IL BARBIERE DELLA MELUCCIA

 

 

                             CIPRIANI barbiere foro-boario


Nazareno CIPRIANI - Il barbiere a foro Boario - Galleria Romana dell'Ottocento

 

 

Le BOTTEGHE DEI BARBIERI a ROMA erano dei veri e propri centri culturali, i ritrovi dove si apprendevano le ultime notizie, dove si discuteva dei temi correnti della politica, dell’arte, di fatti ed intrighi della Curia.

Il barbiere aveva una sua autorità, un suo prestigio nel rione, perché era colui che sapeva tutto, dava consigli: passava insomma per un uomo colto.



Ma oltre ai barbieri di riguardo, con tanto di salone, c’erano anche i

“BARBIERI DE LA MELUCCIA”: a piazza Montanara, a Foro Boario, a Campo Vaccino e sotto Portico d’Ottavia, nei luoghi insomma dove si radunavano i contadini che si offrivano  per il "mercato delle opere" (nell'800 le "opere" erano i lavori dei campi), accanto ai muri delle case mettevano in fila quattro-cinque sedie che facevano da bottega all’aperto e soprattutto

a chi faceva la BARBA mettevano in bocca una piccola

MELA per tendere le guance alla RASATURA.

 

La MELUCCIA doveva servire per tutti gli avventori della giornata: l’ultimo dei clienti aveva il diritto di mangiarsela e, a volte, erano botte per arrivare ultimi.

Si pagava un bajocco (nome della moneta che nell'Ottocento era l'unità base dello Stato pontificio) per farsi radere una barba vecchia anche di due settimane.


Il BARBIERE con due dita stringeva la punta del naso e lo tirava su e giù secondo il verso con cui faceva la BARBA; ogni tanto lasciava il cliente con il naso per aria, per avere il tempo di affilare il RASOIO alla striscia di cuoio attaccata alla spallina della sedia, oppure per rispondere alle domande degli altri clienti o per emanare sentenze sull’argomento di discussione. In quel momento il cliente stava rassegnato con gli occhi che si perdevano per aria, senza neanche respirare, per paura di andarsi a procurare un taglio alla gola.

Poi, quando sbarbato si alzava, un altro si andava a mettere al posto suo, mentre il barbiere strillava:

sotto a chi tocca! … e la MELUCCIA cambiava bocca.

by Sergio NATALIZIA



IL BARBIERE DI SIVIGLIAopera buffa di Gioacchino ROSSINI,

in due atti, su libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima

francese di Pierre Beaumarchais del 1775.


Il Conte d'Almaviva è innamorato della bellissima Rosina, che abita nella casa del suo anziano tutore Don Bartolo, a sua volta segretamente intenzionato a sposarla.

Il conte chiede a FIGARO, barbiere nonché factotum della città, di aiutarlo a conquistare il cuore della ragazza, alla quale ha dichiarato il suo amore con una serenata, ma senza rivelarle chi realmente lui sia: le ha fatto intendere d'esser Lindoro, un servo del Conte D'Almaviva …



ROSSINI Il-Barbiere-di-Siviglia TARANTO


Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini al Teatro Fusco di Taranto

 



LE NOZZE DI FIGARO (K 492) – opera lirica in quattro atti di Wolfgang

Amadeus MOZART. È la prima delle tre opere buffe scritte dal compositore

salisburghese su libretto di Lorenzo Da Ponte.



IL BARBIERE DI SIVIGLIA - La precauzione inutileopera lirica

di Giovanni PAISIELLO su libretto tratto dalla commedia omonima di

Beaumarchais.

Spesso il libretto è attribuito a Giuseppe Petrosellini, anche se è più probabilmente opera di un anonimo librettista francofono, come suggeriscono i molti francesismi presenti.



PAISIELLO Barbiere di Siviglia

 



IL MUSICO - BARBIERE


Il FIGARO rossiniano non nasconde certamente la sua doppia attività

di BARBIERE e MUSICISTA

anche quello mozartiano con il “chitarrino” mostra di cavarsela bene …

ancora più esplicito il FIGARO di PAISIELLO che entra in scena con una chitarra a tracolla, carta e matita in mano per comporre la musica e le parole d’una canzone da osteria …


La figura del MUSICO-BARBIERE non ha soltanto molte testimonianze letterarie o iconografiche : era una combinazione frequente nei Seicento e nel Settecento documentata da registri fiscali e satire di costume tanto da finire in LIBRETTI d’OPERA.


Anche il padre di Antonio VIVALDI – Giovanni Battista ROSSI – svolgeva l’arte del PARRUCCHIERE e nel contempo si produceva come “sonador di violino” e dilettante di contrappunto.

 

 

BARBIERE : BARBA & BAFFI nel mondo

 

 

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84° ADUNATA NAZIONALE ALPINI – TORINO 2011

 

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CARNEVALE di VENEZIA

 

 

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LES SAINTES MARIES de la MER - FRANCIA

 

 

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EL ROCIO - SPAGNA

 

 

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MONGOLIA

 

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ARMENIA

 

 

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ARMENIA

 

 

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BARBIERI IN  IRAN

 

 

LAME & RASOI GILLETTE



GILLETTE Argentero-DeRossi-spot

Style Like a King con Luca ARGENTERO e Daniele DE ROSSI

 

Il nuovo spot televisivo 2020 GILLETTE dedicato a chi vuol prendersi cura della propria BARBA con prodotti specifici della linea King C. - la nuova gamma che prende il nome dal fondatore dell’azienda - con due testimonial che amano tenere i peli sul viso : l’attore Luca ARGENTERO e l’ex calciatore nonché capitano della Roma Daniele DE ROSSI.

 

 

GILLETTE Argentero-DeRossi


 

La storia della RASATURA MODERNA inizia dal BARBIERE



Prima dell’avvento dei RASOI MODERNI CON LAME DI

RICAMBIO, il modo migliore per ottenere una rasatura efficace e profonda

era recarsi da un BARBIERE professionista.

Dopo aver ammorbidito i peli e la pelle del viso con un asciugamano caldo, il barbiere applicava un denso GEL DA BARBA per idratare i peli e lubrificare la pelle.

Distendeva quindi con cura la pelle, zona per zona, per ottenere una superficie liscia. L’azione che richiedeva più abilità era l’applicazione della giusta pressione sulla LAMA DRITTA DEL RASOIO per tagliare con la giusta angolatura, utilizzando la sensibilità delle dita e facendo leva sul polso.
Il risultato finale era una rasatura definita, con una pelle fresca e morbida.


Era un’esperienza di puro stile e relax, ma anche dispendiosa in termini di tempo e denaro, oltre ad essere difficile da ripetere in casa.
Bisognava escogitare un modo più efficiente ed economico per ottenere una

RASATURA profonda e confortevole.

 

 

 

RASATURA tradizionale

 



Doveva esistere un modo per portare la SEDIA DEL

BARBIERE nel bagno di casa …



King Camp GILLETTE nasce nel gennaio del 1855 nella piccola cittadina di Fond du Lac nel Wisconsin in una famiglia di innovatori. Suo padre lavorava nel campo dei brevetti … La madre era l’autrice di un libro di ricette che creava attraverso la sperimentazione … King voleva essere ricordato come un inventore.

< Inventa qualcosa che la gente usi e poi butti via > 

il suggerimento di William PAINTER, l’inventore dei tappi di bottiglia a corona.

Queste parole diventano un’ossessione per King C. GILLETTE

Una mattina del 1897, mentre sta per farsi la BARBA prima di andare a lavoro, nota che il suo RASOIO è troppo consumato e non può essere più usato.

A quei tempi si usava il RASOIO A MANO LIBERA, con una LAMA da

affilare periodicamente, talmente pericoloso da essere soprannominato

“taglia-gola”.



GILLETTE ha un colpo di genio : avrebbe inventato un RASOIO USA

E GETTA, affilato solo una volta dal produttore, sicuro e da buttare via dopo l’uso.

Nessun commesso viaggiatore avrebbe più rischiato di ferirsi alla gola mentre si radeva su un vagone di un treno in movimento. 

< Lo stesso giorno sono andato di corsa in un negozio di ferramenta per comprare del nastro di acciaio, dei pezzi di ottone e una piccola morsa per costruire un modello >



Nel 1899 King deposita il primo brevetto per una “nuova arte di fabbricazione e uso dei rasoi”. Il cosiddetto “RASOIO DI SICUREZZA”, una sottile lama di acciaio montata ad angolo retto su un piccolo manico.

L’invenzione non è ancora perfetta. Non è possibile produrre acciaio duro, sottile e a buon mercato per creare delle lame usa e getta.

All’inizio del 1900 la svolta con William NICKERSON , laureato al Massachussets Institute Technology, che progetta i macchinari necessari per produrre le lame per i rasoi. Nel 1901 fondano l’ American Safety Razor Company e depositano un nuovo brevetto. GILLETTE è nominato presidente.

La produzione dei nuovi RASOI inizia solo nel 1903 : le LAMETTE

vengono vendute in confezioni, mentre il MANICO singolarmente. 

1920 - Gillette introduce delle innovazioni in termini meccanici, rendendo l’angolo della lama più preciso e migliorando l’impugnatura, nonché la possibilità di regolare apertura e chiusura. Si tratta del primo “strumento di precisione”.

1957 - Viene presentato il primo rasoio regolabile con tre impostazioni per barbe corte, medie e lunghe.

1971 - Gillette produce Trac II, il primo sistema di rasatura a doppia lama.

1998 - Gillette supera le barriere delle prestazioni con MACH3®, la prima tecnologia a tre lame per una rasatura più profonda e più scorrevole.

La storia continua …

 

GILLETTE King

 

 


Reportages fotografici by Mauro DRAGONI

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