OTORINO    OTITE

 

PAROTITE … ORECCHIONI !!

La parotite epidemica, più conosciuta con il nome popolare di orecchioni o gattoni, è una malattia infettiva acuta. Si localizza primariamente ad una o entrambe le parotidi, grosse ghiandole salivari poste nel retrobocca, dietro ai rami della mandibola oppure sotto le orecchie.

Se questa malattia colpisce in età adulta, può portare sterilità, dato che il virus può spostarsi, tra i vari distretti, anche ai testicoli o alle ovaie, causando nel 30% dei casi maschili severe orchiti e nel 5% dei casi femminili delle ovariti.



ORECCHINI … Bijoux !!

2 BRILLANTI alle ORECCHIE !! … ARTE ORAFA !!

 

ORECCHIO FORATO – I MURSI in ETIOPIA

Foratura del LOBO per l’inserimento di un elemento cilindrico progressivamente più grande in legno o terracotta




PIERCING all’ORECCHIO

Un bassorilievo trovato nei pressi di Palenque (sito archeologico MAYA in MESSICO) raffigura una figura umana con un dilatatore al lobo dell'orecchio. La perforazione del lobo, o meno frequentemente della cartilagine, è stata praticata fin dai tempi antichi, in particolare nelle culture tribali. Convinti che il metallo fermasse gli spiriti malvagi, perforavano le orecchie affinché tali spiriti non entrassero nel corpo.

La pratica della PERFORAZIONE DEL LOBO è stata riscontrata spesso in corpi mummificati, compresa la più antica mummia mai scoperta finora, la mummia del Similaun – Ötzi - ritrovata nel 1991 nel ghiacciaio di Similaun sulle Alpi Venoste. Ötzi, oltre a numerosi tatuaggi, aveva un FORO all'orecchio di 7,11 mm di diametro.

Nel Borneo ancora oggi la perforazione delle orecchie viene fatta ai ragazzi come rito di passaggio: la madre perfora un orecchio e il padre perfora l'altro, a simboleggiare la dipendenza del figlio dai suoi genitori.

Gli ORECCHINI compaiono anche nella Bibbia, dove vengono indossati da entrambi i sessi. Nel Libro dell'Esodo 32, Aronne fonde gli orecchini per farne il vitello d'oro. Il Deuteronomio 15:12-17 dispone la perforazione dell'orecchio per lo schiavo che sceglie di non venire liberato.


Sotto parte dell' Impero Romano, gli orecchini erano molto più comuni tra gli uomini che tra le donne, essendo stato introdotto l'uso da Giulio Cesare.

In età elisabettiana l'orecchino era uno status symbol prettamente maschile, indossato da nomi come Shakespeare, Sir Walter Raleigh e Francis Drake.

Presso gli AZTECHI i lobi delle orecchie venivano dilatati per piacere estetico o come segno di appartenenza a una determinata tribù.

I marinai di un tempo credevano che forare il lobo acutizzasse la vista, così da poter ottenere il posto di vedetta, che era fra i più ambiti. I marinai portavano ORECCHINI d’ORO cosicché, se fossero morti in mare e il loro corpo fosse stato trascinato a riva dalla corrente, con essi si sarebbe potuta pagare una sepoltura cristiana: il loro spirito, altrimenti, avrebbe vagato inquieto per l'eternità.





L’ORECCHIO DI DIONISIO (o DIONIGI) a SIRACUSA

Grotta artificiale nell'antica cava di pietra detta Latomia del Paradiso, sotto il Teatro Greco di Siracusa. Scavata nel calcare, è alta circa 23 metri con larghezza dai 5 agli 11 metri. Si sviluppa in profondità per 65 metri, con un andamento ad ESSE - S - che la rende anche un luogo di amplificazione acustica dei suoni.

Si narra che CARAVAGGIO - a Siracusa nel 1608 in compagnia dello storico Vincenzo Mirabella – abbia coniato l'espressione ORECCHIO DI DIONISIO notando la particolare forma della grotta ad ORECCHIO d’ASINO.

