Progetto fotografico di Marco Corongi e Stefano Greco in mostra

alla Fondazione Giorgio Amendola / Associazione lucana Carlo Levi -

TORINO, via Tollegno 52 - fino al 30 marzo 2023.

 

P1450583

 

 

P1450593

 

 

P1450590

 

 

P1450591

 



Ideato con il contributo della storica dell’arte Paola Malato, il progetto

La Stanza di Artemisia racconta gli ateliers di ventisette artiste, ciascuna

con una singola opera in mostra: 



Laura Avondoglio, Viola Barovero, Silvia Beccaria, Enrica Borghi, Sarah Bowyer, Anne Cecile Breuer, Tegi Canfari, Laura Castagno, Clotilde Ceriana Mayneri, Chen Li, Matilde Domestico, Silvia Giardina, Ambra Gurrieri, Angela Guiffrey, Olga Maggiora, Paola Malato, Lucia Nazzaro, Michela Pachner, Antonella Piro, Petra Probst, Marina Sasso, Egle Scroppo, Marcella Tisi, Roberta Toscano, Maria Troglia, Luisa Valentini, Elisabetta Viarengo Miniotti.



P1450596



SILVIA BECCARIA – Textile Art

 

 

P1450595

 


CLOTILDE CERIANA – Filo nella teca

 

 

P1450585



SILVIA GIARDINA – Arte nello spazio

 

P1450584 Silvia GIARDINA

 

 


Ideale prosecuzione del progetto 2019 La finestra dell’angelo: i luoghi dove nasce l’arte sviluppato intorno all’idea di narrare lo studio

dell’artista quale spazio dove germinano le idee e prende forma l’opera d’arte.

Un viaggio per immagini in 26 ateliers di artisti piemontesi:

Aimone, Barovero, Borghi, Busso, Campagnoli, Carena, Casorati,

Ceriana Mayneri, Chessa, Cordero, Dadam, Gastini, Ghiotti,

Gribaudo, Griffa, Mainolfi, Mantovani, Mosso, Pachner, Preverino,

Ramella, Sasso, Soffiantino, Surbone, Viale, Zorio.

 

 

la-Finestra-dell-Angelo

 



Le uniche quattro artiste presenti in questa prima rassegna tornano in campo nella seconda tutta al femminile

Viola Barovero   Enrica Borghi   Clotilde Ceriana Mayneri    Michela Pachner



Noto che ENRICA BORGHI è l’unica a non avere una sua opera esposta in Fondazione … sorrido al pensiero che un groviglio di bottiglie di plastica accartocciate possa essere finito nel cassonetto dei rifiuti per mano di un non addetto ai lavori …

L’artista infatti - cercando di superare il disagio per il rischio ecologico che i rifiuti non biodegradabili costituiscono per la società moderna occidentale – crea opere in bilico tra la grande ironia trash, il recupero dei materiali di scarto e la seduzione di un linguaggio onirico e fatato, in un gioco con l’immaginario femminile.

Elementi di scarto della vita domestica, materiali plastici in particolare, sono reinterpretati in sfarzosi abiti scultura, in busti di una Venere idealizzata scolpita nella plastica o in installazioni in scala urbana.

 

BORGHI regina-2010



Regina 2010

L’artista contrappone all’idea di grazia eterna, immutabile, l’usa e getta della vita di tutti i giorni che propone un consumo quasi parossistico. Forme diverse di armonia, realizzate con materiali degradabili inseriti in spazi sfavillanti dalla bellezza fragile di un mondo colorato, fiabesco, irreale, seduttivo e segreto.

 

 

BORGHI Enrica Palle di Natale 2017



Palle di neveInstallazione per Luci d’Artista a Torino dal 1998

150 enormi globi che evocano una nevicata sulla città e si accendono al crepuscolo partendo da una anima luminosa.

Gennaio 2023 - Che fine hanno fatto tra le Luci di Artista le Palle di neve di Enrica Borghi?   < Il Comune le ha buttate perché occupavano spazio e non aveva un luogo per conservarle. Ma allora perché le ha comprate? > commenta l\'artista.

