ALDO è un Amico e Maestro che ci manca …

 

L’ UOMO forte ed energico, nello stesso tempo fragile e sognatore, che ha insegnato molto a noi tutti …

L’ ARTISTA attore e fotografo che materializza i suoi sogni in immagini estetiche di forte impatto visivo …

 

L’impronta dei suoi lavori è fortemente personale perché x lo + racconta sé stesso nel dramma della propria esperienza di vita ma la ricerca è ad ampio raggio perché indaga nel mondo industriale nel quale opera come in campo letterario leggendo Cesare PAVESE, Italo CALVINO, Guido GOZZANO oppure in campo artistico studiando René MAGRITTE (con l’uomo senza volto di  “RITRATTO A NESSUNO”, 1978 e della sequenza “ILLUSIONE PRECARIA”, 1980) o Giorgio DE CHIRICO con le architetture classiche e i celebri manichini …

In “ INTRUSIONE DISARMONICA “ (1983) nella cornice armonica di un’architettura lineare e pulita fatta di geometrie quasi perfette c’è l’uomo… vibrante, imperfetto, in equilibrio precario…

DUALISMO tra rigore formale e vitalità, tra equilibrio stabile e precario…

LA FORZA DELLA VITA che ti tiene SU’ e che appena molli ti tira GIU’

 

“ UN UOMO? ” ( 1979) – la celebre sequenza realizzata con il GRUPPO 4 in cui ALDO è attore di se stesso … “Raggiunge e balla con una chimerica ballerina, ma infine ridotto a un’emblematica marionetta viene costretto a inscenare una danza macabra e finire nella spazzatura” (Dario RETEUNA). “Sul palcoscenico instabile della vita l’UOMO è spesso obbligato a recitare una PARTE già ASSEGNATA, NON SCRITTA DI PROPRIO PUGNO : ALLA FINE DELLA RECITA, per quanto condotta con obbedienza, la marionetta viene buttata … UN FINALE AMARO, quindi … (Pier Emilio LADETTO)

 

Eros e Thanatos nelle opere di ALDO MANIAS … pulsione di vita e pulsione di morte …

 

L’uomo senza volto di  “RITRATTO A NESSUNO” mi fa pensare a “Gli Amanti“ (1928) di René Magritte … due soggetti con il volto coperto … il riferimento al suicidio della madre del pittore allora quattordicenne che si gettò nel fiume Sambre con una camicia da notte avvolta sulla testa … il volto coperto associato all’ossessione che il pittore aveva di coprire i volti anche nella vita reale. Magritte rappresenta di continuo individui anonimi, associabili ad una certa idea figurativa di borghesia, con il volto coperto, o addirittura senza volto, senza un’identità che li caratterizzi.

Tante le interpretazioni e le riflessioni possibili: un’interpretazione che non deve mai giungere ad una conclusione definitiva. Nascondendo i volti, rendendoli non visibili, il pittore vuole mostrare i molteplici significati del reale attraverso nuovi punti di vista.



« C’è un interesse in ciò che è nascosto e ciò che il visibile non ci mostra. Questo interesse può assumere le forme di un sentimento decisamente intenso, una sorta di conflitto, direi, tra visibile nascosto e visibile apparente »

(René Magritte)

Caratteristica comune a tutte le opere è l’assenza di razionalità cosciente, il privilegiare costantemente la dimensione onirica, tematiche tipiche del movimento surrealista. Ci troviamo di fronte a un amore fatto prigioniero dalla morte, che è ultimo ostacolo alla vita.

 

 

Il mondo della fotografia, l’ àncora di salvezza di ALDO MANIAS … dice la signora Gina MACARIO MANIAS, la moglie. Nel 1976 lo spettro di una terribile malattia con una sentenza di pochi mesi che, fortunatamente, per 20 anni risultò non essere veritiera … o fu la determinazione di ALDO a sconfiggere il male!! Nel 1996 lo spettro si riaffaccia … Nel 2009 la resa !!! CIAO ALDO !!!

 

 

ROMPERE LE RIGHE !!! Uscire dagli schemi prefissati e inserire sempre qlc di originale e personale !!! Il messaggio tra le righe di ALDO MANIAS !!! Colto, tecnicamente molto preparato, con idee originali e innovative, mai retorico e banale … quante ore abbiamo passato insieme a parlare di fotografia … a vedere le sue opere e quelle dell’amico Rinaldo PRIERI  (Centro Culturale FIAT) …

 

Fulvio MERLAK scrive: “Anni addietro ALDO mi regalò alcune raccolte di poesie scritte da Rinaldo PRIERI. Una mi ha colpito più delle altre, per il sottile gioco di rimandi che tutto lega:

<< Quella volta che la morte

fu prossima a sfiorarmi

le chiesi - ricordo - se di notte

le accadesse di sognare.

Mi rispose di sì senza esitare >>”

 

Il sogno rappresenta "la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio nella vita psichica" (Sigmund FREUD)

 

 

Dare nuovo senso e interpretazione alle cose …  “LA GATTA” (1984) … Un mondo metafisico e surreale … “L’APPARENZA” (1979), splendida sequenza con il GRUPPO 4 … A quante riflessioni apre una semplice immagine !!! IL BELLO è proprio potersi chiedere IL PERCHE’…

 

“MOMENTI MENTALI”         “AUTORITRATTO” bellissimo, con il rubinetto, fonte inesauribile di idee       “LUCA SE NE VA”     “SPACEMAN di periferia 1-2-3”     “DIAFRAMMA” con le “mani” dell’artigiano della fotografia         “DESERTO”      “SUTJESKA”, la suggestione della grafica spaziale         “DECLINO SINFONICO”         “DELIMITAZIONI 1-2-5”

 

Del 2010 la monografia FIAF ALDO MANIAS curata da Renato LONGO – in copertina “SETTIMO CERCHIO” (1981) : “un uomo nudo e debole che con tutte le forze cerca di uscire da una breccia di speranza” (Max FERRERO)  e la personale in Galleria FIAF a TORINO e ancora nel 2012 a MORGEX (AOSTA) – Cappella di S.ANDREA.

Del 2012 dal PENSIERO allo SGUARDO – 60 fotografie di ALDO MANIAS in mostra presso la SALA delle ARTI a COLLEGNO (TORINO).

Del 2013 dal PENSIERO allo SGUARDO :

–     fotografie inedite di ALDO MANIAS pubblicazione a cura di Dario RETEUNA

–     geografie di paesaggi interiori nella fotografia di ALDO MANIAS in mostra presso il Ristorante Monferrato TORINO fino al 31 gennaio 2014

 

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