Secondo la tradizione il tiranno DIONISIO rinchiudeva i prigionieri nella grotta, ascoltando tutti i loro discorsi appostato all'interno di una cavità superiore. Grazie alla sua forma, l' ORECCHIO DI DIONISIO possiede caratteristiche acustiche tali da amplificare i suoni fino a 16 volte. Secondo Alessandro Venora la cavità dell'orecchio favorirebbe l'acustica del Teatro.




FREQUENZA di accordatura degli STRUMENTI MUSICALIStefano BOLLANI “DOTTO è…” - ultimo appuntamento di “L’importante è avere un piano”


Il DIAPASON è anche uno strumento acustico per generare una nota standard sulla quale si accordano gli strumenti musicali. Il più antico, e anche il più noto, consiste in una forcella di acciaio che, percossa, produce un suono molto puro, privo di frequenze armoniche.

La frequenza alla quale il diapason oscilla dipende dalle proprietà elastiche del materiale di cui è costituito, dalla lunghezza e dalla distanza fra i rami della forcella: è possibile reperire in commercio diapason tarati per emettere note diverse. Il più comune è il DIAPASON in LA, che oscilla a una frequenza di 440 Hertz, corrispondente al LA della quarta ottava del pianoforte (il LA sopra il DO centrale), ed è utilizzato per accordare gli strumenti.

Il LA del diapason da 440 Hz a 432 Hz … dal CERVELLO al CUORE !!

Dall’ INTONAZIONE STANDARD ( LA a 440 Hz) all’ INTONAZIONE NATURALE Verdiana ( LA a 432 Hz ) : l’ACCORDATURA AUREA !!



1977-2017: i DECIBEL, il gruppo fondato da ENRICO RUGGERI, festeggiano 40 anni con un disco di inediti e un tour !! “NOBLESSE OBLIGE”

La formazione storica del gruppo comprende Silvio Capeccia alle tastiere, Fulvio Muzio alle chitarre e tastiere, Mino Riboni al basso e Enrico Ruggeri come cantante.

 

UDITO


SORDITA’ … AMPLIFON : APPARECCHI ACUSTICI, test dell’UDITO, ESAME AUDIOMETRICO



CASSE ACUSTICHE   AMPLIFICATORE   ALTOPARLANTE



FONOGRAFO

fo·nò·gra·fo/  sostantivo maschile

1.     Apparecchio per la registrazione e la riproduzione dei suoni mediante un piccolo solco inciso sulla superficie di un cilindro o di un disco.



Il fonografo è uno dei primissimi strumenti pensati per poter registrare e riprodurre il SUONO, progettato da Thomas EDISON.

Circa trent'anni dopo l'invenzione del telegrafo, EDISON nel 1877 aveva realizzato un ripetitore telegrafico in grado di incidere i punti e le linee del codice morse su un disco, disegnando una traccia a spirale con una piccola punta, in modo che un messaggio potesse essere ripetuto senza l'intervento dell'operatore. Il 17 luglio di quell'anno si accorse che se il disco ruotava ad una velocità sufficientemente alta, la puntina emetteva VIBRAZIONI che ricordavano il TIMBRO DELLA VOCE UMANA. Fu l'idea che fece accendere nell'inventore il desiderio di applicare un principio simile per registrare la voce umana.

In precedenza Édouard-Léon Scott de Martinville era riuscito a registrare la voce umana su fogli di carta anneriti con uno strumento formato da un corno e uno stilo. Tale strumento non era però in grado di riprodurre il suono, forse ideato a solo scopo di archiviazione.




FONOMETRO - misuratore del livello di PRESSIONE ACUSTICA.

ACUSTICA : Fisica è … IL SUONO

 

ACUSTICA

a·cù·sti·ca  /  sostantivo femminile
 

  • Parte della fisica che studia i suoni, le loro proprietà e i loro meccanismi di produzione, propagazione e ricezione. 
  • L'insieme delle proprietà sonore di un locale per concerti, spettacoli, conferenze, ecc., per cui l'ascolto risulta più o meno soddisfacente.
      "il teatro ha un'ottima acustica"



CODA SONORA - il prolungamento del SUONO emesso da una sorgente in ambiente chiuso, al cessare dell'emissione.

È dovuta alle numerose riflessioni successive delle onde sulle pareti, fino alla dissipazione totale dell'energia posseduta dalla massa d'aria contenuta nell'ambiente. Quindi la durata della coda è strettamente legata al volume dell'ambiente.

 

ISOLAMENTO ACUSTICO – MATERIALI FONOASSORBENTI



L'organo dell' UDITO è costituito dall' ORECCHIO, suddiviso in tre parti:

orecchio esterno, che ha il compito di raccogliere le onde sonore;
orecchio medio, deputato a ricevere e a trasmettere le vibrazioni prodotte dalle onde sonore all' orecchio interno, il quale trasmette gli stimoli derivanti dalle vibrazioni all'encefalo e presiede al senso dell'equilibrio.


Le ONDE SONORE esterne vengono percepite e raccolte dal padiglione auricolare (orecchio esterno), entrano nel condotto uditivo esterno dove vengono amplificate e colpiscono la membrana timpanica , che vibra. Le vibrazioni vengono convogliate agli ossicini dell'orecchio medio, i quali trasmettono gli impulsi alla chiocciola che è costituta da una delicata struttura a spirale ripiena di un fluido. Nell'orecchio interno oltre alle cellule sensoriali (organo del Corti) situate nella chiocciola (o coclea), si trovano le strutture che costituiscono l'organo dell'equilibrio, formato dai canali semicircolari , dall'otricolo e dal sacculo. Gli impulsi giunti all'orecchio interno, viaggiando lungo terminazioni nervose, raggiungono il nervo acustico che li trasporta al cervello, dove vengono riconosciuti come SUONI.



COTTON FIOC … Pulizia delle ORECCHIE SI o NO ?

SPRAY sciogli CERUME



TAPPI PER ORECCHIE : protezione anti-infortunistica … protezione salva-sonno … RUMORE, RUMORE ... HELPPP!!



CUFFIE

AURICOLARI



CUFFIE con brillantini colors by Michelle UNZIKER per MORELLATO



ORECCHIE A SVENTOLA rimedi naturali o OTOPLASTICA laser

ORECCHIE A PUNTAMr. SPOCK – il Venusiano di STAR TREK

ORECCHIE d’ASINOPINOCCHIO



CIUCO

IL CIUCO by Barbara CARICCHI



Fare ORECCHIE DA MERCANTE …

 

UDITE, UDITE !! … declama il BANDITORE

Non c’è peggior SORDO di chi non vuol SENTIRE …

 



BEARS EARS National Monument – UTAH – USA
Si tratta di due promontori che raggiungono i 2700 metri di altezza e somigliano alle ORECCHIE di un ORSO



ORECCHIA di LEPRE (3.257 m s.l.m. - Hasenöhrl in tedesco) - montagna del Gruppo Ortles-Cevedale nelle Alpi Retiche meridionali. Si trova in Alto Adige tra la Val Venosta e la Val d'Ultimo.




Le ORECCHIE del CANE : il linguaggio del corpo


ORECCHIE DRITTE e leggermente tese in avanti esprimono attenzione.
Se il cane è molto concentrato, inclina la testa prima da un lato e poi dall’altro.

ORECCHIE decisamente TESE IN AVANTI trasmettono un atteggiamento di sfida verso ciò che ha di fronte. È pronto ad attaccare.

ORECCHIE ALL’INDIETRO se il cane è teso o intimorito, con la coda tra le zampe, la testa bassa e gli occhi socchiusi.

ORECCHIE ABBASSATE e RIVOLTE ALL’INDIETRO esprimono sottomissione passiva. Il cane si accuccia  e distoglie lo sguardo per non provocare reazioni negative.

ORECCHIE in MOVIMENTO : mosse in avanti, poi spostate indietro o abbassate, indicano tranquillità. Il cane non cerca grane: sta semplicemente osservando.

