La storica Borgata Tesso, o “vecchia Barriera di Lanzo” - sorta nell’ultimo quarto dell’Ottocento lungo lo stradale di Lanzo, subito fuori la cinta daziaria - è protagonista della prima industrializzazione della zona a cui segue un notevole sviluppo edilizio e demografico.




BORGATA-TESSO


 

Con "vecchia Barriera di Lanzo" si indica la zona di Madonna di Campagna inclusa fra la ferrovia Torino-Milano, la Torino-Ceres (ora interrata e corrispondente al primo tratto di via Stradella fino a largo Giachino), via Orvieto a ovest e corso Mortara a sud fino alla vecchia stazione di Torino Dora in piazza Baldissera a est.


La sua nascita risale al 1877 con l’inizio delle lottizzazioni dei terreni agricoli attorno lo stradale di Lanzo, principale via di comunicazione fra Torino e le valli di Lanzo. Se ciò offre l’input al suo sviluppo edilizio, sono altre però le caratteristiche che la rendono appetibile per l’apertura di attività produttive, ovvero la presenza di due salti del canale Ceronda, la stazione della Torino-Ceres e la posizione subito fuori la cinta daziaria. Dal vicino casello del dazio non più esistente deriva il nome, la Barriera di Lanzo.

Le attività industriali che aprono in zona, ad esempio la Società Nazionale Officine di Savigliano (sorta sul precedente insediamento dell’opificio tessile Galoppo), appartengono perlopiù al settore metalmeccanico a prevalente occupazione maschile e rendono la zona meta di consistente immigrazione.

La costruzione del cavalcavia sopra la Torino-Milano e del primo tratto di via Stradella prima della Grande Guerra determinano la centralità di borgo Vittoria a scapito della barriera di Lanzo, ibernandone lo sviluppo edilizio e rendendola ancora oggi riconoscibile nei suoi tratti originari.

 

 

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La BORGATA TESSO è un esempio di quartiere operaio e piccolo

borghese sviluppatosi sotto la spinta della prima industrializzazione di

Torino

 

Ancora oggi la zona mantiene gran parte del suo stile architettonico originario, poco interessato dagli sviluppi dell'edilizia moderna. 

Tracce del contemporaneo nei Murales che colorano alcune facciate e nelle installazioni di “Luci nel Borgo” - bando 2012 di arte pubblica rivolto ad artisti under 35.

 

 

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Borgata Tesso by Mauro Fassino (all'angolo tra via Luigi Gramegna e via Stradella)

 

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RIFIUTI    CONFINI    BINARI

 

 

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Stazione TORINO DORA della linea Torino-Ceres

Da fermata secondaria a capolinea … la storia dell’ex stazione DORA si avvia al terzo capitolo …

 

La linea Torino-Ceres, inaugurata nel 1869 con la sua lunga trincea, è una delle infrastrutture che più ha inciso sullo sviluppo urbanistico della Barriera di Lanzo dividendola dal resto di Borgo Vittoria.

Superato il varco nella vecchia cinta daziaria i treni sottopassano in galleria la linea per Novara nell’area di piazza Baldissera e della demolita stazione Succursale per poi continuare per Venaria costeggiando la vecchia strada provinciale di Lanzo ora via Giachino. Nel 1895 è decisa la costruzione di un binario di raccordo tra le due linee che obbliga il posizionamento del passaggio a livello di via Giachino che resiste fino alla RISISTEMAZIONE degli ANNI NOVANTA.

 

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La moderna stazione TORINO DORA della linea Torino-Ceres è costruita nel 1990 con la realizzazione della Spina Reale su via Stradella e il rimodernamento della tratta. 

Con la chiusura dell’ancora esistente stazione Ponte Mosca di corso Giulio Cesare, è ingrandita e promossa capolinea del collegamento per Venaria Reale, La Mandria, l'aeroporto di Caselle e le Valli di Lanzo.

 

Al posto della fermata secondaria a cui si accedeva tramite una scaletta che correva lungo la scarpata di via Stradella, viene eretto un fabbricato per i viaggiatori munito di pensiline coperte lungo i tre binari.

 

 

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L’ingresso del complesso della stazione Dora della linea Torino-Ceres.

Museo Torino, Ph. Paolo Coccorese

 

 

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L’ex stazione oggi 

 

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Nel 2026 prenderanno il via i lavori di riqualificazione dell'ex stazione TORINO DORA, chiusa il 25 agosto 2020 insieme alla stazione di Madonna di Campagna a causa dei lavori per il collegamento della Torino Ceres al Passante ferroviario di Torino (tracciato sotterraneo in esercizio). Ma sembra che a breve riapra i suoi cancelli per eventi natalizi … lavori in corso a colpi di ramazza e uncinetto !!


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La vecchia ferrovia Torino-Ceres correva in trincea

ribassata dietro le case di via Giachino



1990 – Copertura della sede ferroviaria. La nuova soletta viene in parte riqualificata con la realizzazione della Spina Reale e in parte dedicata a parcheggio in asfalto provvisorio.

 

 

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2023 – Riqualificazione verde in via Stradella. L’area del parcheggio, nel tratto tra Largo Giachino e Via Santena, è stata migliorata con la rimozione dell’asfalto, la realizzazione di un nuovo sistema di drenaggio delle acque piovane, la piantumazione di circa 80 alberi per garantire l’ombreggiatura nei periodi più caldi. 


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Purtroppo l’area, dotata di aree fitness e di un colorato impianto vegetativo, non è rispettata a dovere dai frequentatori …

 

 

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La storia della vecchia ferrovia dismessa nel 2020 non è ancora finita

torna alla ribalta con il progetto della nuova linea tranviaria 12 di Torino che collegherà lo stadio Allianz con il centro città, con uno sviluppo di circa 5,5 km.

Il tracciato originale prevedeva una galleria sulla Spina Reale, ma è stato rivisto a favore del recupero di un tratto dell’ex ferrovia Torino-Ceres, in particolare tra Madonna di Campagna e corso Emilia. I lavori dovrebbero iniziare nel 2027 e la linea dovrebbe essere operativa entro il 2030, collegando anche importanti nodi di trasporto come la stazione SFM Grosseto e linee metropolitane future.

 

 

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Oggi gli spazi industriali dell’ex SNOS – Società Nazionale

Officine Savigliano in corso Mortara sono occupati da

OFFICINE S : Svago Sapori Sorprese




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La SNOS, nata intorno al 1880 a Savigliano, si specializzò in un primo momento nella produzione di carrozze ferroviarie, per poi occuparsi, già sul declinare del XIX secolo, di macchine elettriche e locomotori.

Nel corso del XX secolo la Società, che nel 1899 aveva trasferito parte della 
produzione in un nuovo stabilimento a Torino, affiancò progressivamente alle 
produzioni ferroviarie altri prodotti: pezzi meccanici di vario tipo, costruzione di ponti e di edifici industriali e civili.

Ceduta nel 1975 all’americana General Electric, dopo che già negli anni sessanta il settore ferroviario, con sede principale a Savigliano, era stato ceduto alla FIAT, la SNOS venne notevolmente ridimensionata e convertita dall’attività di 
produzione a quella di manutenzione.

Al 1999 risale la vendita dello stabilimento di Torino.



Gli Uffici | SNOS in corso Mortara 24 a Torino, ex sede degli uffici SEAT

Pagine Gialle, nel 2024 hanno ospitato la XX edizione di Paratissima.


 
Reportage fotografico by Barbara CARICCHI   

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