MAURO LISARDI

Nato a GENOVA si trasferisce a TORINO dove frequenta il liceo artistico e poi l’ACCADEMIA ALBERTINA di belle arti e l’istituto professionale di GRAFICA PUBBLICITARIA. E’ stimolato da Maestri quali Mario CALANDRI, Francesco FRANCO e Francesco CASORATI. E ancora  la scuola internazionale di GRAFICA di VENEZIA e l’accademia Raffaello di URBINO con i Maestri Riccardo LICATA e Pietro SANCHINI.

 

Negli anni varie personali… nel 2010 lo incontro alla Galleria MARTINARTE di TORINO dove stampa utilizzando una vecchia matrice di legno per XILOGRAFIE GIAPPONESI… e ancora insieme in varie collettive dove si esprime come me in TECNICA MISTA utilizzando materiali vari e di recupero… penso a “BIBLIO TEK – Cultura e Tecnologia” 2012, in mostra alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. MAURO LISARDI con l’opera “Cucito/Simbiosi” (olio, legno, cartone, lamiera, bulloni, filo di ferro) e io Barbara CARICCHI con “Da Vinci’s codex” (compensato, carta, vetro sintetico, colore, rocchetto cambio bici, catarifrangente, viti e bulloni).

 

Così scrive Fernando MONTA’ : “ LISARDI disegna e dipinge in continuazione, ma la sua non è un’ossessione, bensì un’urgenza, un bisogno d’indagare, di entrare a far parte di quelle cose, di analizzarle per coglierne la forma, il colore, la bellezza …”

 

La sua più recente personale a VILLANOVA D’ASTI - Confraternita SS. ANNUNZIATA“BATU”  

 

XILOGRAFIE     ACQUEFORTI     ACQUERELLI     DISEGNI

 

matrici di legno    matrici di rame     penna biro BIC

  

  • NUDI DI DONNA : bellezza e sensualità
  • CONCHIGLIE e PESCI : mare e cibo
  • FARFALLE e FALENE : il giorno e la notte , la vita e la morte

 

Osservando il motivo ricorrente delle FALENE nelle opere di Mauro LISARDI non posso che pensare alla copertina del libro e poi al manifesto del film

 “IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI” (The Silence of the Lambs) – USA 1991

« Vorrei che potessimo parlare più a lungo, ma sto per avere un vecchio amico per cena stasera... Addio... »

(Hannibal Lecter)

FILM tratto dal romanzo omonimo di Thomas HARRIS, protagonista il serial killer HANNIBAL LECTER. CINQUE PREMI OSCAR, i più importanti: miglior film, regia (Jonathan DEMME), attore (Anthony HOPKINS), attrice (Jodie FOSTER) e sceneggiatura non originale (di Ted TALLY).

 

"Il silenzio degli innocenti" e ...delle sette donne nude...

Nel cartellone pubblicitario del famoso film si vede l'immagine del volto di una donna con una strana falena sulle labbra:

la “sfinge testa di morto” (Acherontia atropos , LINNAEUS 1758). Il termine "sfinge" si riferisce al fatto che il bruco di questa falena è capace di sollevare la parte anteriore del corpo assumendo una posizione che assomiglia vagamente a quella della sfinge greca o egiziana. L'espressione "testa di morto" è dovuta a un tratto molto caratteristico di questa falena: sul lato dorsale del torace spicca una macchia biancastra, con due puntini neri, che ricorda la forma di un teschio. Per quanto riguarda invece la nomenclatura scientifica, il termine "Acherontia" si riferisce all' ACHERONTE, uno dei fiumi infernali che secondo la mitologia greca occorre attraversare per accedere al regno dei morti. L'epiteto specifico "atropos" invece deriva dal nome di una delle tre moire greche, ATROPO a cui era assegnato il compito di recidere il filo della vita.

il “bozzolo della falena” trovato nella bocca della ragazza morta …

 

Sul dorso della falena in locandina è stato aggiunto ad arte un diverso teschio realizzato usando il corpo di sette donne nude, contorte in varia posa. L'immagine è stata presa da una foto fatta realizzare dal pittore spagnolo Salvador Dalì (1904-1989), che amava far fotografare o dipingere figure composte di questo genere. 

 

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