultati più duraturi ed effetti collaterali sotto controllo”.


Accoppiata vincente per contrastare in modo efficace i segni

dell’ INVECCHIAMENTO DEL VISO, in particolare rughe della fronte, ‘caduta’ delle palpebre, rughe tra le sopracciglia, zampe di gallina, perdita di volume di guance e labbra, solchi tra naso e labbra e borse palpebrali. “Con il passare degli anni, il processo di invecchiamento porta a perdita di collagene ed elasticità della pelle, a demineralizzazione ossea, ridistribuzione del grasso e ipercinesi dei muscoli facciali”, prosegue il vicepresidente di Aiteb…

“Gli effetti della forza di gravità, insieme con la perdita di grasso sottocutaneo, il rimodellamento osseo e dei tessuti molli, determinano profondi cambiamenti nell’aspetto e nella fisionomia con la formazione delle cosiddette ‘RUGHE STATICHE’. A ciò si aggiunge la perdita di elasticità cutanea e la trazione ripetitiva dei muscoli mimici che, agendo su una pelle poco elastica, sono responsabili della comparsa di ‘RUGHE DINAMICHE. L’azione combinata di filler e botulino si è rivelata efficace in entrambe i casi”, aggiunge il medico.

www.piusanipiubelli.it




FACE TATTOO


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"FACE" by Barbara CARICCHI - ARTIVA (GASTEL a PARATISSIMA)

 



LIVIDO IN VOLTO … rabbioso …


CHE BEL FACCINO !!


FACCIACCIA …




RITRATTI & AUTORITRATTI celebri :


VAN GOGH       LEONARDO       LIGABUE


I VOLTI multiespressivi di PICASSO

 

 

MauroROSSO


"MAURO IN ROSSO" by Barbara CARICCHI - ARTIVA




RITRATTI di FAMIGLIA – FOTO DIPINTE & BOZZETTI su carta

by Ivan FRANCHINI per ARTIVAMENTE

 

 

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MAMMA074

 

MAMMA078

 




MASCHERA FUNERARIA d’ORO :

TUTANKHAMON (Egitto) e AGAMENNONE (Grecia)



IL VOLTO DELLA MORTE

IL VOLTO DELLA VENDETTA



“IL VOLTO DELLA VITA” – Caterina CASELLI

Luci rosse sulla strada

e pallore sul tuo VISO

il tuo amore si è riacceso e

corri verso me


IL VOLTO DELLA VITA

IL VOLTO DELL’AMORE




METTICI LA FACCIA !!


La MASCHERA ANONIMA per i BALARI’ a BAGOLINOCarnevale bagosso


VISO IMBIANCATO – BAIO a SAMPEYRE: il processo del Giovedì grasso


VISO IMBIANCATO – La Battaglia della Farina – Palio dei Terzieri a CITTA’ DELLA PIEVE


MICHELA892       RAGAZZO


VISO ARANCERE a IVREA – La Battaglia delle Arance al Carnevale Storico



MASCHERE al Carnevale di VENEZIA


CAPPELLAIO


DUALVEN copia

 

 LETTEREmini

 

 

 

TRUCCABIMBI



TRUCCABIMBI 7478



VISO CON LE RUGHE

Gigi D’ALESSIO : “La prima Stella” - Sanremo 2017


Potessi avere io le ali e scavalcare il cielo
Volare oltre l’universo
E arrivare dove niente è più lo stesso
Vorrei farti vedere il VISO mio com’è cambiato
Qualche RUGA mi ha graffiato
Come vedi gli anni passano
Ma non ho chiuso il cuore
Io posso ancora amare
Ho mille sogni ancora da inseguire …




“UNA LACRIMA SUL VISO” – Bobby SOLO

Da una lacrima sul VISO
ho capito molte cose
dopo tanti tanti mesi
ora so cosa sono per te.




“FACE TO FACE” – DAFT PUNK

You are
Face to f’ now
Face to f’
You are
Face to f’ now
Remember me
oh-ah, cheers




“COME UN PIERROT” - Patty PRAVO

Come un Pierrot certi giorni mi vedo LA FACCIA IMBIANCATA ma certo farina non è
Come un Pierrot ho lo sguardo indifeso di chi senza amore si perde lo sai …





VISUALIZZAZIONE


DE VISU locuzione

1.     “Per diretta visione”, cioè direttamente, coi propri occhi.

"constatare de visu"



ARTE AFRICANA : MASCHERE IN LEGNO & PELLE UMANA


Le maschere sono un elemento fondamentale della cultura tradizionale e dell'arte dei popoli dell'Africa subsahariana e occidentale, a cui si attribuisce un significato comunque spirituale, diverso da cultura a cultura.

Vengono utilizzate nelle danze e in altri rituali religiosi.

Nella maggior parte dei casi, la creazione di maschere è un'arte che si tramanda di padre in figlio, insieme alla conoscenza dei valori simbolici e religiosi associati.



Insieme agli ANIMALI, uno dei soggetti più comuni delle maschere africane è la DONNA, anch'essa rappresentata in forma stilizzata, in funzione dell'ideale di bellezza femminile proprio di ogni particolare cultura.

Le maschere sono una delle forme d'arte africana più note in Europa e America, e nel XX secolo sono servite come ispirazione per movimenti artistici come CUBISMO, FAUVISMO ed ESPRESSIONISMO.


Chi indossa una MASCHERA abbandona la propria identità , trasformandosi nello SPIRITO che la maschera rappresenta.


Diventa quindi una sorta di MEDIUM che consente al villaggio di dialogare con le proprie divinità, gli antenati, i defunti, gli animali o altri spiriti della natura. Per questo motivo, danze e rappresentazioni mascherate svolgono spesso una funzione propiziatoria in cerimonie e celebrazioni come matrimoni, funerali, riti di iniziazione, feste del raccolto.


Fra i rituali più complessi quelli dei popoli Yoruba ed Edo in NIGERIA , che presentano molte analogie con il concetto occidentale di teatro.

La religione dei Dogon nel MALI è caratterizzata da un ricco pantheon di spiriti, a cui corrispondono oltre 70 tipi di maschere.

Maschere estremamente lineari come le kple kple dei Baulé della COSTA d’AVORIO (essenzialmente un disco con una rappresentazione minimalista di occhi, bocca e corna) sono generalmente associate a spiriti minori.

Le nwantantay dei Bwa del BURKINA FASO rappresentano gli spiriti volanti della foresta, chenon hanno un aspetto esteriore, quindi la maschera ha una forma completamente astratta, puramente geometrica.



Fra gli animali più rappresentati nelle MASCHERE ci sono il bufalo (simbolo di forza, per esempio presso il popolo Baulé), il coccodrillo, il falco, la iena, il facocero e l'antilope.

 

I Bwa e i Buna del BURKINA FASO realizzano maschere da FALCO, ma ognuna delle due etnie ha un proprio stile distintivo nel disegno del BECCO. In entrambi i casi, le ALI sono decorate a motivi geometrici con significati morali:

le linee spezzate rimandano al percorso segnato degli antenati, difficile e tortuoso ma che conduce al successo,

i pattern a scacchiera rappresentano la contrapposizione e l'interazione fra i poli opposti della realtà (maschile-femminile, giorno-notte …).

 


L’ANTILOPE ha un ruolo fondamentale nelle culture del MALI (per esempio presso i Dogon e i Bambara), in cui viene considerata simbolo dell'agricoltura e del lavoro nei campi.

Le maschere da antilope dei Dogon hanno una forma estremamente stilizzata, un rettangolo con la sommità decorata da numerose corna, che simboleggiano l'abbondanza del raccolto.

In quelle dei Bambara (note come chiwara) sono rappresentate le lunghe corna dell'antilope (simbolo della crescita rigogliosa del miglio), il pene (simbolo delle radici), le orecchie (che rimandano al canto delle donne per alleviare il lavoro nei campi degli uomini) e una linea spezzata che rappresenta il percorso del sole fra i due solstizi.



MASCHERE RITUALI AFRICANE

 

La struttura principale delle maschere africane è in genere in LEGNO … più raramente si impiegano pietre morbide come la SAPONARIA, oppure PELLE o TESSUTO. Il materiale viene lavorato (intagliato o scolpito) e spesso dipinto (con carbone vegetale, ocra o altri pigmenti di origine naturale).

Alla struttura principale possono essere applicati elementi decorativi in materiali diversi, come pelo, corna, denti, conchiglie, semi, iuta, paglia, guscio d'uovo (soprattutto di struzzo) o piume. Queste applicazioni servono talvolta a rappresentare in modo più efficace elementi anatomici del soggetto (per esempio, pelo animale e paglia sono spesso usati come capelli o barba … corna o zanne possono servire da denti).



Le MASCHERE più diffuse si appoggiano sul VOLTO, in verticale, come la maggior parte delle maschere occidentali.

Altre maschere si appoggiano sulla testa, e quindi non coprono il VOLTO, come quelle degli Ekhoi in NIGERIA e dei Bwa in BURKINA FASO, e i celebri copricano-maschera chiwara dei Bambara.

Alcune (per esempio quelle ricavate da un tronco cavo o scavato del popolo Sande della LIBERIA e dei Mande della SIERRA LEONE) si indossano come scafandri o elmi e coprono l'intera testa.

Alcuni popoli realizzano maschere che non coprono il VOLTO ma il torso , come quelle usate nelle cerimonie ndimu dei Makonde in TANZANIA. Ci sono anche maschere molto piccole che i cacciatori Lega indossavano sul braccio appena sotto la spalla.





I VOLTI ALLUNGATI delle DONNE di MODIGLIANI …



A VISO COPERTO – Le DONNE e l’ISLAM …



“VISO D’ANGELO” – I CAMALEONTI


Lei mi fa morire e poi

E poi mi fa rivivere.

Io sì lo so che donna è lei

E' un angelo è un diavolo.


Ma per me lei è sempre un angelo

Ma per me lei ha il VISO D’ANGELO

Oh sì per me lei è sempre un angelo

Un angelo che torna quando non l'aspetti più

 


ANGELOm 568

 

 

"ANGELO" by Barbara CARICCHI - ARTIVA

 




Rif. articoli “MASCHERA & ANONIMATO” (sez. Body Art ) e

 

MASCHERE … MASCHERINE … MASCHERONI” (sez. Storie )


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