ORECCHIE ABBASSATE : il cane abbaia per reclamare attenzione .

ORECCHIE ALL’INDIETRO che non aderiscono alla testa denotano tristezza, ansia o incertezza.

ORECCHIE RILASSATE insieme alla coda diritta e in movimento, alla bocca aperta e agli occhi sgranati, sono gesti amichevoli. Il cane si sente proprio a suo agio!



Le GRANDI ORECCHIE di DUMBO – l’elefante volante !!



ORECCHIO di LEPRE … OTIDEA ONOTICA … funghi privi d'interesse alimentare. La specie più appariscente ha colori giallastri e maculature rossastre.





ORECCHIETTE - tipo di pasta tipico della regione PUGLIA, la cui forma è approssimativamente quella di PICCOLE ORECCHIE, da cui deriva appunto il nome. Vennero diffuse in tutta la regione tra il XII e il XIII secolo a partire dalla città di BARI. In termine dialettale barese sono "L strasc'nat", termine che nasce proprio dal metodo di creazione. La pasta viene infatti strascinata sul tavolo di lavoro affinché assuma la caratteristica forma. A Bari le orecchiette vengono cotte principalmente con le cime di rapa, ma anche con cavolfiori, broccoli e altre verdure. ORECCHIETTE grandi & piccole !! Le grandi vengono cotte con le verdure … le piccole si condiscono con il ragù (tipico piatto domenicale sulle tavole baresi).



ORECCHIO di MAIALE … nella coppa !! slurpp !!

 

 

COPPA484


La COPPA di Paolo & Patrizia !! – Macelleria MANIERI a Fabro (TR)




“CI VUOLE ORECCHIO” – Enzo JANNACCI


E la bobina continua a girare
sì ma la base va avanti anche da sola
e noi che abbiamo tutta la voce in gola?
Ma senza base non si può cantare,
e con la base non si può stonare,
non si puo` sbagliare.
Perche`…

Perche` CI VUOLE ORECCHIO




“VIVERE A ORECCHIO” – Luciano LIGABUE

……

e poi VIVERE A ORECCHIO

senza ricette che qualcun'altro ha prescritto

e poi starci un po' stretto

ma VIVERE A ORECCHIO



e poi VIVERE A ORECCHIO

metterci di tutto e forse stonare di brutto

e poi senza biglietto

VIVERE A ORECCHIO

…….



Motivo ORECCHIABILE





“RUMORE” cantano i NEGRITA


huvidà hù, huà dùn dùn dùn

huvidà hù, huà dùn dùn dùn 



Sento il bisogno di qualcosa di forte

Un'emozione che sbatte le porte

Ma io lo so dove devo cercare

Seguo il rumore non mi posso sbagliare



Rumore viene dalla televisione

Ventisei pollici di informazione

Eco del mondo che rimpalla sul muro

Trapassa i nervi, rimbalza canguro

 

Rumore, rumore, rumore

Mi vibra forte nella testa dolore

Rumore, rumore, rumore

Mi batte in testa come un treno a vapore



Seah,

Uhà dùn dùn dùn

huvidà hù, huà dùn dùn dùn



“RUMORE” by Raffaella CARRA’


Cuore
batticuore

Na na
na na na na
mi è sembrato di sentire un rumore
rumore


 

“CHE RUMORE FA LA FELICITA’ ?” – NEGRITA

Che rumore fa la felicità.
Come opposti che si attraggono,
come amanti che si abbracciano.

Camminiamo ancora insieme,
sopra il male sopra il bene,

Ma i fiumi si attraversano e le vette si conquistano.
Corri fino a sentir male
con la gola secca sotto il sole.

Che rumore fa la felicità …





“RUMORE DI FONDO” – BANDA-BARDO’

Bianco! Troppo bianco!
Un corpo steso al sole, un avanzo di città.
Bianco! Molto troppo bianco!
Frutto di ogni abuso e di voracità
Stanco! Arrivo stanco!
Segnato dagli abbracci di Nanà
Sordo ai rumori di fondo
che riempiono la vita di banalità...

Dove vai? Cosa fai? Dimmi con chi sei!
Dove vai? Cosa fai? Dimmi con chi sei!





IL CONTROLLO DELL’ UDITO …



“Lega del FILO d’ORO” – Renzo ARBORE & Associazione Italiana per SORDO-CIECHI

ONLUS fondata nel 1964 ad OSIMO nelle Marche per « l'assistenza, l'educazione, la riabilitazione, il recupero ed il reinserimento dei non vedenti PRIVI DI UDITO e dei pluriminorati psicosensoriali»

L'associazione svolge anche attività di ricerca scientifica e sperimentazione in collaborazione con diverse università, in particolare con l'unità di epidemiologia dell' Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Effettua diagnosi per individuare malattie rare o ereditarie che causano SORDOCECITA’ come la sindrome di Usher.

"Trilli nell'azzurro" è il notiziario ufficiale della Lega del Filo d'Oro, a pubblicazione bimestrale.




Da cosa dipende l’acustica perfetta dei teatri antichi? Focus.it

< Il segreto dell’acustica dei teatri romani e greci (come il teatro di SIRACUSA o quello di EPIDAURO, in Grecia, risalente al IV secolo a. C.) è riconducibile alla conformazione a semicerchio, che contribuisce a “trattenere” i suoni. Molta importanza hanno anche le gradinate e la loro pendenza: le strutture di pietra opportunamente inclinate agiscono infatti da filtri acustici. Due ricercatori del Georgia Institute di Atlanta (Usa) hanno notato che i gradini in pietra “tagliano” le frequenze basse che disturberebbero l’ascolto (brusio degli spettatori, rumori ambientali...) e preservano invece i suoni più acuti come le voci degli attori o la musica degli strumenti.

In alto è meglio. Un diverso studio, condotto all’Università di Sheffield (Uk), ha messo invece in evidenza che l’acustica è tanto migliore quanto più il palcoscenico è elevato, i sedili ripidi e il materiale con cui è costruito il teatro solido e compatto. Con questi accorgimenti, il suono viene riflesso più volte tra palcoscenico e gradinate, creando una sorta di riverbero che amplificava le voci degli attori come se si trovassero in un teatro al chiuso. Risultato:

a EPIDAURO, le voci sono perfettamente udibili a 60 metri di distanza  >




ORECCHIO A TERRA – Films western alla ribalta !!

I cowboys invidiavano ai pellerossa l'abilità di appoggiare l'orecchio a terra e percepire l'arrivo dei cavalli o dei treni.

Tra due giorni passare di qui mandria di bisonti” – sosteneva la guida indiana!

Allo stesso modo i guerrieri Apache, poggiando l’orecchio sul sentiero, riuscivano ad “avvertire” l’arrivo dei cavalli dei nemici.

I pellerossa erano semplicemente un popolo figlio della Terra, che respirava al ritmo dell’Universo e ne conosceva le leggi senza bisogno d’aver studiato la propagazione del suono.


Le ONDE SONORE si propagano più velocemente nei mezzi materiali a maggiore densità … IL SUOLO è più denso dell’ARIA .

Nell'aria la velocità di propagazione delle onde sonore è di circa 330 m/s, mentre nei liquidi e nei solidi è molto maggiore: nell'acqua, per esempio, la velocità di propagazione del suono è di 1400 m/s, mentre nell'acciaio è di circa 6000 m/s.

 

A che cosa è dovuto il rumore del tuono? Focus.it

< Alla violenta e rapidissima espansione dell’aria nella quale avviene la scarica elettrica del fulmine. Quest’ultimo altro non è che una serie di scintille che scoccano tra la base della nube caricata negativamente e il suolo (o un’altra nube) caricato positivamente.
Le scintille sono molte, ma così ravvicinate tra loro che l’occhio le coglie come un unico fenomeno. Nel canale d’aria lungo il quale corrono le scintille la temperatura, sia pure per un tempo brevissimo, arriva a 30 mila gradi centigradi ed è questo enorme aumento di temperatura che provoca l’espansione dell’aria. Il tipo di rumore dipende dalla distanza e dagli echi dati dal paesaggio >

 

IL RUMORE DEL TUONO

La velocità di propagazione del SUONO nell'aria è molto inferiore alla velocità di propagazione della LUCE, che è di circa 300.000 km/s nel vuoto.

E’ questo il motivo per cui durante un temporale i TUONI associati ai LAMPI vengono uditi con un certo ritardo di tempo, che dipende dalla distanza alla quale si è verificato il fenomeno. Misurando dopo quanti secondi o frazioni di secondo udiamo un tuono dopo aver visto un lampo, in base alla velocità del suono possiamo calcolare approssimativamente a quale distanza si è prodotto il fulmine.

 



„ZANG TUMB TUMB“ – Filippo Tommaso MARINETTI & IL FUTURISMO

 Opera letteraria pubblicata a Milano a cura delle Edizioni futuriste di Poesia, nel 1914.

In questo poemetto, ispirato all' assedio di Adrianopoli durante la guerra bulgaro-turca, l'autore utilizza metodi di stampa particolari inserendo caratteri tipografici di varie dimensioni, nonché grassetto e corsivo creando in tal modo un effetto visivo in grado di riportare il lettore al centro della battaglia del 1912.

Il testo, dal forte carattere visivo, si compone delle parole in libertà, tecnica di scrittura futurista che prevede l'abolizione dei nessi sintattici tradizionali, il rifiuto di articoli, avverbi e aggettivi e l'uso di termini onomatopeici per riprodurre i SUONI DELLA GUERRA.

 
Il bombardamento di Adrianopoli


Tumb-
tumb 
                    2000     granate  protese

strappare       con      schianti        capigliature
tenebre            zang-tumb-zang-tuuum
tuuumb   
orchesta    dei   RUMORI   DI   GUERRA

gonfiarsi    sotto   una   nota    di        silenzio

 

 

“FUTURISMO 1909-2009. Velocità + Arte + Azione” a PALAZZO REALE – MILANO

 

Installazione Toy Building di ITALO ROTA in Piazzetta Reale – Foto Barbara CARICCHI

 

ZANG576    ZANG TUMB TUMB

 

 

TUMB816


FUTUR823



Dizionario dei Modi di Dire – HOEPLI Editore :

A proposito di ORECCHIO


a orecchio, allungare le orecchie (tendere le orecchie; tirare le orecchie), aprire bene le orecchie (fam), aver l'orecchio fine, avere gli orecchi foderati di prosciutto, avere le orecchie lunghe (avere gli orecchi lunghi), avere orecchio, duro d'orecchio, entrare da un orecchio e uscire dall'altro, essere tutt'orecchi, fare orecchio da mercante, non aver né bocca né orecchie, non avere né occhi né orecchie, non sentirci da un orecchio, rizzare le orecchie, sentirsi fischiare le orecchie, stare con l'orecchio teso, sturare le orecchie a qualcuno (fam), tapparsi gli orecchi (tapparsi le orecchie), tendere l'orecchio, tirare le orecchie.



MI FISCHIANO LE ORECCHIE : qualcuno sta parlando di me

Secondo questa antica credenza si può addirittura stabilire se ne stia parlando in bene o in male a seconda che l'orecchio interessato sia il sinistro oppure il destro:

A DESTRA lingua trista e A MANCA lingua santa.

Se poi si vuole cercare d'individuare l'autore del discorso, basta scegliere a caso una lettera dell'alfabeto che ne darà l'iniziale del nome. Il giochetto è talmente antico che ne parla anche Plinio il Vecchio nella sua Storia naturale (XXVIII, 5).




Vincent VAN GOGH – Il TAGLIO dell’ORECCHIO

“Autoritratto con l’ORECCHIO BENDATO” – dipinto a olio su tela (60x49 cm) realizzato nel 1889 e conservato nella Courtauld Gallery di Londra.

Alla fine del 1888, la convivenza di Van Gogh e Gauguin finì in tragedia: il 23 dicembre, infatti, Vincent si tagliò l' ORECCHIO SINISTRO con un rasoio e lo portò a una prostituta alla quale si era affezionato. Rimessosi, dopo due settimane in ospedale, si ritrasse più volte con l'orecchio fasciato.

In questa versione, predominano i colori freddi, che danno una nota ancor più malinconica al dipinto. Il volto dell'artista è smunto, lo sguardo perso nel vuoto: il cappello e il cappotto, indossati anche in casa, sembrano suggerire assenza di riscaldamento, che forse, per le condizioni economiche sempre precarie, l'artista non poteva permettersi; ma possono avere anche il significato più profondo di riparo da un mondo che Vincent ritiene ormai nemico. 

 

IL MISTERO DELL’ORECCHIO TAGLIATO di VAN GOGH per anni ha dato origine alle teorie più disparate: alcuni lo hanno legato alla sua pazzia, altri ancora alla sua amicizia interrotta con Paul Gauguin, tanto che secondo gli accademici dell’Università di Amburgo sarebbe stato proprio GAUGUIN, che divise una casa con Van Gogh ad Arles, nel sud della Francia, a tagliargli l’orecchio durante un litigio per una prostituta di nome Rachel. Una spiegazione che, però, è stata respinta tanto dal museo Van Gogh di Amsterdam quanto da Martin Bailey. Diciannove mesi dopo essersi volutamente ferito all’orecchio, Van Gogh si sparò un colpo al petto e morì due giorni dopo, a causa delle ferite riportate.




2009 - SVELATO IL MISTERO del TAGLIO dell’ORECCHIO

Secondo lo studioso Martin Bailey - che ha scritto un libro sul celebre artista e ha curato due mostre a lui dedicate – VAN GOGH si sarebbe tagliato l’orecchio perché distrutto psicologicamente dalla notizia che il fratello Theo, da cui dipendeva finanziariamente, stava per sposarsi.

La teoria sarebbe stata elaborata dall’esperto dopo una meticolosa indagine su una lettera che VAN GOGH avrebbe inserito volutamente nel dipinto «Still Life: Drawing Board with Onions» completato all’inizio del 1889, poco dopo essersi ferito. La lettera inviata da PARIGI, scritta proprio da Theo il 21 dicembre del 1888 , dava al fratello Vincent la notizia del proprio fidanzamento con Johanna Bonder. Pare che questo avrebbe scosso profondamente Vincent, che era già psicologicamente disturbato, tanto da spingerlo all’autolesionismo.

«Vincent temeva che stesse per perdere l’appoggio finanziario e psicologico di Theo», ha spiegato Bailey nel numero di gennaio di The Art Newspaper, ripreso dal Sunday Times.



2016 - RISOLTO IL MISTERO del TAGLIO dell’ORECCHIO

Dopo 130 anni è stato risolto il mistero che gravitava attorto all’orecchio dell’artista Vincent van Gogh. Lo diede ad una cameriera di un bordello e sembra che il suo nome sia  Gabrielle Berlatier.

Vincent VAN GOGH si tagliò l’orecchio nella notte del 23 dicembre 1888 in un bordello di Parigi. Diverse sono state le ricerche condotte per capire a chi l’artista lo avesse dato. Secondo il saggio di Bernadette Murphy dal titolo “Van Gogh’s Ear: The True Story”  l’orecchio fu dato ad una ragazza, figlia di un contadino, troppo giovane per prostituirsi, che lavorava come cameriera in un bordello e che fu curata per la rabbia all’ Istituto Pasteur.

L’autrice aveva scelto di non rivelare il nome della giovane perché lo aveva promesso ai discendenti. La scoperta che si tratti di Gabrielle Berlatier è da attribuirsi a The Art Newspaper, grazie alla consultazione dei  registri del centro Pasteur di Parigi.



“ALLEGORIA DELL’UDITO” (1645-1650 circa) - Jan BRUEGHEL il Giovane: dal canto degli UCCELLI alle sonorità degli STRUMENTI MUSICALI …



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