 

 

P1450586



MICHELA PACHNER – Casa / laboratorio

Vengo subito attratta dalle immagini dell’atelier di Michela Pachner sature di colore, di atmosfere d’Oriente, di sari indiani …

Mi torna in mente un suo allestimento alla GAM di Torino per SURPRISE, il progetto espositivo 2013 a cura di Maria Teresa Roberto che concentra l’attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall’architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative.  

Protagonista del quarto appuntamento

MICHELA PACHNER con … una scultura chiamata casa


L’artista, allieva negli anni Quaranta di Evangelina Alciati e di Felice Casorati, dai primi anni Sessanta è impegnata a sperimentare materiali, iconografie e tecniche in aperto confronto con le poetiche oggettuali e Pop.


 
L’interesse per le morfologie naturali è documentato in mostra da Impronta, opera del 1966 appartenente alle collezioni del Museo Sperimentale, da Acquitrino, installazione esposta nel 1972, con sottofondo di musiche elettroniche, in una personale alla galleria Stein, e dalla serie delle Conchiglie, in cui per la prima volta, a inizio anni Settanta, l’artista utilizzò fibre, tessuti, scampoli di lavoro a maglia.


Da quel momento la sua ricerca si è sviluppata in forma di performance, scrittura, diario di viaggio, raccolta e rielaborazione di elementi della natura e della vita quotidiana.

 

 

PACHNER Surprise

 

L’allestimento per SURPRISE propone, in accordo con l’artista, un frammento dell’intreccio inestricabile di dipinti, reperti naturali, oggetti di affezione che costituisce l’opera in perenne metamorfosi di Michela Pachner, la sua casa.

L’artista muore nel 2015.

 

In Fondazione Amendola per La Stanza di Artemisia  l’incontro casuale con il pittore Pietro Gallina (Torino, 1937) che ha conosciuto Michela Pachner (classe 1926) e ne ricorda il grande valore di Madre : la forza e il coraggio con cui ha condiviso il dolore per la morte prematura del figlio Luca Pron, fotografo e regista televisivo.

La casa / laboratorio dell’artista è di fatto la sua opera in continua trasformazione con girasoli di ingranaggi e aiuole di spazzole metalliche … tessuti e statue reduci dai suoi soggiorni in India … meditazione e condivisione del pensiero di Osho …



Pietro Gallina protagonista della seconda tappa di SURPRISE alla GAM di Torino (2013)

 

 

GALLINA Pietro Surprise 2013



L’ombra e il profilo sono stati da lui utilizzati come metonimie della figura umana, e in queste icone bidimensionali si condensa una ricchezza di osservazioni e particolari che rendono attuale il loro abitare lo spazio espositivo.




P1450587


LUISA VALENTINI – Donna velata

 

P1450589

 

 

P1450588

 

 

P1450598 Luisa VALENTINI



Nell’ultima sala della Fondazione Amendola cattura l’attenzione l’opera di Luisa Valentini : la donna velata in pluriball incorniciata da acciaio corten … il velo svela lo sguardo dolce e femminile dell’artista fotografata nel suo atelier in panni maschili alle prese con la mazza … sullo sfondo rami che richiamano gli steli delle mega foglie di ninfee in acciaio inox per Casa Hollywood a Torino (inaugurazione 2017).

 

NINFEE Luisa VALENTINI

 

 

 

P1450592



LUCIA NAZZARO - Il nero

 

 

P1450599

 


EGLE SCROPPO - Colori



Nella prima sala riconosco artiste dell’arte tessile scoperte a Palazzo Opesso – Chieri con il progetto Le parole della Terra

Tegi Canfari, Laura Castagno, Chen Li



 

P1450594

LI CHEN – Scrittura col silicone



Rif. articolo TRAMANDA – il Filo dell’Arte Contemporanea nella sez. Textile Art



Reportage fotografico by Barbara CARICCHI

© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati