“King DAVID” - film1985 diretto da Bruce Beresford con Richard Gere che si aggiudica il Razzie Awards : Nomination Peggior attore protagonista.

Il film tratta di DAVIDE - re d'Israele .

ll film venne girato a Matera, Craco, Campo Imperatore e in diverse località della Sardegna , tra cui la valle di Lanaitto presso Oliena, le campagne di Orgosolo, Urzulei e il maestoso castello medievale di Burgos.



DAVIDE ( David ben Yishay; Betlemme, 1040 a.C. ca – Gerusalemme, 970 a.C. ca), figlio di Iesse il Betlemita, è stato il secondo re d'Israele durante la prima metà del X secolo a.C.

Le sue vicende, risalenti all'epoca ebraica, sono raccontate nel primo e nel secondo libro di Samuele, nel primo libro dei Re e nel primo libro delle Cronache.

Valoroso guerriero, musicista e poeta, accreditato dalla tradizione quale autore di molti salmi, DAVIDE viene descritto nella BIBBIA come un personaggio dal carattere complesso, capace al contempo di grandi crudeltà e generosità, dotato di spregiudicatezza politica e umana ma al tempo stesso in grado di riconoscere i propri limiti ed errori.

La vita di DAVIDE è di particolare importanza nelle tre religioni abramitiche:

ebraismo, cristianesimo e islam.

Nell'ebraismo, DAVIDE, della tribù di Giuda, è il re di Israele e da lui discenderà il Messia. Nel cristianesimo, da DAVIDE discende Giuseppe, padre putativo di Gesù.

Nell'islam, DAVIDE è considerato un profeta.

È venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

San DAVIDE Re e Profeta è commemorato il 29 dicembre.

 



DAVIDE il prescelto

Dio revocò la sua predilezione per SAUL, primo re di Israele, a causa del suo rifiuto di sterminare gli Amaleciti e tutto ciò che apparteneva loro.

Mandò quindi il profeta Samuele a Betlemme a cercare un nuovo re tra i figli di Iesse.

Iesse mostrò sette dei suoi figli al profeta, ma nessuno di loro fu il prescelto. Il più giovane, DAVIDE, fulvo di capelli e di bell'aspetto, era al pascolo con le pecore.

Quando gli fu portato davanti, Dio disse a Samuele:

< Alzati, ungilo, perché è lui >

Nel frattempo uno spirito cattivo tormentava SAUL, ripudiato da Dio. Uno dei servi suggerì al re di far venire un citarista, DAVIDE, che con il suono della sua cetra avrebbe lenito le sue sofferenze. Saul si affezionò a Davide, facendolo diventare suo scudiero.



DAVIDE e GOLIA

Nel Primo libro di Samuele è riportato il famoso episodio biblico dello scontro di DAVIDE con GOLIA, il gigante filisteo che terrorizzava e insolentiva gli ebrei, sfidandoli a duello.

Gli ebrei, accampati nella valle del Terebinto e guidati dal loro re SAUL, erano in guerra con i filistei, i quali annoveravano tra le loro file GOLIA - uno spaventoso gigante (alto sei cubiti e un palmo) armato con una corazza dal peso di 5 000 sicli.

Iesse chiese a DAVIDE di recarsi dai fratelli che si trovavano nell'accampamento per portare del cibo e informarsi delle loro condizioni. DAVIDE udì l'ennesima sfida di GOLIA e si offrì per affrontarlo, raccontando che era stato in grado di uccidere orsi e leoni per difendere il suo gregge.

Saul lo vestì con la sua stessa armatura ma Davide, impacciato nei movimenti¸ fatti pochi passi se la tolse e si diresse verso il campo di battaglia con la sua frombola e cinque pietre lisce che aveva raccolto da un torrente.

GOLIA derise il ragazzo. DAVIDE scagliò con la frombola una delle pietre, colpendo il gigante in piena fronte e facendolo crollare a terra morto. Quindi lo decapitò con la sua stessa spada. I filistei si diedero alla fuga ma vennero inseguiti e decimati dagli israeliti.



“DAVID con la testa di GOLIA” - 2 opere di CARAVAGGIO : ROMA e VIENNA

 

CARAVAGGIO2 Davide-testa-di-Golia

 



Il dipinto di ROMA fu realizzato da Caravaggio probabilmente a Napoli, dove l’artista era fuggito in esilio nel 1606 per un’accusa di omicidio e una condanna a morte incombente.

Protagonista del quadro è il giovane David, eroe d’Israele,

vittorioso sul gigante Golia.

Il ragazzo emerge dalle tenebre, con la mano sinistra regge la testa di Golia. Con quella destra tiene una spada, sulla cui lama delle iniziali di difficile lettura, H-AS OS, forse formano la sigla del motto “Humilias Occidit Superbiam”, l’umiltà uccise la superbia. L’eroe biblico incarna infatti un modello di virtù. David ci appare diviso tra un sentimento di disgusto e pietà nei confronti del gigante che invece è rappresentato con la fronte corrugata, la bocca spalancata per l’ultimo respiro, lo sguardo sofferente e il volto pallido.

La luce della grazia divina con difficoltà riesce a rischiarare i tratti stravolti di Golia e il torso di David, per metà nudo. È ritenuto da molti studiosi che, sia nella testa di Golia che nel volto del David, Caravaggio abbia voluto imprimere un proprio autoritratto in due momenti diversi della sua vita. Ed ecco quindi che il David-Caravaggio, non ancora raggiunto dal peccato, taglia la testa al Golia-Caravaggio ormai peccatore, colpevole di crimini violenti. Questa interpretazione calza a pennello con lo scopo del dipinto. Infatti molto probabilmente venne inviato a Roma al cardinale Scipione Borghese per supportare la sua richiesta di grazia a papa Paolo V.

La cosa che ci colpisce di più del quadro è la violenza sconvolgente racchiusa nella testa di Golia, grondante sangue. L’artista si rappresenta invecchiato e stanco, con gli occhi gonfi e il volto percorso da profonde rughe. Il pittore sembrò presagire la sua fine imminente. Alla metà di luglio del 1610 da Roma gli fu inviata la notizia di una revoca del suo bando di condanna a morte. Caravaggio si imbarcò su una piccola nave che da Napoli lo lasciò a Porto Ercole, paese del centro Italia affacciato sul mar Tirreno. Ultima tappa dei suoi tormentati viaggi. La grazia del papa arrivò, ma con essa giunse anche la morte, a Porto Ercole, del pittore, ancora oggi avvolta nel mistero.

artesplorando.it



“DAVID con la testa di GOLIA”Orazio GENTILESCHI 

Olio su tela, cm 173x142

 

Orazio GENTILESCHI



E' uno dei massimi capolavori della pittura italiana del Seicento e uno tra i più alti  raggiungimenti dell'artista. Ritenuto di Caravaggio fino alla fine dell'Ottocento, il dipinto fu probabilmente eseguito tra il 1611 e il 1616 dal grande pittore di origine toscana Orazio GENTILESCHI; il suo monumentale David, ispirato ai principi della scultura classica e ambientato in un rigoglioso paesaggio, rappresenta una meditazione sul potere della fede trionfante sulla forza del male.

L'opera pervenne in collezione nel Seicento per via matrimoniale: la ragguardevole gentildonna Maria Veralli, infatti, sposò nel 1636 Orazio Spada, recandogli in dote quest'opera, come pure i due dipinti appartenenti alla giovane figlia di Orazio Gentileschi, la pittrice Artemisia.



La vittoria su GOLIA rese DAVIDE famoso presso gli ebrei e gli valse l'amicizia di Gionatan, figlio del re SAUL. Successivamente Davide avrebbe sposato MIKAL , la figlia del re.

Con la fine della dinastia di Saul, tutti gli anziani di Israele si recarono a Ebron e

DAVIDE fu unto re d'Israele e di Giudea. Aveva trent'anni quando cominciò il suo quarantennale regno: dapprima a Ebron regnò sulla Giudea per sette anni e sei mesi, in seguito a Gerusalemme regnò su tutta Israele e la Giudea per trentatré anni.



TORRE di DAVIDE a GERUSALEMME        Gerusalemme TORRE DAVIDE

 

 

DAVIDE portò l'Arca dell'Alleanza a Gerusalemme con l'intento di costruire un tempio. Ma Dio, per bocca del profeta Natan, gli proibì di farlo, dicendo che il tempio sarebbe stato costruito da generazioni future.

< ... e il tuo trono sarà reso stabile per sempre >

L’ Arca rimase nella tenda innalzata da DAVIDE per tutta la durata del suo regno: da lì sarebbe stata spostata solo dopo la costruzione del TEMPIO di SALOMONE.




                                              Gerusalemme TEMPIO SALOMONE

 

 

DAVIDE e BETSABEA

La vicenda è narrata nella Bibbia, nel Secondo Libro di Samuele.

Una sera, mentre passeggia sulla terrazza regia, DAVIDE vede una donna bellissima che fa il bagno: si tratta di BETSABEA, figlia di Eliam e moglie di Uria l'Ittita, uno dei suoi più valorosi ufficiali.

Incantato dalla sua bellezza e sconvolto dal desiderio, la convoca a palazzo.

BETSABEA rimane incinta e questo comporterebbe per lei la pena di morte per flagrante adulterio.

DAVIDE per salvare BETSABEA richiama a Gerusalemme URIA l'Ittita impegnato nell'assedio della città ammonita di Rabbah con il pretesto di avere notizie dell’esercito e della battaglia. L'intento è che possa trascorrere la notte con la moglie così da mascherare la paternità del bambino che sarebbe nato. Ma Uria non torna a casa e si ferma a dormire davanti alla porta della reggia, accanto agli uomini della guardia. Non ritiene giusto godere degli agi di casa mentre gli altri soldati sono duramente impegnati al fronte …

Il giorno dopo Davide lo invita a pranzo, facendolo bere e ubriacare, ma Uria torna a dormire sul suo giaciglio, accanto agli uomini della guardia …

La mattina dopo Davide rimanda Uria al campo di battaglia con una lettera per il suo comandante Ioab.

< Mettete Uria in prima linea, dove la mischia è più violenta.

Poi lasciatelo solo in modo che sia colpito a morte >

Uria cade sotto i colpi degli Ammoniti e BETSABEA diviene moglie di DAVIDE.

Il profeta Natan si presenta al re e gli racconta una parabola.

È la storia di due uomini, un ricco proprietario di armenti e un pastore che aveva una sola pecora.

Quando il profeta chiede a Davide come deve essere giudicato il ricco proprietario quando si impossessa dell'unica pecora del pastore, Davide, sdegnato, grida che quel ricco merita la morte, autocondannandosi.

Perché è a questo punto che il profeta gli punta l'indice contro gridandogli: < Sei tu quell'uomo!> e lo accusa non solo di adulterio, ma anche di omicidio.

DAVIDE, ritornato alla sincerità della sua coscienza, confessa la sua colpa:

< Ho peccato contro il Signore! >

Queste parole sono il punto di partenza del Salmo 51, il famoso MISERERE , che la tradizione mette sulle labbra di Davide: < Pietà di me, secondo la tua misericordia; nella tua bontà cancella il mio peccato. Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre davanti... > ecc.



DAVIDE, pentitosi per la morte di Uria, fu punito con la morte del bambino appena nato …

DAVIDE e BETSABEA ebbero un secondo figlio :

SALOMONE, futuro re d'Israele.

 



“DAVIDE e BETSABEA” (1562) - Jan MASSYS (MATSYS)  


 

jan MASSYS davide e betsabea 1562

 



“DAVID and BATHSHEBA” (1955) – Marc CHAGALL - dettaglio

Drawing for the “Verve” edition of the Bible (nos. 33-34)

CHAGALL2 Davide e Betsabea

 



“DAVIDE e BETSABEA” (DAVID and BATHSHEBA) – film 1951 di Henry King con Gregory Peck nel ruolo di Davide



                                                 DAVID BETSABEA

 


DAVIDE e il censimento degli Israeliti


Tale censimento, ordinatogli da Dio o secondo un'altra tradizione indotto da Satana, provocherà poi la collera del Signore, il quale proporrà a Davide di scegliere una punizione tra sette anni di carestia, tre mesi di fuga davanti al nemico oppure tre giorni di peste.

Quest'ultima sarà la scelta di Davide e per essa moriranno settantamila persone. Conseguenza di tale censimento sarà l'acquisto da parte di Davide, come richiesta di perdono al Signore, dell'area su cui suo figlio Salomone costruirà il TEMPIO di GERUSALEMME.

 

Gerusalemme tempio-di-gerusalemme

 



È a SALOMONE che Davide parlò poco prima di morire: gli promise che la loro stirpe avrebbe ereditato per sempre il trono di Israele.

DAVIDE morì dopo aver regnato per quarant'anni su Israele, succeduto da Salomone.

La sua tomba si troverebbe tuttora subito fuori della cinta muraria della Città Veccha di Gerusalemme, nel luogo comunemente chiamato Monte Sion, vicino alla Porta di Giaffa.



“SALOMONE e la regina di Saba” (Solomon and Sheba) (1959) di King Vidor con Finlay Currie nel ruolo del vecchio Davide.

 



Il DAVID nella scultura dal Quattrocento al Novecento :

DONATELLO  VERROCCHIO  MICHELANGELO  BERNINI   MANZU’



DONATELLO : DAVID marmoreo e DAVID bronzeo


Il DAVID marmoreo di Donatello è una scultura a tutto tondo della fase giovanile del grande artista. Risale al 1408-1409, è in marmo bianco e misura 191 cm di altezza, con una base di 57,5 × 32 cm. È conservata nel Museo nazionale del Bargello a Firenze, nella stessa sala del più celebre DAVID bronzeo, opera della piena maturità dell'artista (1440).

 

DONATELLO marmo-bronzo

 


Nel David di marmo il giovane indossa una veste drappeggiata che ricorda i principi del passato vittoriosi in una grande impresa. La testa del nemico si trova a terra, mozzata, mentre il protagonista ha lo sguardo rivolto verso l’osservatore, pensieroso ed impassibile.

Nel David di bronzo il giovane è rappresentato completamente nudo, con un cappello in testa, una spada nella mano destra e uno sguardo più sicuro. La nudità richiama alla classicità dei guerrieri greci ma ha anche un significato innovativo per sottolineare il corpo gracile del giovane Davide che è riuscito a sconfiggere il titanico Golia.

Secondo alcuni studiosi quest’ultima statua potrebbe riferirsi al dio olimpico Mercurio, con il tipico cappello, le calzature e lo stile orientale.

 

                                  DONATELLO DAVID

 

 

                              DONATELLO-marmo Particolare-fionda

 

                               Particolare della FROMBOLA

 



DAVID – VERROCCHIO

 

                VERROCCHIO david                      VERROCCHIO


Verrocchio presenta Davide come un giovane “arrogante” e sicuro delle sue azioni. Si nota l’espressione beffarda sul volto del ragazzo, a tratti provocatoria e la postura spavalda. La testa del gigante giace ai piedi del vincitore.



Il DAVID di Verrocchio è una scultura bronzea (altezza 126 cm), databile al 1472-1475 e conservata nel Museo del Bargello a Firenze.

L'opera è ricordata tra quelle eseguite dall'artista per i Medici, in particolare i fratelli Lorenzo e Giuliano, nell'elenco redatto da Tommaso Verrocchi nel 1495.




DAVID di MICHELANGELO

 

 

                MICHELANGELO Galleria-dellAccademia




Anche Buonarroti rappresenta il giovane nudo in conformità alle tradizioni antiche per risaltare la forza dell’eroe, ma è innovativo per il momento raffigurato. Prima di allora l’eroe era sempre stato rappresentato nell’atto successivo alla battaglia con il gigante decapitato. Michelangelo immortala Davide un attimo prima dell’attacco, nel momento in cui la vittoria non è ancora sicura, ma l’idea di voler trionfare è forte nei suoi occhi.

 

MICHELANGELO Particolare-mani-testa-ingranditi-David

 


Il celebre DAVID è una scultura realizzata in marmo (altezza 520 cm incluso il basamento di 108 cm) da Michelangelo Buonarroti, databile tra il 1501 e l'inizio del 1504 e conservata nella Galleria dell'Accademia a Firenze.

Largamente considerato un capolavoro della scultura mondiale, è uno degli emblemi del Rinascimento nonché simbolo di Firenze e dell'Italia all'estero. L'opera, che ritrae l'eroe biblico nel momento in cui si appresta ad affrontare Golia, originariamente fu collocata in Piazza della Signoria come simbolo della Repubblica fiorentina vigile e vittoriosa contro i nemici.

Da sempre considerato l'ideale di bellezza maschile nell'arte così come la VENERE di BOTTICELLI è considerata il canone di bellezza femminile, molti ritengono che il DAVID di MICHELANGELO sia l'oggetto artistico più bello mai creato dall'uomo.

 

Sì, noi sì
Noi che qui
Siamo soli qui, noi sì
Soli qui
Fai di me quel che vuoi, sono qui
Faccia d'angelo
DAVID di MICHELANGELO
Occhi ghiacciolo
Dannate cose che mi piacciono
Ci son cascato di nuovo
Ci son cascato di nuovo
Pensi sia un gioco
Vedermi prendere fuoco


“Me ne frego” canta Achille LAURO

 



DAVID – BERNINI

 

               BERNINI DAVIDE               BERNINI multipla

 

 

 

BERNINI tris           BERNINI


La scultura, come quella di Michelangelo, immortala l’eroe prima della battaglia, ma questa volta quasi a voler indicare un climax visivo, il momento in cui tutte le energie convergono al massimo, proprio nell’attimo in cui David sta per lanciare il sasso contro Golia.
Il corpo dell’eroe mostra magnificamente lo sforzo al quale è sottoposto, con i muscoli tirati al massimo. Da notare il mordersi delle labbra da parte del protagonista.




Il DAVID è una scultura di Gian Lorenzo Bernini, eseguita tra il 1623 e il 1624 ed esposta nella Galleria Borghese di Roma.

L’opera fu commissionata dal cardinale Alessandro Peretti, che intendeva inserirla nel contesto scenografico del giardino della sua Villa Montalto.

Morto quest'ultimo, la commissione dell'opera fu prontamente rilevata dal cardinale Scipione Caffarelli-Borghese, avido collezionista e abile scopritore di talenti artistici, che già nel maggio 1624 poté collocare il David ormai ultimato al piano terra della propria villa presso porta Pinciana, oggi sede della galleria Borghese.

< La bellissima faccia di questa figura, che egli ritrasse dal proprio volto suo, con una gagliarda increspatura di ciglia all'ingiù, una terribile fissazione d'occhi, e col mordersi colla mandibula superiore tutto il labbro di sotto, fa vedere maravigliosamente espresso il giusto sdegno del giovane Israelita, nell'atto di voler con la frombola pigliar la mira alla fronte del Gigante Filisteo; né dissimile risoluzione, spirito, e forza si scorge in tutte le altre parti di quel corpo, al quale, per andar di pari col vero, altro non mancava, che il moto > commentò Filippo BALDINUCCI





DAVID – MANZU’

 

                   MANZU                   MANZU2



Manzù immagina e realizza un nuovo David in bronzo, esaltando il lato più umano di questa figura. Il ragazzo infatti è presentato nell’atto di nascondersi, accovacciato, mentre lancia un fulgido sguardo alle sue spalle. Un atteggiamento che rivela la paura di un bambino con un compito gravoso per il suo gracile corpo e per la sua fragile vita. Sembra quasi che stia riflettendo in attesa di aiuto provvidenziale nella sua impresa.

 



“DAVID DI DONATELLO” – premio cinematografico giunto alla 65° edizione 2020

Il trionfatore della serata condotta da Carlo Conti è stato “IL TRADITORE” :

ha vinto il David come miglior film, Marco Bellocchio ha vinto quello come miglior regista; Pierfrancesco Favino quello come miglior attore protagonista, e Luigi Lo Cascio quello come miglior attore non protagonista; a Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Francesco Piccolo e allo stesso Bellocchio è andato il David per la miglior sceneggiatura originale.

 

                           david di donatello 2020



“IL TRADITORE” - La pellicola narra le vicende di Tommaso Buscetta, mafioso e successivamente collaboratore di giustizia, membro di Cosa nostra.



Il DAVID DI DONATELLO” è un premio cinematografico italiano assegnato dall'Ente David di Donatello dell'Accademia del Cinema Italiano .

Il trofeo è la miniatura del celebre David di Donatello.

Le statuette vengono assegnate ai vincitori nelle diverse categorie durante la cerimonia di premiazione.


                                            Conti



Il David di Donatello 1956 di Bulgari, assegnato a Gina Lollobrigida per "La donna più bella del mondo" è stato venduto all'asta da Sotheby nel 2013.


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