La XXIV edizione 2020 arrestata dalla pandemia ha finalmente ripreso il suo corso il 16 ottobre 2021 con la serata evento presso il salone del C.R.D.C. a TORINO.

Incontro & Confronto tutto al femminile tra le fotoamatrici dei Gruppi Fotografici di Torino e Provincia stimolate a presentare un PROGETTO FOTOGRAFICO con un max di 7 scatti e relativa presentazione.

62 AUTRICI partecipanti con lavori diversi sia per stile che per tecnica sottoposti all’esame della giuria, in questa edizione composta da

Annamaria CILENTO - referente per i Progetti Accessibili della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino

Ylenia VIOLA - fotografa

 

VIOLA

                                               

Francesco POSTERARO - fotografo           POSTERARO

                                

 

DONNA FOTOGRAFA 2020 :  10 le AUTRICI selezionate con in

mostra i rispettivi progetti fotografici , oltre a 2 MENZIONI.

 

Il BIANCO & NERO accomuna i temi del sociale dalla disabilità alla malattia, fino ai classici ritratti di donne giovani e non più …

Monia MONEA – Liberi di volare   La danza oltre i confini della disabilità …

Emanuela CANNAS – Ci dobbiamo credere   Tumore al seno …

Marianna MARTUCCI – Donna   In solo 4 scatti un racconto tutto al femminile …

Elena RIVAUTELLA - La sincerità del corpo   70 anni e non sentirli … niente paura per seni cadenti, vene che tramano la pelle, rughe e quant’altro …



Il COLORE PACATO affiora nei dittici di Renata BUSETTINI – Motel Girls : l’accoglienza tutta al femminile dietro al bancone della reception di MOTEL in USA

Si ritrova nel cassetto dei ricordi di Barbara CUTRONE – Kairos
: collages tra passato e presente negli scatti della simpatica speaker C.R.D.C. nella serata evento

Dipinge le opere tratte dalla fotografia di paesaggio ma giocate in un rincorrersi di geometrie ordite e vellutate da Alessandra BOGGIATTO – Trame imprevedibili



No ai consueti colori tenui e pastello : COLORI VIVIDI ravvivano gli ambienti del pensionato femminile in Myanmar esplorato con la complicità di sguardi e sorrisi da Carla FIORINA - I colori della vita

Senza macchina fotografica prendono vita le opere di Vanda GUAZZORA – Lumen Printing per fiori e foglie

Il COLORE esplode negli scatti di Elisa ARNODO – Natura Donna   WOW !! Complimenti anche alla modella con trucco e parrucco “ambientato” !!

 

 

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Sul mio podio 3 PROGETTI molto diversi :

la fotografia creativa di Elisa ARNODO - Natura Donna con tanto lavoro di ricerca e sviluppo …

la fotografia di reportage di Carla FIORINA - I colori della vita con un’accurata e attenta omogeneità d’intento …

la fotografia natural-artistica di Alessandra BOGGIATTO – Trame imprevedibili… è il taglio che fa la differenza !!  

 

 

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Elisa ARNODO - Natura Donna

 

 

 

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Carla FIORINA - I colori della vita

 

 

 

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Alessandra BOGGIATTO – Trame imprevedibili

 

 

 

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Vanda GUAZZORA – Lumen Printing

 

 

 

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Barbara CUTRONE – Kairos

 

 

 

Mentre al LINGOTTO ferve l’atteso appuntamento col Salone Internazionale del

Libro di TORINO giunto alla XXXIII edizione 2021 al C.R.D.C. apre la serata evento

DONNA FOTOGRAFA 2020 la presentazione del libro Quattro storie d’amore e

di fotografia“ di Antonella RUSSO - storica e curatrice di fotografia - intervistata dal

giornalista Michele SMARGIASSI in collegamento via web e da Claudio PASTRONE -

Direttore del CIFA (Centro Italiano della Fotografia d’autore) di Bibbiena e Presidente

Onorario della FIAF.

 

 

              RUSSO 4storie

 

 

 

PARLAMI d’AMORE , MARIU’ … da Vittorio De Sica a Jovanotti

Ma l’AMORE cos’è ? Rispetto ad altri stati emotivi comprende una casistica così ampia di sentimenti ed atteggiamenti da renderne particolarmente difficoltosa la definizione in modo univoco e certo.

Gli antichi Greci hanno individuato quattro forme primarie di

AMORE: quello parentale-familiare (storge), l'amicizia (philia), il desiderio erotico ma anche romantico (eros), infine l'amore più prettamente spirituale (agape, il quale può giungere fino all'auto-annientamento o kenosis).



Il titolo Quattro storie d’amore e di fotografia di Antonella RUSSO chissà perché richiama subito alla mente l’invenzione tutta italiana del fotoromanzo la cui paternità è divisa tra Cesare Zavattini
e Damiano Damiani.

 

In realtà il testo è tutt'altro ... un saggio scandito in quattro parti o movimenti per analizzare immagini che asseriscono la necessità d'amore in varie sfumature e gradi d'intensità ...

Un libro sicuramente originale nella sua interrogazione di varie scienze – storia e teoria della fotografia, psicoanalisi, fisica contemporanea, antiche tradizioni sapienziali – che non ha un corrispettivo nell’attuale panorama editoriale di storia e teoria della fotografia.


La condizione amorosa della fotografia surrealista esamina le fotografie di Nadja (1928) , L’amour Fou (1937) di André Breton e la nozione della BEAUTE’ CONVULSIVE  che istruisce sulle conseguenze dirette dell’energia dell’amore.

 

I fototesti innammorati di W. Eugene Smith prendono in esame Country Doctor (1948) e Nurse Midwife (1951) che ritraggono l’ AMORE-PIETAS, espressione di una dimensione amorosa nobile al di là dell’innamoramento folle, i cui esiti sono tanto sorprendenti quanto inattesi.

 

La riflessione su Gandhi e il filatoio (1946) mette invece a fuoco il passaggio da un’immagine secolare a una sacrale, che trasforma il ritratto gandhiano in manifesto universale dell’ AMORE SOLIDALE  e immagine viva della Satyagraha, ricerca attiva della pace.

 

Il discorso amoroso della fotografia familiare rivela la meditazione sulle immagini  dei propri cari lontani o defunti considerata nella sua capacità di alfabetizzazione al sentimento più profondo e vitale fra tutti, l’ AMORE FILIALE e FRATERNO.


 

 

Antonella RUSSO : < Sono una studiosa "assoluta" e credo

che Storia culturale della fotografia italiana (Einaudi, 2011) denunci la

mia formazione di storica dell’arte e della fotografia piuttosto che di fotografa.

Sarà forse per una scelta personale e precoce d’investimento nella ricerca che non conservo memoria viva alcuna, nessun ricordo, emozione nel fare fotografie. Da ragazzina usavo la macchina fotografica per difendermi dai fotografi, come una resistenza attiva : portavo la macchina fotografica sul viso a mo’ di maschera e aspettavo che i clic intorno a me si calmassero, ma solitamente non fotografavo alcunché >

 

 

Reportage fotografico by Barbara CARICCHI e Mauro DRAGONI

© Copyright Barbara Caricchi ARTIVAMENTE – Tutti i diritti riservati