Mercoledì 10 febbraio 2021 Maurizio MANGILI ospite alla

videoconferenza dei Fotografi del Mercoledì – CEDAS.



Maurizio MANGILI - appassionato fotoamatore, socio FIAF e per anni presidente della Sezione Fotografica C.R.D.C. di TORINO - ha espresso il proprio punto di vista sul tema del "Progetto Fotografico" , anticipando la proiezione dell’audiovisivo Pietre d'inciampo e la presentazione dei progetti Smoke, L’immortalità dell’arte, Mail Art e Still life.

TECNICA e CREATIVITA’ a servizio della FOTOGRAFIA D’AUTORE

 

 

Smoke – Protagonista il fumo di un bastoncino d’incenso e il suo riflesso nello specchio.

 

MANGILI smoke

 

 

MANGILI smoke 1

 

 



L’immortalità dell’arte - Opere esposte, visitatori e lunghi tempi di esposizione: il capolavoro resiste al passaggio inesorabile degli anni e delle generazioni dei visitatori del museo.

Esperienza promossa dai Servizi Educativi della Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino per l’interpretazione del museo.

 

 

MANGILI immortalita arte

 

 

MANGILI immortalita arte 1

 

 

 


Mail Art - Obiettivo : elevare la “solita immagine cartolina” spesso denigrata al rango di foto d’autore.

 

MANGILI mail art

 

 

 


Still life - La forchetta “a colpi di flash”

 

MANGILI still life

 

 

MANGILI still life 1

 

 

 MANGILI still life 2

 



Pietre d'inciampo Memoria

 

MANGILI pietre inciampo

 

Foto Maurizio MANGILI

 

 



PIETRE D’INCIAMPO TORINO


Sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana




Stolpersteine (Pietre di inciampo) è un monumento partecipato e diffuso per l’Europa, ideato e realizzato dall’artista tedesco Gunter DEMNIG.

Per ricordare le singole vittime del nazionalsocialismo, l'artista produce piccole targhe di ottone poste su cubetti di pietra che sono poi incastonati nel selciato davanti all'ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima della deportazione nazista e fascista.

La targa riporta “Qui abitava…”, il nome della vittima, data e luogo di nascita e di morte/scomparsa.

Le pietre d'inciampo restituiscono la storia personale, ridanno nome a chi ne fu privato per via dell'applicazione dell'ideologia nazifascista .



Per Torino e il Piemonte, le vittime sono i resistenti, gli ebrei, gli oppositori politici, i partecipanti alla "resistenza civile" e alle lotte nei luoghi di lavoro.  

L'iniziativa per l'installazione di una pietra d'inciampo parte da chiunque - singoli cittadini, associazioni o enti - desideri ricordare una vittima.


Stolpersteine è il monumento dal basso più diffuso a livello europeo: sono state posate finora più di 80mila pietre in oltre 1800 città di 26 Paesi.


L'iniziativa è partita a Colonia nel 1992. La cinquantamillesima pietra venne posata proprio a Torino.

GENNAIO 2020 - Per il sesto anno sono state installate a TORINO le pietre d’inciampo (Stolpersteine) dell’artista tedesco Gunter Demnig.

 

Gunter DEMNIG Pietre dinciampo a Torino

 



Con le ultime sei nuove pietre in quattro luoghi diversi della città, è salito a 114 il numero delle Stolpersteine nel capoluogo piemontese.



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